Le ossa Nel mondo animale ci sono gli invertebrati e i vertebrati: noi

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Le ossa
Nel mondo animale ci sono gli invertebrati e i vertebrati: noi esseri umani siamo vertebrati derivati dalle
scimmie (primati) e contraddistinti per la posizione erettile che assumiamo grazie al nostro scheletro; nel
nostro organismo lo scheletro e muscoli formano insieme il sistema locomotore.
Il tessuto osseo entra a far parte di tutte le ossa del nostro organismo: è un tessuto connettivo formato da
una matrice ossea chiamata osseina, che è una sostanza proteica molto dura perché impregnata di sali
minerali e soprattutto di sali di calcio, e da fibre di collagene che rendono questo tessuto elastico (tanto più
elastico quando l’individuo è più giovane e tanto più rigido quando l’individuo è più anziano). Nella matrice
ci sono tre tipi di cellule (deputate alla sua formazione): gli osteociti (cellule mature), osteoblasti (cellule
neonate) e gli osteoclasti (cellule che modellano l’osso per esempio quando vi è la rottura e c’è la
produzione di tessuto osseo che deve essere modellato). Il tessuto osseo si divide in tessuto osseo
compatto (toc) e tessuto osseo spugnoso (tos).
Ultrastruttura (visibile al microscopio) di questi tessuti:
Il tessuto osseo compatto: questo tessuto rende l’osso compatto; la sua unità funzionale è l’osteone
formato da una serie di lamelle concentriche di osseina che formano una struttura cilindrica all’interno
della quale vi è il canale di Havers in cui scorrono vasi sanguigni a funzione nutritiva (funzione trofica) e
terminazioni nervose che conferiscono all’osso la sensibilità. Gli osteoni comunicano per mezzo di altri
canali.
Il tessuto osseo spugnoso: questo tessuto ha l’aspetto di una spugna perché è formato da bacchette di
osseina che, intersecandosi tra loro, delimitano delle lacune al cui interno vi è il midollo osseo rosso con
funzione emopoietica. Questo tessuto si trova per esempio nelle epifisi e nello sterno.
Oltre al tessuto osseo nel nostro organismo vi è un altro tessuto sempre connettivo chiamato cartilagine
strettamente connessa al nostro scheletro: è formata dalla matrice (condrina), fibre di collagene e cellule.
Alla nascita una larga parte delle nostre ossa sono formate da questo tessuto che successivamente si
trasforma in osso con il processo di ossificazione. La cartilagine riveste le articolazioni (l’unione tra due ossa
che possono essere fisse, mobili o meno mobili) ed ha la funzione di evitare l’attrito tra le ossa. La
componente cellulare della cartilagine è rappresentata da tre tipi di cellule (deputate alla sua produzione):
condrociti (cellule mature), condroblasti (cellule neonate o immature), condroclasti (cellule che distruggono
la cartilagine durante i processi di ossificazione indiretta).
Ossificazione diretta e indiretta: l’ossificazione diretta avviene tramite produzione di osso
direttamente sulla membrana, quella indiretta si attua per sostituzione della cartilagine con l’osso
Suddivisione generale delle ossa:
Le ossa si dividono in ossa lunghe, ossa brevi e ossa piatte.
Le ossa lunghe sono quelle degli arti: sono formate da una parte centrale tubolare chiamata diafisi, formata
da tessuto osseo compatto al cui interno vi è un canale dove si trova il midollo giallo ricco di lipidi (funzione
trofica), e due rigonfiamenti alle estremità chiamati epifisi . Finché l’individuo non ha completato la crescita
tra le epifisi e la diafisi vi è una placca di cartilagine di coniugazione che serve per l’accrescimento dell’osso:
parte di questa cartilagine viene ossificata tramite ossificazione indiretta (l’osso si forma dalla cartilagine e
non direttamente), se ne forma poi dell’altra, si ossifica un’altra parte e così via durante tutto
l’accrescimento che è controllato da un ormone somatotropo dell’adenoipofisi (GH). L’ipofisi è la ghiandola
più importante del nostro organismo e si trova in posizione ipotalamica all’interno nella scatola cranica: è
formata da una parte anteriore chiamata adenoipofisi (che appunto produce l’ormone) e una parte
posteriore chiamata neuroipofisi. Questa ghiandola è situata nella sella turcica dello sfenoide, un osso a
forma di farfalla con le ali e il cui corpo ha la forma di una sella che si trova alla base degli emisferi cerebrali.
Le ossa brevi sono per esempio le vertebre e si differenziano dalle altre per avere le tre dimensioni uguali.
Le ossa piatte sono ossa in cui una dimensione è molto più piccola delle altre due: sono formate di solito da
due strati di tessuto osseo compatto e all’interno vi è il tessuto osseo spugnoso.
Alcune ossa del nostro scheletro:
La colonna vertebrale è formata nella maggior parte dei casi da 33 o 34 vertebre che si dividono per zona:
cervicale (7), toracica (12), lombare (5), coccigea(5) e sacrale(4 o 5). La vertebra è costituita da un corpo
vertebrale che insieme all’arco vertebrale delimita il foro vertebrale, il quale, insieme agli altri fori
vertebrali, per sovrapposizione delle vertebre, costituisce il canale vertebrale all’interno del quale è
contenuto il midollo spinale. Tra una vertebra e l’altra ci sono dei dischi fibrosi intervertebrali che
attutiscono i movimenti: quando si fa uno sforzo, un movimento strano o si ha una postura sbagliata uno di
questi dischi può essere schiacciato provocando l’ernia al disco.
Le ossa del cranio sono formate dalle ossa della faccia e della testa; le ossa della testa sono: l’osso frontale
e l’occipitale posteriore (due ossa impari). L’occipitale è provvisto di un foro chiamato foramen magnum,
attraverso il quale passano le strutture nervoso. Superiormente ci sono le parietali, inferiormente le
temporali provviste di una struttura piramidale chiamata rocca petrosa che protegge parte dell’orecchio.
Queste ossa sono legate tra loro mediante articolazioni fisse o chiamate suture. Le ossa della faccia sono
invece: la mascella, le ossa zigomatiche,la mandibola, le ossa nasali, le ossa lacrimali ecc. ecc.
La gabbia toracica protegge alcuni organi del nostro organismo come i polmoni e il cuore: è formata da
dodici paia di costole o coste che posteriormente sono articolate con le faccette articolari delle vertebre
mentre anteriormente allo sterno. Le prime 7 sono vere perché si articolano direttamente allo sterno poi
ne abbiamo 3 false perché unite alla cartilagine costale delle settime costole e due paia sono fluttuanti
ovvero non sono articolate anteriormente per permettere una più ampia espansione della respirazione. Lo
sterno consiste in tre parti: il manubrio, il corpo e il processo xifoideo.
Il cinto scapolare e arto superiore: è rappresentato dalla spalla che è formata anteriormente dalla clavicola
(un osso lungo) e posteriormente dalla scapola, al cinto scapolare si articola l’omero che è l’osso del braccio
mentre le ossa dell’avambraccio si chiamano ulna e radio, quelle della mano sono il carpo e il metacarpo
quelle delle dita sono la falange, la falangina e la falangetta (tutte ossa lunghe).
Il cinto pelvico e arto inferiore è formato dalle ossa dell’anca: l’ileo, un grosso osso che ha la forma piatta,
l’ischio e il pube che si fonde con il pube simmetrico in una sutura chiamata sinfisi pubica. L’anca si articola
con la testa del femore che è l’osso della coscia tramite la fossa dell’acetabolo, cavità glenoidea formata
dalla fusione di ileo, ischio e pube, inferiormente al femore troviamo il ginocchio e le ossa della gamba
rappresentate dalla tibia e dal perone, a queste seguono le ossa del piede che sono il tarso e il metatarso e
quelle delle dita del piede che sono la falange, la falangina e la falangetta. L’alluce a differenza del pollice
ha solo la falange e la falangina.
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