Gruppo: Collino, Locci, Salerno, Zammuto Classe 5b elettronica maggio 2005 REALAZIONE SULLA SMART CARD da destinarsi al progetto Mythos 2004/'05 Oggetto: Realizzare un controllo di schede tramite un lettore di smart-card. Il seguente lettore dovrà memorizzare un tot. di schede, per essere riconosciute successivamente e permettere l’apertura di una porta, anch'essa simulata secondo un suo tempo di apertura e chiusura. Componenti: Del lettore di smart card: ➢ 10 condensatori (5 da 100nf, 1 da 1uF, 2 da 15pF, 1 da 220 uF e uno da 10 uf) ➢ 1 diodo 1N4007 ➢ 3 diodi LED (verde, giallo, rosso da 3mm) ➢ 1 zoccolo a 8 pin ➢ 2 morsettiere KRES2 a 2 poli ➢ 2 JUMPER strip maschio a due poli ➢ 1 ponte raddrizzarìtore 1A ➢ 1 quarzo da 4 MHz ➢ 7 resistenze da 10 Kohm ➢ 10 resistenze (3 da 4,7 K, 1 da 15K, 3 da 220, 2 da 1K, 1 da 100) ➢ 1 relè cubetto RL1 ➢ 1 transistor BC337 ➢ 1 microcontrollore PIC16F628 (MK3995) U1 ➢ 1 integrato 24LC16 U2 ➢ 1 integrato 78L05 ➢ 1 pulsante TS6 ➢ Smart card V432 ➢ Kit inseritore Smart card ➢ Zoccolo a 18 pin ➢ 2 chiavette 1 Del circuito di temporizzazione: ➢ 2 jumper a 2 poli ➢ 1 jumper 3 poli ➢ 1 raddrizzarìtore ➢ 4 condensatori (1 da 46 uF, 1 da 470 uF, 1 da 4,7 uF, 1 da 22 uF) ➢ 1 integrato LM7812 ➢ 4 resistenze (1 da 1K, 3 da 1 M) ➢ 1 integrato Del circuito simulazione porta: ➢ 6 resistenze ➢ 6 diodi LED Strumenti: ➢ Saldatore e stagno Svolgimento esperienza: Ricevuto il lettore di smart-card ,analizzandone i data-sheet,siamo passati alla saldatura e alla montatura dei componenti sul circuito stampato,gia fornitoci dall’azienda. produttrice;successivamente abbiamo realizzato i 2 ponticelli mancanti. Dopo abbiamo montato il lettore del chip sul circuito stampato, e successivamente abbiamo collegato i due all’apposita piastra munita di spiraglio per far entrare la card. Poi, siamo passati al collaudo, seguendo le istruzioni presenti all’interno della scatola fornitaci e anche se molte volte non esaurienti a causa di spiegazioni poco dettagliate e poco articolate. Constatato che il relè si apriva nel modo da noi scelto, abbiamo realizzato un circuito di temporizzazione in grado di creare uno scorrimento luminoso di diodi Led, per simulare l'aperturae chiusura graduale di una porta. Progettato il circuito, disegnato, scritto, e forato siamo passati al montaggio dei componenti sopra il circuito stampato. 2 Dalla simulazione ci siamo resi conto, che la resistenza per la fase di scarica doveva essere maggiore di quella progettata. Dopo abbiamo collegato il lettore di smart card al circuito di temporizzazione e abbaimo simulato il tutto. I diodi Led si accendevano nel modo designato, ogni qual volta veniva riconosciuta una card. Approfondimento su lettore di smart-card: Di particolare rilievo, è il microprocessore PIC16F84, prodotto ormai dalla omnipresente Microchip USA, svolge tutte le funzioni necessarie. Legge fino a 100 codici segreti presenti nella samrt-card, li memorizza in una memoria eeprom, vede quale tipo di azionamento è stato scelto e lo segue, avverte se è stato superato il massimo numero di smart-card consentite. Aziona un relè già presente sulla scheda ed avverte se qualcuno tenta di aprirecon una smart card non abilitata perchè non memorizzata. Tre spie luminose a bordo della scheda, informano istantaneamente l'utente, su tutto ciò che sta eseguendo, compresi eventuali tentativi di ingresso da parte di malintenzionati. Se tutto ciò non bastasse se una scheda viene smarrita si può memorizzarne un'altra, ma quella vecchia non verrà più riconosciuta. Il connettore ad 8 poli presente sulla scheda, serve per collegare l'inseritore remoto della smart-card. L'alimentazione del lettore di smart-card, potrà avvenira in modo indifferente con tensione continua o alternata, ed anche il collegando i poli di alimentazione positivo e negativo senza rispettare alcuna polarità. Ma ora passiamo a spiegare il circuito: La memorizzazione della card sulla memoria eeprom avviene cosi: Appena data l'alimentazione si accenderà per circa 5 secondi il led giallo. A questo punto dovremo fare acquisire al sistema il codice segretto della smart-card. 1. Premere per almeno tre secondi il pulsante, fino ad ottenere l'accensione del led giallo. 2. Inserire la smart card ed attendere lo spegnimento di del led giallo. 3. Estrarre la smart-card.A questo punto il codice della smart-card è stato acquisito dal sistema di sicurezza. 3 4. Si potranno eseguire gli stessi passi per poter memorizzare fino ad massimo di cento card. Raggiunto il limite di codici memorizzabili il lettore ci avviserà con l'accensione del led giallo e del led rosso contemporaneamente per circa 30 secondi. Per cancellare tutto il contenuto della eeprom si eseguono i seguenti passi: 1. Togliere l'alimentazione della scheda per almeno un minuto. 2. Dare alimentazione al circuito e premere il pulsante durante i cinque secondi di acennsione del led giallo. 3. Inizierà ad lampeggiare velocemente il led rosso, segnalandoci che le celle di memoria si stanno cancellando. 4. Al termine del lampeggio del led rosso, potremo ricominciare una nuova acquisizioni di codici. Oltrettutto l'apertura del relè può avvenire in tre modi differenti (grazie all'uso delle chiavette in grado di aprire o cortocircuitare alcune piste per abilitare diverse parti del circuito): 1. Modalità on/off: il relè si eccita quando viene inserita la smart card e rimane tale finchè la smart card non verrà estratta e quindi reinserita. Per funzionare in questo stato le chiavette non sono entrambe inserite. 2. Modalità pulsed: quando viene inserita la smart- card, il relè si ecciterà per circa ½ secondo e quindi si disecciterà.Per funzionare in questa modalità deve essere solo inserita la seconda chiavetta. 3. Modalità fixed: il relè si eccita quando viene inserita la smart-card, e tale rimarrà fino a quando non estrarremo la smart card dal proprio lettore. Per funzionare in questa maniera devo inserire solamente la prima chiavetta. Quando inseriremo una smart-card si accenderà il led giallo in breve lampeggio, e successivamente quello verde che è posto sul frontalino. Se verrà inserita una card non memorizzata si accenderà il led giallo insieme a quello rosso; una volta tolta la card rimarrà acceso solamente il led rosso ad indicare la prova di intrusione fino a quando non verrà inserita una card giusta. Se tentiamo di memorizzare di 100 codici, lampeggeranno per circa il led rosso e il giallo. Approfondimento su circuito di temporizzazione: In ingresso,applichiamo un segnale alternato pari a 24 V(JP),poi il segnale passa per il ponte di diodi, che rappresenta il raddrizzatore,e il condensatore renderà più nitida l'oscillazione dell'onda positiva, e per Lm7812(U1), e avremmo un valore di tensione alternata pari a 12V. Una parte del circuito e’ utilizzata per la temporizzazione e questa e’ la parte di circuito costituita dalla resistenza da 1Mohm,da il condensatore da 4,7uF e da una porta logica,questo circuito e’ il circuito che mi permette la temporizzazione,infatti permette al condensatore di caricarsi e consente l’ apertura della porta,la scarica del condensatore avverra’ per mezzo della parte del circuito costituita da R4=1Mohm,un 4 condensatore C4 pari a 22 uF e questa parte mi permettera’ l'illuminzione dei led in sequenza che dovranno simulare l'apertura delle porte. Il JP3 sarà l'uscita per il collegamento ai diodi led. Il JP1 alimenta la smart card. Circuito raddrizzatore: Abbiamo utlizzato un circuito raddrizzatore utilizzando opportunamente un ponte di Greatz,per trasformare la tensione 24 V alternata in 12 V continua. Raddrizzatore ad onda intera (Ponte di Graetz) È sicuramente il tipo più diffuso dei raddrizzatori esistenti, la sua semplicità di realizzazione, e la necessita di un trasformatore normale, rendono questo raddrizzatore il più pratico sotto tutti gli aspetti. Esso è costituito dal solito trasformatore che serve ad adattare la tensione di linea con quella desiderata in uscita, e da 4 diodi opportunamente collegati Informazioni sui componenti utilizzati: PIC 16F628 Il 16F628 e', probabilmente, uno dei Pic piu' usati per applicazioni piu' disparate, piccolo, potente. ed economico. Molto pratico l'oscillatore interno Questo potente (200 nanosecondi / istruzione) ma semplice da programmare (solo 35 istruzioni di programma) microcontrollore CMOS e' dotato di memoria Flash e racchiude tutta la potenza dell'architettura PIC della Microchip in un package a 18pin. Il PIC16F628 possiede un oscillatore interno a 4 Mhz, 128 bytes di memoria dati EEPROM, un capture/compare/PWM, una USART, 2 Comparatori e un voltagereference programmabile che lo rende ideale nelle applicazioni analogiche. RELE' ELETTROMECCANICI I relè elettromeccanici sono dispositivi atti ad effettuare, mediante opportuni segnali di comando, operazioni di connessione, interruzione e commutazione fra circuiti elettrici. 5 Esistono in commercio svariati tipi di relè con caratteristiche differenti a seconda della casa costruttrice ed al tipo di applicazione, tra cui: i subminiaturizzati i miniaturizzati per circuito stampato di potenza per circuito stampato miniaturizzati di potenza miniaturizzati sigillati ad innesto a spina per radiofrequenza di potenza per impieghi pesanti ed altri ancora. Questi tipi di relè sono sostanzialmente caratterizzati da avere una bobina di eccitazione e da uno o più contatti meccanici. La forma, le dimensioni, il tipo di connessione, la caratteristica dei materiali impiegati per i contatti ed eventuali accessori aggiuntivi (es. led di segnalazione, diodo di protezione, ecc.) varia a seconda della casa costruttrice ed al tipo di impiego. CONCUSIONI Non abbiamo riscontrato particolari difficoltà nella realizzazione del progetto, grazie alle adeguate conoscenze acquisite durante l’anno. RELAZIONE SUL REGOLATORE DI LUMINOSITA’ DA DESTINARE AL PROGETTO MYTHOS 2004/2005 OGGETTO Progettare un impianto capace di regolare la luminosita’ dei neon presenti in un pulmino,il circuito dovra’ funzionare in due modalita’: ➢ manualmente tramite la decisione dell’ autista. ➢ automaticamente tramite la rivelazione della luminosita’ esterna,grazie all’ uso di una fotoresistenza. STRUMENTI E MATERIALI UTILIZZATI -12 diodi led -1 switch 6 -1 fotoresistenza -3 integrati Lm311 -1 potenziometro -17 resistenze 12) 680w 1) 4,7K PROCEDURA: Inizialmente,abbiamo analizzato il progetto,per cercarcare la soluzione piu’efficace ad i nostri scopi,e questo e’ stato fatto per mezzo di una adeguata documentazione(internet,libri,manuali) sui componenti,che avremmo dovuto utilizzare La taratura dei componenti, è avvenuta tramite opportuni calcoli, realizati grazie alla legge di Ohm. I calcoli effettuati sono stati fatti, grazie alla consulenza effettuata dal professore. Dopo aver abbozzato a grandi linee il primo circuito da noi realizzato,ne abbiamo migliorato le prestazioni tramite la simulazione di esso su workbench e successivamente su breadboard. Successivamente abbiamo realizzato il circuito su orcad,facendone per prima l’ S.D.T. la netlist ed infine il P.C.B e in un secondo momento abbiamo consegnato il dischetto all’assistente di laboratorio,che ci ha consegnato il circuito stampato la settimana successiva. Successivamente siamo passati alla foratura della basetta, e poi all’inserimento dei componenti nei fori realizzati. Dal collaudo della basetta ci siamo accorti di un errore in fase di progettazione e siamo dovuti ritornare a modificare il circuito su orcad,collaudandolo e constatandone il funzionamento,verificando che le luci si accendevano nel modo da noi prefissato. Alla fine siamo passati alla progettazione dell’ involucro che avrebbe dovuto ospitare i nostri circuiti. ANALISI DEL CIRCUITO 7 Analizzando il circuito e il suo schema,notiamo la presenza di un interruttore, il quale, permette all’ autista di effettuare due scelte tramite l'utilizzo di un deviatore. 1- luci in modalita’ notturna(luci di cortesia che rimangono accese tutta la notte ,e permettono limitata visibilità a i passeggeri), 2- accensione automatica, tramite l’ utilizzo di una fotoresistenza, la quale comanda coppie di luci in punti prestabiliti, in modo da permettere una perfetta luminosità in tutte le condizioni di luce esterna (la variazione di luce interna sarà inversamente proporzionale alle condizioni di luci esterne) . Nella parte sinistra del circuito,notiamo la presenza di alcuni diodi led,con accanto un adeguata resistenza di protezione e questa parte del circuito e’ destinata ad essere azionata dall’ autista. Inoltre e’ presente anche una resistenza di protezione della fotoresistenza(Rp), e troviamo la presenza di un trimmer(Tr) , che mi serve per cambiare le soglie. Sotto il trimmer, troveremo diverse resistenze denominate Rb,Rc,Rd,che sono resistenze che mi servono per creare dei partitori e per creare su ogni Lm311(U1,U2,U3),una adeguata tensione. Nella parte destra del circuito,notiamo la presenza di 6 led,azionati in modo automatico tramite la fotoresistenza,che fa accendere i led in modo direttamente proporzionale alla luce esterna. SCHEMA A BLOCCHI BLOCCO SENTIRE BLOCCO DI COMANDO BLOCCO AGIRE Fotoresistenza LM311 Led 8 ANALISI DEI COMPONENTI La Fotoresistenza L'elemento che rileva la luminosità è in questo caso una fotoresistenza: si tratta di una resistenza particolare, il cui valore cambia sensibilmente in funzione della luce che la investe. A seconda del tipo, una fotoresistenza può misurare ad esempio circa 1 megaohm al buio e solo poche decine di kilo-ohm in piena luce. Il modo di impiegare una fotoresistenza è semplice: come si vede nello schema a destra, la fotoresistenza, indicata con FTR, fa parte del circuito di base del transistor; finchè c'è luce sufficiente, il valore di FTR rimane basso, per cui la corrente proveniente dal una fotoresistenza polo positivo attraverso R1 ed RV passa nella fotoresistenza e ritorna a massa, senza interessare il transistor. Quando la luce diminuisce, il valore della fotoresistenza aumenta, fino al momento in cui la corrente poveniente da RV, trovando una via di minor resistenza, comincia a entrare nella base del transistor. Il transistor passa così in conduzione, cioè, come abbiamo visto nella lezione precedente, lascia passare corrente nel suo circuito di collettore. La bobina del relè viene quindi attraversata dalla corrente di collettore del transistor, ed il relè scatta, cioè chiude il contatto C. Quando la luce ambiente aumenta, la corrente di base ricomincia a passare nella FTR, la cui resistenza è tornata bassa; il transistor non conduce più ed il relè si diseccita, riaprendo il contatto C. L’LM311 L'LM311 è un comparatore di tensione che ha correnti di ingresso più piccole di un centinaio di volte dispositivi quali LM306 o LM710C. Esso è anche progettato per funzionare su un ampio intervallo di tensioni di alimentazione: dall'alimentazione standard di ±15V per amplificatori operazionali all'alimentazione singola di 5V usata per I.C. logici. La sua uscita è compatibile con circuiti RTL, DTL, TTL, MOS. Inoltre, può pilotare lampade o relay, variando la tensione di uscita fino a 40V con una massima corrente di 50mA. Sia l'ingresso che l'uscita può essere isolata dalla massa del sistema, e l'uscita può pilotare carichi riferiti a massa, all'alimentazione positiva o all'alimentazione 9 negativa. È fornito di bilanciamento dell'offset e possibilità di strobe e le uscite possono essere collegate in Wired-OR. Sebbene più lento dell'LM301 e LM710C il dispositivo è molto meno sensibili alle oscillazioni spurie. Per un aiuto nelle applicazioni dell'LM311, vedere i "Cenni applicativi". Caratteristiche dell LM 311 -Funziona con alimentazione singola di 5V. -Massima corrente di ingresso: 250 A. -Massima corrente di offset: 50 A. -Intervallo della tensione differenziale di ingresso: ±30V. -Consumo di potenza: 135mW a ±15V. Valori massimi assoluti -Tensione di alimentazione totale (V82) 36V -Uscita rispetto alla tensione di alimentazione negativa (V74) 40V -Massa rispetto alla tensione di alimentazione negativa (V14) 30V -Tensione differenziale di ingresso ±30V -Tensione di ingresso (nota 1) ±15V -Dissipazione di potenza (nota 2) 500mW -Durata del cortocircuito dell'uscita 10s -Intervallo della temperatura di funzionamento da 0°C a 70°C -Intervallo della temperatura di magazzinaggio da -65°C a 150°C -Sovraccarico termico (saldatura, 10s) 300°C -Tensione al pin di strobe +VCC - 5V Note Nota 1 La temperatura massima della giunzione dell'LM311 è 110°C. Per funzionamento a temperature elevate, per dispositivi nel contenitore TO-5 bisogna considerare una resistenza termica di 150°C/W, giunzione ambiente, o 45°C/W, giunzione contenitore. La resistenza termica del contenitore dual-in-line è 100°C/W, giunzione ambiente. Nota 2 I valori delle tensioni di offset e delle correnti di offset sono i valori massimi assoluti richiesti per pilotare l'uscita ad un volt dell'una o l'altra alimentazione con un carico di 1mA. Perciò, questi parametri definiscono una banda di errore e tengono conto degli offset del peggiore contenitore, del guadagno di tensione e dell'impedenza di ingresso. Cenni applicativi dell lm311 Quando un comparatore ad alta velocità, quale LM311, viene utilizzato con ampi segnali di ingresso e sorgenti con piccole impedenze, la risposta dell'uscita sarà normalmente rapida e stabile, assumendo che l'alimentazione sia stata by-passata), e che il segnale di uscita è posto ben distante dagli ingressi (pin 2 e 3) e anche lontano dai pin 5 e 6.Tuttavia, quando il segnale di ingresso è una rampa di tensione o una 10 onda sinusoidale lenta, o se l'impedenza della sorgente è alta (da 1Kohm a 10Kohm), il comparatore può generare oscillazioni nelle vicinanze del punto di commutazione, Ciò è dovuto all'alto guadagno e all'ampia banda passante dei comparatori tipo LM111. Per evitare oscillazioni o instabilità in simili applicazioni, vengono suggerite precise precauzioni. I piedini di bilanciamento (piedini 5 e 6) agiscono come ingressi ausiliari insoliti. Se questi piedini non sono collegati a un sistema di bilanciamento, essi sarebbero cortocircuitati fra loro. Se vengono connessi ad un sistema di bilanciamento, una capacità C1 di 0,01 F fra i piedini 5 e 6 minimizzerà la possibilità di accoppiamento AC. Alcune sorgenti produrranno forme d'onda pulite in uscita dal comparatore se tra i piedini di ingresso viene collegata una capacità C2 da 100pF a 1000pF. Quando la sorgente di segnale è applicata attraverso una rete resistiva, RS, è in genere vantaggioso usare un RS' dello stesso valore, per considerazioni sia DC sia dinamiche (AC). Resistore al carbone, all'ossido metallico e a strato metallico possono essere ottimamente usate nella circuiteria di ingresso del comparatore. Non sono utilizzabili resistori induttivi a filo. Quando i circuiti comparatori usano resistori di ingresso (es. resistori sommatori), i loro valori e disposizione sono particolarmente importanti. In tutti i contenitori il corpo del resistore sarà schermato al dispositivo o all'alimentazione. In altre parole esse saranno piombate e di lunghezza molto ridotta o si porrà sul circuito stampato una lamina metallica fra il comparatore e il resistore come schermo. Lo stesso si applica alle capacità, dispositivi, ecc.. Per esempio, se RS = 10K , distanze minori di 5 pollici tra i resistori e i piedini di ingresso possono causare oscillazioni molto difficili da smorzare. Intrecciare strettamente i conduttori isolati di questi ingressi è la sola (seconda migliore) alternativa allo schermare i resistori dal comparatore. Poiché la retroazione a quasi ogni piedino del comparatore può innescare oscillazione, il tracciato del circuito stampato dovrà essere progettato attentamente. Preferibilmente ci sarà un piano a massa sotto la circuiteria dell'LM311, per esempio, un lato di un circuito a doppia faccia. La pista di massa (o la pista dell'alimentazione positiva o negativa) si estenderà fra l'uscita e gli ingressi, per agire come uno schermo. Le piste di connessione per gli ingressi saranno più piccole e compatte possibile, e sarà essenzialmente circondato dalla pista di massa da ogni lato, per prevenire accoppiamenti capacitivi fra ogni segnale a livello alto (lo stesso per l'uscita). Se i piedini 5 e 6 non sono usati, saranno cortocircuitati fra loro. Se essi sono connessi a un trimmer di bilanciamento, il trimmer sarà collocato a poca distanza dall'LM311, e sarà inserita una capacità di 0,01 F. Se questa capacità non può essere usata, una pista di protezione deve essere prevista fra i piedini 5 e 6 sul circuito stampato. I condensatori di by-pass dell'alimentazione saranno posti entro un paio di pollici dall'LM311. (Come altri comparatori bisogna porre nelle immediate vicinanze del comparatore le capacità di by-pass dell'alimentazione). È procedura standard usare l'isteresi (retroazione positiva) in un comparatore, per prevenire oscillazioni, ed evitare eccessivi rumori sull'uscita perché il comparatore è un ottimo amplificatore per tali rumori. È sufficiente produrre una isteresi di 1 o 2mV e brusche transizioni con segnali triangolari di ingresso da pochi Hz a un centinaio di Hz. 11 Queste note applicative valgono specificatamente per le famiglie di comparatori LM111, LM211,LM311, e LF111, e sono applicabili in generale a tutti i comparatori che non hanno pin di bilanciamento. DIODI LED Il termine "LED" è un acronimo che sta per "Light Emitting Diode", ovvero "diodo che emette luce". I led sono costituiti da una giunzione P-N realizzata con arseniuro di gallio o con fosfuro di gallio, entrambi materiali in grado di emettere radiazioni luminose quando siano attraversati da una corrente elettrica; il valore di tale corrente è compreso fra 10 e 30 mA. Il funzionamento del led si basa sul fenomeno detto "elettroluminescenza", dovuto alla emissione di fotoni (nella banda del visibile o dell'infrarosso) prodotti dalla ricombinazione degli elettroni e delle lacune allorchè la giunzione è polarizzata in senso diretto. I led hanno un terminale positivo ed uno negativo, e per funzionare devono essere inseriti in circuito rispettando tale polarità; in genere il terminale positivo è quello più lungo, ma lo si può individuare con certezza osservando l'interno del led in controluce: come si vede in figura, l'elettrodo positivo è sottile, a forma di lancia, mentre il negativo ha l'aspetto di una bandierina. Quando si utilizza un led, è necessario disporre sempre una resistenza in serie ad esso, allo scopo di limitare la corrente che passa ed evitare che possa distruggersi; la caduta di tensione ai capi di un led può variare da 1,1 a 1,6 V, in funzione della lunghezza d'onda della radiazione emessa (a lunghezze d'onda minori corrisponde una caduta di tensione più alta). Diversamente dalle comuni lampadine, il cui filamento funziona a temperature elevatissime ed è caratterizzato da notevole inerzia termica, i led emettono luce fredda, e possono lampeggiare a frequenze molto alte, superiori al Mhz; se si considera anche che la luce emessa è direttamente proporzionale alla corrente che li attraversa, i led risultano particolarmente adatti alla trasmissione di segnali tramite modulazione dell'intensità luminosa. Uno dei tanti impieghi del led è ad esempio quello di iniettori di segnali nelle reti a fibre ottiche. I led più comuni emettono luce rossa, arancio, gialla o verde. In tempi relativamente recenti si è riusciti a produrre un led caratterizzato dall'emissione di luce blu chiara, utilizzando il Nitruro di Gallio (GaN); la disponibilità di un led a luce blu è molto 12 importante poichè consente di ricreare, insieme alle radiazioni rossa e verde, una sorgente di luce bianca. CONCLUSIONI: La realizzazione di questa esperienza non ha comportato particolari difficolta’ e siamo riusciti a realizzare il tutto,con una discreta autonomia e senza particolari problemi,in oltre la realizzazione di questo circuito,ci ha consentito di capire il funzionamento dei componenti utilizzati. Tutto questo ha permesso l’ampliamento delle nostre conoscenze. Infine il circuito da noi realizzato è stato integrato insieme agli altri circuiti da realizzare per il progetto d’esame, tutta la componentistica elettronica è stata poi inserita in una scatola in legno (realizzata da noi). I Led adibiti alla simulazione del progetto sono stati inseriti sopra la scatola o all’interno del plastico che doveva simulare l’autobus. Realizzazione del plastico OGGETTO Dopo aver realizzato tutti i circuiti inerenti ai progetti da realizzare, costruire un opportuno contenitore che permetta la simulazione vera e propria di un pulmino. In questo ultimo bisognava realizzare un impianto per l’illuminazione, e apertura di una porta controllata. STRUMENTI E MATERIALI UTILIZZATI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. ½ m2 di legno (pioppo multistrato) ½ m2 di plexiglass (spessore 4 mm) sega elettrica a nastro lime e carta vetro trapano pistola a caldo e attack saldatore cavetti, mammuth ecc…. PROCEDURA: Dopo aver comprato l’opportuno materiale, siamo passati al taglio, seguendo lo schema precedentemente progettato. Costruita la scatola utilizzando inchiodando e incollano gli opportuni pezzi, siamo passati alla costruzione della macchinina, mediante l’utilizzo di svariati pezzi di plexiglass, uniti tramite la colla a caldo. Dopo siamo passati alla montatura dei circuiti sul plastico, realizzando opportune forature nei punti designati. 13 14