Indivia, proprietà e benefici Indivia: nome di battesimo e varietà Le indivie (Cichorium endivia), spesso confuse con le cicorie per il sapore leggermente amaro ma facilmente distinguibili per le foglie più glabre, sono insalate che appartengono alla famiglia delle Composite. Riccia d’inverno o bionda a cuore pieno, questo ortaggio tipico delle regioni centro-meridionali è un ortaggio originario del bacino del Mediterraneo che si consuma soprattutto in insalata ma anche lessa, alla romana imbottita, ecc. L'indivia è una pianta biennale a prevalente produzione autunnale con due principali varietà: L’indivia scarola varietà latifolium, con polpa succosa e croccante, ha il nome che deriva dal latino escarius, che significa “commestibile”. L’indivia scarola è un’insalata coltivata per le produzioni autunno-invernali. Il cespo a rosetta è formato da foglie allungate di colore verde chiaro o scuro, con margine intero o dentato e nervatura marcata di colore bianco. L’indivia riccia, varietà crispum, è un’insalata di tipo invernale con foglie di colore verde chiaro che non formano un grumolo. Numerose sono le varietà suddivise in precoci e tardive. Delle prime fanno parte la Riccia d’Italia, la Riccia romanesca, la Riccia cuor d’oro e la Mantovana; tra quelle tardive sono da ricordare la Riccia d’inverno, la rossa di Moncalieri a costa bianca o a costa rosa. Indivia, dicono di lei Sotto la denominazione “indivia” rientra più di un tipo di insalata amara: la cosiddetta “insalata riccia” ma anche la scarola e l’insalata belga (che appartiene alla famiglia delle cicorie ma nel linguaggio culinario viene anche detta “indivia belga”). A proposito del sapore amarognolo dell’indivia, i romani che la indicavano con il termine intybus, la ritenevano pianta medicinale per il suo sapore amaro e secondo la medicina tradizionale cinese “l’amaro nutre l’elemento Fuoco, tonifica i reni e riequilibra la funzionalità della milza: abituarsi a consumare alimenti amari, dunque, smorza il desiderio di dolce, ci purifica e ci mantiene sostanzialmente in forma”. Proprietà della indivia Questa verdura viene apprezzata non tanto per le particolari qualità nutrizionali, quanto per le proprietà toniche, leggermente diuretiche (grazie ad un alto contenuto di acqua che supera il 90%) e lassative. Con sole 15 kcal per 100 g l’indivia è una verdura ricca di vitamina A, vitamina C, vitamine del gruppo B (che svolgono fra l’altro anche un’azione anti fame), vitamina K ma anche, tra i sali minerali, potassio e calcio; presenta un basso contenuto di sodio e una buona quantità di ferro e fibra (soprattutto cellulosa ed emicellulosa che conferiscono ad alcune varietà consistenza soda e croccante). Ortaggio molto poco calorico e croccante, questa verdura è capace di assorbire gli aromi degli alimenti con cui si cucina. Ha solo un punto debole: un leggero sapore amaro, soprattutto alla base, che è sufficiente eliminare per far sì che sia accettata anche dai bambini. Indivia, alleata di.. La sua concentrazione di vitamina C è un ottima alleata del sistema immunitario: se si consumassero 100 kcal d’indivia (rispetto ad un fabbisogno energetico giornaliero di circa 2000 kcal), si coprirebbe circa il 100% del fabbisogno di vitamina C e di fibre. Ricchissima particolarmente di vitamina K, questa interviene come fattore antiemorragico nella coagulazione del sangue, aiutando il sangue quindi a coagulare normalmente. La ricchezza di potassio e la povertà di magnesio e di sodio le conferiscono un potere diuretico mentre la ricchezza di fibra alimentare favorisce il transito intestinale. E’ tra le verdure con più alto contenuto di acido folico, vitamina coinvolta in reazioni connesse con la sintesi delle basi azotate degli acidi nucleici (DNA e RNA) e nel differenziamento dei globuli rossi e quindi vitamina utile particolarmente in gravidanza o in caso di malattie cardiovascolari. L’uso in cucina L’indivia è estremamente versatile in cucina. Si può, ad esempio, gustare cruda ma in questo caso occorre accertarsi che si tratti di insalate biologiche poiché le foglie sono le parti della pianta che assorbono più pesticidi. Le indivie bio sono riconoscibili dall’aspetto: meno grosse e spesso un po’ più verdi. E’ ottima anche saltata in padella con poca acqua (spesso basta l’acqua che rimane naturalmente sulle foglie dopo che sono state lavate): le foglie si ammorbidiscono e perdono in parte il loro sapore amarognolo. A fine cottura basta aggiungere poco olio extravergine di prima spremitura a freddo, della salsa di soia (se è gradita) e una spolverata di pepe nero o di peperoncino fresco o in polvere. L’indivia belga è ottima alla griglia ma va arricchita di sapore: a fine cottura, un filo di olio extravergine e un pizzico di prezzemolo tritato la rendono ancora più sfiziosa. In tutti i piatti a base di indivia il consiglio è di aggiungere delle erbe fresche tritate (salvia, timo, rosmarino, ecc); basta aggiungere, per esempio, 3 g di maggiorana a 200 g di insalata per aumentarne la capacità antiossidante di questo ortaggio del 200%. [Provenienza: cure-naturali.it] Riso e indivia Questo è un ottimo piatto autunnale: una buona e fumante minestra con riso e indivia. E' un piatto dal sapore delicato e unico nel suo genere. E' semplice da preparare e con un giro di buon olio a crudo e un po' di formaggio fa la sua riscaldando il cuore e le membra! Tempo di realizzazione: un'ora circa Ingredienti per 4 persone 1 grossa pianta di insalata tipo indivia riccia 1 spicchio di aglio 1 costa di sedano 1 piccola carota 160 gr di riso originario 1 e 1/2 litro di brodo vegetale Parmigiano reggiano grattugiato Olio evo Sale e Pepe Preparazione Sfogliate, sminuzzate e lavate l'insalata; lasciatela in acqua fino al momento dell'utilizzo. Pulite gli odori. Scaldate il brodo. In una pentola capiente mettete a scaldare 4 cucchiai di olio, aggiungete l'aglio con sedano e carota tritati e fate appassire a fuoco vivace. Aggiungete l'insalata senza sgrondarla troppo dell'acqua di vegetazione. Salate leggermente e coprite. Lasciate cuocere a fuoco medio finché l'indivia non si sarà appassita completamente, quindi aggiungete metà del brodo e lasciate cuocere a fuoco medio per 15 minuti. Unite ora il resto del brodo e appena prenderà bollore unite il riso e fate cuocere per il tempo necessario (12/15 minuti). A metà cottura aggiustate di sale e di pepe. Servite a porzione con una spolverata di parmigiano reggiano e un giro d'olio crudo. [Provenienza: lacucinadinadia.it] Tortino di alici e indivia riccia E' una tipica ricetta che proviene dalla cucina ebraica romana. E' ottimo sia mangiato caldo che freddo. Ingredienti 1 kg di alici 1 kg di indivia riccia sale e pepe olio di oliva Procedimento Lavate le alici, togliete le interiora, la testa, la lisca centrale e sfilettatele. Lavate l'indivia, tagliatela grossolanamente a pezzetti, salatela e fatela scolare dentro uno scolapasta per circa un ora in modo da eliminare l'acqua amara. Trascorso questo tempo prendete una teglia di circa 30 cm di diametro, ungetela e formate un primo strato con l'indivia, pepate e proseguite con uno strato di alici che salerete leggermente e peperete. Continuate così con un altro strato di indivia ed un ultimo di alici. Versate su tutto 100 ml di olio e infornate a 180° per circa 40 minuti il tempo necessario a che le alici risultino cotte e l'acqua di cottura che fuoriesce dall'indivia risulti quasi del tutto assorbita. [Provenienza: mangiarebene.com]