Protezione coordinata degli impianti elettrici

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Protezione coordinata
degli impianti elettrici
Come scegliere la miglior
protezione dalle sovratensioni
Introduzione
Grazie al Piano di Protezione in Sei Punti elaborato da
ERICO, i nostri clienti sono in grado di implementare
le soluzioni più efficaci per risolvere i problemi di
fulminazione, messa a terra e sovratensione, secondo una
filosofia di protezione integrata.
Il Piano di Protezione in Sei Punti di ERICO
Catturare il fulmine
Catturare il fulmine in un punto di attacco noto e preferenziale,
utilizzando un sistema di terminali aerei appositamente progettato.
Trasferire con sicurezza questa energia a terra
Trasportare l’energia a terra in modo sicuro grazie a un conduttore
di calata progettato a tale scopo.
Il punto 5 di questo Piano evidenzia la necessità
di un approccio coordinato per la protezione dalle
sovratensioni, nel quale il primo stadio di difesa comporta
l’installazione di dispositivi di protezione primaria
all’ingresso del servizio di alimentazione di rete, seguita
da una protezione secondaria a livello dei quadri di
diramazione e, se necessario, delle applicazioni al punto
di utilizzo.
Dissipare l’energia nell’impianto di messa a terra
Dissipare l’energia in un impianto di messa a terra a bassa
impedenza.
Collegare tutti i punti dell’impianto di messa a terra tra loro
Collegare tutti i punti di messa a terra per eliminare interferenze e i
ritorni di corrente creando un piano equipotenziale.
Proteggere gli alimentatori a corrente alternata in ingresso
Proteggere le apparecchiature dalle sovratensioni e dalle correnti
transitorie sulle linee elettriche in ingresso per impedire danni alle
apparecchiature e costosi fermi operativi.
Il punto 6 riconosce la necessità di fornire una protezione
efficace dalle sovratensioni sui cavi di telecomunicazione,
segnale e a livello delle apparecchiature di gestione dei
dati.
Catturare il
fulmine
Proteggere i circuiti dati e telecomunicazioni a bassa tensione
Proteggere le apparecchiature dalle sovratensioni e dalle correnti
transitorie sulle linee di telecomunicazione e segnale per impedire
danni alle apparecchiature e costosi fermi operativi.
ERITECH® SYSTEM 2000
Sistema di protezione convenzionale
dai fulmini
ERITECH® SYSTEM 3000
Sistema di protezione attiva
dai fulmini
Fulminazione diretta
Linee telefoniche
Linee aeree di
trasmissione
e erogazione
dell’energia
Proteggere i circuiti dati
e telecomunicazioni a
bassa tensione
Apparecchiature
PCS, radio e di
telemetria
Server
File IS
Linee di controllo
del segnale
Rete di distribuzione
telefonica principale
Computer di
fatturazione
Sovratensione
indotta
Stampante
Sottostazione del
trasformatore AC
Quadro di
distribuzione elettrica
PABX
Proteggere gli
alimentatori a
corrente alternata
in ingresso
Inverter
Raddrizzatore
Messa a terra
Trasferire con
sicurezza questa
energia a terra
TVSS
Batterie
Pozzetto
d’ispezione
Impianto di messa a terra
a bassa impedenza con
materiali di miglioramento
della messa a terra (GEM)
Terminale
dati
remoto
Collegamento di
equalizzazione del
potenziale di terra
Dissipare
l’energia
nell’impianto di
messa a terra
2
Collegare tutti i
punti dell’impianto
di messa a terra
tra loro
Quadro di
sottodistribuzione
Dispositivo TVSS di protezione
Dispositivo di protezione delle
linee di comunicazione
Elettrodo di messa a terra
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Perché è necessaria una protezione coordinata
Elementi critici
Nella determinazione della necessità di protezione di un impianto devono
essere considerati alcuni elementi critici. È possibile determinare molti fattori
rispondendo alle seguenti domande:
•
•
•
•
•
Che rischio incorre il personale?
Qual è il rischio di danneggiamento delle apparecchiature?
Quali sono le conseguenze di un guasto delle apparecchiature?
Le apparecchiature sono associate all’erogazione di un servizio essenziale?
Qual è l’impatto di un eventuale guasto delle apparecchiature sull’intero
impianto e sugli introiti?
• Quali sono le ripercussioni legali di una protezione inadeguata?
La natura statistica dei fulmini e l’ampio spettro di energia erogata da un
lampo, i problemi generati dai diversi impianti di produzione e distribuzione
dell’energia e la presenza di componenti elettronici sempre più sensibili e
sofisticati richiedono un’attenta selezione delle tecnologie disponibili allo
scopo di fornire una protezione adeguata.
Che costi comporta una protezione inadeguata?
I costi derivanti da una protezione inadeguata sono
molteplici e vari. Il tipo di apparecchiatura in un impianto
avrà un impatto diretto sull’eventuale verificarsi del
danno. Un’apparecchiatura robusta, come un impianto
di illuminazione e di climatizzazione, spesso è in grado
di resistere a impulsi fino a 1500 volt ed è insensibile
al rapido incremento indicato dalla forma d’onda
prelivellata, come i componenti elettronici. Spesso, questi
impianti non sono critici per il funzionamento degli
apparati elettrici e pertanto, di solito, non richiedono il
massimo livello di protezione che è invece essenziale per
apparecchiature più sensibili.
Secondo Holle, et al., Journal of Applied Met, Vol. 35,
N°8, agosto 1996: i crediti assicurativi per danni dovuti
a fulminazione e sovratensioni ammontano a US$332
milioni ogni anno negli USA. In media, ciò rappresenta un
indennizzo ogni 57 fulminazioni negli USA.
Sorgenti di correnti transitorie e
sovratensioni
Nonostante i fulmini rappresentino la forma più spettacolare
di sovratensioni generate esternamente, si tratta solo
di una sorgente di sovratensione. Tra le altre sorgenti
ricordiamo la commutazione dei circuiti di potenza, l’uso
di apparecchiature elettriche da parte di industrie vicine,
l’uso di dispositivi di correzione del fattore di potenza e la
commutazione e la compensazione di guasti sulle linee di
trasmissione. È importante notare che non è necessario
che il fulmine colpisca direttamente una linea elettrica per
provocare questo tipo di danni; una fulminazione a diverse
centinaia di metri di distanza può indurre forti correnti
transitorie distruttive, anche sui cavi interrati.
Si ritiene che dal 70 all’85%
delle correnti transitorie sia
generato internamente nel proprio
impianto dalla commutazione di
carichi elettrici, come impianti di
illuminazione o di riscaldamento,
motori e uso di attrezzature da
ufficio.
L’industria moderna dipende molto
dalle apparecchiature elettriche e
dall’automazione per aumentare
Tuttavia, anche i sistemi più robusti possono subire
la produttività e la sicurezza. I
danni importanti in seguito a sovratensioni indotte da
vantaggi economici di tali dispositivi
fulminazione o da commutazione in un raggio di diversi
non devono più essere dimostrati. I
chilometri.
computer sono diffusi ovunque e i
I costi vanno dal degrado degli impianti elettrici
controller basati sui microprocessori
o elettronici alla perdita di dati, distruzione delle
sono utilizzati nella maggior parte
apparecchiature o infortunio del personale. Alcuni di
degli impianti di produzione. I
questi costi sembrano relativamente poco importanti,
microprocessori sono anche integrati
ma la perdita di un servizio essenziale o di un reddito
in molte macchine industriali, allarmi
Danneggiamento di attrezzature vitali causato da
associato al fermo o all’arresto dell’impianto può essere
correnti transitorie e sovratensioni distruttive.
antifurto e antincendio, orologi e
enorme.
strumenti di monitoraggio degli
Secondo l’Istituto di informazione assicurativa di
inventari. A fronte dell’ampia gamma
New York (Comunicato stampa dell’11 agosto 1989): i fulmini e le
di sorgenti di correnti transitorie e del costo potenziale di
sovratensioni transitorie causano danni alla proprietà, alle apparecchiature
una scarica distruttiva, i costi di installazione iniziali di un
elettriche, elettroniche e di comunicazione stimati a oltre US$1.2 miliardi
impianto di protezione possono essere immediatamente
all’anno nei soli Stati Uniti. Ciò rappresenta circa il 5% di tutti i crediti
giustificati per qualunque tipo di impianto.
assicurativi negli USA. Nelle regioni più soggette ai fulmini i costi sono persino
superiori.
In generale, il costo della protezione dovrebbe
corrispondere al 10% circa del costo del rischio
economico dell’intero impianto.
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La necessità di una protezione coordinata
La protezione affidabile di strutture, di impianti industriali
e commerciali e del personale richiede un approccio
globale e sistematico per ridurre al minimo le minacce
causate dalle sovratensioni transitorie. La messa a
terra, il collegamento e la protezione dai fulmini e dalle
sovratensioni devono essere considerati nel loro complesso
per una protezione completa degli impianti elettrici.
Ciascuna di queste discipline è interdipendente e richiede
un approccio di progettazione olistico per garantire che
sull’impianto non sussistano “punti morti” vulnerabili. In
tale evenienza, l’investimento in dispositivi di protezione
dalle sovratensioni risulterà sprecato. Ad esempio, non
serve gran che installare un dispositivo di protezione su un
impianto elettrico verso un controller logico programmabile
(PLC) se anche le linee I/O non sono protette. Inoltre,
I principi di protezione dai fulmini
raccomandano che tutti i cablaggi
esterni entrino nel fabbricato in un
unico punto.
nonostante un terminale aereo sul fabbricato possa catturare l’energia del
fulmine, senza un impianto di messa a terra dipendente, questa energia non
potrà essere dissipata con sicurezza. Allo stesso modo, anche i dispositivi
SPD più costosi servono a ben poco se non viene fornita una messa a
terra equipotenziale a bassa impedenza. L’applicazione di queste discipline
interdipendenti risulterà ottimizzata solo osservando l’impianto nella sua
globalità invece di considerarne una porzione o un singolo componente.
Per questi motivi, ERICO ha sviluppato il Piano di Protezione in Sei Punti che
raccomanda la necessità di adottare un approccio coordinato nei confronti
della protezione dai fulmini, dalle correnti transitorie e dalle sovratensioni,
della messa a terra, un approccio che abbracci tutti gli aspetti del danno
potenziale, dalle fulminazioni dirette più banali ai meccanismi più insidiosi
di aumento del potenziale di terra differenziale e induzione delle tensioni ai
punti di ingresso del servizio.
Dispositivi di protezione
dalle sovratensioni sulla linea (LPS)
PESA A PONTE
Comando remoto
del sensore
Dispositivo di
protezione della
cella di carico
PLC
IMPIANTO DI MONITORAGGIO
DEL PROCESSO CENTRALE
Dispositivo di protezione
della cella di carico
Filtro per
sovratensioni
DINLINE
PR
OG
RA
CO LOGI M
NT C
RO
LLER
UTB
Messa a terra
UTB - Barriere universali contro
le correnti transitorie
Filtro per sovratensioni DINLINE
Messa a terra
Messa a terra
UTB
Messa a terra
Linea
telefonica
Filtro di riduzione
della sovratensione
Morsetto di
equalizzazione
del potenziale
Quadro di
distribuzione
Linee aeree
di trasmissione
ad alta tensione
Messa a terra
Messa a terra
Messa a terra
Sottostazione del
trasformatore AC
IMPIANTO DI PRODUZIONE
Messa a terra
Qualora i fabbricati si trovino a
una distanza inferiore a 30 metri,
i sistemi di messa a terra devono
essere collegati tra loro.
Il Piano in Sei Punti applicato a un impianto di produzione. I principi di protezione dalle sovratensioni e correnti transitorie sono applicati all’intero impianto invece che ai singoli componenti o apparecchiature.
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Come scegliere il dispositivo di protezione dalle sovratensioni
SERVIZI NOMINALI DI PROTEZIONE DALLE SOVRATENSIONI RACCOMANDATI (8/20μs)
CAT. C
ANSI/IEEE C62.41
CAT. B
CAT. A
Classe di test IEC 61643
I
I, II
II
III
Classificazione VDE
A
B
C
D
PUNTO D’INGRESSO
SITI URBANI INTERNI
SOTTOCIRCUITI O
VICINO AL PUNTO
D’INGRESSO
CIRCUITI DISTRIBUITI,
PRESE DI CORRENTE,
CIRCUITI DISTANTI
DAL PUNTO D’INGRESSO
PUNTO D’INGRESSO
PUNTO D’INGRESSO
ESPOSTO O SITI RURALI
ALTAMENTE ESPOSTO
O SITI CRITICI IMPORTANTI
ESPOSIZIONE
ALTA Ng >2
100kA
70kA
40kA
20kA
10kA
MED. Ng 0.5-2
65kA
40kA
20kA
20kA
5kA
BASSA
65kA
40kA
15kA
5kA
3kA
Ng <0.5
Ng = fulminazioni/km2/anno.
PRODOTTI CONSIGLIATI
SERIE DI PRODOTTI
SES200
SES40 120/240
TDS Movtec & MPM
TDX200
TDX100
TDX50
TSG - SRF
TSG / SGD
DSD1150
TDS / DSD1100
DSD160 & DSD380
TDS / DSD140 & TDS / DSD340
TDS130
DSD110
TDF
DSF6A
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Scelta del dispositivo di protezione dalle sovratensioni (SPD)
Servizio nominale di protezione dalle
sovratensioni raccomandato – Confronto tra le
raccomandazioni IEC® e IEEE®
Volume di cattura del
fulmine da parte del
terminale
La concorrenza tra i fabbricanti di SPD ha spinto questi ultimi
a proporre al mercato servizi nominali di protezione dalle
sovratensioni sempre maggiori, al punto che è improbabile che
sovratensioni di tale intensità possano prodursi in natura. Alcune
fonti forniscono informazioni sulla distribuzione statistica delle
scariche di corrente derivanti da fulminazione diretta. Molti studi
dimostrano che la probabilità che si verifichino scariche di picco
oltre i 100kA è inferiore al 5%. Se aggiungiamo a tutto ciò il fatto
che la maggior parte delle scariche non colpisce direttamente
la linea elettrica, ma è accoppiata ad essa magneticamente o in
modo capacitivo, e che anche sotto una scarica diretta l’energia
si divide in entrambe le direzioni ed è attenuata dagli scaricatori
di distribuzione e dalle perdite della linea, non è difficile stabilire
che una frazione più piccola dell’energia di fulminazione iniziale
entrerà nell’impianto in questione.
LPZ 0A
LPZ 0A
LPZ 0B
Sala
schermata
LPZ 1
LPZ 2
Aree di protezione definite dall’applicazione di un prodotto specifico.
La norma ANSI®/IEEE C62.41 ha classificato l’ambiente definito
come “punto d’ingresso” nella categoria B/C. Secondo questa
classificazione, il probabile livello di energia più elevato è pari a
10kA 8/20μs. Le norme IEC61312 e DIN VDE 0675 definiscono
invece orientamenti diversi. IEC 61000-5-6 e IEC 61312-1
descrivono il concetto di area di protezione, analogo per natura
al concetto ANSI/IEEE C62.41 di luogo di categoria A, B & C.
Come illustrato, le apparecchiature di protezione per
i sistemi di erogazione dell’energia sono classificate
come segue, secondo il compito loro assegnato
• Scaricatore della corrente di fulminazione
• Scaricatore di sovratensione
Gli scaricatori di collegamento equipotenziale della corrente di
fulminazione devono essere in grado di trasferire una parte di questa
corrente senza essere distrutti. Gli scaricatori di sovratensione sono
utilizzati solo per limitare le sovratensioni a correnti relativamente più
piccole. Le diverse “zone di protezione” prendono in considerazione la
divisione della corrente di fulminazione iniziale, dalla zona 0 alle zone
superiori. Per la zona 0, l’utente deve selezionare la classe di protezione
dalle fulminazioni, da I a IV: (i.e. queste classi si riferiscono all’energia
massima all’interno di una fulminazione diretta).
Una “zona” indica il punto in cui può essere definito/
controllato l’ambiente elettromagnetico del fulmine. Le zone
sono caratterizzate da mutamenti significativi delle condizioni
elettromagnetiche a tali limiti. Questi ultimi coincidono
generalmente con i limiti del fabbricato o il punto in cui viene
installato il dispositivo di protezione.
LPZ OA Zona soggetta a fulminazioni dirette
LPZ OB Zona non soggetta a fulminazione dirette, ma a
campi elettromagnetici non attenuati
LPZ 1
Zona non soggetta a fulminazioni dirette, dove le
correnti sono ridotte rispetto alla zona OB
LPZ 2... Se sono raggiunte/richieste ulteriori riduzioni di
corrente rispetto alla LPZ 1, possono essere create
altre zone.
Livello di protezione
Intensità della corrente
% superata
Livello I
200kA (10/350μs)
~ 0.2%
Livello II
150kA (10/350μs)
~ 1.5%
Livello III - IV
100kA (10/350μs)
~ 3%
I livelli sopra indicati possono essere scelti in base al livello statistico di
protezione richiesta. Una corrente di fulminazione di 200kA (10/350μs)
è prevedibile per il livello di protezione I. Questa corrente di fulminazione
è divisa come segue nei siti più esposti:
Gli attuali servizi nominali di protezione dalle sovratensioni
richiesti in ognuna di queste zone non sono esattamente
definiti e sono ampiamente determinati da diverse
caratteristiche specifiche al sito. Tuttavia, onde fornire un
utile supporto, la norma VDE0675, Parte 6, definisce la
classe minima di prodotti che possono essere applicati a
ognuna di queste zone, come di seguito indicato:
Il 50% (100kA, 10/350μs) viene scaricato attraverso l’impianto di
messa a terra.
Il 50% (100kA, 10/350μs) entra nell’impianto di erogazione collegato
ad esso tramite gli scaricatori trifase del collegamento equipotenziale.
D’altro canto, l’IEEE ha adottato un evento di Scenario II, in cui il sistema di
protezione dai fulmini del fabbricato è soggetto a una fulminazione diretta
e il livello di energia sopportato dallo/dagli scaricatore/i di collegamento
equipotenziale è di 10kA (10/350μs) o circa 100kA 8/20μs nel peggiore dei
casi.
Classe A: Scaricatore idoneo all’uso su linee aeree a
bassa tensione
Classe B: Scaricatore per collegamento equipotenziale
(deve poter resistere a una carica di 100kA
8/80μs o 10As, due volte). Zone OB - 1 (quadri di
distribuzione principali, quadri di derivazione)
Applicando la norma IEC o DIN VDE e considerando un livello di protezione
dai fulmini pari a III-IV, ogni scaricatore del collegamento equipotenziale
collegato a un impianto elettrico a quattro cavi trifase è soggetto a un
livello di energia di 12.5 kA (10/350μs) all’interfaccia della zona 0 a causa
della condivisione della corrente di fulminazione.
Classe C: Scaricatore idoneo alla protezione da sovratensione
(deve presentare un servizio nominale di almeno
5kA 8/20μs) Zone 1 - 2 (principalmente quadri di
derivazione o quadri di distribuzione lievemente
esposti)
Classe D: Scaricatore portatile idoneo all’uso su prese-spine
(deve presentare un servizio nominale di almeno
1.5kA 8/20μs)
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Guida ai sistemi di erogazione dell’energia comuni
Nel mondo, sono utilizzati diversi sistemi di erogazione
dell’energia. La presente guida definisce i sistemi più
Descrizione
comunemente utilizzati. Le singole tabelle delle specifiche dei
prodotti indicano l’idoneità del sistema.
Configurazione
della sorgente
Tensioni di
alimentazione tipiche
Monofase
1Ph, 2W+G
110V
120V
220V
240V
Monofase
1Ph, 3W+G
Noto anche
come fase
ausiliaria o
sistema Edison
120/240V
Trifase WYE
senza neutro
3Ph Y, 3W+G
480V
Trifase WYE
con neutro
3Ph Y, 4W+G
Delta
High leg
3Ph Δ, 4W+G
Delta senza
messa a terra
3Ph Δ, 3W+G
Angolo Delta con
messa a terra
3Ph Δ, 3W+G
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(L-N)
(L-N/L-L)
(L-L)
120/208V
220/380V
230/400V
240/415V
277/480V
347/600V
(L-N/L-L)
120/240V
(L-N/L-L)
240V
480V
(L-L)
240V
480V
(L-L)
Guida ai sistemi di erogazione dell’energia comuni
La serie di norme IECSM 60364 distingue i sistemi di erogazione a bassa
tensione secondo il metodo di messa a terra impiegato e la configurazione
del neutro e dei conduttori di terra di protezione. La scelta dell’SPD deve
prendere in considerazione anche il livello di sovratensione che si può verificare
temporaneamente nel sistema di distribuzione a causa di guasti della messa a
terra. La norma IEC 61643-12 indica le sovratensioni temporanee che si possono
verificare in condizioni di guasto per questi sistemi. Per rispettare le norme di
cablaggio europee, deve essere scelto un SPD con un servizio nominale Uc pari o
superiore a questo valore. Una protezione efficace non richiede l’installazione di
SPD in tutte le modalità dettagliate. I seguenti diagrammi forniscono una guida
alla scelta e all’installazione di SPD sui sistemi di erogazione più comuni. Se da
un lato sono illustrati i sistemi WYE trifase, la stessa logica può essere applicata
alle sorgenti monofase, delta, o ad altre configurazioni.
Sistema TN-C
Sistema TN-S
Il neutro e il conduttore di terra protettivo si combinano in un unico
conduttore all’interno del sistema. Tutte le parti conduttive esposte sono
collegate al conduttore PEN.
Sorgente
Quadro di
distribuzione
principale
Uo = Linea alla tensione neutra del sistema
Un = Tensione nominale del sistema specifica al paese
(generalmente Uo x 1.10)
Nel Sistema TN-S, sono predisposti un neutro ed un conduttore di terra
protettivo separati. Il conduttore PE protettivo può essere costituito dalla
guaina metallica del cavo di distribuzione di potenza o da un conduttore
separato. Tutte le parti conduttive esposte dell’impianto sono collegate a
questo conduttore PE.
Quadro di
sottodistribuzione/
diramazione
Sorgente
* Installare il fusibile A qualora
il fusibile di alimentazione B
oltrepassi il servizio nominale
di protezione da sovracorrente
di riserva
* Installare il fusibile C qualora
il fusibile di alimentazione D
oltrepassi il servizio nominale
di protezione da sovracorrente
di riserva
Quadro di
sottodistribuzione/
diramazione
Quadro di
distribuzione
principale
* Installare il fusibile A qualora
il fusibile di alimentazione B
oltrepassi il servizio nominale
di protezione da sovracorrente
di riserva
* Installare il fusibile C qualora
il fusibile di alimentazione D
oltrepassi il servizio nominale
di protezione da sovracorrente
di riserva
Gli SPD mostrati sono collegati a L-N e N-PE.
Possono altresì essere collegati a L-PE e N-PE.
Sistema TN C-S
Sistema TT
In questo caso, un neutro ed una terra di protezione separati si combinano in
un unico conduttore PEN. Questo sistema è altresì noto come sistema di Neutro
multiplo messo a terra (MEN) ed il conduttore protettivo è designato in quanto
conduttore di Terra Neutro Combinato (CNE). Il conduttore di alimentazione
PEN è messo a terra in diversi punti in tutta la rete e, generalmente, quanto più
vicino possibile al punto di ingresso del consumatore. Tutte le parti conduttive
esposte sono collegate al conduttore CNE.
Sorgente
Quadro di
distribuzione
principale
* Installare il fusibile A qualora
il fusibile di alimentazione B
oltrepassi il servizio nominale
di protezione da sovracorrente
di riserva
Quadro di
sottodistribuzione/
diramazione
Sistema che dispone di un punto della sorgente di energia messo a terra
e delle parti conduttive esposte dell’impianto collegate agli elettrodi
indipendenti messi a terra.
Sorgente
* Installare il fusibile C qualora
il fusibile di alimentazione D
oltrepassi il servizio nominale
di protezione da sovracorrente
di riserva
Quadro di
distribuzione
principale
* Installare il fusibile A qualora
il fusibile di alimentazione B
oltrepassi il servizio nominale
di protezione da sovracorrente
di riserva
Gli SPD mostrati sono collegati a L-N e N-PE.
Possono altresì essere collegati a L-PE e N-PE.
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Quadro di
sottodistribuzione/
diramazione
* Installare il fusibile C qualora
il fusibile di alimentazione D
oltrepassi il servizio nominale
di protezione da sovracorrente
di riserva
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Guida ai sistemi di erogazione dell’energia comuni
Sistema IT
Sistema senza connessione diretta tra le parti vive e la terra, ma in cui tutte
le parti conduttive esposte dell’impianto sono collegate a elettrodi di messa a
terra indipendenti.
Configurazione della rete di distribuzione
TN-C
TN-S
TN-C-S
TT
IT
IT
con
senza
conduttore conduttore
neutro
neutro
Tra
Fase (linea) e
conduttore neutro
X
1.45 Uo
1.45 Uo
1.45 Uo
X
Ogni fase (linea)
Conduttore e PE
X
1.45 Uo
√3 Uo
√3 Uo
√3 Uo
Conduttore neutro
e PE
X
Uo
Uo
Uo
Uo
Ogni fase (linea)
Conduttore e PEN
1.45 Uo
X
X
X
X
Scelta dell’SPD Uc:
Uo = Tensione tra fase (linea e conduttore neutro)
X = Non applicato
La scelta dell’SPD deve considerare il livello di sovratensione che si può
verificare all’interno del sistema di distribuzione a causa dei guasti della messa
a terra. La tabella IEC® sopra riportata mostra le sovratensioni che si possono
verificare in condizioni di guasto per i vari sistemi. Deve essere scelto un SPD
con un Uc pari o superiore a questo valore.
Varistori all’ossido di metallo (MOV)
Due scaricatori
terminali a gas
MOV
tradizionale
Con disinnesto
termico
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Con fusibile di
sovracorrente
Altri simboli
Scaricatore a gas (GDT)
Tre scaricatori
terminali a gas
Con tecnologia TD
di discriminazione
selezione delle
correnti transitorie
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Con dispositivo
fail-safe
Spinterometro
Scintillatore
ad impulso
Protezione
di silicone
Allarme
acustico
Glossario dei termini
Perdita d’inserzione
La perdita d’inserzione di un SPD di solito è indicata per i
dispositivi a due porte utilizzati su sistemi di dati a bassa
tensione. Misura il rapporto di tensione all’uscita verso l’ingesso
del dispositivo testato. La perdita d’inserzione di solito è indicata
per una data frequenza ed è misurata in decibel.
Forma d’onda dell’impulso 8/20μs
Impulso di corrente con un front time virtuale di 8μs e una
durata fino all’emivalore di 20μs.
Servizio nominale di protezione dalle sovratensioni
aggregato
Somma dei servizi nominali dei singoli componenti di
limitazione della tensione, collegati in parallelo, nel
dispositivo.
Corrente di fuga
Corrente che passa verso il conduttore di terra quando un SPD è
collegato alla tensione di alimentazione nominale Un.
Nota: Questo dato non indica la corrente di scarica massima (Imax) del
dispositivo, bensì fornisce un’indicazione della durata prevista dell’SPD.
Occorre sapere che alcuni fabbricanti rivendicano a torto il servizio nominale
aggregato di materiale MOV utilizzato all’interno dei loro dispositivi come
Imax. Una condivisione della corrente non perfettamente distribuita tra MOV
paralleli e l’incapacità della sovratensione di serie o dei disinnesti termici di
trasportare l’intera sovracorrente indicano generalmente che la corrente di
scarica massima che può sopportare l’SPD è inferiore al suo servizio nominale
aggregato.
Tensione di passaggio
Altro termine spesso utilizzato per descrivere la tensione limite
misurata.
Nota: Questa misurazione può essere eseguita applicando o meno la potenza
nominale AC (Un) all’SPD. Pertanto, i risultati possono essere diversi e l’utente deve
tenerne conto nell’ambito delle proprie valutazioni comparative.
Attenuazione
Capacità di un SPD di ridurre le interferenze acustiche
elettriche misurate in decibel. L’attenuazione varia con la
frequenza; pertanto si è soliti specificare l’attenuazione
dell’SPD a una frequenza specifica; generalmente 100kHz.
Categorie di luogo
Numerose normative cercano di definire l’ambiente elettrico in
cui deve essere installato un SPD, in categorie o zone.
Nota: Occorre sapere che non è stato raggiunto alcun consenso
internazionale su queste classificazioni, né sull’entità dell’attività di
sovratensione prevista. Inoltre, si noti che la demarcazione di queste zone
non coincide con limiti precisi, ma piuttosto con transizioni graduali.
Protezione da sovracorrente di backup
Dispositivo di protezione da sovracorrente esterno, installato
prima dell’SPD. Questo dispositivo può essere richiesto
qualora il dispositivo di limitazione delle sovracorrenti sulla
rete sia più importante rispetto a quello richiesto dall’SPD o
dal cablaggio di connessione.
Tensione di esercizio continua massima (Uc)
Massima tensione r.m.s. o d.c. che può essere applicata con
continuità alla modalità di protezione dell’SPD, senza degrado o
inibizione del suo corretto funzionamento.
Nota: Le specifiche fornite sul catalogo generalmente sono tensioni di fase (L-N).
Test di classe I
SPD testato con una corrente impulsiva max (Iimp) e una
corrente di scarica nominale (In).
Corrente di scarica massima (Imax)
Picco di corrente massimo, con una forma d’onda di 8/20μs, che
un SPD è in grado di deviare con sicurezza.
Test di classe II
SPD testato con una corrente di scarica max (Imax) e una
corrente di scarica nominale (In).
Tensione limite misurata
Tensione massima misurata ai terminali dell’SPD durante
l’applicazione di un impulso di forma d’onda e ampiezza
specificate.
Test di classe III
SPD testato con un’onda di combinazione.
Modalità di protezione
Gli SPD forniscono una protezione di tipo Linea a Terra, Linea a
Neutro, Neutro a Terra o una combinazione di queste modalità.
Questi percorsi sono definiti come modalità di protezione.
Impianto di distribuzione
Indica l’impianto di erogazione dell’energia elettrica. Di
solito, è descritto secondo la configurazione delle fasi, del
conduttore neutro e di messa a terra sul lato secondario del
trasformatore di alimentazione. Per ulteriori informazioni si
rimanda alle pagg. 10-12.
Nota: Si ricorda all’utente che non tutte le modalità richiedono una protezione e
che nella scelta di un SPD non è sempre necessario un livello maggiore. Ad esempio
la modalità N-G non è richiesta se l’SPD è installato all’ingresso del servizio primario
di un sistema di distribuzione elettrica TN-C-S, a causa del collegamento NeutroTerra in questo punto. Generalmente, la modalità L-L non è fornita per sistemi con
conduttori di neutro poiché le modalità L-N proteggono anche le modalità L-L.
Analogamente, la modalità L-G può essere protetta tramite le modalità L-N e N-G.
Corrente convenzionale (If)
Corrente erogata dal sistema di distribuzione dell’energia
elettrica che passa attraverso l’SPD dopo un impulso di
corrente di scarica. La corrente convenzionale è di gran
lunga superiore alla corrente di esercizio e normalmente
è elevata per gli SPD a commutazione di tensione (es.
spinterometri) poiché la tensione dell’arco è inferiore alla
tensione di alimentazione AC dopo l’accensione.
Corrente di scarica nominale (In)
Valore di picco della corrente che passa attraverso l’SPD durante
l’applicazione di una forma d’onda di 8/20μs.
Nota: La norma IEC 61643-1 raccomanda che gli SPD siano testati nella classe di
test II per resistere a 15 impulsi a In seguiti da 0.1, 0.25, 0.5, 0.75 e 1.0 volte Imax.
Corrente impulsiva (Iimp)
Corrente impulsiva di picco sostenuta con una forma
d’onda di corrente di 10/350μs. Spesso è utilizzata per la
classificazione degli SPD testati nella Classe I, ma non è
l’unica forma d’onda accettabile.
Tensione nominale (sistema) Un
Tensione L-N con cui è designato un sistema elettrico. In
condizioni di normale utilizzo, la tensione ai terminali di
erogazione può essere diversa dalla tensione nominale
determinata dalla tolleranza del sistema di alimentazione
(normalmente +/- 10%).
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Glossario dei termini
SPD a una porta
SPD collegato in parallelo con il circuito da proteggere. Un
dispositivo a una porta può presentare terminali di input
e output separati, ma senza impedenza di serie specifica
tra questi terminali. Questo tipo di connessione è anche
denominato connessione Kelvin.
Corrente di esercizio
Corrente attirata (per fase) dall’SPD sotto tensione, alla
tensione di esercizio nominale Un.
Nota: Per gli SPD con filtro di serie integrale, la corrente totale attirata può
essere superiore rispetto al consumo di corrente rms reale (ovvero, VA può
essere superiore a Watt). Ciò è dovuto alla presenza della capacitanza del
filtro interno.
Protezione da sovracorrente
Dispositivo, come un fusibile o un interruttore di circuito,
che può far parte del sistema di distribuzione elettrico
situato esternamente e a monte dell’SPD. Può fornire una
protezione all’SPD, al cablaggio di connessione e fornire un
mezzo di isolamento esterno dell’SPD.
Messa a terra protettiva (PE)
La serie di norme IEC 60364 definisce i sistemi di
distribuzione a bassa tensione secondo i rispettivi metodi
di messa a terra e la configurazione dei conduttori neutri e
protettivi. La terra protettiva è generalmente definita come
messa a terra.
Corrente di carico con servizio nominale (IL)
Corrente massima continua con servizio nominale che può
essere erogata a un carico collegato all’uscita protetta di un
SPD. Normalmente, è indicata per SPD a due porte, collegati
di serie.
Tensione residua
Nella terminologia IEC, si riferisce al valore di picco della
tensione che appare tra i terminali di un SPD a causa del
passaggio di una corrente di scarica In. NZS/AS 1768 si
riferisce alla tensione residua come tensione di passaggio,
una misurazione ottenuta quando l’impulso di test indicato
è sovrapposto alla tensione nominale del sistema Un.
Scaricatore di sovratensione secondario
Termine generalmente utilizzato per SPD destinati a operare
su sistemi a media tensione (>1kV). Negli Stati Uniti, per
scaricatore secondario si intende un SPD conforme alle
specifiche di Underwriters Laboratories Inc., destinato a
essere utilizzato su sistemi a bassa o media tensione prima
del disinnesto di sovracorrente principale nell’impianto.
Nota: L’elenco degli scaricatori secondari è generalmente considerato meno
severo in termini di requisiti di sicurezza rispetto all’elenco degli scaricatori di
tensione di correnti transitorie UL 1449.
Servizio nominale di corrente di corto circuito (SCCR)
Servizio nominale di corrente di corto circuito dell’SPD,
richiesto dal Codice Elettrico Nazionale statunitense (NEC)
per i dispositivi TVSS.
Sezionatore SPD
Termine IEC utilizzato per descrivere un dispositivo (interno
e/o esterno) destinato a sezionare un SPD dal sistema di
alimentazione elettrica.
Nota: Non è richiesto che questo sezionatore sia dotato di capacità
d’isolamento. È destinato a evitare un guasto persistente sul sistema ed è
usato per ottenere un’indicazione del guasto SPD. Il sezionatore può avere
più funzioni, ad esempio una protezione da sovracorrenti e una protezione
termica. Queste funzioni possono essere integrate in una sola unità o
eseguite grazie a unità separate.
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Tensione di scarica esterna
Tensione con cui un SPD a commutazione (generalmente di tipo
spinterometro) avvia la conduzione. Questo valore normalmente
è specificato per una tensione fino a 1kV/s.
Tensione di stand-off
Tensione massima che può essere applicata a un SPD, senza
attivarlo in uno stato totalmente conduttivo.
Nota: Questa tensione normalmente è superiore rispetto alla tensione di esercizio
continua Uc dell’SPD. Non è previsto che l’SPD funzioni a questa tensione.
Indicatore di stato
Dispositivo che indica lo stato operativo dell’SPD, o di una
modalità particolare di protezione.
Nota: Questi indicatori possono essere locali, con spie o allarmi acustici, e/o remoti
e/o con capacità di contatto in uscita.
Servizio nominale di tensione soppresso (SVR)
Caso speciale di tensione di limite misurata specifico all’elenco
UL 1449 di un SPD.
Nota: Questo test è eseguito con un piccolo impulso limitato di corrente di
500A 8/20μs e la tensione di livellamento registrata all’estremità di terminali di
connessione da 6”. Il risultato ottenuto è arrotondato al valore più vicino fornito
nella tabella.
Dispositivo di protezione dalle sovratensioni (SPD)
Termine IEC utilizzato per descrivere un dispositivo destinato a
limitare le sovratensioni transitorie e a deviare le sovracorrenti.
Contiene almeno un componente non lineare.
Filtro di riduzione delle sovratensioni
Tipo di SPD con filtro di serie a due porte, specificatamente
progettato per ridurre la velocità di incremento della tensione
(dv/dt) della forma d’onda prelivellata. Questo dispositivo
normalmente contiene un filtro con performance di passaggio
ridotto.
Soppressore di sovratensioni transitorie (TVSS)
SPD testato per soddisfare i requisiti di sicurezza della norma UL
1449 - Standard per i soppressori di sovratensioni transitorie.
La norma UL 1449 definisce i requisiti di sicurezza basilari
per tali dispositivi installati sui circuiti elettrici fino a 600V. Il
Codice Elettrico Nazionale statunitense (NEC) permette solo
l’installazione di dispositivi TVSS dopo (a valle) la protezione da
sovracorrente principale in un impianto.
SPD a due porte
SPD con due set di terminali, input e output (linea e
apparecchiatura) e con un’impedenza specifica inserita tra questi
terminali. Spesso ci si riferisce a questi dispositivi come SPD
collegati di serie che generalmente contengono filtri d’onda,
oltre a una semplice protezione parallela.
Livello di protezione della tensione (Up)
Analogo alla tensione limite misurata, il livello di protezione della
tensione indica le prestazioni di un SPD nel limitare la tensione
attraverso i suoi terminali.
Nota: Il livello di protezione della tensione è la tensione limite misurata,
registrata con un’intensità e forma d’onda specifiche e arrotondata al
valore successivo più elevato scelto in un elenco di valori preferenziali,
riportato nella norma IEC 61643-1 per i dispositivi di protezione da
sovratensioni collegati a sistemi di distribuzione a bassa tensione. Per
gli SPD testati secondo la classe di test I, Up generalmente è indicata
utilizzando un Iimp di 10/350, mentre per gli SPD testati secondo la
classe II, un Imax di 8/20μs.
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AUSTRALIA
CHINA
HUNGARY
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SWITZERLAND
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