Lez. 10. Organografia delle piante vascolari File - e

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La classificazione delle piante
Piante
PIANTE NON
VASCOLARI
PIANTE VASCOLARI (= TRACHEOFITE)
CRITTOGAME
VASCOLARI
Briofite
Pteridofite
PIANTE A SEME
(=SPERMATOFITE)
Gimnosperme
Angiosperme
PIANTE NON
VASCOLARI
Briofite
Muschi
Epatiche
Antocerote
PIANTE VASCOLARI
(= TRACHEOFITE)
CRITTOGAME
VASCOLARI
Pteridofite
PIANTE A SEME
(=SPERMATOFITE)
Gimnosperme
Angiosperme
PIANTE VASCOLARI
PIANTE VASCOLARI
Ciclo aplo-diplonte con alternanza
eteromorfiche e sporofito dominante
A
P
L
O
I
D
E
gametofito
di
generazioni
SPOROFITO
D
I
P
L
O
I
D
E
PIANTE VASCOLARI
Dotate di tessuti conduttori e di sostegno con pareti
lignificate
• tessuti meccanici
• tessuti conduttori
• sostegno
• trasporto
Aumento
dimensioni
PIANTE VASCOLARI
Il corpo dello sporofito, detto CORMO, è formato da tre organi
diversi per forma, struttura e funzione: radice, fusto e foglia
Foglia
CORPO DELLA PIANTA
Organi vegetativi:
foglia, fusto e radice
+
Organi riproduttivi:
elementi fiorali e frutto
Frutto
Fiore
Fusto
Radice
Germoglio
CORPO DELLA PIANTA
Radice
Germoglio
+
Apparato radicale
GLI ORGANI VEGETATIVI DELLE
PIANTE VASCOLARI
LA RADICE
È in genere il primo organo che emerge dal seme durante la germinazione
Le prime radici che si sviluppano dal seme sono dette primarie o principali…
…quelle che si originano dalla radice primaria sono definite di 2°, 3°, ecc. ordine
LA RADICE
Funzioni della radice:
Fusto
Colletto
Radice primaria
(o fittone)
Assorbimento: di acqua e sali
minerali
Radice secondaria
Ancoraggio: sostiene e mantiene la
pianta attaccata al terreno
Radichette
Riserva: è il principale organo di
riserva della pianta poichè è formata
soprattutto da parenchima amilifero
Gravitropismo positivo
Produzione di ormoni
Accrescimento primario
L’allungamento della radice è dovuto all’attività del meristema apicale radicale
Accrescimento secondario
Nelle piante legnose ad una certa distanza dall’apice ha inizio l’accrescimento
diametrico secondario, dovuto all’attività del cambio cribro-legnoso e del cambio
subero-fellodermico
Osservando l’estremità della radice in sviluppo si
possono mettere in evidenza 4 zone:
1) Cuffia radicale
2) Meristema apicale
3) Zona di distensione e
differenziazione (zona
liscia)
4) Zona di struttura primaria
(zona pilifera)
Zona
pilifera
Cuffia radicale (caliptra)
• Protezione apice radicale
• Lubrificazione
Anatomia della radice
Cilindro
centrale
Cilindro
corticale
rizoderma
Morfologia della radice
Radice a fittone
Caratteristica delle angiosperme
dicotiledoni (es. Compositae)
Radice fascicolata
Caratteristica delle angiosperme
monocotiledoni (es. Graminaceae)
Specializzazione della radice
Radici specializzate per l’accumulo di nutrienti
Tuberizzata
Specializzazione della radice
Radici aggrappanti
Specializzazione della radice
Radici a trampolo
In alcune piante (es. mais) si sviluppano radici a trampolo
Si tratta di radici avventizie che hanno la funzione di sostegno per il fusto, ma
che una volta sprofondate nel terreno esplicano anche la normale funzione
assorbente
Specializzazione della radice
Austori delle piante carnivore
In molte piante parassite si sviluppano radici avventizie dal fusto, dette austori,
che si insinuano nei tessuti conduttori della pianta ospite.
Cuscuta japonica
Il fusto (o caule)
SOSTEGNO: per gli organi fotosintetici
(foglie) e riproduttivi (fiori, frutti)
CONDUZIONE: trasporto di linfa grezza e
linfa elaborata
RISERVA: accumulo di sostanze nutritive
Morfologia del fusto
Organizzazione modulare del fusto
Accrescimento primario del fusto
L’allungamento del fusto è dovuto all’attività delle cellule del meristema apicale caulinare
Accrescimento secondario del fusto
Nelle piante legnose ad una certa distanza dall’apice ha inizio l’accrescimento
diametrico secondario, dovuto all’attività del cambio cribro-legnoso e del cambio
subero-fellodermico
Modificazioni del fusto
Fusti sotterranei con funzione di riserva
Tuberi
Helianthus tuberosus (rapa tedesca)
Solanum tuberosum (patata)
Modificazioni del fusto
Fusti sotterranei con funzione di riserva
Bulbi
Allium cepa (cipolla)
Modificazioni del fusto
Fusti sotterranei con funzione di riserva
Bulbo-tuberi
Crocus sativus (zafferano)
Modificazioni del fusto
Fusti sotterranei con funzione di riserva
Rizomi
Iris germanica (giaggiolo maggiore)
Modificazioni del fusto
Fusti epigei con funzione di riserva idrica
Piante succulente
Echinocactus grusonii
(cuscino della suocera)
Opuntia ficus-indica
(fico d’india)
Modificazioni del fusto
Fusti con funzione di sostegno
Viticci
Vitis vinifera (vite da uva)
Modificazioni del fusto
Fusti con funzione fotosintetica
Cladofilli=fillocladi
Pungitopo (Ruscus aculeatus L.)
Modificazioni del fusto
Fusti con funzione di difesa meccanica
Spine caulinari
Prunus spinosa (prugnolo selvatico)
Punica granatum (Melograno)
LA FOGLIA
Le foglie con funzione fotosintetica sono dette nomofilli
ADATTAMENTI SECONDARI DELLE FOGLIE
cotiledoni
perule
foglie succulente
viticci
spine
insettivore
catafilli
petali, stami, carpelli
ADATTAMENTI SECONDARI DELLE FOGLIE
Cotiledoni
ADATTAMENTI SECONDARI DELLE FOGLIE
Foglie succulente
ADATTAMENTI SECONDARI DELLE FOGLIE
Spine
ADATTAMENTI SECONDARI DELLE FOGLIE
Catafilli
ADATTAMENTI SECONDARI DELLE FOGLIE
Perule
ADATTAMENTI SECONDARI DELLE FOGLIE
Viticci
ADATTAMENTI SECONDARI DELLE FOGLIE
Trappole per insetti
Dionea:
trappola
attiva
Nepenthes:
trappola
passiva
ADATTAMENTI SECONDARI DELLE FOGLIE
Sepali, petali, stami, carpelli
FILLOTASSI
(greco phyllon = foglia; taxis = ordine)
MORFOLOGIA DELLA FOGLIA
I nomofilli hanno generalmente forma appiattita poiché ha
un alto rapporto superficie/volume che:
• favorisce gli scambi gassosi con l’ambiente esterno (H2O,
O2, CO2)
• consente alla luce di raggiungere gran parte dei tessuti
fotosintetici
MORFOLOGIA DELLA FOGLIA
MORFOLOGIA DELLA FOGLIA
Faccia adassiale e abassiale
MORFOLOGIA DELLA FOGLIA
Foglie sessili e picciolate
Le foglie con picciolo sono definite picciolate, quelle prive di
picciolo sono dette sessili
MORFOLOGIA DELLA FOGLIA
Foglie semplici e composte
Composta
ANATOMIA DELLA FOGLIA
MESOFILLO
Sezione trasversale a livello della lamina fogliare
ANATOMIA DELLA FOGLIA
Sezione trasversale a livello della lamina fogliare
GLI ORGANI RIPRODUTTIVI
DELLE PIANTE VASCOLARI
Conifere
Nelle conifere (gimnosperme) le strutture riproduttive sono i coni
Cono maschile
Cono femminile
Angiosperme
Nelle angiosperme (piante a fiore) le strutture riproduttive sono il
fiore e il frutto
IL FIORE
Struttura del Fiore
Il fiore è formato da elementi fiorali, con diversa struttura e funzione,
derivanti evolutivamente dalla modificazione di foglie
Peduncolo
Ricettacolo
Il fiore è portato dal peduncolo fiorale che all'apice termina con una parte allargata
detta ricettacolo, a cui si connettono gli elementi fiorali
Struttura del Fiore
Nel fiore è possibile distinguere:
•una PARTE FERTILE
•una PARTE STERILE
Struttura del Fiore
Parte sterile
Calice
Sepali
(perianzio)
Corolla
Petali
Struttura del Fiore
Androceo
Stami
Gineceo
Carpelli
Parte fertile
Calice
I sepali proteggono la gli organi fiorali immaturi prima dell’antesi
Sepali
Tepali
Petali
Rosa
Narcissus cyclamineus
• Nelle dicotiledoni il calice (sepali) è ben distinguibile dalla corolla (petali).
• Nelle momocotiledoni i sepali sono petaloidi e svolgono la stessa funzione dei petali. In
queste piante entrambi gli elementi sono denominati tepali.
Corolla
• Funzione vessillare
• A seconda del numero dei petali, la corolla può essere trimera, tetramera,
pentamera, ecc.
Zafferano (Crocus sativus)
Gelsomino (Jasminum officinale)
Angiosperme monocotiledoni
Angiosperme dicotiledoni
Tepali: 3 o multipli
Petali: 4 o 5 o multipli
Androceo
Struttura degli stami
Filamento
ANDROCEO
Stami
Antera
Androceo
Struttura dell’antera
Connettivo
Sacca pollinica
Teca
Filamento
L’ANTERA è generalmente formata da due teche, ciascuna costituita da due sacche
polliniche
Androceo
Polline
Nelle sacche polliniche vengono generate le microspore (meiospore maschili) che
formeranno i granuli pollinici
ippocastano
graminacea
Androceo
Deiscenza dell’antera
Una volta che i granuli pollinici sono maturi, vengono rilasciati nell’ambiente grazie alla
deiscenza dell’antera
Gineceo
È l'insieme degli organi femminili del fiore (carpelli)
Monocarpico
Apocarpico
Sincarpico
Numero e disposizione dei carpelli
Gineceo
Il gineceo, se monocarpico e sincarpico, è anche detto pistillo
Struttura del pistillo
Stigma
Stilo
Ovuli
Ovario
Dall’ovario e dagli ovuli derivano il frutto e
i semi, rispettivamente
Identità sessuale
Generalmente le piante superiori hanno fiori ermafroditi (= perfetti)
Lilium
Identità sessuale
In alcuni casi i sessi sono separati (fiori unisessuali):
♂
♀
Zucca (Cucurbita pepo)
Fiori ♂ e ♀ nel medesimo individuo
PIANTA MONOICA
Identità sessuale
In alcuni casi i sessi sono separati (fiori unisessuali):
♀
♂
Ortica (Urtica dioica)
Fiori ♂ e ♀ in diversi individui
PIANTA DIOICA
Simmetria del fiore
Fiori attinomorfi
Malva
(Malva silvestris)
Papavero da oppio
(Papaver somniferum)
Simmetria raggiata
Simmetria del fiore
Fiori zigomorfi
Rosmarino
(Rosmarinus officinale)
Fava
(Vicia faba)
Simmetria bilaterale
IL FRUTTO
NEI FRUTTI CARNOSI IL PERICARPO È SPESSO
SUDDIVISO IN 3 STRATI
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