Economia della Concorrenza e dei Mercati Lezione 1 Corso di laurea Consulente del Lavoro e Giurista d‘Impresa UNIBS, a.a. 2012-2013 Prof.ssa Chiara Dalle Nogare Ancora economia!?! • Corso essenziale, caratterizzante del curriculum: perché? I mercati: l’habitat delle imprese • Se l’obiettivo è di andare a lavorare presso/per le imprese, ne si deve conoscere a fondo l’habitat! • Osservazione: l’impresa vive in un contesto in cui, per la sua stessa sopravvivenza, rilevano le sue scelte strategiche! E’qui che andremo a parare • Adotteremo spesso come metodo di analisi la teoria dei giochi; utile in molti campi! Chiara Dalle Nogare lez.1 2 EcoConcMkt: cos’è? Teoria della crescita Teoria del ciclo economico Equilibri di sottoccupazione Teoria del consumatore Teoria dell’impresa Macroeconomia Microeconomia Equilibrio ec. generale Fallimenti del mkt Economia monetaria Political Economy Chiara Dalle Nogare lez.1 Economia Industriale 3 Ci occuperemo di… • Domanda: è essenziale a delimitare le dimensioni di un mercato • Offerta: due approfondimenti - Il comportamento dell’impresa in concorrenza perfetta (benchmark) - Il comportamento dell’impresa in contesti di mercato non concorrenziale Chiara Dalle Nogare lez.1 4 Back to basics: intro all’economia • Il pensiero economico come riflessione sull’agire economico è vecchio quanto l’uomo • primi scritti ad oggetto prettamente economico con il Mercantilismo (XVI-XVII secolo) • nascita dell’economia come scienza con “La ricchezza delle nazioni”di Adam Smith (1776) • la rivoluzione marginalista della seconda metà del XIX secolo fornisce la base metodologica dell’attuale scienza economica Chiara Dalle Nogare lez.1 5 Economia come scienza sociale “matematica” • Scienza sociale: non c’è separazione tra mente indagante e fenomeno osservato • impossibile applicare il metodo sperimentale delle scienze naturali? • in realtà, metodologicamente l’economia è più simile alla fisica che alle altre scienze sociali • ma non è solo il metodo a tenere insieme gli studi sull’economia: il “modello economico standard” Chiara Dalle Nogare lez.1 6 Il lavoro dell’economista • Dal fenomeno economico reale al modello interpretativo: semplificazione-stilizzazione • il modello economico: dalle ipotesi alle conclusioni attraverso il comportamento ottimizzante di agenti razionali • il ruolo della matematica come “linguaggio”del modello economico • il ruolo della statistica (dell’econometria) a verifica delle conclusioni • a ritroso: dalle verifiche empiriche a nuovi modelli Chiara Dalle Nogare lez.1 7 Microeconomia e Macroeconomia • Il “modello economico standard”è unico: è la scienza economica (economia politica, economics) • micro e macro vi contribuiscono a diversi livelli di aggregazione dei mercati • (macro inoltre include tra i suoi interessi l’agire della moneta sul sistema economico, mentre micro rappresenta un mondo che ne è privo) Chiara Dalle Nogare lez.1 8 -continuaLe domande cui risponde la microeconomia: 1) Come si coordinano le decisioni economiche prese autonomamente da migliaia di agenti? 2) Il coordinamento decentrato delle decisioni che si osserva è efficiente, ovvero risponde all’esigenza di usare al meglio le risorse scarse a disposizione? Le domande cui risponde la macroeconomia: 1) Come si spiega la crescita economica? 2) Come si spiegano le fluttuazioni economiche? 3) Come agisce la politica monetaria? Chiara Dalle Nogare lez.1 9 Focus sulla Microeconomia • Osservazione di fondo: tanti bisogni/desideri umani a fronte di scarse risorse • Come allocarle=utilizzarle? In particolare: a) cosa produrre, e quanto di uno e dell’altro bene? b) come produrre? c) per chi produrre? • Non sembra esserci, nell’economia di mercato, un’entità (una “mano”) che lo decida • Invece c’è, ma è una “mano invisibile”: il mercato Chiara Dalle Nogare lez.1 10 Il mercato: cos’è? • In primis: la specializzazione del lavoro e la necessità di scambiare; il mkt è il luogo dello scambio • I protagonisti: famiglie e imprese. Esse perseguono il loro interesse individuale e rispondono agli incentivi dati dalle variazioni di prezzo • Ciò che si scambia: beni e servizi; fattori produttivi (le risorse) a fronte di denaro Chiara Dalle Nogare lez.1 11 Il modello del flusso circolare Chiara Dalle Nogare lez.1 12 Un’economia di puro mercato? • Il “modello economico standard”già nella scelta del suo oggetto (l’economia di mercato) fa una scelta ideologica di fondo • Tuttavia è sbagliato credere che lo Stato non abbia un ruolo in esso: infatti - difende la proprietà privata - garantisce l’enforcement dei contratti tasselli senza i quali il mercato non esisterebbe nemmeno! Chiara Dalle Nogare lez.1 13 -continua• Ma non solo: il modello suggerisce possono esistere situazioni in cui è auspicabile che lo Stato intervenga: a) Mercati non concorrenziali b) Fallimenti del mercato (beni pubblici, esternalità) c) Redistribuzione d) Stabilizzazione • 99% degli economisti si riconosce nel modello standard, “contenitore di molte posizioni ideologiche” Chiara Dalle Nogare lez.1 14 Economia della concorrenza e dei mercati… • Il nostro corso approfondirà quella parte della Microeconomia che si occupa di mercati non concorrenziali • Anticipando, l’allocazione efficiente delle risorse è garantito se il mercato ha una forma particolare: la concorrenza perfetta • In assenza di concorrenza perfetta su un mercato particolare, spesso si produce di meno e non c’è efficienza allocativa Chiara Dalle Nogare lez.1 15 … alias economia industriale. • Talvolta si definisce l’ambito di studio del nostro corso come Economia Industriale, perché industry in inglese significa “settore produttivo” • Il senso è quello di indagare perché nei vari settori possano emergere forme di mercato diverse: concorrenza, monopolio, oligopolio, e come esse influiscano sulla combinazione prezzo-quantità che li caratterizza • Si tratta di un ambito della Microeconomia che ha avuto sviluppi molto importanti negli ultimi decenni, grazie all’applicazione al campo economico di una particolare branca della Matematica: la Teoria dei Giochi Chiara Dalle Nogare lez.1 16 Teoria dei Giochi • E’un campo della matematica in cui ci si interroga sugli esiti di situazioni di interazione strategica • Per interazione strategica si intende una situazione in cui: - esistono vari agenti, ciascuno con un proprio obiettivo - ciascun agente compie delle azioni - le azioni di ciascun agente influiscono sul valore della funzione obiettivo sia propria, sia altrui • Perfetto per il caso di (poche) imprese che agiscono sullo stesso mercato! Chiara Dalle Nogare lez.1 17 Le teorie dell’oligopolio • Prima dell’applicazione della Teoria dei Giochi al campo micoreconomico l’oligopolio era un tipo di mercato che l’analisi economica non sapeva trattare in modo rigoroso • Dagli anni ’80 a questa parte grandi avanzamenti in campo teorico: ora sappiamo molto su come la struttura del mercato (=il numero di imprese) influenza prezzi e quantità! • Ma la teoria dei giochi ha permesso anche di allargare gli stessi orizzonti della microeconomia Chiara Dalle Nogare lez.1 18 Considerazioni dinamiche • Tradizionalmente la microeconomia si sostanzia in una visione del mondo statica: è come una fotografia che mette in luce ogni assunzione e comportamento sottostante l’equilibrio economico generale • Non c’è considerazione del futuro! Per questo non si considera l’esigenza che le imprese facciano profitti • Il progresso tecnico è esogenamente dato • Tutto questo è troppo irrealistico: in realtà il progresso tecnico è spesso frutto di spese per R&D (research and development) che le imprese finanziano con i loro profitti • Sono incentivate a farlo solo se tali spese danno loro un vantaggio concorrenziale, ovvero altri non possono approfittarne gratuitamente! Chiara Dalle Nogare lez.1 19 Solo efficienza allocativa? • Anticipando, esistono vari concetti di efficienza: tradizionalmente la microeconomia si concentra sull’efficienza allocativa, secondo cui i prezzi sono segnali di scarsità che permettono, con la loro variazione relativa, di reindirizzare le risorse verso la produzione dei beni più graditi ai consumatori • Ma il set di beni possibili non è dato, l’innovazione produce nuovi beni! Nel caso di innovazioni di processo invece sono le tecniche produttive degli stessi beni a migliorare, con conseguenze potenzialmente benefiche sui consumatori • Efficienza dinamica: nel considerare il potere di mercato di un’impresa, se il settore è susciettibile di forte spinta all’innovazione, è per il beneficio collettivo che può essere conveniente lasciargliene un po’ Chiara Dalle Nogare lez.1 20 Le politiche della concorrenza • Aspetti positivi e normativi della scienza economica • Economia industriale: la parte normativa si esplica in politiche della regolamentazione (es. monopoli naturali) e antitrust (es. provvedimenti contro i cartelli) • Ci occuperemo anche di politiche antitrust e di come esse dovrebbero contemperare la salvaguardia dell’efficienza allocativa con considerazioni in merito all’efficienza dinamica Chiara Dalle Nogare lez.1 21