La circumnavigazione dell`Africa

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Ricostruire la storia
La circumnavigazione dell’Africa
Una nave fenicia caratterizzata dall’occhio dipinto sullo
scafo.
I Fenici furono maestri nell’arte
della navigazione, il racconto dei
loro viaggi è giunto fino a noi
attraverso le leggende e i racconti
degli antichi.
Erodoto ha raccolto testimonianze
di una spedizione che alcuni
equipaggi fenici compirono per
ordine di un faraone circa un
secolo e mezzo prima del suo
viaggio in Egitto, che si pensa
abbia avuto luogo intorno al 550
a.C.
Secondo ciò che venne riferito da
Erodoto, la navigazione nei mari
Colonne d’Ercole
sconosciuti che circondano l’Africa durò circa
(Stretto di Gibilterra)
due anni. Non conoscendo la durata del viaggio,
gli esploratori inviati dal faraone Neco II,
portarono con sé provviste sufficienti a un
viaggio di pochi mesi. Per questo quando arrivò
l’autunno la navigazione venne interrotta, i
marinai scesero a terra, si accamparono,
seminarono e attesero con pazienza il momento
della mietitura. Nella primavera successiva il
viaggio riprese, le stive delle navi erano
nuovamente cariche di cereali e la navigazione
poté continuare senza altre interruzioni fino
all’autunno, quando l’equipaggio fu nuovamente
costretto a trovare una terra in cui fermarsi in
attesa del nuovo raccolto. Solo alla fine del
secondo anno le navi fenice oltrepassarono
finalmente lo stretto di Gibilterra e tornarono a
navigare nelle acque conosciute del Mediterraneo. Tornati in Egitto, gli esploratori
raccontarono cose incredibili anche per lo stesso Erodoto, come quella che, a un certo
punto della navigazione, il sole sarebbe sorto alla loro destra invece che alla loro
sinistra. Questa notizia sembra confermare che il viaggio sia effettivamente avvenuto
perché le navi, risalendo la costa occidentale dell’Africa, dovettero effettivamente
avere alla loro destra l'oriente, che fino ad allora avevano avuto a sinistra.
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Altre spedizioni furono intraprese direttamente dai Fenici che popolavano la colonia
di Cartagine.
Nel VI secolo a.C., le isole Britanniche erano
conosciute come “isole dello stagno”, perché nelle
loro miniere si trovava questo metallo. Lo stagno
veniva trasportato tramite le vie carovaniere che
attraversavano la Francia e la penisola Iberica e
veniva ammassato nei porti meridionali della
Spagna da dove veniva esportato via mare in tutti i
paesi del Mediterraneo.
I Fenici volevano ottenere l’esclusiva commerciale
dello stagno, per questo inizialmente conquistarono
i porti di Gades (Cadice) e Tartasso (sull'Atlantico)
in modo da controllare l'ingresso del Mediterraneo,
poi decisero di importare lo stagno direttamente dai
luoghi d’origine. Questo spiega la spedizione
dell’ammiraglio Imilcone che, verso la fine del VI secolo a.C., costeggiando per la
prima volta le coste oceaniche della Francia, raggiunse l'Inghilterra e l'Irlanda alla
ricerca del prezioso metallo.
Alcuni anni più tardi, Annone, un altro
ammiraglio fenicio, partì dalla colonia di
Cartagine con sessanta navi e trentamila uomini,
e fece rotta verso occidente. Superate le Colonne
d'Ercole, navigò lungo la costa dell’attuale
Marocco, dove fondò numerose colonie e lasciò
uomini e navi.
Proseguì con due navi fino alla foce del fiume
Senegal, popolato da coccodrilli ed ippopotami, e
lo risalì. Riprese il mare superando Capo Verde e
arrivò alla foce del fiume Gambia. Trovò anche
la foce del fiume Geba davanti alla quale scoprì
le isole Bijagos. Le isole e la costa erano abitate
da popolazioni che nella notte accendevano
grandi
fuochi
e
suonavano
tamburi
impressionando i Fenici che ripresero subito il mare nel timore di essere attaccati.
Continuando a costeggiare la Guinea, Annone assistette all’eruzione del vulcano
Kakulima, che chiamò il Carro degli Dei. Poi raggiunse la baia di Sherboro dove
catturò alcuni gorilla. Quando la spedizione giunse nel Golfo di Guinea, si trovò
senza scorte e fu costretta a tornare indietro.
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Attività
Cerca in una carta dell’Africa tutti i luoghi della spedizione di Annone, ricalca la cartina e
traccia la sua rotta segnando tutte le tappe e i nomi dei luoghi che hai trovato.
Cerca immagini dei luoghi visitati da Annone e incollali sulla cartina indicando con una
freccia la loro posizione.
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