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Il paesaggio della valle della Loira si presenta
lievemente ondulato, con verdi distese alberate.
L’idrografia
La Francia ha fiumi lunghi, ricchi d’acqua e
a regime regolare, collegati da una fitta rete di canali navigabili. A sud-ovest troviamo
la Garonna, che nasce dai Pirenei e sfocia
nell’Atlantico attraverso il grande estuario
della Gironda. Il centro del paese coincide col
bacino della Loira, il fiume più lungo (1.020
km), che scende dal Massiccio Centrale e
sfocia anch’esso su un estuario.
Nella Francia settentrionale si trova la
Senna, che sfocia nella Manica. Il Rodano
nasce sulle Alpi, in territorio svizzero, dove
alimenta il lago di Ginevra, quindi piega ver-
E. Fedrizzi-A. Della Valentina, Dossier Terra. Italia, Europa, Mondo, Minerva scuola
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Appartengono all’Europa “giovane” le catene dei Pirenei, delle Alpi e del Giura, mentre più antichi sono i Vosgi, il massiccio
Centrale e i bassi rilievi delle Ardenne, delle
Argonne e del massiccio Armoricano. A
tempi relativamente più recenti risale invece
il bassopiano francese, che dal centro del
paese si spinge fin sull’Atlantico.
Le coste, basse in corrispondenza della
pianura, diventano alte e frastagliate dove
i rilievi scendono fino al mare, come in alcuni tratti della Bretagna e della Normandia.
Sul Mediterraneo esse sono alte e rocciose
lungo la Costa Azzurra e in Corsica, basse
e lagunari in corrispondenza del delta del
Rodano.
STATI SIGNIFICATIVI
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Con una superficie di 544 mila km , quasi il doppio dell’Italia, la Francia è uno dei
più vasti stati europei. Ha una caratteristica
forma a esagono: due lati sono formati dalle
coste atlantiche, uno coincide con la catena dei Pirenei, che segna la frontiera con la
Spagna, mentre la costa mediterranea rappresenta il quarto lato. I rilievi delle Alpi, del
Giura e dei Vosgi formano il lato orientale,
mentre l’ultimo, a nord-est, segna il confine
con Germania, Lussemburgo e Belgio.
• LEZIONE 3 ALCUNI
Francia
Scheda
La posizione
e le dimensioni
IN CERCA DI UNITÀ
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IN CERCA DI UNITÀ
• LEZIONE 3 ALCUNI
STATI SIGNIFICATIVI
al mondo) permette di limitare le importazioni di petrolio, di cui il paese è carente.
Le attività terziarie
Anche il settore terziario è moderno ed efficiente, sia a livello di pubblica amministrazione, sia di servizi avanzati: commerciali,
finanziari, della ricerca scientifica.
Già da alcuni anni la Francia è il primo paese
al mondo nel settore del turismo, ospitando
oltre 75 milioni di stranieri l’anno. La meta
principale resta Parigi, ma altre regioni vantano flussi consistenti: la Provenza e la Costa
Azzurra, sul Mediterraneo; l’Alsazia, al confine con la Germania; la valle della Loira, con
i suoi castelli; la Bretagna e la Normandia,
sull’Atlantico; la regione alpina, che richiama
turisti nella stagione invernale.
Nel settore vitivinicolo la Francia contende all’Italia la prima posizione mondiale.
E. Fedrizzi-A. Della Valentina, Dossier Terra. Itaia, Europa, Mondo, Minerva scuola
so sud per gettarsi nel Mediterraneo con una
foce a delta.
Solo in parte francesi sono la Mosa e la
Mosella, che si dirigono verso Belgio e Paesi
Bassi, e il Reno, che segna un tratto del confine con la Germania.
Il clima e
la vegetazione naturale
Lungo la fascia costiera occidentale e nella
pianura centrale il clima è atlantico, con inverni miti ed estati tiepide, ma procedendo
verso est si passa a un clima semicontinentale, con forti escursioni termiche annue. A
sud il clima diventa mediterraneo lungo le
coste, con inverni tiepidi ed estati calde, e
continentale montano sui rilievi. Le precipitazioni sono ovunque abbondanti, con la
sola eccezione della costa mediterranea.
Ai diversi climi corrispondono altrettanti
paesaggi naturali, anche se l’intervento
dell’uomo li ha ormai largamente modificati:
la brughiera sulle coste atlantiche; la macchia e le pinete su quelle mediterranee; le
foreste di conifere sulle montagne più elevate; i boschi di latifoglie e i pascoli sui rilievi meno elevati e nelle regioni interne.
Le attività primarie
Il settore primario è uno dei più efficienti
e produttivi a livello europeo. L’agricoltura
si basa su due tipi di aziende: quelle cerealicole (frumento, orzo, mais ecc.) o dedite alle colture industriali (barbabietole da
zucchero, girasoli) sono grandi e dominano
il paesaggio delle pianure; più piccole sono
invece le aziende specializzate nelle colture
ortofrutticole e vitivinicole.
L’allevamento dei bovini e dei suini è molto
sviluppato. La pesca (tonni, merluzzi, sardine, crostacei) è praticata soprattutto lungo
il versante atlantico, dove si concentrano
anche gli allevamenti di pesce, crostacei e
molluschi (fra cui le famose ostriche).
Le attività industriali
Anche sotto il profilo industriale la Francia
occupa una posizione di rilievo, disponendo
di stabilimenti moderni e altamente automatizzati. Al suo sviluppo hanno inizialmente
contribuito i ricchi giacimenti di carbone,
ferro, bauxite e la possibilità di importare
molte materie prime dalle colonie che il paese controllava fino a metà del Novecento.
Oggi i giacimenti sono in via di esaurimento e ai settori siderurgico e metallurgico
si sono affiancate produzioni che richiedono
tecnologie avanzate: industrie cantieristiche, delle costruzioni ferroviarie, automobilistiche, della gomma, aeronautiche ed
elettroniche.
Presso i porti sono sorti grandi complessi
petrolchimici che producono fibre artificiali,
fertilizzanti, sostanze chimiche, materie plastiche. Molto sviluppati sono anche il comparto dei beni di consumo (tessile, dell’abbigliamento e della moda, dei profumi, delle
calzature) e quello agro-alimentare.
L’elevata produzione di elettricità di origine
nucleare (primo posto in Europa e secondo
Le vie di comunicazione
La Francia è il paese che per primo ha investito nel progetto dell’alta velocità ferroviaria e ora dispone di una rete molto
articolata. Modernità e tradizione convivono
nella rete stradale: agli oltre 10 mila km
di autostrade si affiancano belle strade regionali, dove il traffico non è eccessivo e il
paesaggio viene tutelato. La rete di fiumi
navigabili e di canali si sviluppa per migliaia di chilometri e permette di spostare
sull’acqua una parte del traffico-merci, con
benefici sia sul piano economico, sia su
quello ecologico.
La popolazione
e la rete urbana
La Francia ha una popolazione di oltre 62
milioni di abitanti, con una densità media di
115 ab./km2, una fra le più basse dell’Europa occidentale. La popolazione non è distribuita in maniera uniforme e nella sola regione parigina si concentra un sesto degli
abitanti.
Parigi (2,2 milioni di abitanti, quasi 10 con
l’agglomerato urbano) è la capitale politica
ma anche economica, finanziaria e culturale
della Francia. Come città d’arte e di turismo
occupa i primi posti nel mondo. Le altre tre
metropoli superano a stento il milione di
abitanti: Lione, importante centro produttivo
sul Rodano; Marsiglia, principale porto francese sul Mediterraneo; Lilla, grande centro
industriale al confine con il Belgio.
Gli altri nuclei urbani sono di medie dimensioni:
se ne contano un centinaio con una popolazione compresa fra 50.000 e 250.000 abitanti.
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IN CERCA DI UNITÀ
• LEZIONE 3 ALCUNI
STATI SIGNIFICATIVI
Non si parla solo francese
La Francia, uno degli stati nazionali più
antichi del continente, ha una popolazione
omogenea sul piano linguistico, ma non
mancano minoranze che ancora utilizzano idiomi diversi dal francese: l’occitano,
parlato in Provenza, il bretone (Bretagna),
il fiammingo (al confine con il Belgio), il
catalano (nel Rossiglione), il basco (nei
Pirenei occidentali) e il corso, largamente
usato in Corsica.
La lingua straniera più parlata in Francia è
tuttavia l’arabo, con cui si esprimono i numerosi immigrati che provengono dalle ex
colonie dell’Africa settentrionale.
L’ordinamento
istituzionale
La qualità della vita
La Francia gode di un reddito medio pro
capite elevato, paragonabile a quello italiano, e anche per qualità della vita si pone ai primi posti mondiali. Naturalmente
non mancano problemi, fra cui l’eccessiva
congestione delle metropoli, l’inquinamento
da traffico, il difficile inserimento degli immigrati.
I lavoratori stranieri sono oltre tre milioni, ma il loro numero è superiore perché a
questi vanno aggiunti i sans papier “senza
carta”, privi del permesso di soggiorno. La
comunità più numerosa è quella algerina,
seguita da altri gruppi provenienti dalle ex-
Gli edifici avveniristici del quartiere della Défense, recentemente realizzato alla periferia di Parigi
allo scopo di ospitarvi numerose attività terziarie e decongestionare il centro storico.
colonie africane: Tunisia, Marocco, Senegal,
Costa d’Avorio, isole Comore.
La Francia nella storia
Dai celti ai popoli germanici Popolato dai
celti a partire dal VII secolo a.C., il territorio
meridionale incominciò a entrare nella
sfera d’influenza romana nel II secolo a.C.,
ma solo con Giulio Cesare, fra il 59 e il 51
a.C., si completò il dominio dei romani sulla
Gallia, l’antico nome del paese.
Nel IV secolo d.C., in coincidenza con l‘indebolimento politico e militare dell’impero romano, la Francia si trovò esposta alla penetrazione di alcuni popoli germanici: burgundi, visigoti, alamanni e soprattutto franchi.
Questi ultimi, a cui si deve l’attuale nome
della Francia, si stanziarono nella porzione
nord-orientale del paese.
Da Carlo Magno ai capetingi Dopo la caduta
dell’impero romano la dinastia franca dei
merovingi riunificò il territorio a spese degli altri
popoli. Quindi, nell’VIII secolo, si affermò la
dinastia dei carolingi (dal nome dell’imperatore
Carlo Magno), i quali costituirono un vasto
impero, che comprendeva la Francia, la
Germania e l’Italia settentrionale.
Nel IX secolo anche questo impero si disgregò e la Francia diventò un regno a sé
guidato da una monarchia estremamente
debole, a causa del potere goduto dai vari
signori feudali. Solo con i sovrani cape-
tingi (dal re Ugo Capeto) si riaffermò un
po’ alla volta il potere regio, e il paese si
trasformò da monarchia feudale in una
vera e propria monarchia nazionale, che
si consolidò definitivamente all’indomani
della guerra dei Cento anni (1337-1453),
combattuta contro gli inglesi, i quali rivendicavano diritti al trono di Francia.
Nel Cinquecento e nel Seicento, diventata
una grande potenza, ma accerchiata dalla
Spagna e dall’Austria degli Asburgo, combatté diverse guerre per la supremazia in
Europa. Con Luigi XIV si trasformò in una
monarchia assoluta.
Il paese della rivoluzione Nel Settecento
la Francia diventò il centro culturale dell’Europa; i suoi filosofi andarono diffondendo
idee di libertà e di democrazia, tese a rinnovare dalle fondamenta le strutture della società e dello stato (illuminismo). Queste
idee vennero messe in pratica nel 1789.
Quell’anno in Francia ci fu la più grande rivoluzione che la storia ricordi, perché cambiò il mondo, segnando la fine dell’età moderna e l’inizio di quella contemporanea.
La repubblica nata dalla rivoluzione ebbe
però vita breve. A liquidarla fu Napoleone
Bonaparte, il quale, dopo aver conquistato
mezza Europa, si proclamò imperatore. Ma già
nel 1815 la nuova costruzione imperiale crollò,
e la Francia, dopo alterne vicende, tornò a essere definitivamente una repubblica nel 1870.
E. Fedrizzi-A. Della Valentina, Dossier Terra. Italia, Europa, Mondo, Minerva scuola
La Francia è una repubblica presidenziale
il cui presidente, eletto direttamente dal popolo, gode di maggiori poteri rispetto a quelli
di una repubblica parlamentare. La Francia
è anche una repubblica centralizzata: le 22
regioni non godono di particolari autonomie, a esclusione della Corsica, cui è stato
concesso uno statuto speciale, non ritenuto
sufficiente dal movimento separatista corso,
che chiede l’indipendenza dell’isola. I corsi,
infatti, non si considerano francesi e solo dal
Settecento la loro isola è passata dalla repubblica di Genova alla Francia.
La Francia svolge un importante ruolo politico sulla scena mondiale: dotata di un forte
apparato militare, comprendente anche armamenti nucleari, occupa un seggio permanente nel Consiglio di Sicurezza delle
Nazioni Unite insieme a Stati Uniti, Russia,
Cina e Regno Unito. In ambito continentale, è uno degli stati fondatori dell’Unione
Europea.
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