la parola a... 32 Brendan McKearney Presidente Fujitsu Semiconductor Europe Vicini all’innovazione europea Lavorare a stretto contatto con i clienti per sviluppare le soluzioni del futuro è l’obiettivo che Fujitsu Semiconductor si è posta per il mercato europeo, scegliendo di focalizzarsi sulle applicazioni in cui l’Europa guida l‘innovazione. di Laura Reggiani T ra i maggiori fornitori mondiali di semiconduttori, Fujitsu Semiconductor Europe offre soluzioni avanzate di sistema per i mercati automotive, mobile, advanced imaging e highperformance. Come ci ha spiegato Brendan McKearney, che dallo scorso aprile ha assunto la carica di Presidente, tali soluzioni vengono sviluppate dagli ingegneri che lavorano nei centri di progettazione dedicati ai microcontrollori, ai controller grafici, ai prodotti mixedsignal, wireless, IC multimedia e agli Asic, e che operano a stretto contatto con i team di marketing e vendita dell’area Emea, con l’obiettivo di aiutare i clienti a soddisfare le proprie esigenze di sviluppo sistemistico. Questo approccio alle soluzioni è supportato da un ampio spettro di dispositivi a semiconduttore, proprietà intellettuale e blocchi costruttivi. Il cambio di nome e il suo ruolo dimostrano un rinnovato interesse da parte di Fujitsu per i semiconduttori e per il mercato europeo. Il nuovo nome riflette certamente la volontà di Fujitsu di focalizzarsi ulteriormente sullo sviluppo di semiconduttori, ma non va a modificare in alcun modo le strategie della società. Per quanto riguarda il mio ruolo di Presidente europeo credo si tratti di un riconoscimento all’importante contributo fornito dall’Europa al business globale di Fujitsu. Il team europeo di Fujitsu Semiconductor ha infatti svolto in questi anni un ottimo lavoro, creando un’impronta per lo sviluppo di prodotti focalizzati sulle esigenze delle applicazioni europee. Può spiegarci meglio questo concetto? Quello dello sviluppo locale dei prodotti è per Fujitsu un concetto fondamentale. La nostra volontà è di sviluppare i prodotti nelle aree che guidano l’innovazione. Ad esempio, l’innovazione in ambito automotive si fa in Europa; quindi SELEZIONE DI ELETTRONICA Fujitsu sviluppa microcontrollori, controllori grafici e software dedicati all’auto nei propri centri europei. Negli Stati Uniti si stanno sviluppando le nuove tecnologie in ambito telecom; ecco che i nostri transceiver Rf per le comunicazioni Lte vengono sviluppati negli Usa. Oppure, in Cina vengono prodotti tutti gli apparecchi consumer a basso costo; Fujitsu sviluppa in Cina Mcu a 8 bit e dispositivi low cost, mentre in Giappone, dove l’innovazione è nel consumer ad alte prestazioni, sviluppiamo le soluzioni più avanzate di signal imaging. Qual è dunque la vostra strategia per il mercato europeo e in quali settori e applicazioni vedete le più interessanti opportunità? Nel mercato europeo ci siamo ovviamente focalizzati sui segmenti di mercato in cui l’Europa è in grado di guidare l’innovazione. Abbiamo quindi identificato quattro aree chiave, l’automotive, l’industriale, le comunicazioni e il multimedia, e in ognuno di questi settori abbiamo definito dei segmenti target su cui focalizzare le nostre risorse e abbiamo identificato le applicazioni strategiche. In ambito automotive, ad esempio, puntiamo sulle applicazioni in forte sviluppo legate al cruscotto virtuale, ai sistemi di navigazione e informativi, all’intrattenimento, ma guardiamo con interesse anche alle applicazioni di controllo della carrozzeria e del telaio e ai sistemi di assistenza alla guida. Nel settore delle comunicazioni, dove si sta evidenziando una sempre maggior domanda di banda larga, guardiamo invece con particolare attenzione alle infrastrutture di networking e soprattutto al trasporto ottico, mentre nell’area multimediale abbiamo scelto di focalizzarci nell’alta definizione e sui set top box. Infine, nel vasto mondo industriale, vediamo interessanti opportunità in tutto ciò che ruota intorno al concetto di “green energy” e di “smart grid”, come smart meter e smart appliance, ma anche nell’automazione, nel networking e nel la parola a... Brendan McKearney 33 medicale. In tutti questi ambiti siamo in grado non solo di sviluppare prodotti all’avanguardia, ma anche di fornire una soluzione di sistema completa. Cosa significa fornire al cliente una soluzione di sistema e quali risorse mettete in campo per questo? Significa supportare il cliente con una soluzione comprensiva di hardware, software, proprietà intellettuale e tool, ma anche garantirgli delle soluzioni ottimizzate in base alle specifiche esigenze dell’applicazione e dimensionate nel modo migliore in termini di prestazioni, caratteristiche e costi. Per questo abbiamo identificato una strategia, denominata “right-sized solution”, che prevede di sfruttare le enormi risorse in termini di progettazione e di sviluppo e le competenze a livello di sistema che abbiamo disponibili in Europa, per ampliare il nostro portafoglio prodotti in base alle esigenze dei clienti, aiutandoli ad essere più competitivi in termini di costi e timeto-market. Questo può avvenire solo attraverso una forte interazione delle nostre persone con i clienti chiave, nella definizione, fin dal primo stadio progettuale, del concetto e dell’architettura del sistema. Quanto è importante il software in questo approccio? La distribuzione in Europa riveste un ruolo di rilievo. Che posto occupa nei vostri piani? La distribuzione occupa un posto importante nelle strategie di Fujitsu, in quanto è in grado di fare arrivare i prodotti in modo capillare sul territorio, di supportare i clienti di dimensioni piccole e medie tipici del mercato industriale e soprattutto di stimolare la domanda sul mercato. Per questo lavoriamo con una rete di distributori paneuropei, tra cui Ebv Elektronik e Rutronik, e con una serie di distributori specializzati nei principali mercati europei, come Melchioni in Italia, in grado di fornire al mercato un elevato valore aggiunto tecnico e applicativo. Il nostro obiettivo in questo senso è di incrementare la quota dei prodotti venduti in distribuzione, che ad oggi è intorno al 25%, e di aumentare ulteriormente la nostra presenza nell’ambito del mercato industriale, fornendo ai nostri partner l’ecosistema per crescere ancor più velocemente. Qual è a suo avviso il ruolo che l’Europa può ancora occupare nel mondo dell’elettronica? Sono convinto che l’Europa abbia ancora un ruolo da giocare nell’elettronica, soprattutto nell’ambito della progettazione di prodotti ad alte prestazioni, che non può avvenire in Paesi come la Cina in cui non ci sono ancora le competenze. Un esempio importante in questo senso è proprio il settore automotive, dove l’Europa continua ad avere una leadership indiscussa. Purtroppo lo stesso non può dirsi per la produzione, calata pesantemente soprattutto in Francia e Regno Unito, e in sofferenza anche in Germania e Italia. Sono comunque certo che l’Europa possa ancora offrire un forte valore aggiunto nell’elettronica, continuando a progettare e a mantenere il controllo di quanto purtroppo viene poi prodotto fuori dai suoi confini. Quali sono in conclusione le sue aspettative per il prossimo anno per il mercato dei semiconduttori in generale e per Fujitsu in particolare? L’economia globale è troppo volatile e nessuno sa cosa succederà in futuro. Difficile dunque fare previsioni su quello che sarà il possibile andamento del mercato dei semiconduttori nel prossimo anno. Per quanto riguarda invece Fujitsu sono decisamente ottimista, in quanto abbiamo ormai raggiunto un ottimo posizionamento, grazie alla nostra capacità di fornire al cliente un reale valore aggiunto e un vantaggio competitivo, dato dall’elevata competenza delle nostre risorse progettuali locali, dalla disponibilità delle tecnologie core e dalla capacità di fornire prodotti affidabili e di qualità. Il nostro obiettivo futuro non può che essere quello di mantenere la leadership raggiunta nei settori di riferimento e di guadagnarla anche in nuove aree e segmenti applicativi. ➦ Il software ha acquisito un’importanza sempre maggiore e i clienti esigono un passaggio dal silicio puro a soluzioni software integrate. In quest’ottica abbiamo investito acquisendo il centro di sviluppo Comneon a Linz in Austria, che ci ha permesso di potenziare notevolmente le nostre risorse software. L’attenzione di questo centro è oggi incentrata su progetti europei automotive e industriali, e si svolge a sostegno degli altri team di progettazione hardware e software presenti in Europa. novembre febbraio 2011