TEMA 1 UN'AREA 4 0 im a ell M os fi n a t o I TA L I A l e Rodano n n Centrale e a Monviso Colle di Tenda 1577 é v n 3841 C Montpellier Canal du Midi Pico de Aneto r e N 3404 ANDORRA Col de n e Perthus i Cam argu Golfo del Leone Nizza e Marsiglia s Co ta Az zu MONACO a rr 6 9 Perpignano Bastia 1577 M. Cinto 2706 MAR A 42 Corsica 42 Ajaccio MEDITERRANEO Bocche di Bonifacio 4 0 4 9 Il paesaggio della valle della Loira si presenta lievemente ondulato, con verdi distese alberate. L’idrografia La Francia ha fiumi lunghi, ricchi d’acqua e a regime regolare, collegati da una fitta rete di canali navigabili. A sud-ovest troviamo la Garonna, che nasce dai Pirenei e sfocia nell’Atlantico attraverso il grande estuario della Gironda. Il centro del paese coincide col bacino della Loira, il fiume più lungo (1.020 km), che scende dal Massiccio Centrale e sfocia anch’esso su un estuario. Nella Francia settentrionale si trova la Senna, che sfocia nella Manica. Il Rodano nasce sulle Alpi, in territorio svizzero, dove alimenta il lago di Ginevra, quindi piega ver- E. Fedrizzi-A. Della Valentina, Dossier Terra. Italia, Europa, Mondo, Minerva scuola Tolosa 44 i G 2083 p A Reno res Fr v Moncenisio l n A a P Grenoble l e a nn ro i 200 km S 4810 Lione D e da i 1057 P 48 Lago di Ginevra A i a S a v o L on Gir u Gu as co gn P. di Roncisvalle 100 a SVIZZERA A o s Puy de Sancy 1885 ino Massiccio Ga Guascogna 0 c G a C i u on tea r a V o s g i Alsazia Pla tea ud Lo n Monte Bianco Golfo di 44 I a d G e C Limoges Bordeaux 527 n N Strasburgo r nn A Metz 1423 Digione 901 ira I. d'Oléron ATLANTICO L o re n i t o u R LUSSEMBURGO A Tu ira a ea Orléans a F o o g r g B o e Lo V P I. di Ré OCEANO Marna leanese Or ne en PARIGI Le Mans iò d Ar Reims a no sa nne Mo r g o Rouen a M Nantes La morfologia ic car dia no Ang Belle Île t ica Lilla nn r rm o in B r e A t a Mass. g n a P Caen a N o r m a n d i Golfo di Saint-Malo s Se Isole Normanne (R.U.) 48 oi Re BELGIO Ar Le Havre G E R M A N I A Calais a n i c M a L a Brest Ca Dunkeque di an g so s Pa eL U N I T O Ch a m p a g n e R E G N O 8 s lai e r n i a 2 Appartengono all’Europa “giovane” le catene dei Pirenei, delle Alpi e del Giura, mentre più antichi sono i Vosgi, il massiccio Centrale e i bassi rilievi delle Ardenne, delle Argonne e del massiccio Armoricano. A tempi relativamente più recenti risale invece il bassopiano francese, che dal centro del paese si spinge fin sull’Atlantico. Le coste, basse in corrispondenza della pianura, diventano alte e frastagliate dove i rilievi scendono fino al mare, come in alcuni tratti della Bretagna e della Normandia. Sul Mediterraneo esse sono alte e rocciose lungo la Costa Azzurra e in Corsica, basse e lagunari in corrispondenza del delta del Rodano. STATI SIGNIFICATIVI an 4 Con una superficie di 544 mila km , quasi il doppio dell’Italia, la Francia è uno dei più vasti stati europei. Ha una caratteristica forma a esagono: due lati sono formati dalle coste atlantiche, uno coincide con la catena dei Pirenei, che segna la frontiera con la Spagna, mentre la costa mediterranea rappresenta il quarto lato. I rilievi delle Alpi, del Giura e dei Vosgi formano il lato orientale, mentre l’ultimo, a nord-est, segna il confine con Germania, Lussemburgo e Belgio. • LEZIONE 3 ALCUNI Francia Scheda La posizione e le dimensioni IN CERCA DI UNITÀ TEMA 1 UN'AREA IN CERCA DI UNITÀ • LEZIONE 3 ALCUNI STATI SIGNIFICATIVI al mondo) permette di limitare le importazioni di petrolio, di cui il paese è carente. Le attività terziarie Anche il settore terziario è moderno ed efficiente, sia a livello di pubblica amministrazione, sia di servizi avanzati: commerciali, finanziari, della ricerca scientifica. Già da alcuni anni la Francia è il primo paese al mondo nel settore del turismo, ospitando oltre 75 milioni di stranieri l’anno. La meta principale resta Parigi, ma altre regioni vantano flussi consistenti: la Provenza e la Costa Azzurra, sul Mediterraneo; l’Alsazia, al confine con la Germania; la valle della Loira, con i suoi castelli; la Bretagna e la Normandia, sull’Atlantico; la regione alpina, che richiama turisti nella stagione invernale. Nel settore vitivinicolo la Francia contende all’Italia la prima posizione mondiale. E. Fedrizzi-A. Della Valentina, Dossier Terra. Itaia, Europa, Mondo, Minerva scuola so sud per gettarsi nel Mediterraneo con una foce a delta. Solo in parte francesi sono la Mosa e la Mosella, che si dirigono verso Belgio e Paesi Bassi, e il Reno, che segna un tratto del confine con la Germania. Il clima e la vegetazione naturale Lungo la fascia costiera occidentale e nella pianura centrale il clima è atlantico, con inverni miti ed estati tiepide, ma procedendo verso est si passa a un clima semicontinentale, con forti escursioni termiche annue. A sud il clima diventa mediterraneo lungo le coste, con inverni tiepidi ed estati calde, e continentale montano sui rilievi. Le precipitazioni sono ovunque abbondanti, con la sola eccezione della costa mediterranea. Ai diversi climi corrispondono altrettanti paesaggi naturali, anche se l’intervento dell’uomo li ha ormai largamente modificati: la brughiera sulle coste atlantiche; la macchia e le pinete su quelle mediterranee; le foreste di conifere sulle montagne più elevate; i boschi di latifoglie e i pascoli sui rilievi meno elevati e nelle regioni interne. Le attività primarie Il settore primario è uno dei più efficienti e produttivi a livello europeo. L’agricoltura si basa su due tipi di aziende: quelle cerealicole (frumento, orzo, mais ecc.) o dedite alle colture industriali (barbabietole da zucchero, girasoli) sono grandi e dominano il paesaggio delle pianure; più piccole sono invece le aziende specializzate nelle colture ortofrutticole e vitivinicole. L’allevamento dei bovini e dei suini è molto sviluppato. La pesca (tonni, merluzzi, sardine, crostacei) è praticata soprattutto lungo il versante atlantico, dove si concentrano anche gli allevamenti di pesce, crostacei e molluschi (fra cui le famose ostriche). Le attività industriali Anche sotto il profilo industriale la Francia occupa una posizione di rilievo, disponendo di stabilimenti moderni e altamente automatizzati. Al suo sviluppo hanno inizialmente contribuito i ricchi giacimenti di carbone, ferro, bauxite e la possibilità di importare molte materie prime dalle colonie che il paese controllava fino a metà del Novecento. Oggi i giacimenti sono in via di esaurimento e ai settori siderurgico e metallurgico si sono affiancate produzioni che richiedono tecnologie avanzate: industrie cantieristiche, delle costruzioni ferroviarie, automobilistiche, della gomma, aeronautiche ed elettroniche. Presso i porti sono sorti grandi complessi petrolchimici che producono fibre artificiali, fertilizzanti, sostanze chimiche, materie plastiche. Molto sviluppati sono anche il comparto dei beni di consumo (tessile, dell’abbigliamento e della moda, dei profumi, delle calzature) e quello agro-alimentare. L’elevata produzione di elettricità di origine nucleare (primo posto in Europa e secondo Le vie di comunicazione La Francia è il paese che per primo ha investito nel progetto dell’alta velocità ferroviaria e ora dispone di una rete molto articolata. Modernità e tradizione convivono nella rete stradale: agli oltre 10 mila km di autostrade si affiancano belle strade regionali, dove il traffico non è eccessivo e il paesaggio viene tutelato. La rete di fiumi navigabili e di canali si sviluppa per migliaia di chilometri e permette di spostare sull’acqua una parte del traffico-merci, con benefici sia sul piano economico, sia su quello ecologico. La popolazione e la rete urbana La Francia ha una popolazione di oltre 62 milioni di abitanti, con una densità media di 115 ab./km2, una fra le più basse dell’Europa occidentale. La popolazione non è distribuita in maniera uniforme e nella sola regione parigina si concentra un sesto degli abitanti. Parigi (2,2 milioni di abitanti, quasi 10 con l’agglomerato urbano) è la capitale politica ma anche economica, finanziaria e culturale della Francia. Come città d’arte e di turismo occupa i primi posti nel mondo. Le altre tre metropoli superano a stento il milione di abitanti: Lione, importante centro produttivo sul Rodano; Marsiglia, principale porto francese sul Mediterraneo; Lilla, grande centro industriale al confine con il Belgio. Gli altri nuclei urbani sono di medie dimensioni: se ne contano un centinaio con una popolazione compresa fra 50.000 e 250.000 abitanti. TEMA 1 UN'AREA IN CERCA DI UNITÀ • LEZIONE 3 ALCUNI STATI SIGNIFICATIVI Non si parla solo francese La Francia, uno degli stati nazionali più antichi del continente, ha una popolazione omogenea sul piano linguistico, ma non mancano minoranze che ancora utilizzano idiomi diversi dal francese: l’occitano, parlato in Provenza, il bretone (Bretagna), il fiammingo (al confine con il Belgio), il catalano (nel Rossiglione), il basco (nei Pirenei occidentali) e il corso, largamente usato in Corsica. La lingua straniera più parlata in Francia è tuttavia l’arabo, con cui si esprimono i numerosi immigrati che provengono dalle ex colonie dell’Africa settentrionale. L’ordinamento istituzionale La qualità della vita La Francia gode di un reddito medio pro capite elevato, paragonabile a quello italiano, e anche per qualità della vita si pone ai primi posti mondiali. Naturalmente non mancano problemi, fra cui l’eccessiva congestione delle metropoli, l’inquinamento da traffico, il difficile inserimento degli immigrati. I lavoratori stranieri sono oltre tre milioni, ma il loro numero è superiore perché a questi vanno aggiunti i sans papier “senza carta”, privi del permesso di soggiorno. La comunità più numerosa è quella algerina, seguita da altri gruppi provenienti dalle ex- Gli edifici avveniristici del quartiere della Défense, recentemente realizzato alla periferia di Parigi allo scopo di ospitarvi numerose attività terziarie e decongestionare il centro storico. colonie africane: Tunisia, Marocco, Senegal, Costa d’Avorio, isole Comore. La Francia nella storia Dai celti ai popoli germanici Popolato dai celti a partire dal VII secolo a.C., il territorio meridionale incominciò a entrare nella sfera d’influenza romana nel II secolo a.C., ma solo con Giulio Cesare, fra il 59 e il 51 a.C., si completò il dominio dei romani sulla Gallia, l’antico nome del paese. Nel IV secolo d.C., in coincidenza con l‘indebolimento politico e militare dell’impero romano, la Francia si trovò esposta alla penetrazione di alcuni popoli germanici: burgundi, visigoti, alamanni e soprattutto franchi. Questi ultimi, a cui si deve l’attuale nome della Francia, si stanziarono nella porzione nord-orientale del paese. Da Carlo Magno ai capetingi Dopo la caduta dell’impero romano la dinastia franca dei merovingi riunificò il territorio a spese degli altri popoli. Quindi, nell’VIII secolo, si affermò la dinastia dei carolingi (dal nome dell’imperatore Carlo Magno), i quali costituirono un vasto impero, che comprendeva la Francia, la Germania e l’Italia settentrionale. Nel IX secolo anche questo impero si disgregò e la Francia diventò un regno a sé guidato da una monarchia estremamente debole, a causa del potere goduto dai vari signori feudali. Solo con i sovrani cape- tingi (dal re Ugo Capeto) si riaffermò un po’ alla volta il potere regio, e il paese si trasformò da monarchia feudale in una vera e propria monarchia nazionale, che si consolidò definitivamente all’indomani della guerra dei Cento anni (1337-1453), combattuta contro gli inglesi, i quali rivendicavano diritti al trono di Francia. Nel Cinquecento e nel Seicento, diventata una grande potenza, ma accerchiata dalla Spagna e dall’Austria degli Asburgo, combatté diverse guerre per la supremazia in Europa. Con Luigi XIV si trasformò in una monarchia assoluta. Il paese della rivoluzione Nel Settecento la Francia diventò il centro culturale dell’Europa; i suoi filosofi andarono diffondendo idee di libertà e di democrazia, tese a rinnovare dalle fondamenta le strutture della società e dello stato (illuminismo). Queste idee vennero messe in pratica nel 1789. Quell’anno in Francia ci fu la più grande rivoluzione che la storia ricordi, perché cambiò il mondo, segnando la fine dell’età moderna e l’inizio di quella contemporanea. La repubblica nata dalla rivoluzione ebbe però vita breve. A liquidarla fu Napoleone Bonaparte, il quale, dopo aver conquistato mezza Europa, si proclamò imperatore. Ma già nel 1815 la nuova costruzione imperiale crollò, e la Francia, dopo alterne vicende, tornò a essere definitivamente una repubblica nel 1870. E. Fedrizzi-A. Della Valentina, Dossier Terra. Italia, Europa, Mondo, Minerva scuola La Francia è una repubblica presidenziale il cui presidente, eletto direttamente dal popolo, gode di maggiori poteri rispetto a quelli di una repubblica parlamentare. La Francia è anche una repubblica centralizzata: le 22 regioni non godono di particolari autonomie, a esclusione della Corsica, cui è stato concesso uno statuto speciale, non ritenuto sufficiente dal movimento separatista corso, che chiede l’indipendenza dell’isola. I corsi, infatti, non si considerano francesi e solo dal Settecento la loro isola è passata dalla repubblica di Genova alla Francia. La Francia svolge un importante ruolo politico sulla scena mondiale: dotata di un forte apparato militare, comprendente anche armamenti nucleari, occupa un seggio permanente nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite insieme a Stati Uniti, Russia, Cina e Regno Unito. In ambito continentale, è uno degli stati fondatori dell’Unione Europea.