La nascita del mondo secondo la mitologia greca E’ una storia che spiega i segreti del passato come se fosse una fantastica fiaba Per Elinor ed Ugo e per tutti i bambini curiosi Cari bambini, vi parlerò della mitologia greca, cioè di quelle storie molto ma molto avventurose che nei tempi antichi furono inventate per spiegare le origini del mondo (la terra, l’acqua, l’aria, il fuoco), dell’uomo, degli animali e dei vegetali, un pò come fanno tutte le religioni. Ma anche per parlare della natura umana e dei suoi sentimenti. Racconti pieni di dei e dee, eroi ed eroine, che si sono tramandati nei secoli e che hanno ispirato molti artisti e scrittori. All’inizio era il Caos Caos è il vuoto primitivo, prima della creazione, al tempo in cui l’ordine non era ancora stato imposto agli elementi del mondo. Per i Greci all’origine di tutto c’era il Caos, poi la luce si separa dal buio e si originano il giorno e la notte. Poi succede, secondo gli antichi, che la Notte fa un grande uovo d’argento…l’uovo si apre e nascono Eros (il dio dell’Amore), Gea (la Terra) e Urano (il Cielo). Gli antichi hanno poi pensato che queste due divinità, Gea (la Terra) e Urano (il Cielo), abbiano avuto tanti figli, un po’ strani, come mostri e giganti, di sembianze ancora un po’ animalesche, come: Centimani, giganti con cento braccia, Ciclopi, giganti con un occhio solo, Titani, giganti molto forti, tutti figli non proprio bellissimi e piuttosto disobbedienti. Centimani Figli di Urano (il Cielo) e di Gea (la Terra) Ognuno aveva cento braccia e cinquanta teste che sputavano fuoco. Potevano mutare non la forma ma la grandezza: da quasi tre metri a grandi quanto le montagne. Ciclopi Erano anch’essi tre figli di Urano (il Cielo) e di Gea (la Terra). Erano dei giganti provvisti di un solo occhio posto al centro della fronte. Subito dopo la loro nascita furono gettati dal padre Uranio, che era un personaggio molto severo e dispotico, nelle profondità del Tartaro, in un buco così profondo che un’incudine precipitava per nove giorni prima di toccare il fondo. Urano temeva infatti che i suoi figli lo volessero privare del dominio dell’universo. Titani Figli di Urano (il Cielo) e di Gea (la Terra): sei maschi e sei femmine. Erano le prime creature divine che comparvero subito dopo la creazione dell’universo insieme ai fratelli Centimani e Ciclopi. Tra questi figli ricordate il nome di Crono, di Atlante e di Rea). Erano dei giganti molto forti, addirittura più forti degli dei, talmente forti che ancora oggi si usa dire uno sforzo o una forza titanica per indicare una forza veramente grande. Qui sopra è rappresentato Atlante che tiene sulle spalle l’intera volta celeste. Intanto sulla terra incominciano a nascere animali e piante, ma non ancora l’uomo. Urano era il dio di tutto e governava su tutto. Siccome Urano sapeva che uno dei suoi figli avrebbe preso il suo trono, iniziarono grandi lotte fra Urano contro i figli e tra tutti i fratelli. Come si può vedere queste divinità erano selvagge e primitive, regnavano con la forza e non con la sapienza e la giustizia. La guerra più lunga e cattiva fu tra un Titano di nome Crono, il più giovane e il più terribile dei fratelli, che alla fine uccide il padre Urano con un falcetto di frassino e selce, diventando così lui il re di tutto l’universo. Crono, per proseguire con l’opera della creazione si unì in matrimonio con la bella sorella Rea (uno dei Titani), con la quale ebbe molti figli che però dovevano fare una fine terribile. Crono infatti aveva paura che prima o poi uno dei suoi figli gli avrebbe sottratto il trono, proprio come lui aveva fatto con il padre Urano. Così ogni volta che Rea partoriva un bambino era costretta a portarlo a suo marito che lo inghiottiva in un boccone. Ma uno sfuggì alla sua mostruosa fame…il più piccolo dei suoi figli, Zeus, che venne nascosto dalla madre Rea su un monte e fu allattato da una capra di nome Amaltea, mentre a Crono fu dato da mangiare un sasso avvolto nelle fasce. Rea, uno dei dodici Titani nata dall’unione di Urano e Gea e moglie di Crono, consegna al marito Crono una pietra al posto di Zeus. Una volta cresciuto, Zeus decise di vendicarsi della brutalità del padre e, con l’aiuto della madre Rea, costrinse Crono a bere una pozione che all’istante gli fece vomitare tutti i figli che aveva mangiato negli anni. Alleandosi con i fratelli, i Ciclopi e i Centimani, Zeus riuscì a vincere la dura battaglia contro suo padre e i Titani. I Centimani con le loro cento mani possono buttare cento pietre e così vincono la battaglia contro il loro padre e i Titani che furono buttati nel profondo Tartaro. Zeus divenne così il re di tutti gli Dei, i suoi fratelli I Ciclopi per ringraziarlo di averli liberati dall’orribile Tartaro, fecero per Zeus un’arma invincibile, la folgore, e una reggia in Grecia sul mo te Olimpo dove vanno ad abitare tutti gli dei e le dee. Zeus, diventato re, fa le leggi che regolano la vita dell’universo e degli uomini che intanto stanno popolando la terra. Zeus e la folgore Gli dei e le dee ogni tanto scendono dal monte Olimpo e si mescolano con la vita degli uomini sulla terra influenzando il loro comportamento (amore, odio, ferocia, ecc..) come potrete vedere in seguito leggendo gli antichi poemi di Omero dell’Iliade e dell’Odissea e di Virgilio dell’Eneide. da colorare Con le storie della mitologia gli uomini hanno anche cercato di capire quello che succede nella mente che loro chiamavano psiche: ad esempio gli istinti primitivi della lotta,della guerra,della vendetta ma anche le passioni come l’odio e l’amore che fanno a volte gioire ma spesso soffrire. Così i Greci hanno inventato un Dio per ogni istinto APOLLO, Dio della creazione e del controllo degli istinti, BACCO, Dio della follia e della ubriachezza, CUPIDO (EROS), Dio dell’amore e del desiderio, DIANA, Dea della caccia, EOLO, Dio dei venti, GIOVE (ZEUS), Dio del cielo e delle tempeste, MARTE, Dio della guerra, NETTUNO, Dio del mare e dei terremoti, VENERE, Dea dell’amore, VULCANO, Signore del fuoco. Queste divinità sono in tutto simili agli uomini che le hanno inventate: hanno gli stessi desideri e passioni, ma ogni dio deve stare al suo posto nell’Olimpo. Deve rimanere sempre uguale, cioè immortale, una specie di libro, o film se vuoi, con cui gli uomini si possono confrontare per capire le proprie passioni. Non dimenticare che questo meraviglioso teatro mitologico è una fantasia collettiva originata dal bisogno di liberarsi delle paure A questi dei facevano offerte e sacrifici per avere aiuto e protezione prima dei viaggi, delle battaglie… BACCO, Dio della follia e della ubriachezza CUPIDO (EROS), Dio dell’amore e del desiderio GIOVE (ZEUS), Signore del cielo e delle tempeste