materiali lapidei artificiali Garavelli

Materiali di interesse
artistico e archeologico
Definizione di materiali lapidei
Materiali di origine inorganica costituiti da
minerali e/o rocce
• Materiali lapidei (rocce, minerali)
• Materiali pittorici (pigmenti, coloranti, leganti)
• Materiali ceramici (terracotta ⇒ porcellana)
• Materiali vetrosi (vetro, ossidiana)
• Materiali metallici (metalli puri, leghe)
• Materiali organici (vegetali, animali)
Che cos’è un minerale?
z
z
Minerali:
sostanze
inorganiche
aventi
Minerali:
struttura cristallina e composizione ben
definite (ma non fissa).
Rocce:
Rocce: ⇒ aggregati di minerali
z Monomineraliche (quarzite, marmo)
z Polimineraliche (granito, arenaria)
Che cos’è un minerale?
NATURALE: si forma per processi naturali (non in laboratorio!)
Un minerale è un solido cristallino naturale,
naturale con
un elevato ordinamento a scala atomica ed una
definita (ma non fissa) composizione chimica,
chimica
che si forma generalmente da processi inorganici.
SOLIDO: non è un liquido o un gas
CRISTALLINO: presenta un reticolo strutturale interno di atomi (ioni,
molecole, gruppi) disposti secondo un modello geometrico
regolare (STRUTTURA CRISTALLINA).
Solidi naturali in cui manca una disposizione ordinata degli
atomi sono chiamati amorfi (esempio: vetro vulcanico).
COMPOSIZIONE CHIMICA DEFINITA: implica che questa composizione può
essere espressa da una specifica formula chimica.
Calcite pura: CaCO3; calcite magnesifera: (Ca,Mg)CO3
FORMATO GENERALMENTE DA PROCESSI INORGANICI: esistono
composti di origine organica che soddisfano tutte le caratteristiche
richieste a un minerale (esempi: guscio di un mollusco→ carbonato di
calcio (CaCO3); guscio o la perla di un’ostrica → aragonite (CaCO3).
LE ROCCE
Alcuni esempi
Le rocce sono aggregati di minerali che si
formano in seguito a complessi processi
geologici che avvengono nella litosfera.
• Le rocce monomineraliche sono formate da
un solo tipo di minerale come il marmo
(carbonato di calcio) ed il salgemma (cloruro
di sodio).
• Le rocce composte (o polimineraliche)
polimineraliche) sono
formate da 2 o più
più minerali diversi come il
granito (quarzo + mica + ortoclasio).
MINERALI
Quarzo (SiO2)
Calcite (CaCO3)
Quarzite
Marmo
ROCCE
1
Definizione
CLASSIFICAZIONE DELLE ROCCE
• Rocce ignee o magmatiche: provengono dalla
solidificazione del magma.
• Rocce sedimentarie: derivano dall’
dall’accumulo,
compattazione e cementazione di materiali incoerenti
(sedimenti) presenti sui fondali marini, lacustri o sulla
superficie terrestre. A loro volta i sedimenti si
formano per l’l’azione degli agenti esogeni su rocce
preesistenti cui fa seguito il processo sedimentario
(DIAGENESI).
• Rocce metamorfiche: si formano in seguito a profonde
trasformazioni strutturali e chimiche di altre rocce
sottoposte a variazioni di pressione e temperatura.
Utilizzo dei materiali lapidei
pietre da costruzione (marmo, arenaria,…
arenaria,…)
ad uso ornamentale
decorazioni,
rivestimenti,…
(marmo,
rivestimenti,…
semipreziose come giada, turchese..)
z
Materiali trasformati meccanicamente (lapidei)
argill
a
z
Materiali trasformati chimicamente (ceramica, vetro, lega)
ƒPrincipali materiali lapidei
ƒRocce sedimentarie
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
Materiali utilizzati per scopi diversi:
z ad uso edile
z
z
Arenaria
Rocce calcaree
Alabastro
Selce
ƒRocce magmatiche
pietre
ad uso utensile (selce, ossidiana,…
ossidiana,…)
ƒ Basalto
ƒ Granito
ƒ Ossidiana
ƒRocce metamorfiche
ƒMinerali
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
Turchese
Giada (giadeite, nefrite)
Altre gemme
Pigmenti inorganici
ƒMat.
Mat. Artificiali
ƒ Stucchi
ƒ Intonaci
ƒ Malte
ƒ Marmo
ƒ Quarzite
ƒ Steatite
Studi di provenienza
Lo studio scientifico dei materiali lapidei
è importante per…
• Definizione dei litotipi utilizzati (naturali e/o artificiali)
• Caratterizzazione dei materiali e delle tecniche di
costruzione e lavorazione
z
Materiali trasformati chimicamente (ceramica, vetro,
lega): il manufatto è poco correlabile alla materia
prima ⇒ DIFFICILI
⇒ Studi di provenienza
⇒ Informazioni tecnologiche
• Caratterizzare lo stato di degrado e conservazione
•
⇒ Conservazione e restauro
z
Materiali trasformati meccanicamente (lapidei): il
manufatto è correlabile alla materia prima ⇒ FACILI
2
Rocce carbonatiche
Monumenti pugliesi
I calcari e le pietre calcaree sono tra le più
più comuni
rocce presenti sulla terra, al pari delle rocce silicee.
Basilica di San Nicola
(Bari)
Rocce sedimentarie costituite prevalentemente da
calcite (CaCO3).
GENESI: Si formano per precipitazione di carbonato
di calcio in acque marine o per l’l’accumulo di frammenti
di rocce calcaree o di gusci (o frammenti di gusci)
calcarei di organismi.
CARATTERISTICHE: Il calcare si presenta come un
materiale molto duro ma, per la sua natura chimica,
attaccabile dagli agenti atmosferici.
UTILIZZO: Si tratta di materiali molto utilizzati
già
già in antichità
antichità per la costruzione di edifici.
Nell’
Nell’antica Grecia il calcare ha preceduto il marmo
nella scultura. Nel medioevo fu usato estesamente
nella costruzione degli edifici religiosi, in
particolare per le cattedrali (Notre Dame a Parigi,
cattedrale di Siviglia)
S. Croce (Lecce)
Pietra leccese
…pietra leccese
Roccia carbonatica della famiglia delle calcareniti
mioceniche.
All'esame petrografico appare composta da un
impasto granulare inglobato nel cemento calcitico.
Costituente fondamentale ne è il carbonato di calcio
CaCO3. La caratterizza la presenza di numerosi
frammenti di fossili, a volte
conservati quasi
integralmente.
La presenza di granuli di altri minerali come
glauconite, quarzo, feldspati,
feldspati, muscovite, fosfati e
materiali argillosi (in percentuale assai minoritarie)
ne determina le sue diverse varietà
varietà, più
più dure e
resistenti, oppure più
più tenere e duttili.
La pietra leccese presenta, diverse
tipologie che si distinguono per colore,
granulometria, omogeneità
omogeneità, grado di
compattezza ed età
età. Tra queste da
ricordare le varietà
varietà più
più usate nel campo
dell’
dell’architettura, come la cucuzzara,
cucuzzara, tosta,
bianca, dolce, saponara,
saponara, gagginara e niura.
niura.
Marmo
Il marmo è il materiale lapideo più
più famoso, ineguagliabile dal punto
di vista estetico e storico.
Roccia metamorfica composta
composta prevalentemente da carbonato di
calcio (calcite,
(calcite, fino al 99%).
99%).
GENESI: si
preesistenti.
preesistenti.
forma
per
metamorfismo
di
rocce
calcaree
CARATTERISTICHE:
CARATTERISTICHE: Il marmo si presenta candido, con vari tipi
di grana; le venature indicano le impurità
impurità della composizione
mentre il colore è determinato dalla presenza dei minerali
accessori. Si tratta di un materiale molto duro ma poco resistente
agli agenti atmosferici,
atmosferici, in particolare al fenomeno delle piogge
acide
UTILIZZO:
antichità il marmo era un materiale molto pregiato
UTILIZZO: In antichità
ed oggetto di intensi scambi commerciali;
commerciali; l’utilizzo era per lo più
più
per la statuaria,
iscrizioni, i templi,
templi, gli archi di trionfo e le
statuaria, le iscrizioni,
costruzioni private
Distribuzione delle cave di marmo nell’
nell’
area mediterranea:
• Penisola greca (Hymettos,
Pentelikon) e le isole egee
(Naxos, Paros nelle Cicladi);
• Asia Minore (Proconnesos,
Dokimeion, Usak)
Usak)
• Italia (Carrara);
• Africa
(Tunisia)
• Pirenei.
Pirenei.
settentrionale
I marmi di maggior pregio sono
considerati essere quelli delle cave
greche e di Carrara; i marmi apuani,
bianchissimi,
sono
puri,
cioè
cioè
composti quasi interamente da
calcite
3
Studi sul marmo
Il marmo si presta bene agli
studi di provenienza; molto
utilizzata è la tecnica della
determinazione dei rapporti
isotopici (i rapporti tra le
quantità
quantità di due isotopi dello
stesso elemento o di elementi
diversi, es. 13C/12C, 18O/16O) in
quanto questi parametri hanno
valori simili all’
all’interno di una
cava ma differenti da cava a
cava e soprattutto da zona a
zona
I valori dei rapporti isotopici
delle principali sorgenti di
marmo utilizzate nell’
nell’antichità
antichità
sono noti e tabulati,
tabulati, quindi è
possibile in molti casi risalire in
questo modo alla provenienza di
campioni incogniti
Colossi di Memnone
Quarzite
Roccia metamorfica composta principalmente da quarzo (SiO2).
GENESI: si forma per metamorfismo dall’
dall’arenaria.
CARATTERISTICHE: La quanzite si presenta di aspetto biancastro e per lo
più
più opaca (a differenza del quarzo), essa è molto dura e molto resistente agli
agenti atmosferici.
UTILIZZO: molto usata come materiale per costruzioni o monumenti.
Un esempio noto di monumento in quarzite è costituito
dai Colossi di Memnone, due statue megalitiche fatte
costruire durante la XVIII Dinastia dal faraone
Amenhotep III nei pressi di Luxor, sulla riva sinistra
del Nilo. I due famosi colossi sono le due statue che
fiancheggiavano l'ingresso del tempio funerario del
faraone, oggi quasi completamente scomparso.
Rappresentano entrambi il re seduto, con ai lati, di
proporzioni ben più
più piccole, due donne: la madre
Mutemuia e la "grande sposa" Teie.
Teie.
I colossi hanno resistito all’
all’usura del tempo e dell’
dell’uomo per secoli, grazie alle
caratteristiche della quarzite.
Basalto, Arenaria e Granito
Tra i materiali lapidei, basalto, arenaria e granito sono considerati l'estremo opposto rispetto al
marmo o ad altri materiali utilizzati a scopo decorativo.
Si tratta di rocce silicatiche, cioè
cioè costituite prevalentemente da minerali della famiglia dei silicati.
silicati.
Basalto: roccia ignea effusiva di origine vulcanica, composta per lo più
più da silicati, di aspetto grigiogrigionero, estremamente dura e resistente.
Cave di
Gebel el
Ahmar
Arenaria: roccia sedimentaria formata da sabbia quarzifera; essa è relativamente tenera e porosa.
Granito: roccia ignea a grana grossa, piuttosto eterogenea e composta dai
dai minerali quarzo, mica e
ortoclasio, molto dura e resistente
UTILIZZO: Rocce impiegate in grandi unità
unità strutturali a scopo unicamente edilizio, ad esempio nei
circoli di pietre di numerosi siti archeologici nell'Europa Occidentale
Occidentale (Callanish
(Callanish,, Stonehenge, Carnac),
Carnac),
oppure per edifici civili in età
età più
più recente.
Due blocchi alti 20 metri e dal peso
di 700 tonnellate
Colossi
Sulla base del contenuto di metalli
(studio degli anni ’70), la quarzite
proviene dalle cave di Gebel el
Ahmar,
600
Km
a
nord
Ahmar,
controcorrente
Selce
La selce è una roccia sedimentaria organogena. E’
E’ costituita da un
aggregato finissimimo di silice e si forma per processi di dissoluzione e
riprecipitazione di silice. Si rinviene in livelli e noduli nei calcari.
Gli oggetti in selce sono caratterizzati dalla frattura concoide
UTILIZZO:
UTILIZZO: La selce è considerata il materiale più
più utilizzato nella
manifattura di utensili durante l’l’età
età della Pietra o il Paleolitico; con essa
si forgiavano utensili di vario impiego, dalle stoviglie alle armi.
armi.
Essendo poche le sorgenti di selce ma elevato il suo uso in età
età
archeologica, lo studio della sua composizione può dare informazioni
informazioni sulle
rotte commerciali nella preistoria
I più
più famosi manufatti di questo tipo sono senz’
senz’altro il circolo di pietre di
Stonehenge, nella Salisbury Plain (Inghilterra SW) e la Stele di Rosetta
Steatite
Steatite
o
Pietra
saponaria:
roccia
metamorfica costituita prevalentemente da
talco (Mg3(Si4O10)(OH)2).
CARATTERISTICHE:
CARATTERISTICHE: solitamente si presenta
bianca, verde o grigia, e saponosa al tatto,
tanto che in inglese si chiama soapstone. Data
la sua composizione, è molto tenera e facile da
lavorare (scala di Mohs:
Mohs: 1)
UTILIZZO: Nel Nord America le tribù
tribù
indiane
usavano
la
steatite
per
confezionare i calumet della pace.
La steatite era molto utilizzata dagli
Egizi per la manifattura di perle, vasi e
altri piccoli oggetti come gli scarabei.
Pare che avesse effetti benefici sullla
salute
4
Ossidiana
L’ossidiana, dal punto di vista strutturale non si può considerare un materiale
lapideo bensì
bensì vetroso: si tratta infatti di un vetro di origine vulcanica, composto
composto
quindi in prevalenza da SiO2 amorfa (attenzione: non da quarzo). Tuttavia, le sue
caratteristiche dal punto di vista tecnologico la fanno rientrare
rientrare in questa
categoria
Studi sull’ossidiana
Materiale quasi ideale per gli
studi di provenienza in quanto
prodotto solo dall’
dall’azione dei
vulcani; le sorgenti sono limitate
e omogenee al loro interno, per
cui la distribuzione degli elementi
può
essere
estremamente
caratteristica da sorgente a
sorgente
UTILIZZO: L’
L’ossidiana fu molto utilizzata nel periodo Neolitico come materiale
materiale
per la manifattura di utensili da taglio e, in seguito, per oggetti ornamentali quali
vasi e statue.
statue.
Nelle culture precolombiane veniva usata per statue, maschere, specchi e
coltelli.
coltelli. Si tratta quindi di un materiale diffuso in tutto il mondo e certamente
certamente
trasportato su rotte commerciali di ampia portata.
L’OSSIDIANA è stabile alle
alterazioni chimiche (tranne la
superficie che tende ad
idratarsi). Quindi, analizzando
la distribuzione elementare di
campioni incogniti, è possibile
risalire con buona probabilità
probabilità
alla località
località da cui i campioni
sono stati prelevati.
Turchese
Tra i materiali lapidei utilizzati a scopo ornamentale vi è il
turchese. Si tratta di un minerale a base di fosfato avente
formula CuAl6·[(OH)2[PO4]4·4H2O, dal colore inconfondibile e dalla
consistenza dura. Veniva utilizzato nell’
nell’antichità
antichità per produrre
gioielli come perle, anelli e pendant, oppure tessere di mosaico con
cui comporre maschere o altri manufatti
Il turchese era molto utilizzato sul
continente americano, dove era fatto
oggetto di intensi scambi commerciali;
le miniere si trovavano soprattutto nel
sudsud-ovest degli attuali USA, ma l’l’area
di maggior produzione di manufatti
era il Centroamerica
All’
All’arrivo di Hernan Cortes in Messico
nel 1519, egli fu accolto dagli indigeni
con una maschera costituita da un
mosaico in turchese, per celebrare la
sua divinità
divinità
Alabastro
Esistono due varietà
varietà d’alabastro: l’l’alabastro orientale (carbonato
di calcio, CaCO3) e quello gessoso (solfato di calcio biidrato,
biidrato,
CaSO4·2H2O).
CARATTERISTICHE:
CARATTERISTICHE: L'alabastro presenta una tipica struttura a
bande generalmente di colore giallogiallo-bruno per la presenza di
ossidi di ferro.
Giada
Si tratta di una pietra ornamentale di colore verde e buona
compattezza, utilizzata per la manifattura di oggetti d’
d’arte quali
statuette, perle, ecc.
Esistono due qualità
qualità di Giada, chimicamente costituite da due
minerali diversi: la giadeite (solfato di sodio e alluminio) e la
la
nefrite (silicato di calcio, magnesio e ferro).
Entrambi i tipi sono caratterizzati da
un elevato grado di durezza, sebbene
la giadeite sia più
più dura della nefrite
Risulta
particolarmente
difficile
distinguere i due tipi di Giada. Va
precisato che con il termine "Giada" si
intende comunemente la giadeite
La giada era molto utilizzata (ed è
tuttora) soprattutto in Oriente ed è
considerata avere, al pari di altre
pietre
ornamentali,
capacità
capacità
taumaturgiche
Le gemme
Al pari delle pietre ornamentali o pietre dure descritte in precedenza (giada, turchese, ecc.),
possono essere considerate materiali lapidei anche le gemme. Esse sono infatti dei minerali,
aventi struttura cristallina e composizione specifica. La definizione
definizione di gemme è legata in
particolare alla bellezza, alla durevolezza e alla rarità
rarità di questi materiali
Le gemme di maggior valore o pietre preziose sono essenzialmente quattro: il diamante, il
rubino, lo zaffiro e lo smeraldo
UTILIZZO:
UTILIZZO: Si tratta di un materiale non molto duro, molto
pregiato e utilizzato perciò per lo più
più a scopo ornamentale
L’alabastro gessoso viene lavorato in Volterra.
Si tratta di una candida pietra che per la sua
particolare morbidezza si presta ad essere più
facilmente lavorata del marmo e quindi è adatta
a riprodurre in scala ridotta certi motivi
ornamentali ricchi di dettagli e a ritrarre nei
particolari il volto umano, secondo i canoni
estetici che dominavano gli indirizzi dell’arte
classica.
Di valore inferiore sono le pietre semipreziose, tra le quali il topazio, l'acquamarina e l'opale
Statuetta in finissimo alabastro, raffigurante la dea Iside. Essa
Essa proviene dalla
villa romana di S. Vincenzino a Cecina (Livorno).
5
Pigmenti inorganici
Anche i pigmenti inorganici, per quanto possa sembrare strano,
sono da considerare materiali lapidei.
Essi sono infatti ottenuti prevalentemente da rocce o minerali
puri che vengono frantumati e utilizzati poi, chimicamente
inalterati, nelle varie tecniche pittoriche
Alcuni esempi sono :
lapislazzuli o lazurite,
Pietre sintetiche
Tra i materiali lapidei si è soliti includere anche gli stucchi e le malte,
che in realtà
realtà non rispondono correttamente alla definizione data in
precedenza in quanto sono di origine sintetica e vengono globalmente
definiti pietre sintetiche. Sono infatti materiali pietrosi creati
dall'uomo a partire da materie prime naturali, principalmente calcare
e gesso,
gesso, che raggiungono le proprietà
proprietà richieste attraverso reazioni
chimiche
Lo stucco è impiegato per
decorare o proteggere una
superficie.
La malta si utilizza per unire
due superfici.
la malachite,
il cinabro
I pigmenti organici, le lacche, i coloranti, gli
inchiostri e i pigmenti vetrosi non sono materiali
lapidei
Si dividono generalmente in due
categorie, a seconda che la
materia prima sia calcare
(carbonato di calcio, CaCO3) o
gesso
(solfato
di
calcio
(solfato
biidrato,
biidrato, CaSO4·2H2O)
Alcune definizioni:
MALTA:
MALTA: miscela di leganti inorganici,
inorganici, aggregati prevalentemente fini,
fini,
acqua ed eventuali componenti organici e/o inorganici in proporzioni
tali da conferire alla miscela opportuna lavorabilità
lavorabilità e adeguate
caratteristiche fisicofisico-meccaniche.
LEGANTE:
LEGANTE: materiale inorganico (a base carbonatica o gessosa) che
impastato con acqua forma una massa plastica che serve a collegare
collegare
vari materiali usati in un manufatto e che, aderendo ad essi ed
indurendo, forma un insieme monolitico atto a resistere a
sollecitazioni meccaniche. Un legante può essere aereo o idraulico
a seconda che il processo di presa ed il processo di indurimento
avvengano solamente in ambiente subaereo oppure anche in ambiente
ambiente
subacqueo. La calce è un tipico legante aereo; la calce idraulica e
il cemento sono tipici leganti idraulici.
AGGREGATO (o INERTE): materiale granulare che viene aggiunto ad
un legante al fine di ridurre i fenomeni di ritiro dell’
dell’impasto e
modificare le proprietà
proprietà meccaniche. Può provenire da materiale
sedimentario incoerente derivante dalla disgregazione di rocce in
in
seguito a processi naturali oppure da frantumazione meccanica di
rocce.
I Leganti a base carbonatica :
Le calci
Le calci aere provengono dalla cottura del calcare
T = 800800-900°
900°C
CaCO3 → CaO + CO2
calcare → calce viva + CO2
Calci grasse sono quelle ottenute per cottura di calcari puri
Calci magre sono quelle che provengono da calcari impuri (es.: Mg)
La calce viva così
così ottenuta viene spenta (idratata) mescolandola con
determinate proporzioni di acqua;
acqua; si ottiene quindi la calce spenta
o grassello, Ca(OH)2 (estinzione della calce),, che poi assorbendo
anidride carbonica forma nuovamente carbonato di calcio:
CaO + H2O → Ca(OH)2
(calce viva)
(calce spenta
o grassello)
Ca(OH)2 + CO2 → CaCO3 + H2O
(carbonato di calcio)
6
Calci idrauliche
La presenza di argilla nel calcare impartisce, dopo
cottura la proprietà
proprietà di far presa anche
sott’
sott’acqua: le calci si dicono allora idrauliche
è sufficiente il 55-6 % di argilla perché
perché questa proprietà
proprietà
sia avvertita.
Con tenori di argilla superiori al 22% dopo cottura si
ottiene un prodotto eminentemente idraulico e
prende il nome di cemento.
cemento.
Calci idrauliche naturali:
naturali: cottura di calcari marnosi.
Calci idrauliche artificiali:
artificiali: cottura di calcari argillosi
diversi, di calcare e argilla, oppure di calce idrata e
pozzolana (materiale naturale di origine vulcanica).
Il gesso
Per riscaldamento il gesso perde l’l’acqua e si trasforma in una massa
bianca e opaca, che riassorbe con grande rapidità
rapidità l’acqua perduta:
CaSO4·2H2O → CaSO4·½H
·½H2O + 3/2H2O
(gesso)
(solfato di calcio semiidrato)
semiidrato)
o gesso di Parigi
T = 150 – 200 °C
Dopo la cottura il gesso viene macinato, polverizzato e conservato
conservato al
riparo dall’
dall’umidità
umidità.
La malta di gesso viene preparata impastando rapidamente il
gesso con un volume pressoché
pressoché uguale di acqua.
A seguito dell'addizione di acqua si crea un miscuglio pastoso dalle
dalle
proprietà
proprietà plastiche che, dopo evaporazione dell'acqua stessa,
riacquista le proprietà
proprietà meccaniche del materiale di partenza.
Inerti e Addittivi
7
Le malte
La malta è costituita da un impasto di calce e sabbia (rapporto ~ 1
volume di calce per 2 o 3 volumi di sabbia).
La funzione della sabbia è molteplice:
• dà resistenza allo schiacciamento dell’
dell’impasto;
• impedisce riduzioni di volume durante l’l’essiccamento del grassello;
• conferisce una porosità
porosità che favorisce l’l’essiccazione delle parti
interne, facilitando quindi il processo di indurimento.
La sabbia usata nella preparazione delle malte deve essere il più
più
possibile pura, esente da sostanze argillose, terrose ed organiche.
organiche.
Malte aeree e malte idrauliche
Malte aeree si ottengono impastando con sabbia le calci aeree
(calcare puro)
Malte idrauliche si ottengono impastando con sabbia le calci idrauliche
(calcare con alta percentuale di minerali argillosi)
L’indurimento (o presa) della malta avviene in un primo tempo per
prosciugamento del grassello e cristallizzazione dell’idrato di calcio.
Successivamente l’anidride carbonica dell’aria reagisce sulla superficie dei
microcristalli di idrato di calcio:
Ca(OH)2 + CO2 → CaCO3 + H2O
Si tratta di una reazione lentissima e perciò la trasformazione integrale
dell’idrato in carbonati non ha luogo nemmeno nei secoli (nelle malte della
remota antichità si ha ancora oggi la reazione alcalina dell’idrato non
trasformato)
Malte idrauliche si ottengono impastando con sabbia le calci idrauliche.
Classificazione delle malte:
•
•
•
•
Malte per murature;
Malte per intonaci;
Malte per decorazioni;
Malte per usi particolari (stuccature; sigillature,
stilature);
stilature);
• Malte per applicazioni rivestimeni (pavimenti,
pareti).
L’indagine scientifica delle malte è molto importante
per conoscere le tecniche antiche e la provenienza
delle materie prime.
Le pietre sintetiche in antichità
antichità
L'uso della pietra sintetica risale almeno a 14.000 anni fa nell'area
nell'area del
Mediterraneo Orientale. Popoli di culture antecedenti l'uso della
della ceramica
avevano scoperto come convertire la pietra in un materiale più
più lavorabile
che spontaneamente tornava a pietra in condizioni controllate, utilizzando
le risorse disponibili.
E’ interessante notare come sia possibile
distinguere, in Asia Sudoccidentale,
Sudoccidentale,
l'impiego di stucchi calcarei in aree
geografiche rispettivamente più
più umide
(costa mediterranea) o stucchi gessosi in
aree
più
desertiche
(area
più
mesopotamica),
Cio’
Cio’ è conseguenza probabilmente del
fatto che il gesso è più
più solubile in acqua e
quindi meno stabile in un clima umido; il
calcare, d'altra parte, richiede un
trattamento termico più
più spinto, difficile
da ottenere in zone con scarsa
disponibilità
disponibilità di legname da bruciare come
quelle desertiche
Il cemento romano
Nel corso dei secoli l'uso delle pietre sintetiche è stato
perfezionato, includendo nella preparazione additivi come la
cenere vulcanica, composti basici, composti a base di silicati
(sabbia) o alluminosilicati
(argilla, caolino) fino ad
ottenere un materiale
dalle proprietà
proprietà simili al
moderno cemento
La cupola del Pantheon, a
Roma, è composta da
cemento romano (una
miscela di calce e cenere
vulcanica) e sta ancora in
piedi dopo duemila anni
8