Venerdì 22 Aprile 2016 Anno 1 n° 7
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COS’È L’ISLAM?
L’IMMIGRAZIONE:
DATI, CONFRONTI E
TESTIMONIANZE
Da alcuni anni l’Italia e l’Europa sono meta di viaggi della speranza, di persone che
fuggono da guerre e persecuzioni e che cercano pace e rifugio spesso intraprendendo
viaggi pericolosi che li portano alla morte.
In questo articolo racchiudiamo dati, confronti con gli anni passati e raccontiamo
testimonianze e storie riguardanti gli immigrati.
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Nell’ultimo periodo si sente
parlare sempre di più
dell’islam e della jihad in
particolare perché negli ultimi tempi ci sono stati attentati terroristici in Europa.
Per poter comprendere
questi avvenimenti è necessario conoscere la religione
islamica nella sua origine,
le sue tradizioni e il suo
profeta Maometto.
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COME INVESTIRE I
PROPRI SOLDI
Negli ultimi tempi tenere i
soldi in banca non conviene
più poiché i tassi di interesse sono pari allo 0%; quindi
la cosa più conveniente è
investirli ma come?
Abbiamo chiesto ai nostri
esperti di darci i loro pareri
e consigli per investire i
propri soldi nel modo migliore.
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Come va intesa la jihad?
L’islam e la sua storia
D
agli attentati dell’11 settembre il terrorismo si è affacciato nel mondo occidentale
sviluppandosi sempre di più
fino ad arrivare agli avvenimenti recenti.
Per comprendere questi avvenimenti è
necessario conoscere la religione islamica, nelle sue origini e nella sua storia. Nell’ islam vengono riconosciuti
numerosi profeti come Adamo, Noè,
Abramo, Mosè, Gesù fino ad arrivare
all’ultimo profeta, Maometto, fondatore
e diffusore della religione.
Maometto nasce a La Mecca nel 570 in
una famiglia benestante; ben presto però diventerà orfano di padre e quindi la
madre decise di affidarlo allo zio e al
nonno. Essi erano commercianti e così
Maometto cominciò a lavorare con loro
ed ebbe la possibilità di viaggiare ed entrare in contatto con diverse religioni
sia monoteiste che politeiste. Ben presto iniziò a lavorare per una ricca vedova di nome Khadija che nel 595 diventò
sua moglie. Nel 610, mentre era in una
grotta nei pressi di La Mecca dove si
era ritirato in seguito ad una crisi spirituale, ebbe una visione dell’arcangelo
Gabriele il quale lo spinse a diventare
il nuovo profeta. L’arcangelo gli dettò
i 5 pilastri dell’Islam detti anche “i
pilastri della fede”; questi sono un’insieme di credenze e di pratiche un
musulmano deve seguire.
1° pilastro: Credere e recitare la
shahada“ Non c’è altro dio se non Allah e Maometto è il suo messaggero”.
La shahada è una professione di fede
nell'unicità di Dio e un riconoscimento
della verità del profeta. Questo atto
personale e volontario ha valore di
contratto e nessuno ne può mettere in
discussione la sincerità se non una
solenne dichiarazione di rinuncia.
2° pilastro: Eseguire giornalmente la
preghiera: salat.
Un musulmano deve pregare in cinque momenti del giorno: all'alba, a
mezzogiorno, nel pomeriggio, al crepuscolo e di notte rivolgendosi verso
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La Mecca per rendere lode a Dio
3° pilastro: Versare l’elemosina legale, zaka, a cui affiancare quella volontaria, sadaqa.
Il pagamento dell'imposta coranica
non è soltanto un elemosina, ma è
anche una purificazione dei beni acquisiti. All'inizio atto volontario e libero, l'elemosina ha avuto con il tempo un evoluzione verso forme fiscali;
viene inoltre praticata anche l'elemosina libera per aiutare i più bisognosi.
4°pilastro: Osservare il digiuno,
sawm, nel mese del ramadam.
In questo mese, dall’alba al tramonto,
il fedele non può mangiare, bere, fumare ed avere rapporti sessuali.
Lo scopo di questo pilastro non è molto diverso da quello dell’elemosina,
infatti ha l’obiettivo di distaccare il
fedele dai beni terreni.
5° pilastro: Fare almeno una volta
nella vita se si hanno le possibilità fisiche ed economiche il pellegrinaggio
a La Mecca, hajj.
Quando il fedele raggiunge La Mecca
è sacralizzato, durante il pellegrinaggio indossa un abito di tela bianca
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senza cuciture e fino al termine dei riti
non avrà rapporti sessuali e non si taglierà barba, capelli e unghie.
Viene definito anche il sesto pilastro il
jihad che significa tensione, sforzo e che
nel Corano indica la lotta per Allah.
Possiamo dividere il jihad in due parti:
il grande jihad che indica uno sforzo
spirituale del fedele per raggiungere un
obiettivo e per avvicinarsi ad Allah; il
piccolo jihad
invece indica il rapporto tra i musulmani e gli infedeli, i primi devono invitare
fedeli di altre religioni a convertirsi
all’Islam e combatterli se si
rifiutano. Il combattere gli infedeli è un
concetto che viene frainteso, nel Corano
molti versi si contraddicono poiché in
alcuni indicano una lotta pacifica mentre altri una vera e propria guerra.
L’arcangelo Gabriele trasmesse a Maometto anche il Corano, libro sacro dei
musulmani.
La parola Corano significa "la recitazione" o "la lettura". Diviso in capitoli e in
versetti, il Corano contiene sia precetti
di ordine morale e religioso sia regole
che riguardano il diritto.
Il Corano, in quanto parola di Dio, è
inimitabile ed è considerato dall'ortodossia sunnita non creato, ma coeterno
a Dio.
con numeri ed è scritto in Il Corano è
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diviso in 114 capitoli detti sure, composti da versetti (ayyàt) contrassegnati
prosa rimata (saj'). Il contenuto del Corano è generalmente diviso in tre grandi
parti: i precetti, ossia le leggi che regolano la vita del credente; le storie, racconti cioè che riguardano Maometto o altri profeti e varie leggende; le esortazioni e gli ammonimenti.
Dopo l’apparizione dell’Arcangelo Gabriele, Maometto comincia a predicare
questa nuova religione; inizialmente non ebbe molto consenso tra la gente e la
morte dello zio e della moglie lo frustrarono molto, anche perché i commercianti di La Mecca, cercando di proteggere i propri commerci con le
politeiste, vedevano in lui una minaccia in quanto profeta di una religione monoteista. Maometto decise quindi nel 622, insieme ai suoi seguaci, di spostarsi
a Yathrib: città che successivamente verrà chiamata in suo onore “Medina” che
significa “Città del Profeta”; questa emigrazione viene chiamata anche Egira
ed è l’inizio del calendario Islamico. Dopo aver aumentato il proprio consenso e
vinto alcune battaglie, nel 630 si dirige a La Mecca con un esercito di 10 000
uomini per la conquista della città, ma la forza non servì perché le porte della
città vennero aperte in segno di sottomissione.
Nel 632 Maometto morì non lasciando nessuna informazione per quanto riguarda la successione del suo ruolo; questa mancanza porterà alla scissione tra
i musulmani in due parti: sciiti e sunniti.
Questi due grandi gruppi di fedeli si differenziano per chi, secondo loro, debba
essere il successore di Maometto al trono: Gli sciiti che rappresentano la corrente meno seguita (10%), riconoscono come califfi solo i discendenti di Alì, cugino e genero di Maometto, e dal punto di vista teologico ammettono la mediazione tra Dio e l’uomo attraverso la figura dell’Iman, il capo della comunità. Gli
sciiti si fondano su 5 fondamenti dottrinali: il monoteismo, la profezia, l’imamato (la preghiera collettiva assieme a un Imam, un professionista nel settore), la resurrezione e la giustizia di Dio.
I sunniti che sono il 90% dei fedeli, sono definiti i musulmani “ortodossi”e i
“seguaci della sunna”; la sunna è la tradizione orale che riporta la tradizione di
Maometto. Insieme al Corano la sunna è la fonte del diritto islamico.
Scritto da: Remonti Giovanni, Prandi Nicolò, Capelli Simone, Sirbu Cosmin,
Stucchi Nicolò, Maccarini Luca
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IL MODO MIGLIORE PER
INVESTIRE I PROPRI SOLDI
Tutti sanno che ci troviamo in un periodo di grande crisi che sembra non dare
segno di speranza a coloro che intendono investire i propri soldi nel miglior modo possibile. Ma qual è il modo miglior per investire i risparmi di una vita?
P
enso che ormai sia noto a
tutti, come non convenga
più custodire i propri soldi,
i propri risparmi in una
banca visto i quasi nulli interessi e
quindi appare evidente che in molte
situazioni i soldi custoditi in una
banca vengano ridotti di una notevole percentuale. Inoltre c’è da fare
una precisazione perché se la storia
insegna, in Grecia c’è stata una
grandissima crisi, che ha visto moltissime banche fallire e chiudere e
migliaia di greci hanno visto i loro
risparmi andare in fumo.
E allora, dov’è meglio investire i propri soldi o risparmi? Secondo la mia
personale opinione il modo migliore
per investire i propri risparmi è di
comprare una seconda casa o comunque un immobile; questo perché
le case in questo periodo di crisi
hanno un costo molto basso e poi
perché i soldi in banca, se questa dovesse fallire andrebbero in fumo e
non ci sarebbe più modo di riaverli,
invece se si compra un bene primario, che sia una casa o un terreno, i
soldi che ho investito potrò riaverli
rivendendo il mio acquisto in un futuro quando la crisi sembrerà dar
segno di ritirarsi.
Scritto da Gaeni Domenico
S
e si decide di investire non è detto che ci sia un guadagno, perché il rischio di perdere è sempre presente, mentre se si risparmia il guadagno è minimo o nullo.
Uno degli investimenti più redditizi, ma
che ha una bassa probabilità di guadagno, è quello in Borsa; per aumentare le
probabilità di successo bisogna studiare
su chi o cosa investire, quindi comprare
le azioni di quella società ed aspettare il
momento giusto per venderle.
Un altro tipo di investimento è quello di
aprire una nuova attività perché creandola e facendola funzionare, si potrebbe
avere un guadagno che aumenti col passare del tempo.
Un altro modo di investire è aumentando
le proprie conoscenze perché accresce le
probabilità di ottenere lavoro e di trovarlo con uno stipendio maggiore rispetto a
chi
competenze
minori.
Secondo me il metodo migliore per investire i propri soldi è quello di comprare
azioni.
Scritto da Fabbris Andrea
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L’IMMIGRAZIONE:
DATI, CONFRONTI E
TESTIMONIANZE
Da alcuni anni l’Italia e l’Europa sono meta di viaggi della speranza, di
persone che fuggono da guerre e persecuzioni e che cercano pace e rifugio
spesso intraprendendo viaggi pericolosi che li portano alla morte.
N
el 2015 ci sono stati circa 1
milione di sbarchi in Italia
e nei primi mesi del 2016
abbiamo raggiunto già le
171 mila persone. Le destinazioni più
frequenti sono le coste della Grecia e
dell’Italia; infatti nel 2015, l’88% dei
migranti ha raggiunto le coste della
Grecia con 151mila arrivi. Tra i migranti troviamo soprattutto di siriani,
afghani e iracheni provenienti dalle zone in guerra del Medio Oriente mentre
sulle coste italiane risultano sbarcati
19mila migranti, principalmente in
provenienza da paesi africani (Nigeria,
Gambia, Senegal, Mali). Rispetto al
2015, gli arrivi in Italia tra il 1 gennaio
e il 31 marzo 2016 sono aumentati
dell’85%. Risaltano i numeri dei minori
arrivati da soli (oltre 12mila
nel 2015) mentre nei primi
mesi del 2016 sono 1300.
Sappiamo inoltre che oltre
al numero elevato di immigrati che riescono a sbarcare, ce n’è un’altrettanto di
persone che invece non ce la
fanno ; nel 2015 hanno perso la vita nel Mediterraneo
3.771 persone e rispetto al
2014 c’è stato un aumento, i morti e i
dispersi erano stati 3.500.Infine tra il
1° gennaio e il 4 aprile 2016 sono deceduti 714 migranti e metà di questi
decessi in mare è stata registrata tra
le persone che tentavano di raggiungere la Grecia (366). Sappiamo anche
che i migranti che raggiungono la loro
destinazione, successivamente richiedono asilo per poi cercare un lavoro in
quel paese, visto che questo è uno dei
tanti motivi per cui queste persone lasciano il loro paese di origine. Ci sono
state 86mila richieste nel 2015, oltre
un terzo in più rispetto all’anno precedente. In particolare i migranti che
fanno domanda di asilo in Italia provengono da Nigeria (21%), Pakistan
(12%) e Gambia (10%).Dal mio punto
di vista l’immigrazione può essere un
fatto negativo, ma allo stesso tempo
anche positivo.
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Negativo perché ovviamente a causa
del numero elevato di immigrati,
questo provoca diversi problemi agli
Stati che subiscono il fenomeno, ma
positivo anche perché possono migliorare per esempio la popolazione,
ringiovanendola e in particolare ricoprire settori del lavoro che ora come
ora non farebbe nessuno.
Scritto da Nicola Boffelli
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però già in fase di preparazione. La società austostradale Asfinag ha avviato i
lavori di posa di una tettoia destinata a
dare riparo alle operazioni di controllo,
ha indicato un portavoce della polizia
della provincia austriaca del Tirolo, Stefan Eder. La data di inizio dei lavori di
barriera non è stata ancora fissata, ha
precisato, sarà una recinzione. I mezzi
da controllare - ha spiegato la polizia saranno deviati su un parcheggio, eviostruire barriere fra Stati
tando il più possibile rallentamenti.
di Schengen, e ora in partiScritto da Carignani Mattia
colare quella fra Austria e
Italia, non è la soluzione
nche se lo Stato Italiano sta
giusta. - dice Dimitris Avramopoulocercando di aiutare, impiegansal al Parlamento europeo- "Credo
do moltissime risorse le personella costruzione di ponti, non di
ne che scappano dai loro Paesi
muri, serve una politica dell'immiper vari motivi, tanti altri Paesi europei
grazione che non conduca a chiudere
non se ne preoccupano e non permettoi confini interni mettendo a rischio
no, per esempio, di far entrare alcuni di
Schengen, e questa politica va attuaquesti profughi nei loro Paesi. Inoltre,
ta. Dobbiamo evitare di giocare con
anche moltissimi Italiani hanno opinioni
gli stereotipi e lottare contro di loro.
contrarie alle decisioni dello Stato, soDobbiamo trattare queste persone
stenendo che le persone che stiamo aiucon rispetto ma dobbiamo anche piatando sono troppe e andrebbero mandanificare una politica e dargli attuate via, o peggio, che vengano nei nostri
zione" ha aggiunto Avramopoulos.
paesi solo per compiere attività illecite o
"Per ora - ha detto la portavoce Naterrorismo. Ma davvero le persone che
tasha Bertaud - abbiamo visto l'anstanno cercando asilo nel nostro Paese
nuncio sulla stampa, ma se il piano
sono così tante? Proviamo ad analizzare
dovesse materializzarsi guarderemo
qualche dato. Anche se il numero di mialla situazione con molta serietà". Le
granti che ha raggiunto il nostro Paese
barriere ostacolano il principio della
nei primi mesi del 2016 è aumentato
libera circolazione che è un principio
dell’85% rispetto all’anno precedente, è
fondamentale dell'Ue.
"L'Austria
pur sempre vero che il numero di persoattuerà controlli più rigidi al varco di
ne straniere nel nostro Paese, comprenfrontiera del Brennero dal primo giudendo anche quelle già presenti in Italia
gno" ha detto oggi il ministro della
prima della questione degli sbarchi, è di
Difesa Hans Peter Doskozil. Il tercirca 5.000.000 di persone, che rappresentano poco più dell’8% dell’intera popolazione italiana. È evidente quindi che
sbagliamo a sostenere che le persone
straniere nel nostro Paese siano troppe,
e sbagliamo a stereotipare la loro nazionalità con i fatti di terrorismo che
C
A
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stanno accadendo in tutta Europa e sostenendo, per esempio, che se uno straniero è di nazionalità araba sia per forza un terrorista. Speriamo che, con il
tempo, sempre molta più gente sia consapevole di questi dati e di questi fatti e
possa ragionare con molta più razionalità.
Scritto da Zanchi Federico
SPAZIO SVAGO
SUDOKU
Il gioco consiste nel riempire tutte le caselle con numeri da 1 a 9 in modo tale
da avere in ogni riga, colonna e regione tutte le cifre da 1 a 9 senza ripeterle.
Si conclude qui questo settimo numero di questa testata, questa esperienza ci
ha permesso di mettere in pratica ciò che abbiamo appreso e di sviluppare tra
noi studenti redattori di questo giornale uno spirito di collaborazione e di responsabilità.
Abbiamo inoltre realizzato un sito web, che trovate nella parte alta della prima
pagina, nel quale potrete leggere tutti i numeri del giornale in versione digitale
scaricabile e gli articoli sviluppati dai componenti della classe; vi invitiamo
quindi a visitarlo con i vostri tablet, smartphone e computer. Per restare sempre aggiornati sui prossimi numeri vi consigliamo di iscrivervi alla newsletter
che trovate sul nostro sito, così potrete ricevere un avviso via mail quando verrà pubblicato un nuovo numero.
Vi ringraziamo per la lettura e speriamo che vi sia piaciuto.
I DIRETTORI: CAVALERI FABIO, KONE DRAMANE E TURANI LORENZO