Materiali di interesse artistico e archeologico Definizione di materiali lapidei Materiali di origine inorganica costituiti da minerali e/o rocce • Materiali lapidei (rocce, minerali) • Materiali pittorici (pigmenti, coloranti, leganti) • Materiali ceramici (terracotta ⇒ porcellana) • Materiali vetrosi (vetro, ossidiana) • Materiali metallici (metalli puri, leghe) • Materiali organici (vegetali, animali) Che cos’è un minerale? z z Minerali: sostanze inorganiche aventi Minerali: struttura cristallina e composizione ben definite (ma non fissa). Rocce: Rocce: ⇒ aggregati di minerali z Monomineraliche (quarzite, marmo) z Polimineraliche (granito, arenaria) Che cos’è un minerale? NATURALE: si forma per processi naturali (non in laboratorio!) Un minerale è un solido cristallino naturale, naturale con un elevato ordinamento a scala atomica ed una definita (ma non fissa) composizione chimica, chimica che si forma generalmente da processi inorganici. SOLIDO: non è un liquido o un gas CRISTALLINO: presenta un reticolo strutturale interno di atomi (ioni, molecole, gruppi) disposti secondo un modello geometrico regolare (STRUTTURA CRISTALLINA). Solidi naturali in cui manca una disposizione ordinata degli atomi sono chiamati amorfi (esempio: vetro vulcanico). COMPOSIZIONE CHIMICA DEFINITA: implica che questa composizione può essere espressa da una specifica formula chimica. Calcite pura: CaCO3; calcite magnesifera: (Ca,Mg)CO3 FORMATO GENERALMENTE DA PROCESSI INORGANICI: esistono composti di origine organica che soddisfano tutte le caratteristiche richieste a un minerale (esempi: guscio di un mollusco→ carbonato di calcio (CaCO3); guscio o la perla di un’ostrica → aragonite (CaCO3). LE ROCCE Alcuni esempi Le rocce sono aggregati di minerali che si formano in seguito a complessi processi geologici che avvengono nella litosfera. • Le rocce monomineraliche sono formate da un solo tipo di minerale come il marmo (carbonato di calcio) ed il salgemma (cloruro di sodio). • Le rocce composte (o polimineraliche) polimineraliche) sono formate da 2 o più più minerali diversi come il granito (quarzo + mica + ortoclasio). MINERALI Quarzo (SiO2) Calcite (CaCO3) Quarzite Marmo ROCCE 1 Definizione CLASSIFICAZIONE DELLE ROCCE • Rocce ignee o magmatiche: provengono dalla solidificazione del magma. • Rocce sedimentarie: derivano dall’ dall’accumulo, compattazione e cementazione di materiali incoerenti (sedimenti) presenti sui fondali marini, lacustri o sulla superficie terrestre. A loro volta i sedimenti si formano per l’l’azione degli agenti esogeni su rocce preesistenti cui fa seguito il processo sedimentario (DIAGENESI). • Rocce metamorfiche: si formano in seguito a profonde trasformazioni strutturali e chimiche di altre rocce sottoposte a variazioni di pressione e temperatura. Utilizzo dei materiali lapidei pietre da costruzione (marmo, arenaria,… arenaria,…) ad uso ornamentale decorazioni, rivestimenti,… (marmo, rivestimenti,… semipreziose come giada, turchese..) z Materiali trasformati meccanicamente (lapidei) argill a z Materiali trasformati chimicamente (ceramica, vetro, lega) Principali materiali lapidei Rocce sedimentarie Materiali utilizzati per scopi diversi: z ad uso edile z z Arenaria Rocce calcaree Alabastro Selce Rocce magmatiche pietre ad uso utensile (selce, ossidiana,… ossidiana,…) Basalto Granito Ossidiana Rocce metamorfiche Minerali Turchese Giada (giadeite, nefrite) Altre gemme Pigmenti inorganici Mat. Mat. Artificiali Stucchi Intonaci Malte Marmo Quarzite Steatite Studi di provenienza Lo studio scientifico dei materiali lapidei è importante per… • Definizione dei litotipi utilizzati (naturali e/o artificiali) • Caratterizzazione dei materiali e delle tecniche di costruzione e lavorazione z Materiali trasformati chimicamente (ceramica, vetro, lega): il manufatto è poco correlabile alla materia prima ⇒ DIFFICILI ⇒ Studi di provenienza ⇒ Informazioni tecnologiche • Caratterizzare lo stato di degrado e conservazione • ⇒ Conservazione e restauro z Materiali trasformati meccanicamente (lapidei): il manufatto è correlabile alla materia prima ⇒ FACILI 2 Rocce carbonatiche Monumenti pugliesi I calcari e le pietre calcaree sono tra le più più comuni rocce presenti sulla terra, al pari delle rocce silicee. Basilica di San Nicola (Bari) Rocce sedimentarie costituite prevalentemente da calcite (CaCO3). GENESI: Si formano per precipitazione di carbonato di calcio in acque marine o per l’l’accumulo di frammenti di rocce calcaree o di gusci (o frammenti di gusci) calcarei di organismi. CARATTERISTICHE: Il calcare si presenta come un materiale molto duro ma, per la sua natura chimica, attaccabile dagli agenti atmosferici. UTILIZZO: Si tratta di materiali molto utilizzati già già in antichità antichità per la costruzione di edifici. Nell’ Nell’antica Grecia il calcare ha preceduto il marmo nella scultura. Nel medioevo fu usato estesamente nella costruzione degli edifici religiosi, in particolare per le cattedrali (Notre Dame a Parigi, cattedrale di Siviglia) S. Croce (Lecce) Pietra leccese …pietra leccese Roccia carbonatica della famiglia delle calcareniti mioceniche. All'esame petrografico appare composta da un impasto granulare inglobato nel cemento calcitico. Costituente fondamentale ne è il carbonato di calcio CaCO3. La caratterizza la presenza di numerosi frammenti di fossili, a volte conservati quasi integralmente. La presenza di granuli di altri minerali come glauconite, quarzo, feldspati, feldspati, muscovite, fosfati e materiali argillosi (in percentuale assai minoritarie) ne determina le sue diverse varietà varietà, più più dure e resistenti, oppure più più tenere e duttili. La pietra leccese presenta, diverse tipologie che si distinguono per colore, granulometria, omogeneità omogeneità, grado di compattezza ed età età. Tra queste da ricordare le varietà varietà più più usate nel campo dell’ dell’architettura, come la cucuzzara, cucuzzara, tosta, bianca, dolce, saponara, saponara, gagginara e niura. niura. Marmo Il marmo è il materiale lapideo più più famoso, ineguagliabile dal punto di vista estetico e storico. Roccia metamorfica composta composta prevalentemente da carbonato di calcio (calcite, (calcite, fino al 99%). 99%). GENESI: si preesistenti. preesistenti. forma per metamorfismo di rocce calcaree CARATTERISTICHE: CARATTERISTICHE: Il marmo si presenta candido, con vari tipi di grana; le venature indicano le impurità impurità della composizione mentre il colore è determinato dalla presenza dei minerali accessori. Si tratta di un materiale molto duro ma poco resistente agli agenti atmosferici, atmosferici, in particolare al fenomeno delle piogge acide UTILIZZO: antichità il marmo era un materiale molto pregiato UTILIZZO: In antichità ed oggetto di intensi scambi commerciali; commerciali; l’utilizzo era per lo più più per la statuaria, iscrizioni, i templi, templi, gli archi di trionfo e le statuaria, le iscrizioni, costruzioni private Distribuzione delle cave di marmo nell’ nell’ area mediterranea: • Penisola greca (Hymettos, Pentelikon) e le isole egee (Naxos, Paros nelle Cicladi); • Asia Minore (Proconnesos, Dokimeion, Usak) Usak) • Italia (Carrara); • Africa (Tunisia) • Pirenei. Pirenei. settentrionale I marmi di maggior pregio sono considerati essere quelli delle cave greche e di Carrara; i marmi apuani, bianchissimi, sono puri, cioè cioè composti quasi interamente da calcite 3 Studi sul marmo Il marmo si presta bene agli studi di provenienza; molto utilizzata è la tecnica della determinazione dei rapporti isotopici (i rapporti tra le quantità quantità di due isotopi dello stesso elemento o di elementi diversi, es. 13C/12C, 18O/16O) in quanto questi parametri hanno valori simili all’ all’interno di una cava ma differenti da cava a cava e soprattutto da zona a zona I valori dei rapporti isotopici delle principali sorgenti di marmo utilizzate nell’ nell’antichità antichità sono noti e tabulati, tabulati, quindi è possibile in molti casi risalire in questo modo alla provenienza di campioni incogniti Colossi di Memnone Quarzite Roccia metamorfica composta principalmente da quarzo (SiO2). GENESI: si forma per metamorfismo dall’ dall’arenaria. CARATTERISTICHE: La quanzite si presenta di aspetto biancastro e per lo più più opaca (a differenza del quarzo), essa è molto dura e molto resistente agli agenti atmosferici. UTILIZZO: molto usata come materiale per costruzioni o monumenti. Un esempio noto di monumento in quarzite è costituito dai Colossi di Memnone, due statue megalitiche fatte costruire durante la XVIII Dinastia dal faraone Amenhotep III nei pressi di Luxor, sulla riva sinistra del Nilo. I due famosi colossi sono le due statue che fiancheggiavano l'ingresso del tempio funerario del faraone, oggi quasi completamente scomparso. Rappresentano entrambi il re seduto, con ai lati, di proporzioni ben più più piccole, due donne: la madre Mutemuia e la "grande sposa" Teie. Teie. I colossi hanno resistito all’ all’usura del tempo e dell’ dell’uomo per secoli, grazie alle caratteristiche della quarzite. Basalto, Arenaria e Granito Tra i materiali lapidei, basalto, arenaria e granito sono considerati l'estremo opposto rispetto al marmo o ad altri materiali utilizzati a scopo decorativo. Si tratta di rocce silicatiche, cioè cioè costituite prevalentemente da minerali della famiglia dei silicati. silicati. Basalto: roccia ignea effusiva di origine vulcanica, composta per lo più più da silicati, di aspetto grigiogrigionero, estremamente dura e resistente. Cave di Gebel el Ahmar Arenaria: roccia sedimentaria formata da sabbia quarzifera; essa è relativamente tenera e porosa. Granito: roccia ignea a grana grossa, piuttosto eterogenea e composta dai dai minerali quarzo, mica e ortoclasio, molto dura e resistente UTILIZZO: Rocce impiegate in grandi unità unità strutturali a scopo unicamente edilizio, ad esempio nei circoli di pietre di numerosi siti archeologici nell'Europa Occidentale Occidentale (Callanish (Callanish,, Stonehenge, Carnac), Carnac), oppure per edifici civili in età età più più recente. Due blocchi alti 20 metri e dal peso di 700 tonnellate Colossi Sulla base del contenuto di metalli (studio degli anni ’70), la quarzite proviene dalle cave di Gebel el Ahmar, 600 Km a nord Ahmar, controcorrente Selce La selce è una roccia sedimentaria organogena. E’ E’ costituita da un aggregato finissimimo di silice e si forma per processi di dissoluzione e riprecipitazione di silice. Si rinviene in livelli e noduli nei calcari. Gli oggetti in selce sono caratterizzati dalla frattura concoide UTILIZZO: UTILIZZO: La selce è considerata il materiale più più utilizzato nella manifattura di utensili durante l’l’età età della Pietra o il Paleolitico; con essa si forgiavano utensili di vario impiego, dalle stoviglie alle armi. armi. Essendo poche le sorgenti di selce ma elevato il suo uso in età età archeologica, lo studio della sua composizione può dare informazioni informazioni sulle rotte commerciali nella preistoria I più più famosi manufatti di questo tipo sono senz’ senz’altro il circolo di pietre di Stonehenge, nella Salisbury Plain (Inghilterra SW) e la Stele di Rosetta Steatite Steatite o Pietra saponaria: roccia metamorfica costituita prevalentemente da talco (Mg3(Si4O10)(OH)2). CARATTERISTICHE: CARATTERISTICHE: solitamente si presenta bianca, verde o grigia, e saponosa al tatto, tanto che in inglese si chiama soapstone. Data la sua composizione, è molto tenera e facile da lavorare (scala di Mohs: Mohs: 1) UTILIZZO: Nel Nord America le tribù tribù indiane usavano la steatite per confezionare i calumet della pace. La steatite era molto utilizzata dagli Egizi per la manifattura di perle, vasi e altri piccoli oggetti come gli scarabei. Pare che avesse effetti benefici sullla salute 4 Ossidiana L’ossidiana, dal punto di vista strutturale non si può considerare un materiale lapideo bensì bensì vetroso: si tratta infatti di un vetro di origine vulcanica, composto composto quindi in prevalenza da SiO2 amorfa (attenzione: non da quarzo). Tuttavia, le sue caratteristiche dal punto di vista tecnologico la fanno rientrare rientrare in questa categoria Studi sull’ossidiana Materiale quasi ideale per gli studi di provenienza in quanto prodotto solo dall’ dall’azione dei vulcani; le sorgenti sono limitate e omogenee al loro interno, per cui la distribuzione degli elementi può essere estremamente caratteristica da sorgente a sorgente UTILIZZO: L’ L’ossidiana fu molto utilizzata nel periodo Neolitico come materiale materiale per la manifattura di utensili da taglio e, in seguito, per oggetti ornamentali quali vasi e statue. statue. Nelle culture precolombiane veniva usata per statue, maschere, specchi e coltelli. coltelli. Si tratta quindi di un materiale diffuso in tutto il mondo e certamente certamente trasportato su rotte commerciali di ampia portata. L’OSSIDIANA è stabile alle alterazioni chimiche (tranne la superficie che tende ad idratarsi). Quindi, analizzando la distribuzione elementare di campioni incogniti, è possibile risalire con buona probabilità probabilità alla località località da cui i campioni sono stati prelevati. Turchese Tra i materiali lapidei utilizzati a scopo ornamentale vi è il turchese. Si tratta di un minerale a base di fosfato avente formula CuAl6·[(OH)2[PO4]4·4H2O, dal colore inconfondibile e dalla consistenza dura. Veniva utilizzato nell’ nell’antichità antichità per produrre gioielli come perle, anelli e pendant, oppure tessere di mosaico con cui comporre maschere o altri manufatti Il turchese era molto utilizzato sul continente americano, dove era fatto oggetto di intensi scambi commerciali; le miniere si trovavano soprattutto nel sudsud-ovest degli attuali USA, ma l’l’area di maggior produzione di manufatti era il Centroamerica All’ All’arrivo di Hernan Cortes in Messico nel 1519, egli fu accolto dagli indigeni con una maschera costituita da un mosaico in turchese, per celebrare la sua divinità divinità Alabastro Esistono due varietà varietà d’alabastro: l’l’alabastro orientale (carbonato di calcio, CaCO3) e quello gessoso (solfato di calcio biidrato, biidrato, CaSO4·2H2O). CARATTERISTICHE: CARATTERISTICHE: L'alabastro presenta una tipica struttura a bande generalmente di colore giallogiallo-bruno per la presenza di ossidi di ferro. Giada Si tratta di una pietra ornamentale di colore verde e buona compattezza, utilizzata per la manifattura di oggetti d’ d’arte quali statuette, perle, ecc. Esistono due qualità qualità di Giada, chimicamente costituite da due minerali diversi: la giadeite (solfato di sodio e alluminio) e la la nefrite (silicato di calcio, magnesio e ferro). Entrambi i tipi sono caratterizzati da un elevato grado di durezza, sebbene la giadeite sia più più dura della nefrite Risulta particolarmente difficile distinguere i due tipi di Giada. Va precisato che con il termine "Giada" si intende comunemente la giadeite La giada era molto utilizzata (ed è tuttora) soprattutto in Oriente ed è considerata avere, al pari di altre pietre ornamentali, capacità capacità taumaturgiche Le gemme Al pari delle pietre ornamentali o pietre dure descritte in precedenza (giada, turchese, ecc.), possono essere considerate materiali lapidei anche le gemme. Esse sono infatti dei minerali, aventi struttura cristallina e composizione specifica. La definizione definizione di gemme è legata in particolare alla bellezza, alla durevolezza e alla rarità rarità di questi materiali Le gemme di maggior valore o pietre preziose sono essenzialmente quattro: il diamante, il rubino, lo zaffiro e lo smeraldo UTILIZZO: UTILIZZO: Si tratta di un materiale non molto duro, molto pregiato e utilizzato perciò per lo più più a scopo ornamentale L’alabastro gessoso viene lavorato in Volterra. Si tratta di una candida pietra che per la sua particolare morbidezza si presta ad essere più facilmente lavorata del marmo e quindi è adatta a riprodurre in scala ridotta certi motivi ornamentali ricchi di dettagli e a ritrarre nei particolari il volto umano, secondo i canoni estetici che dominavano gli indirizzi dell’arte classica. Di valore inferiore sono le pietre semipreziose, tra le quali il topazio, l'acquamarina e l'opale Statuetta in finissimo alabastro, raffigurante la dea Iside. Essa Essa proviene dalla villa romana di S. Vincenzino a Cecina (Livorno). 5 Pigmenti inorganici Anche i pigmenti inorganici, per quanto possa sembrare strano, sono da considerare materiali lapidei. Essi sono infatti ottenuti prevalentemente da rocce o minerali puri che vengono frantumati e utilizzati poi, chimicamente inalterati, nelle varie tecniche pittoriche Alcuni esempi sono : lapislazzuli o lazurite, Pietre sintetiche Tra i materiali lapidei si è soliti includere anche gli stucchi e le malte, che in realtà realtà non rispondono correttamente alla definizione data in precedenza in quanto sono di origine sintetica e vengono globalmente definiti pietre sintetiche. Sono infatti materiali pietrosi creati dall'uomo a partire da materie prime naturali, principalmente calcare e gesso, gesso, che raggiungono le proprietà proprietà richieste attraverso reazioni chimiche Lo stucco è impiegato per decorare o proteggere una superficie. La malta si utilizza per unire due superfici. la malachite, il cinabro I pigmenti organici, le lacche, i coloranti, gli inchiostri e i pigmenti vetrosi non sono materiali lapidei Si dividono generalmente in due categorie, a seconda che la materia prima sia calcare (carbonato di calcio, CaCO3) o gesso (solfato di calcio (solfato biidrato, biidrato, CaSO4·2H2O) Alcune definizioni: MALTA: MALTA: miscela di leganti inorganici, inorganici, aggregati prevalentemente fini, fini, acqua ed eventuali componenti organici e/o inorganici in proporzioni tali da conferire alla miscela opportuna lavorabilità lavorabilità e adeguate caratteristiche fisicofisico-meccaniche. LEGANTE: LEGANTE: materiale inorganico (a base carbonatica o gessosa) che impastato con acqua forma una massa plastica che serve a collegare collegare vari materiali usati in un manufatto e che, aderendo ad essi ed indurendo, forma un insieme monolitico atto a resistere a sollecitazioni meccaniche. Un legante può essere aereo o idraulico a seconda che il processo di presa ed il processo di indurimento avvengano solamente in ambiente subaereo oppure anche in ambiente ambiente subacqueo. La calce è un tipico legante aereo; la calce idraulica e il cemento sono tipici leganti idraulici. AGGREGATO (o INERTE): materiale granulare che viene aggiunto ad un legante al fine di ridurre i fenomeni di ritiro dell’ dell’impasto e modificare le proprietà proprietà meccaniche. Può provenire da materiale sedimentario incoerente derivante dalla disgregazione di rocce in in seguito a processi naturali oppure da frantumazione meccanica di rocce. I Leganti a base carbonatica : Le calci Le calci aere provengono dalla cottura del calcare T = 800800-900° 900°C CaCO3 → CaO + CO2 calcare → calce viva + CO2 Calci grasse sono quelle ottenute per cottura di calcari puri Calci magre sono quelle che provengono da calcari impuri (es.: Mg) La calce viva così così ottenuta viene spenta (idratata) mescolandola con determinate proporzioni di acqua; acqua; si ottiene quindi la calce spenta o grassello, Ca(OH)2 (estinzione della calce),, che poi assorbendo anidride carbonica forma nuovamente carbonato di calcio: CaO + H2O → Ca(OH)2 (calce viva) (calce spenta o grassello) Ca(OH)2 + CO2 → CaCO3 + H2O (carbonato di calcio) 6 Calci idrauliche La presenza di argilla nel calcare impartisce, dopo cottura la proprietà proprietà di far presa anche sott’ sott’acqua: le calci si dicono allora idrauliche è sufficiente il 55-6 % di argilla perché perché questa proprietà proprietà sia avvertita. Con tenori di argilla superiori al 22% dopo cottura si ottiene un prodotto eminentemente idraulico e prende il nome di cemento. cemento. Calci idrauliche naturali: naturali: cottura di calcari marnosi. Calci idrauliche artificiali: artificiali: cottura di calcari argillosi diversi, di calcare e argilla, oppure di calce idrata e pozzolana (materiale naturale di origine vulcanica). Il gesso Per riscaldamento il gesso perde l’l’acqua e si trasforma in una massa bianca e opaca, che riassorbe con grande rapidità rapidità l’acqua perduta: CaSO4·2H2O → CaSO4·½H ·½H2O + 3/2H2O (gesso) (solfato di calcio semiidrato) semiidrato) o gesso di Parigi T = 150 – 200 °C Dopo la cottura il gesso viene macinato, polverizzato e conservato conservato al riparo dall’ dall’umidità umidità. La malta di gesso viene preparata impastando rapidamente il gesso con un volume pressoché pressoché uguale di acqua. A seguito dell'addizione di acqua si crea un miscuglio pastoso dalle dalle proprietà proprietà plastiche che, dopo evaporazione dell'acqua stessa, riacquista le proprietà proprietà meccaniche del materiale di partenza. Inerti e Addittivi 7 Le malte La malta è costituita da un impasto di calce e sabbia (rapporto ~ 1 volume di calce per 2 o 3 volumi di sabbia). La funzione della sabbia è molteplice: • dà resistenza allo schiacciamento dell’ dell’impasto; • impedisce riduzioni di volume durante l’l’essiccamento del grassello; • conferisce una porosità porosità che favorisce l’l’essiccazione delle parti interne, facilitando quindi il processo di indurimento. La sabbia usata nella preparazione delle malte deve essere il più più possibile pura, esente da sostanze argillose, terrose ed organiche. organiche. Malte aeree e malte idrauliche Malte aeree si ottengono impastando con sabbia le calci aeree (calcare puro) Malte idrauliche si ottengono impastando con sabbia le calci idrauliche (calcare con alta percentuale di minerali argillosi) L’indurimento (o presa) della malta avviene in un primo tempo per prosciugamento del grassello e cristallizzazione dell’idrato di calcio. Successivamente l’anidride carbonica dell’aria reagisce sulla superficie dei microcristalli di idrato di calcio: Ca(OH)2 + CO2 → CaCO3 + H2O Si tratta di una reazione lentissima e perciò la trasformazione integrale dell’idrato in carbonati non ha luogo nemmeno nei secoli (nelle malte della remota antichità si ha ancora oggi la reazione alcalina dell’idrato non trasformato) Malte idrauliche si ottengono impastando con sabbia le calci idrauliche. Classificazione delle malte: • • • • Malte per murature; Malte per intonaci; Malte per decorazioni; Malte per usi particolari (stuccature; sigillature, stilature); stilature); • Malte per applicazioni rivestimeni (pavimenti, pareti). L’indagine scientifica delle malte è molto importante per conoscere le tecniche antiche e la provenienza delle materie prime. Le pietre sintetiche in antichità antichità L'uso della pietra sintetica risale almeno a 14.000 anni fa nell'area nell'area del Mediterraneo Orientale. Popoli di culture antecedenti l'uso della della ceramica avevano scoperto come convertire la pietra in un materiale più più lavorabile che spontaneamente tornava a pietra in condizioni controllate, utilizzando le risorse disponibili. E’ interessante notare come sia possibile distinguere, in Asia Sudoccidentale, Sudoccidentale, l'impiego di stucchi calcarei in aree geografiche rispettivamente più più umide (costa mediterranea) o stucchi gessosi in aree più desertiche (area più mesopotamica), Cio’ Cio’ è conseguenza probabilmente del fatto che il gesso è più più solubile in acqua e quindi meno stabile in un clima umido; il calcare, d'altra parte, richiede un trattamento termico più più spinto, difficile da ottenere in zone con scarsa disponibilità disponibilità di legname da bruciare come quelle desertiche Il cemento romano Nel corso dei secoli l'uso delle pietre sintetiche è stato perfezionato, includendo nella preparazione additivi come la cenere vulcanica, composti basici, composti a base di silicati (sabbia) o alluminosilicati (argilla, caolino) fino ad ottenere un materiale dalle proprietà proprietà simili al moderno cemento La cupola del Pantheon, a Roma, è composta da cemento romano (una miscela di calce e cenere vulcanica) e sta ancora in piedi dopo duemila anni 8