ANATOMIA e FISIOLOGIA APP. GASTRO-ENTERICO del
CAVALLO
Prima di iniziare una piccola tabella piena di numeri.
A volte questi spiegano più di tante parole:
Lunghezza del tubo
digerente
32-33 metri
Capacità volumetrica
200-250 litri
Tempo di transito
intestinale dell'alimento
Inizia espulsione
dopo 24 h per
essere completa
solo dopo 4-5 gg
Tempo necessario per
mangiare 1 Kg di fieno
40 min.
Atti masticatori per
minuto
70-80
Produzione salivare
giornaliera
45-48 litri
5000-60.000
Protozoi ogni
grammo di
ingesta
Popolazione microbica
intestinale (Cieco e Colon) 10.000.00010.000.000.000
batteri x grammo
di ingesta
E ora qualche parola.
Gli alimenti per poter essere utilizzati dal cavallo hanno bisogno
di una serie di trasformazioni che li portano a trasformarsi in
nutrimenti, cioè sostanze assorbibili ed utilizzabili dall'animale sia
dal punto strutturale (mattoni che formano il corpo) che
energetico (energia che permette al corpo di muoversi e
sottostare a tutte le attività vitali necessarie per vivere
(respirazione ,digestione, ect).
Tale trasformazione inizia dalla bocca (assunzione
dell'alimento)e termina con l'escrezione delle sostanze di scarto
(feci ,urina ect).
Dico questo per far capire che tutto deve essere perfettamente
efficiente per permettere il miglior utilizzo dell'alimento a fini
nutritivi.
Come ci hanno detto i numeri sovrastanti è lunga la strada che
l'alimento deve percorrere.
Il primo processo si ha nella bocca con la prensione dell'alimento
ed una sua prima triturazione.
Attenzione a non sottovalutare questo primo stadio digestivo
come un semplice entrata e via. Da questa prima lavorazione del
cibo e dalla serie di eventi ormonali e umorali che questa stimola
(salivazione, secrezione gastrica ect), dipende gran parte del
successo digestivo.
Attraverso l'esofago il bolo alimentare arriva nello stomaco una
sacca di dimensioni abbastanza ridotte (15 litri circa), dove
l'alimento inizia la sua trasformazione digestiva in alimento
grazie all'intervento dei succhi gastrici.
Le ridotte dimensioni dello stomaco dovrebbero farci riflettere
sulla necessità di pasti piccoli ma frequenti. Infatti in caso
contrario l'alimento soggiorna troppo poco per poter essere
attaccato dai succhi, passando così ancora intatto nell'intestino,
dove, oltre a non poter essere assorbito, può essere causa di
pericolose fermentazioni.
A livello intestinale oltre all'assorbimento, continua quindi la
demolizione dell'alimento sia tramite l'escrezione di sostanze
atte alla sua digestione (succhi pancreatici, bile) sia tramite la
fermentazione microbica che si ha a livello del grosso intestino.
Importantissimo è l'equilibrio e la sopravvivenza della flora
microbica a questo livello.
Visto che gran quantità di microrganismi soggiornano??
Qualsiasi evento che alteri l'equilibrio microbico (uso
antibiotici,fermentazioni anomale, ect.)porta a conseguenze ben
immaginabili come il possibile sviluppo di flore microbiche non
più amiche ma, anzi, molto dannose, che oltre a danni locali,
causano l'assorbimento di sostanze tossiche per l'intero
organismo.
Eventualità nel cavallo non poi così remota.
Infatti il grosso intestino pur avendo funzioni simili ai prestomaci
dei ruminanti, è posto, a differenza di questi, al termine del
tratto gastroenterico, abituato quindi a ricevere sostanze già
degradate e quindi con caratteristiche molto più omogenee di
quanto si avrebbe prima dello stomaco e piccolo intestino.
Ultimo atto della digestione è poi la defecazione con cui
l'animale si dovrebbe liberare delle sostanze di scarto.
N.B. Ho usato il condizionale, perché nel caso di un
malfunzionamento in qualsiasi tratto gastrointestinale lo scarto
non sarà dato solo da sostanze inutili, ma anche da quelle utili .
Insomma un cammino lungo e tortuoso in cui metterci le mani a
volte scatena una tale serie di problematiche da farcene ben
presto pentire.