Bioetica di inizio vita
L’identità dell’embrione umano:
una questione decisiva
Qualche premessa metodologica…
 Provare a superare la
mera logica della
contrapposizione, pur
rilevando la cogenza del
dibattito
 Gli strumenti:
 L’esperienza
 La ragione
1
L'embrione umano segno di “contraddizione”
Da un lato:
 il fine dell’intervento di
fecondazione in vitro, per
dare un “figlio” ad una
coppia
 un piccolo paziente, su cui
fare diagnosi (preimpianto) e attuare
terapie, seppure
sperimentali
Dall’altro:
 oggetto disponibile,
destinato alla distruzione in
vista del bene di terzi:
 per permettere ad altri
di nascere, di essere
curati (cellule
staminali),
 di acquisire dati
sperimentali (progresso
della scienza),
 semplicemente perché
non voluto, perché in
sovrannumero ecc.
La necessità di definire uno statuto dell’embrione umano
La domanda di fondo:
chi o che cosa è l’embrione umano?
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Diverse prospettive da cui considerare lo
statuto dell'embrione umano
 STATUTO BIOLOGICO
 STATUTO ANTROPOLOGICO
 STATUTO ETICO
 STATUTO GIURIDICO
 STATUTO TEOLOGICO (non trattato in
questa sessione)
Lo statuto biologico
La fecondazione
1. I PROTAGONISTI
Spermatozoo
Oocita
3
Gli spermatozoi “assediano” l’ovulo
L’adesione spermatozoica
alla superficie ovocitaria
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Lo statuto biologico
La fecondazione
2. Le tappe
 Attraversamento
della zona radiata
 Riconoscimento
specie-specifico e
legame con la zona
pellucida
 Reazione
acrosomiale e
fusione delle
membrane
Lo statuto biologico
 Penetrazione della zona
pellucida
L’inizio dell’embrione
 Singamia (punto di non
ritorno)
 Nascita di una nuova cellula: da
ovocita a zigote o embrione
unicellulare)
 sistema unico con identità specifica
ed orientamento verso uno sviluppo
determinato
 Attivazione dell’oocita
 Avvicinamento dei due
pronuclei (3-6h)
 Cariogamia (nuovo genoma)
(15h)
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Lo statuto biologico
Il nuovo genoma
 Contiene l’informazione essenziale e permanente per la
graduale, autonoma realizzazione dello sviluppo
morfogenetico
 Tutte le fasi della morfogenesi dipendono
dall’espressione dei geni propri dell’embrione
(interazione con ambiente cellulare ed extracellulare)
 Regola e dirige il processo di sviluppo grazie
all’espressione coordinata e gerarchicamente ordinata
di migliaia di geni (geni regolatori: di posizione,
selezione, realizzatori)
 Determina l’appartenenza dello zigote alla specie
umana e la sua singolarità individuale o identità
Lo statuto biologico
La vita embrionale
(Dal 2° al 5° giorno dalla fecondazione)
• Inizio
segmentazione
• 8-32 cellule: Morula (2°- 4° giorno)
• 64-128 cellule: Blastocisti (5°
giorno)
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Lo statuto biologico
La vita embrionale
Prime fasi dello sviluppo embrionale
Lo statuto biologico
La vita embrionale
Il cammino nella 1^ settimana fino all’impianto in utero
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Lo statuto biologico
La vita embrionale
Dalla blastocisti al disco embrionale
 6°-7°giorno ---> inizio del processo dell’impianto;
 14° giorno --> formazione della stria primitiva (si definisce il
disegno generale del corpo, punto di inizio del modellamento dei
differenti organi e tessuti)
Dal disco embrionale al feto
 4° settimana ---> organogenesi ed inizio circolazione
 5° settimana ---> strutture primitive cuore, cervello, tratti
polmonari gastroenterici ed urinari inizio differenziazione sessuale
 6° settimana ---> primordi degli arti
 7° settimana ---> forma del corpo completa
 9° settimana ---> maturazione ed accrescimento organismico
Due mesi (otto
settimane): la
formazione degli
organi è terminata
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Tre mesi
Lo statuto biologico
I dati della embriologia e della genetica: una sintesi
 L’interazione tra due sistemi cellulari
differentemente e teleologicamente
programmati (ovocita e spermatozoo) dà
origine a:
 Un nuovo sistema, non somma dei due
sottosistemi ma sistema combinato che opera
come una nuova unità (one-cell embryo),
intrinsecamente determinata a raggiungere la
sua specifica forma terminale (unitotalità)
 Un nuovo genoma, che è centro biologico e
struttura coordinante della nuova unità.
Informazione essenziale e permanente per la
graduale e autonoma realizzazione di un disegnoprogetto ben definito
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Lo statuto biologico
I dati della embriologia e della genetica: una sintesi
CARATTERI E CAPACITA’ EMBRIONALI
 Identità genetica
 Autonomia biologica
 Capacità dialogica
 Induzione dell’assenza di rigetto nella
madre
 Capacità di moltiplicarsi
 Capacità di differenziarsi
Lo statuto biologico
Le proprietà biologiche dello sviluppo embrionale
Coordinazione
 Il susseguirsi di attività molecolari e e cellulari sotto la guida
dell’informazione del genoma e di segnali che si originano
dalla interazione entro l’embrione stesso e tra questo e il suo
ambiente
 Continuità
 Il nuovo ciclo vitale iniziato alla fertilizzazione procede
senza interruzione, se le condizioni richieste sono
soddisfatte. I singoli eventi appaiono ovviamente successivi
ma il processo è continuo, è sempre lo stesso individuo
 Gradualità
 Passaggio da forme e funzionalità più semplici a quelle più
complesse, fino a raggiungere la forma finale, durante il
quale l’embrione mantiene la sua propria identità e
individualità
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Lo statuto biologico dell'embrione umano
"Una volta che [il processo] è iniziato, non c'è
frazione particolare del processo di sviluppo
che sia più importante dell'altra: tutte sono
parti di un processo continuo [...]
Perciò, da un punto di vista biologico, non si
può identificare un singolo stadio nello
sviluppo dell'embrione al di là del quale
l'embrione in vitro non dovrebbe essere
mantenuto in vita. […]”
(Rapporto Warnock, 1984, cap. XI)
Lo statuto biologico dell'embrione umano
"Lo scienziato, come costruttore dei
modelli della realtà percepita, è
giustificato nel definire che cosa è vita
e che cosa è umano, e nel concludere
che entro questo modello concettuale
scientifico, l'uovo fertilizzato di un
essere umano è in se stesso una vita
umana"
(Zack, Science 213, 4, 1981)
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Consiglio d'Europa
RACCOMANDAZIONE N. 1100/1989
PUNTO 7
«[...] l'embrione umano, pur sviluppandosi in fasi
successive indicate con definizioni differenti
(zigote, morula, blastula, embrione pre-impianto,
embrione, feto) manifesta comunque una
differenziazione progressiva del suo organismo,
e tuttavia mantiene continuamente la propria
identità biologica e genetica».
Consiglio d'Europa
RACCOMANDAZIONE N. 1046/1986
PUNTO 5
«[...] fin dalla fecondazione dell'ovulo la vita
umana si sviluppa in modo continuo, sicché
non si possono fare distinzioni durante le
prime fasi del suo sviluppo e si rivela quindi
necessaria una definizione dello statuto
biologico dell'embrione umano».
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Lo statuto biologico dell’embrione umano
La conclusione in una logica biologica:
 Dalla fusione dei gameti una “nuova” cellula
umana, dotata di una nuova struttura
informazionale, inizia ad operare come una
unità individuale che tende alla completa
espressione della sua dotazione genetica fino
alla formazione di un individuo umano completo
 Questa “nuova cellula” è un “nuovo individuo
umano” che inizia il suo processo vitale e
gradualmente si sviluppa attuando le sue
potenzialità, secondo un piano unificatore
intrinseco
Lo statuto antropologico
Il richiamo alla persona umana
ed al suo significato
Persona umana. Concetto storicamente:
• di matrice culturale cristiana
• assunto laicamente nel termine
di individuo
• esprime titolarità di diritti
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Lo statuto antropologico
Il richiamo alla persona umana
ed al suo significato
Fino ad oggi: “spartiacque” tra l’umano e il non
umano, fra il lecito e l’illecito
Oggi, ripensamento del concetto:
• FUNZIONALISTICOATTUALISTICA: chi possiede
determinate qualità o funzioni ---> teorie
diverse
• SOSTANZIALISTA (o del personalismo
ontologico): chi ha natura umana (individua
substantia rationalis naturae [Boezio]), in cui si
possono distinguere qualità prime, sostanziali, e
qualità seconde, accidentali
Lo statuto antropologico
La visione funzionalistico-attualistica
 In base ad alcune caratteristiche biologiche:
L’INDIVIDUALITA’ (non divisum in se, sed divisum a
quolibet alio)
1. La teoria della CARIOGAMIA
2. La t. della GEMELLAZIONE
3. La t. dell’IMPIANTO
4. La FORMAZIONE DELLA STRIA PRIMITIVA
La PRESENZA DELL’ATTIVITA’ CEREBRALE (parallelismo
con la morte cerebrale)
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RISPOSTE ALLE OBIEZIONI
ALL’INDIVIDUALITA’ DELLO ZIGOTE/1
 Teoria della cariogamia: poiché per la
ricombinazione del patrimonio genetico
paterno e materno sono necessarie almeno 21
ore dalla fecondazione, in questo arco di
tempo non si è ancora di fronte ad un
individuo umano.
 Risposta: fin dalla singamia il processo è
continuo, autonomo, graduale ed irreversibile
e la formazione del nuovo genoma fa parte di
queste tappe.
RISPOSTE ALLE OBIEZIONI
ALL’INDIVIDUALITA’ DELLO ZIGOTE/2
 Totipotenza cellulare:
la presenza di cellule
totipotenti (capaci di dare origine ad un nuovo
individuo quando fossero separate dall’embrione) nelle
prime fasi dello sviluppo embrionale, porta a negare
l’individualità dell’embrione precoce che viene
considerato come un aggregato di “individui in
potenza” e lo zigote come una cellula indeterminata.
 Risposta: la totipotenza non si oppone alla
individualità, perché non significa indeterminazione
ma capacità di eseguire un piano di sviluppo secondo
un determinato programma; ogni cellula, qualunque sia
la sua potenzialità è coinvolta in un ordinato, unico e
coordinato processo.
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RISPOSTE ALLE OBIEZIONI
ALL’INDIVIDUALITA’ DELLO ZIGOTE/3
 Teoria della gemellanza monozigotica:
l’embrione non può essere considerato un individuo
umano perché è possibile che si verifichi la
gemellazione monozigote (l’embrione precoce avrebbe
quindi la capacità di diventare due individui)
 Risposta: pur tenuto conto della rarità del
fenomeno (0,4-1% delle gravidanze spontanee), da un
primo essere umano che continua il suo sviluppo si
origina un secondo essere umano con un suo percorso
autonomo ed indipendente (esempio dei due gemelli
uno con sindrome di Down e l’altro sano)
RISPOSTE ALLE OBIEZIONI
ALL’INDIVIDUALITA’ DELLO ZIGOTE/4
 Formazione della stria primitiva (pre-
embrione): fino al 14° g. dalla fecondazione
avverrebbe una semplice preparazione dei sistemi
protettivi e nutritivi (derivati dal trofoblasto) per le
necessità dell’embrione QUINDI non ci sarebbe
presenza di un individuo/embrione ma di un preembrione. Con la comparsa della stria primitiva nel
disco embrionale si può parlare di sviluppo embrionale.
 Risposta: il disco embrionale deriva dalla
differenziazione dell’embrioblasto. Trofoblasto ed
embrioblasto derivano entrambi dallo zigote e
procedono nello sviluppo come un tutto secondo le
istruzioni del genoma.
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RISPOSTE ALLE OBIEZIONI
ALL’INDIVIDUALITA’ DELLO ZIGOTE/4
A tutt’oggi nessun trattato di embriologia
ha assunto il concetto di pre-embrione…
"Coloro che stanno introducendo il
termine pre-embrione nel vocabolario
sanno molto bene che questo tipo di
ricerca è di fatto un contenzioso [...] Essi
manipolano le parole per polarizzare una
discussione etica“
(Davies, Nature 208, 32, 1986)
RISPOSTE ALLE OBIEZIONI
ALL’INDIVIDUALITA’ DELLO ZIGOTE/5.1
 Formazione sistema nervoso centrale:
nessun embrione umano può ritenersi un
individuo umano fino alla formazione del
sistema nervoso centrale perché esso è il
centro critico di unità del soggetto umano,
è condizione per l’esercizio della razionalità
e per la percezione del piacere/dolore. Così
come si fa riferimento alla morte cerebrale
totale per diagnosticare la morte di un
individuo allo stesso modo si può individuare
l’inizio dell’esistenza umana con la
formazione del sistema nervoso centrale
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RISPOSTE ALLE OBIEZIONI
ALL’INDIVIDUALITA’ DELLO ZIGOTE/5.2
 Risposta: il processo di sviluppo richiede una
graduale organizzazione anche delle strutture
nervose e del cervello; l’unità di questo sviluppo
è garantita dall’informazione contenuta nel
genoma. Il parallelismo tra morte cerebrale e
nascita cerebrale non regge perché la morte
cerebrale è cessazione immediata, permanente,
irreversibile e patologica dell’unità dell’organismo,
mentre l’inizio dell’attività cerebrale è
caratterizzata dall’aumento progressivo,
continuo, ordinato di una intensa interrelazione
neurologica tra cellule, tessuti ed organi.
Il piano non
biologico delle
obiezioni alle
conclusioni della
biologia…
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Lo statuto antropologico
La visione funzionalistico-attualistica
In base ad alcune caratteristiche psico-sociali:
 TEORIE MONOFATTORIALI:




La razionalità
Il comportamento e la relazione costitutivi
Il riconoscimento della immagine umana
L’intenzione di procreare
 TEORIE MULTIFATTORIALI:
 P. SINGER (1989): autocontrollo, senso del passato, senso del futuro,
relazionalità, comunicazione e curiosità
 G. DENNET(1988): razionalità, coscienza, autocoscienza, reciprocità,
comunicazione verbale
 H.T. ENGELHARDT (1991): appartenenza alla comunità morale e
capacità di elaborare un giudizio morale (persone, non ancora
persone, non più persone)
Lo statuto antropologico
Funzionalismo: non sovrapponibilità fra esseri umani e
persone umane
esseri
umani
persone
esseri
non
umani
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Lo statuto antropologico
La visione funzionalistico-attualista della persona
Persona: Concetto astratto definito da un elenco di
proprietà e funzioni non necessariamente
dell'essere umano
Conseguenze:
- la persona non si identifica sempre con l'essere
umano
- è persona quell'essere umano, e non, che
manifesti caratteri e capacità arbitrariamente
fissate, prescindendo dalla sua natura
ontologica
L’interpretazione funzionalistico-attualistica
riduce la persona alle sue funzioni e non fa
differenza tra essenza e attività
Lo statuto antropologico
La visione sostanzialista o del personalismo ontologico
 OGNI INDIVIDUO UMANO E’ PERSONA
(Come un individuo umano non sarebbe
persona?)
 OGNI PERSONA UMANA HA NATURA
UMANA: senza negare la rilevanza della
soggettività e della coscienza viene posto a
fondamento della stessa soggettività
un’esistenza ed un’essenza costituita nell’unità
corpo-spirito
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Lo statuto antropologico
Sostanzialismo: sovrapponibilità fra esseri umani e
persone umane
esseri umani
=
persone
Lo statuto antropologico dell’embrione:
una conclusione “provocatoria” (A. Pessina)
1.
Non esiste alcun problema dello statuto
antropologico dell’embrione umano…, perché non
esiste l’embrione in sé!
2.
Ciò che si chiama embrione è una fase dello
sviluppo di un determinato vivente e quindi
l’embrione umano è “umano”
3.
Lo statuto ontologico dell’uomo in embrione è
appunto quello di essere uomo, così come il gatto
in embrione è gatto
4.
Il vero problema è, allora, se tutti gli esseri
umani sono persone, perché solo le persone nate
vengono considerate degne di rispetto
21
Lo statuto etico dell’
dell’embrione umano
Dallo statuto antropologico allo statuto etico
COME VA TRATTATA LA PERSONA?
 Chi è persona va sempre tutelata e protetta
(viceversa, chi non è persona può anche non
essere tutelata e protetta allo stesso livello)
 Diverse modalità e tipologie di rispetto:
 Diritti “prima facie”
 Tutela:
 Graduale
 Tuzioristica: difesa della vita fisica e
dell’integrità genetica fin dal concepimento,
promozione della salute
Lo statuto giuridico dell’embrione umano
Dallo statuto biologico allo statuto giuridico
“[…] Tuttavia si è convenuto che questa era un’area
nella quale doveva essere presa qualche precisa
decisione, al fine di acquietare la preoccupazione del
pubblico […]
Nonostante la nostra divisione su questo punto, la
maggioranza di noi raccomanda che la legislazione
dovrebbe concedere che la ricerca possa essere
condotta su qualsiasi embrione ottenuto mediante
fecondazione in vitro, qualunque ne sia la
provenienza, fino al termine del 14^ giorno”
(Rapporto Warnock, 1984, cap. XI)
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