2 - Via spino-talamica: fasci anteriori e fasci laterali •Sensibilità

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18/12/2013
2 - Via spino-talamica:
fasci anteriori e fasci laterali
Questa via trasporta informazioni relative alla:
•Sensibilità termica
•sensibilità tattile protopatica
•sensibilità pressoria
•sensibilità dolorifica
VIE ASCENDENTI O SENSITIVE
FIBRE DI
PROIEZIONE
O VIA DEL CORDONE POSTERIORE
FASCI ANTERIORI E FASCI LATERALI
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3 - Via spinocerebellare:
fascio spinocerebellare dorsale
e
fascio spinocerebellare ventrale
(ADOPERA SOLO DUE NEURONI, QUINDI UNA SOLA SINAPSI
manca il neurone di terzo ordine)
porta al cervelletto informazioni propriocettive riguardanti la
posizione dei muscoli, dei tendini e delle articolazioni
(sensibilità propriocettiva incosciente)
PEDUNCOLO
CEREBELLARE
INFERIORE
PEDUNCOLO
CEREBELLARE
SUPERIORE
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Dopo aver ricevuto stimoli sensoriali il SNC, tramite la sua componente somatica,
è in grado di inviare risposte motorie
per la contrazione della muscolatura scheletrica.
Queste risposte motorie vengono veicolate da
vie motorie somatiche che si articolano su:
-un motoneurone superiore: il cui pirenoforo si trova localizzato in un centro di
elaborazione del SNC;
-un motoneurone inferiore: il cui pirenoforo è situato in un nucleo motore del
tronco cerebrale o del midollo spinale (corna anteriori del midollo spinale). Questi
motoneuroni sono quelli che costituiscono la "via finale comune del movimento".
L'attività del motoneurone superiore può
stimolare o inibire il motoneurone inferiore,
ma soltanto l'assone del motoneurone inferiore si porta al di fuori del SNC per
innervare la muscolatura scheletrica.
Gli impulsi motori somatici inviati dal cervello raggiungono così i bersagli
periferici, ovvero i muscoli scheletrici.
MANCANO SINAPSI INTERMEDIE!!! Quindi: controllo RAPIDO E DIRETTO!!!
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Vie motorie (o discendenti):
-Via corticospinale o sistema piramidale:
fascio corticobulbare + fascio corticospinale laterale +
fascio corticospinale anteriore
- Sistema extrapiramidale: via mediale + via laterale
Via corticospinale o sistema piramidale:
fascio corticobulbare + fascio corticospinale laterale
+ fascio corticospinale anteriore
-Anche qui il nome dà idea del decorso della via!!!
-E’ DEPUTATO AL CONTROLLO VOLONTARIO DELLA MUSCOLATURA SCHELETRICA
-CELLULE PIRAMIDALI GIGANTI localizzate nella CORTECCIA MOTORIA PRIMARIA
- OPERA ANCHE INDIRETTAMENTE: innerva i CENTRI MOTORI DELLE VIE LATERALE E
MEDIALE del sistema extrapiramidale; influenza il sistema extrapiramidale!!!!
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La VIA CORTICOSPINALE O SISTEMA PIRAMIDALE
comprende
tre paia di fasci discendenti:
- FASCIO CORTICOBULBARE
- FASCIO CORTICOSPINALE LATERALE
- FASCIO CORTICOSPINALE ANTERIORE
Tutti questi fasci dalla corteccia motoria primaria discendono
attraverso la capsula interna
e
i peduncoli cerebrali del mesencefalo.
NB: CAPSULA INTERNA: le fibre di proiezione collegano la corteccia cerebrale al diencefalo, al
tronco cerebrale e al midollo spinale. Tutti gli assoni ascendenti o discendenti devono stazionare nel
diencefalo nel loro percorso da o verso le aree sensoriali, motorie o associative della corteccia cerebrale.
L'intero insieme di fibre afferenti ed efferenti prende il nome di CAPSULA INTERNA.
VIA CORTICOSPINALE O SISTEMA PIRAMIDALE
- FASCIO CORTICOBULBARE
- FASCIO CORTICOSPINALE LATERALE
- FASCIO CORTICOSPINALE ANTERIORE
FORMANO LE PIRAMIDI sulla superficie ventrale del
bulbo!!!!
NUMERO DI UNITA’
MOTORIE
CONTROLLATE!!!
CAPSULA
INTERNA
OCCHIO, MASCELLA,
VISO, COLLO, FARINGE
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VIA CORTICOSPINALE
O SISTEMA PIRAMIDALE
FASCIO CORTICOBULBARE:
CORTECCIA MOTORIA PRIMARIAMOTONEURONI INFERIORI (nei nuclei
motori dei nervi cranici)-
OCCHIO,
MASCELLA,
VISO, COLLO,
FARINGE
NUCLEI MOTORI DEI NERVI CRANICI
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VIA CORTICOSPINALE
O SISTEMA PIRAMIDALE
FASCIO CORTICOSPINALE LATERALE E
ANTERIORE:
MOTONEURONE INFERIORE
localizzato NELLE CORNA ANTERIORI
DEL MIDOLLO
O BULBO
UNA PARTE
MINORE 15%
LA MAGGIOR
PARTE 85%
COMMISSURA BIANCA
ANTERIORE
VIA CORTICOSPINALE
O SISTEMA PIRAMIDALE
FASCIO CORTICOSPINALE LATERALE E
ANTERIORE:
MOTONEURONE INFERIORE
localizzato NELLE CORNA ANTERIORI
DEL MIDOLLO
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VIA CORTICOSPINALE O SISTEMA PIRAMIDALE
IL SISTEMA EXTRAPIRAMIDALE
Permette di eseguire movimenti a livello inconscio,
ovvero controlla i
movimenti automatici associati ai movimenti volontari.
Esso è costituito da
CENTRI MOTORI (e dai fasci ad essi associati)
che inviano impulsi per la motilità
a seguito di
UN PROCESSO DI ELABORAZIONE
CHE AVVIENE A LIVELLO INCONSCIO.
Infatti diversi centri
del telencefalo,
del diencefalo
e del tronco cerebrale
possono inviare comandi motori somatici come risultato
DELL’ELABORAZIONE ESEGUITA A LIVELLO INCONSCIO
(elaborazione che NON coinvolge la corteccia cerebrale!!!)
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IL SISTEMA EXTRAPIRAMIDALE:
NON PRENDE ORIGINE DALLA CORTECCIA
MA PUO’ ESSERE INFLUENZATO DA ESSA!!!!
NOMENCLATURA UN PO’ FORVIANTE!!!!!!!!
Si credeva indipendente ma parallelo al sistema piramidale!!
IN REALTA’:
NON E’ UN SISTEMA A PARTE!!!! INFATTI, IL CONTROLLO MOTORIO AVVIENE IN MANIERA INTEGRATA A TUTTI I
LIVELLI ATTRAVERSO ESTESI CIRCUITI A FEEDBACK E INTERCONNESSIONI
Risulta quindi più appropriato raggruppare questi centri e fasci in base alle loro funzioni
primarie:
-- le componenti della VIA MEDIALE coadiuvano nel controllo dei movimenti grossolani
del tronco e muscoli prossimali degli arti;
-- le componenti della VIA LATERALE aiutano nel controllo dei muscoli distali degli arti
che eseguono movimenti più precisi.
La via mediale e la via laterale possono modificare o dirigere le contrazioni della
muscolatura scheletrica STIMOLANDO, FACILITANDO O INIBENDO
i motoneuroni inferiori, gli stessi motoneuroni inferiori innervati anche dalla via
corticospinale (o piramidale).
VIA EXTRAPIRAMIDALE: NUCLEI DELLA VIA MEDIALE E LATERALE
IL NOME DERIVA DALLA LOCALIZZAZIONE DEI MOTONEURONI SUPERIORI!!!
VIA LATERALE: FASCI
RUBROSPINALI.
4 COLLICOLI, formazioni nel tetto
del mesencefalo;
2 superiori, sensazioni visive
e 2 inferiori, sensazioni uditive
VIA MEDIALE:FASCI
RETICOLOSPINALI
VIA MEDIALE:
FASCI VESTIBOLO-SPINALI
VIA MEDIALE:
FASCI
TETTOSPINALI
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I SEGNALI IN USCITA
DALLA VIA PIRAMIDALE E DA QUELLA EXTRAPIRAMIDALE
VENGONO CONTINUAMENTE RIADATTATI, QUINDI MODIFICATI,
COL PROCEDERE DEL MOVIMENTO (CERVELLETTO)
LE EFFERENZE CEREBELLARI
VANNO A REGOLARE CONTINUAMENTE,
INTEGRANDO E RIELABORANDO,
LE ATTIVITA’ DELLE VIE PIRAMIDALE ED EXTRAPIRAMIDALE.
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GRADO DI ELABORAZIONE DELL’INFORMAZIONE MOTORIA
IL GRADO DI COMPLESSITA’ DELL’ELABORAZIONE DEI DATI
DIPENDE DA QUANTI PIU’ CENTRI PORTANO IL LORO CONTRIBUTO
ALLA ELABORAZIONE STESSA
CENTRI PRESENTI ANCHE NEL MIDOLLO SPINALE
RISPOSTA MOTORIA INVOLONTARIA, INCOSCENTE: NON COINVOLGE LA CORTECCIA
RISPOSTE INVOLONTARIE: DALLE PIU’ SEMPLICI ALLE PIU’ COMPLESSE, ELABORATE IN
FUNZIONE DEL NUMERO E DELLA LOCALIZZAZIONE DEI CENTRI CHE LE ELABORANO
RIFLESSI SPINALI: ELABORAZIONE SOLO A LIVELLO DI CENTRI MIDOLLARI
I RIFLESSI
IL RIFLESSO costituisce la risposta motoria involontaria
immediata ad uno stimolo specifico
(le condizioni interne ed esterne possono variare rapidamente e improvvisamente!!!!!)
AZIONI SEMPRE UGUALI A SE STESSE, CHE AVVENGONO
IN RISPOSTA SEMPRE A QUEL DETERMINATO STIMOLO
I riflessi aiutano a mantenere l'omeostasi
effettuando rapidi aggiustamenti della funzione di organi o apparati.
La risposta mostra una piccola variabilità:
l'attivazione di un particolare riflesso
produce sempre la stessa risposta stereotipata.
(RIFLESSI SOMATICI E VISCERALI)
SERVOMECCANISMI RIFLESSI!!!!!!
Il "percorso" di un singolo riflesso prende il nome di ARCO RIFLESSO:
un arco riflesso inizia a livello di un recettore
e termina in periferia su un organo effettore,
che può essere rappresentato da un muscolo o da una cellula ghiandolare.
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DA QUALI RECETTORI SENSORIALI
PUO’ PRENDERE AVVIO UN ARCO RIFLESSO?
ESTEROCETTORI:raccolgono informazioni dall'ambiente esterno
concernenti il tatto, la temperatura e la pressione, oltre ai più complessi sensi
speciali della vista, dell'olfatto, dell'udito e del gusto.
PROPRIOCETTORI: monitorizzano
la posizione del corpo (PROPRIOCEZIONE VERA E PROPRIA)
e il movimento (CINESTESIA) dei muscoli scheletrici e delle articolazioni e a
livello vestibolare (POSIZIONI STRATEGICHE per captare la posizione del
nostro corpo!!!!!).
INTEROCETTORI ( O ENTEROCETTORI): ricevono informazioni dagli
apparati digerente, respiratorio, cardiovascolare, urinario e riproduttivo, oltre alle
informazioni pressorie e dolorifiche.
CLASSIFICAZIONE DEI RIFLESSI IN BASE AL TIPO DI STIMOLO
PROPRIOCETTIVI: quando sono provocati da afferenze interne, MUSCOLARI, ARTICOLARI
E VESTIBOLARI
ESTEROCETTIVI: quando derivano da afferenze di recettori del TATTO e del GUSTO
TELECETTIVI: quando sono indotti da stimolazioni ACUSTICHE, VISIVE e OLFATTIVE
ENTEROCETTIVI: quando sono provocati da afferenze della MUSCOLATURA LISCIA
NOCICETTIVI: quando l’impulso attivante è di tipo DOLORIFICO
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TIPICI DELLA SPECIE
(Modificati o annullati
dall’APPRENDIMENTO)
O CONDIZIONATI
Sempre porzioni
subcorticali!!!!!
PIU’ VELOCI
RICHIEDONO PIU’ TEMPO
RIFLESSI MONOSINAPTICI E POLISINAPTICI
RITARDO SINAPTICO
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Un riflesso neurale (o riflesso) prevede 5 tappe:
ESEMPIO DI RIFLESSO POLISINAPTICO!!!!!
(in questo caso un
NOCICETTORE)
MECCANISMO
DIVERGENTE
(COLLATERALI;
RITARDO!!!!)
STRUTTURA AD
ARCO!!!
RICORDA!!!!
PROCESSAZIONE (O ELABORAZIONE): avviene
quando ci sono delle sinapsi!!!!
RIFLESSO DI STIRAMENTO O RIFLESSO MIOTATICO
(l’unico riflesso nel nostro corpo di tipo MONOSINAPTICO!!!
ESEMPIO: percussione del tendine rotuleo o patellare
e allungamento del muscolo quadricipite
IL PUNTO DI ORIGINE DELLA SENSAZIONE
UNICA SINAPSI!!!
E LA LOCALIZZAZIONE DELL’ EFFETTORE
COINCIDONO
CALCIATA TANTO PIU’ FORTE QUANTO PIU’ VELOCE E’ STATA LA
NOSTRA PERCUSSIONE!!!!!
Si verifica l’integrità dei segmenti spinali L2-L4
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RIFLESSO POLISINAPTICO ESTEROCETTIVO:
RIFLESSO FLESSORIO
EFFETTORE
ORIGINE DELLA
ORIGINE DELLA
SENSAZIONE
SENSAZIONE
I PROPRIOCETTORI
I propriocettori sono organi sensitivi specializzati che danno
informazioni
sia sulle posizioni assunte dal corpo in condizioni di quiete
(propriocezione propriamente detta),
sia sui parametri dinamici del movimento (cinestesia).
Essi si dividono in tre gruppi principali:
A) I propriocettori muscolari, di cui fanno parte i fusi neuromuscolari, gli organi
tendinei del Golgi, i recettori del Pacini a collocazione muscolare.
B) I propriocettori articolari e cutanei (qualcuno classifica i cutanei come
esterocettori!!!)
C) I propriocettori labirintici e del collo
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I FUSI NEUROMUSCOLARI
Collegati IN PARALLELO con le fibre muscolari
e responsabili del RIFLESSO DI STIRAMENTO O MIOTATICO
UN MUSCOLO CHE VIENE STIRATO DA UNA FORZA ESTERNA
E’ INDOTTO A CONTRARSI
PER VIA DELL’ATTIVAZIONE DEI FUSI NEUROMUSCOLARI
IN ESSO CONTENUTI
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PROPRIOCETTORI MUSCOLARI:
GLI ORGANI MUSCOLOTENDINEI DEL GOLGI
Al contrario del fuso neuromuscolare, hanno
sul loro stesso muscolo un
effetto inibitorio.
Infatti sono i responsabili del
RIFLESSO MIOTATTICO INVERSO che
determina il rilassamento del muscolo
e la contrazione dei muscoli antagonisti
I PROPRIOCETTORI ARTICOLARI E CUTANEI
Questi recettori hanno specifiche strutture ma, in generale,
sono composti da terminazioni nervose, singole o ramificate,
che sono di solito incluse in una capsula di tessuto connettivo.
Molti di questi recettori svolgono un doppio ruolo di
esterocettori e propriocettori, in quanto possono essere
localizzati sia sulle capsule articolari che nel derma.
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I recettori articolari sono rappresentati da:
-- terminazioni di Ruffini: ampiamente distribuite nelle capsule
articolari ma anche nel connettivo profondo in vicinanza di muscoli
ed ossa; portano informazioni sul senso di posizione e sulla direzione
di movimento degli arti. Pochi gradi di variazione della posizione
articolare sono in grado di modificare la loro frequenza di scarica.
-- corpuscoli di Pacini: in vicinanza dei tendini e delle articolazioni e
nelle capsule articolari; sensibili alla forte pressione
-- terminazioni libere: ampiamente distribuite nelle regioni più
esterne del derma e attorno alle articolazioni; contribuiscono alla
sensazione del dolore e ai riflessi di flessione.
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