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Il territorio e la Posizione GEOGRAFRICA
IL Territorio dove si stabilirono i Fenici corrisponde all'odierno Libano, ed è collocato nella
REGIONE SIRO-PALESTINESE. Questa Regione è per molti aspetti una dei luoghi più ospitali
e geograficamente protetti di tutte i Territori della Mesopotamia e degli Egiziani. Questa buona
reputazione ha dovuto da molti motivi: il TERRITORIO è ricco di sostanze e di MATERIE
PRIME; ma anche dalla buona, anzi, buonissima Posizione Geografica. Il territorio dove si
stabilirono i Fenici era molto ricco di materie prime come il Legno, che in futuro era per i Fenici
una gran risorsa che sfrutteranno per il commercio, il mare, che porterà l'estrazione della
porpora, ecc. Molto importante per i Fenici, che lo porteranno in futuro ad una vera e propria
economia ricca, fu il commercio, infatti, questo e situato tra due civiltà come: gli Assiri ed
Egiziani, la Mesopotamia e il MEDITERRANEO. Prime dei Fenici s'insediarono in queste terre
moltissime popolazioni. Nel 7000 a.C. s'insediò una delle prime popolazioni chiamata GERICO;
infatti, nell'entroterra hanno trovato i resti di una gran città fortificata risalente al 7000 a. C. In
seguito, in questa Regione si formarono delle piccole tribù che però, dovevano pagare dei tributi
alle altre popolazioni come gli Assiri. Durante questo periodo, però non utilizzato dalle tribù che
lo abitavano per questo le civiltà Egizie e Assiri insieme con le altre Mesopotamiche, ne presero
controllo e la utilizzarono come passaggio per il commercio. Questo aveva dovuto al fatto che, si
trovava in una posizione molto strategica in altre parole era situata tra la Mesopotamia e il
Mediterraneo ad anche tra gli Egiziani e Assiri Babilonesi. Un indicativo momento di rottura
nella storia di questi popoli fu la comparsa dei cosiddetti e meglio conosciuti come i "POPOLI
DEL MARE". Essi s'insediarono in queste terre, presero il controllo commerciale, procurarono
prima il crollo e poi la distruzione della popolazione ITTITA. Infine bloccarono il passaggio del
commercio tra le popolazioni Egiziane e Mesopotamiche.
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LA COSTRUZIONE DELLE NAVI LA NAVIGAZIONE
I Fenici s'insediarono in queste terre intorno al 2000 a. C. Dopo aver tolto le tribù dalla Regione
SIRO-PALESTINESE e provocando l'indebolimento del popolo ITTITA essi s'insediarono
nell'odierno LIBANO. In un primo momento essi si occuparono solo ed esclusivamente
d'agricoltura, ma in seguito capirono che non era la cosa giusta da sfruttare. Si dedicarono per
prima alla pesca e in ultimo al commercio d'ogni materiale. Essi si dedicarono anche alla
navigazione, infatti, dal mare estrassero la PORPORA dal mollusco MURICE che se servono per
tingere i tessuti come lino e altri pregiati. Per i Fenici, il Mare divenne una vera e propria
risorsa, non solo per la porpora, ma anche per la NAVIGAZIONE, infatti, con questa
allargarono i loro confini conoscendo nuove popolazioni che per le altre civiltà erano
sconosciute. Essi ricavano il materiale per costruire le navi dalle loro montagne che più
comunemente conosciute come la Catene del Libano. Le loro navi erano lunghe e strette, capaci
affrontare viaggi faticosi e talvolta molto pericolosi.
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La NAVIGAZIONE si formò molto prima delle costruzioni delle navi, infatti, già
conosciuta specialmente dai pescatori anche se non erano esperti del mare aperto. In
seguito, con la costruzione delle navi, scoprirono altre cose che le altre popolazioni non
conoscevano come orientarsi nella notte oppure come navigare in campi molto aperti e
sapere dove si va. Nel corso dei loro viaggi i Fenici svilupparono moltissimo le
TECNICHE DI NAVIGAZIONE. Durante il giorno stimavano il PUNTO in cui si
trovava l'imbarcazione prendendo come riferimento la posizione del sole e le
caratteristiche della costa; di notte si orientavano osservando le Stelle, in particolare
osservando la STELLA POLARE, conosciuta in antico col nome di STELLA FENICIA.
In seguito ai loro viaggi perfezionarono l'ANCORA, costruita non più da una semplice
pietra, come in precedenza, ma da una sbarra di legno con un braccio di ferro posto in
croce. Essa poteva così affondare nella sabbia o incastrarsi fra la rocce del fondo.
LE COLONIE
Per disprorre di approdi sicuri e, soppratutto, di rifornimenti di viveri e attrezzature nel corso dei
loro lunghi viaggi, le città Fenicie crearono delle Colonie in vari paesi del Meditarreneo. tali
colonie, abitate da Fenici che vi si erano appositamente trasferiti, tali da controllare stretti di
mere. Sorsero così: Adrumeto, Cartagine, Utica e Tangeri sulla costa nordAfricana; Monzia e
Panormo (oggi Palermo) in Sicilia; Nora, Sulcis, Tharros e Caralis (oggi Cagliari) in Sardegna;
Malta e Gozo, nelle due isole omonime poste al centro del Mediterraneo; Cadice in Spagna.
Trasformatesi in veri e propri PORTI COMMECIALI tali colonie restarono attive solo sul mare
e non all'inderno. L'unico caso analogo si è avuto con Cartagine, fondata dalla città di Tiro che
nel corso del tempo divento anche una rivale di Roma.
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L'ALFABETO
La necessità pratiche del commerciospinsero i Fenici a cercare un sistema semplice e facile di
scrittura. Infatti, gli artigiani, i navigatori, gli menrcanti non erano in grado di tracciare e di
ricordare tutti i segni dei geroglifici Egizi o della scrittura cuneiforme mesopotamica e non
potevano certo portare sella gli scribi. In seguito ai suoi numerosi contatti con gente diverse, i
Fenici si resero conto che un certo numero di suoni erano comuni a tutte le lingue.
L'elaborazione di unALFABETO in cui segni e suoni corrispondevano fra loro non fu comunque
una cosa da poco: probabilmente si tratto di un processo lungo e gradualmente, durato centinaia
di anni. ciò che sappiamo, tuttavia, è che intorno al 1200 a.C. i Fenici avevano individuato 22
suoni, più meno corrispondenti a quelli che possono amettere la nostre corde vocali, e li avevano
trascritti con linee semplici da scrivere da leggere e da ricordare. Questi oppurtanemente
compinati davano un numero illimitato di parole. Esso comunque comprendeva solo le
CONSONANTI più tardi furono Greci a inserire le vocali e poi i Romani la perfezionarono
scrivendoli in modo più facile.
LA RELIGIONE DEI FENICI
Ogni città fenicia ebbe proprie divinità, dai nomi diversi ma dalle caratteristiche simili. Gli dei
principali furonoù: Baal, il "Signore", dio di Sidone, che a Cartagine era chiamato BAAL
Hammon; EL, il "Creatore", dio di Biblo; MELQART, il Re della "città", dio di Tiro. Ma nei
loro viaggi essi si sovrapposero e si fusero le religioni scampiandisi le religioni. Gli studiosi
danno a questo fenomeno il nome di SENCRETISMO RELIGIOSO. Le divinità femminili più
importanti furono ASTERTE, dea guerriera e della fertilità, e TANIT il cui culto si diffuse anche
e solo nel Mediterraneo, ma in particolare nel Santuario detto TOFET. Si trattava di un
santuario all'aperto, dove sono state trovate numerosissime sepolture di bambini, che fecero
pensare, per molto tempo, che i Fenici compivano dei Sacrifici umani. Alcuni studi recenti, però,
hanno smendito questa ipotesi.