Per approfondimenti ed aggiornamenti vedi: http://diss.rm.ingv.it/diss/ e
Pantosti et al. G., 1990. Il ruolo della paleosismologia nella mitigazione del rischio sismico nell'appennino
centro-meridionale.Rend. Soc. Geol. Ital. 13, 47–56.
Galli et al., 2008, Twenty years of paleoseismology in Italy. Earth-Science Reviews 88, 89–117
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INDICATORI GEOMORFOLOGICI PER L’ANALISI DEL TERRITORIO: CASI DI STUDIO
Michele Saroli - Abbazia di Fossanova, Priverno (LT) - Giovedì 25 Novembre 2010
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Michele Saroli - Abbazia di Fossanova, Priverno (LT) - Giovedì 25 Novembre 2010
Per il terremoto del 1349 si rimanda a Galli e Naso (2008) - Unmasking the 1349 earthquake source (southern Italy): paleoseismological
and archaeoseismological indications from the Aquae Iuliae fault. Journal of Structural Geology xxx (2008) 1–22
1654
1349 ?
Per approfondimenti ed aggiornamenti vedi: http://diss.rm.ingv.it/diss/
Pantosti et al. G., 1990. Il ruolo della paleosismologia nella mitigazione del rischio
sismico nell'appennino centro-meridionale.Rend. Soc. Geol. Ital. 13, 47–56.
Galli et al., 2008, Twenty years of paleoseismology in Italy. Earth-Science Reviews
88, 89–117
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Michele Saroli - Abbazia di Fossanova, Priverno (LT) - Giovedì 25 Novembre 2010
Allo stato attuale delle conoscenze, sarebbe necessario effettuare indagini storiche
necessarie ad una rivisitazione dei parametri epicentrali dei seguenti terremoti (Dell’Olio &
Molin, 1980; Console et al., 1984; Carrara et al., 1985; Guidoboni, 1989; Magri & Molin, 1983,
1985; Meletti et al., 1989; Molin & Mucci, 1993; Stucchi et al., 1993; Molin, 1995; Molin &
Paciello, 1995; Progetto GNDT; Diss3):
- terremoto di Rocca d’Evandro del 1120: origine nei pressi di Alvito, Cocuruzzo e Isernia
(isosisme con direzione appenninica), intesità VIII grado MCS;
- terremoto del 1 giugno 1231 con epicentro a Cassino: (isosisme con direzione appenninica),
intesità X grado MCS;
- terremoto dell’Appennino centrale del 9 Settembre 1349: origine L’Aquila e zona di CassinoIsernia (isosisme con direzione appenninica), intesità X grado MCS. Si può considerare il massimo
sismico per la zona dell’Appennino centrale, con notevole complessità del campo macrosisimico e
grande incertezza delle aree isosismiche dovuta a carenza di informazione. (Vedi Galli e Naso 2008).
- terremoto di Casalvieri del 24 Luglio 1654: si tratta del più importante terremoto con origine nel
frusinate (isosisme incomplete, con direzione principalmente NE-SW e subordinatamente
appenninica), intensità IX-X grado MCS registrata a Casalvieri. Rappresenta il massimo sismico
locale per la zona di Sora;
- terremoto di Posta Fibreno del 6 Dicembre del 1874: origine nei pressi di Vicalvi-Posta
Fibreno, (isosisme incomplete, con direzione principalmente NE-SW e subordinatamente
appenninica), intesità VIII grado MCS
- terremoto di Alvito del 31 Luglio 1901: origine nei pressi di Alvito-Vicalvi-Sora, (isosisme con
direzione appenninica), intesità VIII grado MCS;
- terremoto di Sora del 29 Dicembre 1922: zona epicentrale Sora-Campoli Appennino-Vicalvi,
(isosisme con direzione marcatamente appenninica), intesità VII-VIII grado MCS.
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“…tra la sera del 6 Ottobre 2009 e oggi, sono stati registrati alcuni
terremoti di ML ≥3.0 localizzati in una piccola zona nella provincia di
Frosinone. I comuni più vicini all’area epicentrale (entro circa 10 km)
sono:
Alvito,
Broccostella,
Campoli
Appennino,
Fontechiari,
Pescosolido, Posta Fibreno, Sora, Vicalvi, tutti in Provincia di Frosinone.
I terremoti più forti di questi giorni sono avvenuti l’8 ottobre alle 02:51
02:53 (ore italiane) con ML pari a 3.5 e 3.4, rispettivamente. Altri eventi di
ML =3.0 erano avvenuti il 6 e il 7 ottobre …”
Nei mesi precedenti, gli eventi più significativi sono avvenuti il 6 Agosto
alle 15:36 (ML3.9) e il 30 Settembre alle ore 19:52 (ML3.5).
I terremoti di questi giorni, accompagnati da numerosi eventi di
magnitudo minore, testimoniano la ripresa di attività microsismica in un
area che aveva manifestato un inizio di attività negli ultimi mesi.
Gli eventi localizzati nella zona (in tutto una dozzina di eventi di ML
compresa tra 2.0 e 3.9 e numerose scosse strumentali, fra le quali circa
130 eventi negli ultimi 3 giorni) mostrano un andamento spaziotemporale di tipo sciame sismico. Le profondità ipocentrali sono quelle
tipiche delle zone sismiche dell’Appennino (nei primi 12 km della crosta,
in particolare tra i 12 e gli 8 Km).
(Fonte Bollettino INGV 2009)
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La sismicità interessa la zona colpita dal terremoto distruttivo del 1349 (X
grado di intensità) e da allora altre scosse minori riportate nei cataloghi
storici ma generalmente inferiori all’VIII grado. Inoltre la zona in questione
è adiacente all’area interessata dal terremoto di ML 5.9 del 7 Maggio 1984
(Val di Comino). L’attività sismica che registriamo avviene in un contesto
sismotettonico ove sono presenti faglie potenzialmente attive e capaci di
terremoti di magnitudo pari o superire a 6, e ricade pertanto in una zona
di pericolosità sismica elevata.
La distribuzione spaziale delle scosse indica l’attivazione di una porzione
di faglia con immersione a SW e piano in direzione appenninica. La
struttura delineata dalla sismicità potrebbe corrispondere al sistema di
faglia della valle dell’alto Sangro compresa, dal punto di vista della
sismicità storica, tra il terremoto del 1915 (Avezzano Mw6.7) a nord e il
grande terremoto del 1349 (M6.6) a sud. Altri terremoti storici minori (1654
e 1922) e l’evento del 1984 (ML5.9) si sono verificati nell’intorno della
struttura attiva oggi. Negli ultimi 20 anni la sismicità nella zona è stata
scarsa e priva di sciami sismici.
(Fonte Bollettino INGV 2009)
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M. Marsicano-Pescasseroli-Barrea
Ricerche in corso
Tempo Origine (UTC):
2009-09-30 19:52:12.000
Profondità: 12.0
Magnitudo: 3.5
Fonte: SISB
Tempo Origine (UTC):
2009-10-08 11:23:15.000
Profondità: 37.5
Magnitudo: 2.1
Fonte: SISBAS
Tempo Origine (UTC):
2009-08-06 15:36:44.000
Profondità: 11.1
Magnitudo: 3.9
Fonte: SISBAS
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SW
Ricerche in corso
NE
Struttura dei M.
Ernici
Val Roveto
NW
SE
Struttura della
Marsica Occidentale
Val Roveto
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Ma
0,5
Ricerche in corso
Brecce IV fase
Lacuna
Brecce III fase
Lacuna
1
Conoide di Veroli
1,5
Formazione di Santopadre
Brecce II fase
Conoide di Campoli Appennino
2
Lacuna
2,5
Brecce I fase
3
Lacuna
Da: Saroli et al. (2003; 2005; 2006).
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Ricerche in corso
Struttura del M. Cornacchia
Fiume Liri
- Schema evolutivo della bassa Val
Roveto (EVU: Unità Ernici-Vicalvi; WMU:
Unità della Marsica Occidentale; VRU: Unità
della Val Roveto; CRTU: Unità di Colle
Rotondo) : a) terrazzi alluvionali antichi e
recenti, depositi fluvio-lacustri, lacustri e
travertini; b) conglomerati fluvio-lacustri
(Formazione di Santopadre); c) depositi di
conoide recenti e antiche cementate; d)
depositi sintettonici costituiti dalle puddinghe
poligeniche ad elementi allotigeni di
Broccostella;
e)
depositi
sintettonici
dell'avanfossa
messiniana
affioranti
nell'attuale Val Roveto; f) successione
carbonatica meso-cenozoica della struttura
Ernici-Vicalvi; g) successione carbonatica
meso-cenozoica della struttura di Colle
Rotondo-Colle Terelle; h) successione
carbonatica meso-cenozoica della struttura
della Marsica Occidentale; 1) faglia
presunta; 2) faglia; 3) faglia normale; 4)
faglia
trascorrente
sinistra;
5)
sovrascorrimento; 6) sovrascorrimento fuori
sequenza; 7) sovrascorrimento inattivo.
Saroli et al., 2004
In
base
alle
indagini
condotte su FVA e ai dati ad
oggi disponibili, questa può
ritenersi
presumibilmente
attiva
nel
Pleistocene
Superiore da Case Ciccone
ad Alvito e probabilmente
fino ad Atina. Non sono
state rinvenute evidenze di
attività
riferibile
al
Pleistocene Superiore nel
tratto compreso tra San
Giovanni Val di Roveto
Superiore fino a poco dopo
Balsorano
Piana del Fucino
Val Roveto
Struttura dei
M. Simbrui
San Vincenzo
Val di roveto
Struttura della
Marsica Occidentale.
della Meta
Faglia normale ad attività quaternaria con
probabile attività nel Pleistocene Superiore e
nell’ Olocene (?) per la quale non sono state
riconosciute espressioni superficiali certe.
Lunghezza 8 km.
Balsorano
Struttura dei
M. Ernici
Pescosolido
Sora
Graben degli
Ernci
Struttura dei
M. della Meta
Campoli Appennino
Alvito
Val Comino
Struttura dei
M. Ernici
Faglia normale ad attività quaternaria per le cui
espressioni superficiali è riconoscibile un’attività
nel Pleistocene Superiore e nell’ Olocene (?).
Lunghezza 16,5 km.
Faglia normale ad attività quaternaria per le cui
espressioni superficiali è riconoscibile un’attività
nel Pleistocene Inferiore e nel Pleistocene
Medio. Lunghezza 10 km.
Faglia normale ad attività quaternaria per le cui
espressioni superficiali è riconoscibile un’attività
nel Pleistocene Inferiore-Pleistocene Medio (?).
Lunghezza 16,5 km.0
Atina
Struttura di
M. Cairo
Saroli et al. 2006 GNGTS; ricerche in corso
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Grazie per l’attenzione
13:30 - 14:30 Pausa pranzo