Vicini all`innovazione europea

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Brendan McKearney Presidente Fujitsu Semiconductor Europe
Vicini all’innovazione europea
Lavorare a stretto contatto con i clienti per sviluppare le soluzioni del futuro
è l’obiettivo che Fujitsu Semiconductor si è posta per il mercato europeo,
scegliendo di focalizzarsi sulle applicazioni in cui l’Europa guida l‘innovazione.
di Laura Reggiani
T
ra i maggiori fornitori mondiali di semiconduttori,
Fujitsu Semiconductor Europe offre
soluzioni avanzate di sistema per i mercati
automotive, mobile, advanced imaging e highperformance. Come ci ha spiegato Brendan
McKearney, che dallo scorso aprile ha assunto la
carica di Presidente, tali soluzioni vengono sviluppate dagli
ingegneri che lavorano nei centri di progettazione dedicati
ai microcontrollori, ai controller grafici, ai prodotti mixedsignal, wireless, IC multimedia e agli Asic, e che operano a
stretto contatto con i team di marketing e vendita dell’area
Emea, con l’obiettivo di aiutare i clienti a soddisfare le proprie
esigenze di sviluppo sistemistico. Questo approccio alle
soluzioni è supportato da un ampio spettro di dispositivi a
semiconduttore, proprietà intellettuale e blocchi costruttivi.
Il cambio di nome e il suo ruolo dimostrano
un rinnovato interesse da parte di Fujitsu
per i semiconduttori e per il mercato europeo.
Il nuovo nome riflette certamente la volontà di Fujitsu di
focalizzarsi ulteriormente sullo sviluppo di semiconduttori,
ma non va a modificare in alcun modo le strategie della
società. Per quanto riguarda il mio ruolo di Presidente
europeo credo si tratti di un riconoscimento all’importante
contributo fornito dall’Europa al business globale di Fujitsu.
Il team europeo di Fujitsu Semiconductor ha infatti svolto
in questi anni un ottimo lavoro, creando un’impronta per
lo sviluppo di prodotti focalizzati sulle esigenze delle
applicazioni europee.
Può spiegarci meglio questo concetto?
Quello dello sviluppo locale dei prodotti è per Fujitsu un
concetto fondamentale. La nostra volontà è di sviluppare i
prodotti nelle aree che guidano l’innovazione. Ad esempio,
l’innovazione in ambito automotive si fa in Europa; quindi
SELEZIONE DI ELETTRONICA
Fujitsu sviluppa microcontrollori, controllori grafici e software
dedicati all’auto nei propri centri europei. Negli Stati Uniti si
stanno sviluppando le nuove tecnologie in ambito telecom;
ecco che i nostri transceiver Rf per le comunicazioni Lte
vengono sviluppati negli Usa. Oppure, in Cina vengono
prodotti tutti gli apparecchi consumer a basso costo; Fujitsu
sviluppa in Cina Mcu a 8 bit e dispositivi low cost, mentre
in Giappone, dove l’innovazione è nel consumer ad alte
prestazioni, sviluppiamo le soluzioni più avanzate di signal
imaging.
Qual è dunque la vostra strategia per il mercato
europeo e in quali settori e applicazioni vedete
le più interessanti opportunità?
Nel mercato europeo ci siamo ovviamente focalizzati sui
segmenti di mercato in cui l’Europa è in grado di guidare
l’innovazione. Abbiamo quindi identificato quattro aree
chiave, l’automotive, l’industriale, le comunicazioni e il
multimedia, e in ognuno di questi settori abbiamo definito
dei segmenti target su cui focalizzare le nostre risorse e
abbiamo identificato le applicazioni strategiche. In ambito
automotive, ad esempio, puntiamo sulle applicazioni in forte
sviluppo legate al cruscotto virtuale, ai sistemi di navigazione
e informativi, all’intrattenimento, ma guardiamo con interesse
anche alle applicazioni di controllo della carrozzeria e del
telaio e ai sistemi di assistenza alla guida. Nel settore delle
comunicazioni, dove si sta evidenziando una sempre maggior
domanda di banda larga, guardiamo invece con particolare
attenzione alle infrastrutture di networking e soprattutto
al trasporto ottico, mentre nell’area multimediale abbiamo
scelto di focalizzarci nell’alta definizione e sui set top box.
Infine, nel vasto mondo industriale, vediamo interessanti
opportunità in tutto ciò che ruota intorno al concetto di
“green energy” e di “smart grid”, come smart meter e smart
appliance, ma anche nell’automazione, nel networking e nel
la parola a... Brendan McKearney
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medicale. In tutti questi ambiti siamo in grado non solo di
sviluppare prodotti all’avanguardia, ma anche di fornire una
soluzione di sistema completa.
Cosa significa fornire al cliente una soluzione
di sistema e quali risorse mettete in campo
per questo?
Significa supportare il cliente con una soluzione comprensiva
di hardware, software, proprietà intellettuale e tool, ma anche
garantirgli delle soluzioni ottimizzate in base alle specifiche
esigenze dell’applicazione e dimensionate nel modo migliore
in termini di prestazioni, caratteristiche e costi. Per questo
abbiamo identificato una strategia, denominata “right-sized
solution”, che prevede di sfruttare le enormi risorse in termini
di progettazione e di sviluppo e le competenze a livello di
sistema che abbiamo disponibili in Europa, per ampliare il
nostro portafoglio prodotti in base alle esigenze dei clienti,
aiutandoli ad essere più competitivi in termini di costi e timeto-market. Questo può avvenire solo attraverso una forte
interazione delle nostre persone con i clienti chiave, nella
definizione, fin dal primo stadio progettuale, del concetto e
dell’architettura del sistema.
Quanto è importante il software in questo
approccio?
La distribuzione in Europa riveste un ruolo
di rilievo. Che posto occupa nei vostri piani?
La distribuzione occupa un posto importante nelle strategie
di Fujitsu, in quanto è in grado di fare arrivare i prodotti
in modo capillare sul territorio, di supportare i clienti di
dimensioni piccole e medie tipici del mercato industriale e
soprattutto di stimolare la domanda sul mercato. Per questo
lavoriamo con una rete di distributori paneuropei, tra cui
Ebv Elektronik e Rutronik, e con una serie di distributori
specializzati nei principali mercati europei, come Melchioni in
Italia, in grado di fornire al mercato un elevato valore aggiunto
tecnico e applicativo. Il nostro obiettivo in questo senso è di
incrementare la quota dei prodotti venduti in distribuzione,
che ad oggi è intorno al 25%, e di aumentare ulteriormente
la nostra presenza nell’ambito del mercato industriale,
fornendo ai nostri partner l’ecosistema per crescere ancor più
velocemente.
Qual è a suo avviso il ruolo che l’Europa può
ancora occupare nel mondo dell’elettronica?
Sono convinto che l’Europa abbia ancora un ruolo da giocare
nell’elettronica, soprattutto nell’ambito della progettazione
di prodotti ad alte prestazioni, che non può avvenire in Paesi
come la Cina in cui non ci sono ancora le competenze. Un
esempio importante in questo senso è proprio il settore
automotive, dove l’Europa continua ad avere una leadership
indiscussa. Purtroppo lo stesso non può dirsi per la
produzione, calata pesantemente soprattutto in Francia e
Regno Unito, e in sofferenza anche in Germania e Italia.
Sono comunque certo che l’Europa possa ancora offrire
un forte valore aggiunto nell’elettronica, continuando a
progettare e a mantenere il controllo di quanto purtroppo
viene poi prodotto fuori dai suoi confini.
Quali sono in conclusione le sue aspettative per il
prossimo anno per il mercato dei semiconduttori
in generale e per Fujitsu in particolare?
L’economia globale è troppo volatile e nessuno sa cosa
succederà in futuro. Difficile dunque fare previsioni su
quello che sarà il possibile andamento del mercato dei
semiconduttori nel prossimo anno. Per quanto riguarda invece
Fujitsu sono decisamente ottimista, in quanto abbiamo
ormai raggiunto un ottimo posizionamento, grazie alla nostra
capacità di fornire al cliente un reale valore aggiunto e un
vantaggio competitivo, dato dall’elevata competenza delle
nostre risorse progettuali locali, dalla disponibilità delle
tecnologie core e dalla capacità di fornire prodotti affidabili e
di qualità. Il nostro obiettivo futuro non può che essere quello
di mantenere la leadership raggiunta nei settori di riferimento
e di guadagnarla anche in nuove aree e segmenti applicativi.
➦
Il software ha acquisito un’importanza sempre maggiore
e i clienti esigono un passaggio dal silicio puro a soluzioni
software integrate. In quest’ottica abbiamo investito
acquisendo il centro di sviluppo Comneon a Linz in Austria,
che ci ha permesso di potenziare notevolmente le nostre
risorse software. L’attenzione di questo centro è oggi
incentrata su progetti europei automotive e industriali, e si
svolge a sostegno degli altri team di progettazione hardware
e software presenti in Europa.
novembre
febbraio 2011
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