John Barth Le Malattie Tumorali in Medicina Cinese 12 Le malattie tumorali in Medicina Cinese, una visione olistica. La Medicina Cinese permette di aumentare il successo delle cure oncologiche, attivando le difese naturali del paziente e sostenendolo in quegli aspetti spesso non considerati nell’iter di cura convenzionale. Spesso, contrapponendo le cure convenzionali a quelle naturali si perde di vista il termine focale, ovvero «la medicina»; siamo tutti schierati dalla stessa parte e non dovrebbero quindi esserci interessi contrastanti, ma il solo impegno comune per il futuro del paziente. I progressi della Medicina Occidentale nel trattamento dei tumori sono in costante aumento. Oggi si stima che circa il 30%- 40% dei pazienti affetti da malattia tumorale sopravviva più di cinque anni dopo la diagnosi, che è il periodo di calcolo statistico per essere considerati fuori rischio. Analizzando questi dati bisogna tener presente che a fare la differenza è anche la tempestività della diagnosi e la tipologia di tumore contratto. Inoltre, la ricerca scientifica, rivolta in modo particolare negli ultimi anni verso nuovi farmaci detti «biologici», ovvero una serie di farmaci chemioterapici a bersaglio molecolare e cioè con azione genetica specifica sul tumore, sta avendo dei risultati eccezionali. Per ora solo una piccola percentuale di pazienti ha elettività al farmaco e può quindi beneficiare di questo tipo di trattamento, caratterizzato da maggiore efficacia e specificità e minori effetti collaterali rispetto ai comuni farmaci chemioterapici. Una cura tradizionale integrata con la Medicina Cinese permette di aumentare già oggi e notevolmente le speranze di vita dei pazienti oncologici. I risultati pubblicati dal Memorial Sloan Kattering Hospital di New York, presso il quale sono stati fatti studi di ricerca (epidemiologica) sul cancro, hanno mostrato che i risultati di sopravvivenza a cinque anni di follow-up aumentava dal 30% al 60% in pazienti che seguivano una terapia medica combinata alla Medicina Cinese (tengo a precisare che per Medicina Cinese si intende farmacologia, dietetica e agopuntura, e non solo l’uso di aghi che, da solo, è incompleto e superficiale). Personalmente ritengo che si possa dire che all’oncologo compete la cura del tumore, alla Medicina Cinese compete la persona. La Medicina Cinese mette infatti a disposizione degli strumenti atti ad agire sulle specificità della persona che, in questo particolare momento della sua vita, sta combattendo contro il cancro insieme al suo medico. Essa lo fa a modo suo, portando nella sua lotta ciò che possiede: la sua costituzione fisica, le sue esperienze, la sua reattività, il suo sistema immunitario, le sue abitudini, le sue emozioni,… . Tutti questi fattori vanno considerati e sostenuti per un incremento del successo delle cure. Una visione unilaterale può essere infatti limitante e la si riscontra anche in approcci alternativi. Ad esempio la Dr.ssa Clark attribuiva l’origine di tutti i tumori a parassiti e ad avvelenamento; mentre secondo il Dr. Hamer la malattia è dovuta a shock emotivi. Pur ammettendo che ambedue sono fattori che possono stare alla base dell’insorgenza di tumori, è limitante attaccarsi a una singola teoria che inoltre valuta pochissimi parametri eziologici e patogenetici; a meno che non si sia assolutamente certi che l’eziologia, in quello specifico caso, sia quella. Per una casistica così varia e ancora densa di interrogativi una buona strada potrebbe essere la collaborazione fra diversi specialisti, così da poter disporre di un maggior ventaglio di conoscenze e strumenti di intervento. Per questo motivo è interessante affiancare alle cure classiche metodi terapeutici complementari quali la Medicina Cinese, la quale agisce sugli elementi esclusi dalla terapia medica: la risposta individuale del malato, la tolleranza dei farmaci, la velocità di recupero, l’efficienza del sistema immunitario, la risposta psicologico-emotiva, … . In Medicina Cinese Classica vengono riconosciuti tre gruppi di fattori causali: i fattori esterni (radiazioni, sostanze chimiche, …); i fattori interni (emozioni, alimentazione, …) e i fattori costituzionali (genetica, danni genetici, …). Ognuno di questi fattori incide in un modo diverso e individuale sulla persona dando origine ai diversi tipi di «masse e tumefazioni». In base al tipo di terapia medica che verrà applicata al paziente e alle conseguenze della terapia stessa, potremo intervenire supportando al meglio il malato. Gli aghi sollecitano il corpo agendo sul sistema omeostatico, stimolando le funzioni carenti o eliminando gli impedimenti funzionali per una ridotta insorgenza di effetti collaterali e un’accelerazione dei processi di disintossicazione. Il sistema dei meridiani fornisce una via d’accesso all’apparato immunitario, grazie al quale si riesce a sostenere una terapia medica in campo oncologico. Con la farmacologia cinese si sostengono le funzioni nutritive 2 dell’organismo e acceleranti della disintossicazione; il tutto viene completato da una regolamentazione dietetica al fine di poter ridurre al minimo l’apporto di ulteriori tossine e nutrire al massimo l’organismo. Con questa combinazione si può essere di grande supporto alla terapia medica e il paziente avrà molte più possibilità di riuscire a portare a termine il programma terapeutico. Infatti, in molti casi, l’insuccesso medico è dovuto all’intolleranza delle cure. La maggior parte delle terapie mediche compromette il sistema immunitario, infiamma le mucose e intossica fegato e reni alterandone le funzioni. Malgrado i progressi degli ultimi anni, gli effetti tossici delle cure possono persistere anche per diversi anni. Una percentuale bassa ma non irrilevante di pazienti sviluppa infatti danni cardiaci, un secondo tumore o malattie ematologiche a distanza di diversi anni da un trattamento chemio o radioterapico. Con questo non vogliamo allarmare ma rendere attenti sulle potenzialità insite in un sostegno naturale al sistema immunitario e in un’accurata disintossicazione, per migliorare la qualità di vita del paziente e le probabilità di sopravvivenza. Come un piccolo fiume fa un laghetto e tanti fiumi formano i mari, così più terapie ben combinate portano a risultati esponenzialmente maggiori. LaoTzu, al quale si attribuisce la nascita del pensiero taoista, scrisse: «Chi controlla gli altri potrà anche essere potente, ma chi controlla sé stesso è molto più potente». Pubblicato su: “Gente Sana Mutamenti - anno 31 - numero 10 - ottobre 2012”