MATERIALI LAPIDEI
Principali caratteristiche tecniche
Peso dell'unità di volume g/cm3:
arenaria 1,8 . 2,7; argilla 2,0 . 2,2; basalto 2,7 . 3,2; beola 2,6 2,7; calcare compatto
2,4 . 2,7; calcare tenero 2,0 . 2,4; calcare tufaceo 1,1 . 2,0; ceppo 2,2 . 2,3; diorite 2,7
- 3,0; dolomia 2,3 2,9; gneiss 2,5 . 2,7; granito 2,3 . 2,ó; marmo saccaroide 2,7 . 2,8;
pomice 0,5 . 1,1; porfido 2,1 . 2,7; scisti 2-3,1; serpentino 2,5 . 2,7; sienite 2,7 . 3,0;
trachite 2,4 . 2,7; travertino 2,2 . 2,5; tufo calcareo 1,2 . 1,9; tufo vulcanico 1,1 . 1,8.
Grado di compattezza (rapporto tra peso specifico reale e peso di volume):
C= y1 /y2
(dove y1 è il peso specifico reale e y2 è il peso di volume del materiale in polvere).
Porosità:
P= [(γ1 - γ2) / γ1] 100
rapporto tra la differenza del peso specifico reale e quello di volume e il peso
specifico reale.
Imbibizione: proprietà delle rocce di assorbire acqua; è definito da Pi (peso del
materiale imbibito) meno Pa (peso del materiale asciutto) diviso per il volume.
Coefficiente di imbibizione (riferito al volume):
iv = (Pi - Pa) / ν
Esempi: marmo di Carrara 0,001; arenaria macigno 0,015; granito 0,006; ceppo gentile
0,121; travertino 0,177; tufo vulcanico del Lazio O,274.
Igroscopicità: proprietà di assorbire umidità dall'aria. Si misura dalla quantità di
acqua che ad una data temperatura viene assorbita da una roccia perfettamente secca
posta in atmosfera satura di umidità.
Durezza: misura la resistenza opposta dal materiale a lasciarsi scalfire da una punta
(metodi di misura: Mohs, Rosywall, Vickers).
Resistenza a carichi meccanici.
Resistenza a compressione: è molto variabile anche per rocce dello stesso tipo poiché
dipende dalla specifica composizione mineralogica e dalla struttura. Indicativamente,
carichi di rottura espressi in kg/cm2: arenaria 500 ÷ 1200; basalto 1500 ÷ 3000;
calcari compatti 800 ÷ 2000; calcari teneri 100 ÷ 200; dioriti 800 ÷ 2000; graniti 800
÷ 2000; marmi saccaroidi 700 ÷ 1500; porfidi 1000 ÷ 2500; sieniti 800 ÷ 2000;
travertini 400 ÷ 600.
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Resistenza a trazione: è in genere molto bassa (da 1/35 a 1/50 della resistenza a
compressione).
Resistenza a flessione: abbastanza bassa (è in genere circa 1/10 della resistenza a
compressione).
Resistenza al logoramento: misura la perdita di altezza di un provino sottoposto a
compressione nota ed allo strisciamento di un disco di ghisa con smeriglio. Attrito
radente (marmo di Carrara 0,31; travertino O,50; marmo di Lasa 1,1; Botticino 0,78).
Gelività: tendenza a disgregarsi di alcune pietre sotto l'azione del gelo. Ove si
manifesta dipende dall'azione concomitante di diversi processi. (Cfr. Degrado).
Proprietà termiche, refrattarietà: rocce serpentinose, talcose, cloritiche e arenarie
si comportano come reffattarie al fuoco e resistono ottimamente al calore; i calcari
invece si decompongono in superficie formando calce e anidride carbonica; i graniti
possono sgretolarsi localmente.
Tenacità: resistenza all'urto.
Colore: si distinguono pietre monocrome o policrome. Il colore dipende dalla
composizione mineralogica, e in opera, dalle alterazioni subite; in genere le rocce
scure tendono a schiarire e quelle chiare a scurirsi.
Difetti: Friabilità: rocce morte, marce, cappellaccio di cava.
Interclusioni: nodi e discontinuità isolate, bollosità, geoidi.
Discontinuità estese: fratture, fenditure, incrinature.
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