Commissione del Farmaco dell’Area Vasta Emilia Nord Modena, 18 febbraio 2013 Alla c.a. Componenti della Commissione del farmaco dell’Area Vasta Emilia Nord Loro Sedi OGGETTO: Verbale riunione 29/01/2013 della Commissione del Farmaco dell’Area Vasta Emilia Nord Presenti: Maria Barbagallo, Angelo Benedetti, Lina Bianconi, Giovanni Bologna, Corrado Busani, Carlo Cagnoni, Fabio Caliumi, Marilena Castellana, Luigi Cavanna, Giovanni Maria Centenaro, Silvia Chiesa, Carlo Coscelli, Anna Maria Gazzola, Federica Gradellini, Sergio Maccari, Anna Maria Marata, Mauro Miselli, Carlo Missorini, Enrico Montanari, Alessandro Navazio, Giovanni Pedretti, Giovanni Pinelli, Italo Portioli, Daniela Riccò, Daria Sacchini, Nilla Viani. Assenti: Claudio Andreoli, Diego Ardissino, Giorgio Cioni, Giuseppe Grandi, Giuseppe Longo, Nicola Magrini, Saverio Santachiara. Sono presenti Antonia Del Bue, Enrico Damonti, Roberta Giroldini, Maria Cristina Pastorelli e Anna Zuccheri, in qualità di componenti della Segreteria Scientifica della CF AVEN. La riunione si è tenuta il 29 gennaio 2013 alle ore 14.30 presso la Sala della Biblioteca della Direzione Sanitaria dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma con il seguente ordine del giorno: I. Approvazione del verbale della riunione del 27 novembre 2012 II. Presentazione della nuova organizzazione delle attività della CRF in rapporto a quella delle CF AV III. Principi attivi in valutazione: - Plerixafor [in combinazione con G-CSF, per incrementare la mobilizzazione delle cellule staminali ematopoietiche al sangue periferico per la raccolta e il conseguente trapianto autologo in pazienti con linfoma e mieloma multiplo con una scarsa mobilizzazione cellulare] IV. Galantamina RP: completamento della valutazione alla luce della disponibilità in commercio del farmaco equivalente a rilascio prolungato V. Desametasone intravitreale nell’edema maculare secondario a RVO: riesame del parere espresso VI. Dronedarone: puntualizzazione delle limitazioni d’uso e proposta di monitoraggio dell’impiego da parte delle Aziende AVEN alla luce della recente revisione della Scheda di valutazione regionale del farmaco ad opera della CRF VII. Presentazione dei documenti della CRF: in primo piano e schede sui farmaci VIII. Varie ed eventuali I. Approvazione del verbale della riunione del 27 novembre 2012 Il verbale della riunione della CF AVEN del 27 novembre us ed il suo Allegato sono approvati all’unanimità dai presenti. II. Presentazione della nuova organizzazione delle attività della CRF in rapporto a quella delle CF AV La CRF è prossima alla scadenza del suo mandato. Pertanto, in considerazione del prossimo rinnovo il Servizio Politica del farmaco, in collaborazione con l’Area valutazione del Farmaco ed il Presidente della CRF ha formulato una proposta di riorganizzazione delle sue attività, in rapporto a quella delle CF di Area vasta in modo che, per gli argomenti più rilevanti: 1. Valorizzi/ottimizzi il lavoro fatto dalle singole Commissioni Locali (ricerca della letteratura e sua analisi critica). 1 Commissione del Farmaco dell’Area Vasta Emilia Nord - Segreteria Scientifica c/o CeVEAS – Centro per la Valutazione dell’Efficacia dell’Assistenza Sanitaria V.le L. A. Muratori, 201 – 41124 Modena – Tel. +39 059 435200 – Fax + 39 059 4352222 – E-mail: [email protected] Commissione del Farmaco dell’Area Vasta Emilia Nord 2. Consenta alle singole Commissioni di partecipare alla fase istruttoria delle valutazioni della CRF portando il proprio parere/esperienza/criticità nella fase decisionale. (analisi delle criticità/divergenze locali in fase di valutazione) 3. Metta in comune gli approfondimenti effettuati nei gruppi di lavoro locali 4. Consenta di tendere all’obiettivo di un Prontuario unico delle Aree Vaste praticamente coincidente con il PTR Tale proposta è stata presentata ai Presidenti delle 3 CF AV in occasione della riunione della CRF di gennaio 2013 a cui sono stati invitati e in considerazione del fatto che è stata da questi accettata si è stabilito di presentarla a ciascuna CF AV nella prima riunione utile. La dr.ssa Marata congiuntamente al Presidente della CF AVEN presentano in dettaglio alla Commissione la proposta formulata. Per i farmaci/classi di farmaci per i quali la CRF ha deciso approfondimenti e valutazioni specifiche verrà eseguita una valutazione centralizzata della letteratura daparte della segreteria della CRF, con predisposizione di una istruttoria base unica per tutte le Commissioni AV (coordinata). Tale istruttoria verrà condivisa con le Segreterie delle CF AV attraverso il Coordinamento delle Segreterie delle CF. Tale condivisione porterà ad un arricchimento dell’istruttoria, dato dal contributo delle Segreterie. Il materiale predisposto verrà quindi valutato dalle singole CF AV nella prima riunione utile. La CRF acquisirà gli esiti delle valutazioni attraverso la partecipazione diretta del Presidente e del / dei componenti delle singole CF AV nella prima riunione utile, al fine di assumere una decisione condivisa. Tale decisione verrà quindi messa a disposizione delle CF AVE perché venga recepita e vengano ove serve decise le modalità organizzative di gestione. Tale proposta ha suscitato molto interesse nei componenti della CF AVEN che hanno riconosciuto che sarebbe auspicabile una maggior interazione tra le CF AV e la CRF onde risolvere alcune criticità evidenziatesi nel corso degli ultimi anni (es. lunghezza eccessiva dei tempi di valutazione per farmaci anche importanti dal punto di vista clinico; disomogeneità nelle decisioni assunte tra le diverse AV o rispetto alla CRF). I presenti concordano tuttavia nel sottolineare come questo non debba comportare una riduzione dell’autonomia decisionale delle Commissioni di Area Vasta e debba inoltre essere impostato in modo da accelerare i percorsi di valutazione e decisionali. Si decide di anticipare la discussione dei punti IV – VI dell’ordine del giorno in quanto comportano tutti di riaffrontare argomenti che sono già stati oggetto di valutazione da parte della CF AVEN. IV. Galantamina RP: completamento della valutazione alla luce della disponibilità in commercio del farmaco equivalente a rilascio prolungato APPROVATO Reminyl®, Galnora 28 capsule rigide a rilascio prolungato (RP) da 8 mg, 16 mg o 24 mg, classe A, RRL, Nota AIFA 85, PT, PHT, N06DA04 Note della Segreteria Scientifica: La formulazione orale a rilascio prolungato di galantamina era già stata valutata nella riunione della CF AVEN del 06 settembre 2011. In tale occasione la CF AVEN aveva deciso di sospendere il parere relativamente all’inserimento in PT AVEN sulla base dei seguenti elementi: “in base alle evidenze esaminate e a quanto emerso durante la discussione, il vantaggio della formulazione a rilascio prolungato di galantamina rispetto alla formulazione a pronto rilascio consiste esclusivamente in una minor frequenza di somministrazioni giornaliere (una in luogo di due) senza vantaggi in termini di efficacia o sicurezza la galantamina a rilascio immediato sta per perdere il brevetto (gennaio 2012) e ciò porterà ad una riduzione del prezzo [dei farmaci che contengono tale principio attivo]” in attesa di conoscere il nuovo prezzo a cui sarebbero state commercializzate le specialità a rilascio immediato e quelle a rilascio prolungato di galantamina una volta scaduto il brevetto (vedi verbale riunione del 06 settembre 2011). Da giugno 2012 è presente nelle banche dati sanitario-farmaceutiche il generico Galnora, disponibile unicamente in formulazione a rilascio prolungato. Inoltre, in seguito alla disponibilità del generico, galantamina a rilascio prolungato (tutti i dosaggi) è stata inserita nelle “Liste di trasparenza” AIFAa. a Lista di trasparenza dei medicinali inseriti nell'elenco dei farmaci equivalenti. Aggiornamento del 15 gennaio 2013. ww.agenziafarmaco.gov.it/it/content/liste-di-trasparenza-e-rimborsabilit%C3%A0 2 Commissione del Farmaco dell’Area Vasta Emilia Nord - Segreteria Scientifica c/o CeVEAS – Centro per la Valutazione dell’Efficacia dell’Assistenza Sanitaria V.le L. A. Muratori, 201 – 41124 Modena – Tel. +39 059 435200 – Fax + 39 059 4352222 – E-mail: [email protected] Commissione del Farmaco dell’Area Vasta Emilia Nord La disponibilità del generico ha determinato una riduzione del prezzo della specialità, sia per quanto riguarda la formulazione a rilascio prolungato che, in modo proporzionale, di quella a rilascio immediato. Tuttavia, entrambe presentano attualmente rispetto al generico una differenza di prezzo di circa +1,60 €. La tabella seguente riporta un confronto dei costi della terapia con galantamina a seconda che si utilizzi il farmaco equivalente a rilascio prolungato oppure la specialità (a rilascio prolungato o immediato): Specialità Costo terapia iniziale (prime 4 settimane) Reminyl® 32,61 € 40,62 € - 45,70 € Reminyl® RP 32,61 € 40,62 € - 45,70 € Galnora RP 31,02 € 39,02 € - 44,09 € Costo mesi successivi (posologia: 16 mg mg/die) – 24 Nel capitolato della Gara AVEN appena licenziato è stata inserita solamente la formulazione a rilascio immediato in quanto è l’unica presente attualmente in PT AVEN. Pertanto in caso di inserimento di galantamina RP in PT AVEN, di tale decisione e conto della decisione della CF AVEN. Tenendo conto degli elementi sopra esposti la Segreteria Scientifica propone alla CF AVEN di inserire in PT AVEN il generico di galantamina RP. La CF AVEN accoglie la proposta della Segreteria Scientifica ed esprime PARERE FAVOREVOLE all’inserimento in PT AVEN di galantamina a rilascio prolungato. V. Desametasone intravitreale nell’edema maculare secondario a RVO: riesame del parere espresso APPROVATO CON RICHIESTA MOTIVATA PERSONALIZZATA Ozurdex® impianto in applicatore per uso intravitreale da 700 mcg di desametasone, classe H OSP, S01BA01 Note della Segreteria Scientifica: Ozurdex® è un impianto per somministrazione intravitreale contenente il corticosteroide desametasone. E’ stato registrato ed è attualmente rimborsato per 2 indicazioni: trattamento di pazienti adulti con edema maculare secondario ad occlusione venosa retinica di branca (BRVO) o ad occlusione venosa retinica centrale (CRVO); trattamento di pazienti adulti con infiammazione del segmento posteriore dell'occhio causata da uveite non infettiva.1 Di queste, la prima era già stata valutata nella riunione della CF AVEN del 25 ottobre 2011 sulla base delle richieste di inserimento in PT AVEN pervenute. In tale occasione la CF AVEN aveva espresso il seguente parere: “considerato che le caratteristiche della maculopatia secondaria ad occlusione venosa retinica di branca (BRVO) o centrale (CRVO) possono orientare la scelta terapeutica verso la somministrazione intravitreale di principi attivi antinfiammatori (corticosteroidi) o antiproliferativi (anti-VEGF), per quanto riguarda la disponibilità di un trattamento antinfiammatorio ……. la CF AVEN concorda sulla necessità di rendere disponibile un corticosteroide, somministrabile per via intravitreale. Dopo aver valutato il rapporto costo/beneficio fra i corticosteroidi disponibili/importabili, esprime PARERE FAVOREVOLE ad inserire in PT AVEN il triamcinolone acetonide per uso intravitreale, disponibile come specialità medicinale estera. La CF AVEN esprime, infine, PARERE NON FAVOREVOLE ad inviare alla CRF richiesta di inserimento in PTR dell’impianto di desametasone per uso intravitreale” (vedi verbale della riunione del 25 ottobre 2011). La decisione di rivalutare il farmaco per la stessa indicazione è motivata dal fatto che: a settembre 2012 la CRF ha inserito in PTR sia desametasone per uso intravitreale (DEX ivtr) che triamcinolone (TMA) ivtr (vedi Doc PTR n. 167)b b Desametasone impianto intravitreale. Documento PTR n. 167. http://www.saluter.it/documentazione/ptr/elaborati/167_desametasone/view 3 Commissione del Farmaco dell’Area Vasta Emilia Nord - Segreteria Scientifica c/o CeVEAS – Centro per la Valutazione dell’Efficacia dell’Assistenza Sanitaria V.le L. A. Muratori, 201 – 41124 Modena – Tel. +39 059 435200 – Fax + 39 059 4352222 – E-mail: [email protected] Commissione del Farmaco dell’Area Vasta Emilia Nord a dicembre desametasone ai NOP delle desametasone 2012 sono pervenute alla Segreteria Scientifica 2 richieste di rivalutazione del ivtr Province AVEN stanno pervenendo richieste di utilizzo per singolo paziente di ivtr per l’indicazione registrata ed inclusa in PTR Più in dettaglio, le richieste di rivalutazione sono 2, provenienti da: − Dr.ssa Monica Camparini / Prof. Stefano Gandolfi U.O. Oculistica Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma − Prof. Gian Maria Cavallini SOC Oftalmologia Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Modena Entrambe di dicembre 2012, sono identiche nelle motivazioni che ne hanno indotto la redazione e che sono di seguito riassunte: a. DEX ivtr è stato inserito in PTR a settembre 2012; b. DEX ivtr non ha indicazioni sovrapponibili al triamcinolone acetonide ivtr (a questo proposito viene citata la Tabella allegata alla scheda di valutazione della CRF che riassume indicazioni registrate per i 2 farmaci) c. non essendo le indicazioni sovrapponibili, l’alta esposizione a rischi da responsabilità professionale per il medico oculista non è coperta dal sistema assicurativo SOI (viene citata come riferimento una lettera della SOI di febbraio 2012 in cui si puntualizza la mancata copertura per l’uso ivtr di TMA da parte della assicurazione integrativa stipulata dalla Società per i propri iscritti e legata espressamente all’utilizzo off-label per via intravitreale di bevacizumab); d. la normativa sull’importazione dei farmaci dall’estero prevede che non esistano alternative terapeutiche registrate in Italia, che l’importazione sia giustificata da carattere di eccezionalità e che l’uso del farmaco avvenga nel rispetto della normativa italiana e delle condizioni d’uso autorizzate nel paese di provenienza; e. l’art. 1, comma 796, lettera z della finanziaria 2007 dispone che l’uso di un farmaco off label secondo la L. 94/98 (legge di Bella) “…non sia applicabile al ricorso a terapie farmacologiche a carico del SSN, che, nell’ambito dei presidi ospedalieri o di altre strutture e interventi sanitari, assuma carattere diffuso e sistematico e si configuri, al di fuori delle condizioni di autorizzazione all’immissione in commercio, quale alternativa terapeutica rivolta a pazienti portatori di patologie per le quali risultino autorizzati farmaci recanti specifica indicazione al trattamento…”. Note della Segreteria Scientifica: A settembre 2012 la Commissione Regionale del Farmaco ha inserito in PTR sia desametasone impianto per uso ivtr che triamcinolone acetonide sospensione sterile priva di conservanti per uso ivtr importabile dagli USA per l’uso nel trattamento della maculopatia secondaria ad occlusione venosa retinica di branca (BRVO) o centrale (CRVO) con una unica scheda di valutazioneb lasciando di fatto la facoltà alle CF AV di scegliere il corticosteroide da inserire nel proprio Prontuario per il trattamento di tale condizione. Il fatto che le indicazioni dei due prodotti non fossero sovrapponibili in modo letterale non è stata considerata una pregiudiziale in sede di valutazione. Infatti: è vero che l’indicazione di TMA ivtr è più generica: “trattamento delle condizioni infiammatorie oculari non responsive ai corticosteroidi topici tuttavia non vi è dubbio sul fatto che l’edema maculare da RVO non è trattabile con corticosteroidi topici perché NON risponderebbe data l’anatomia dell’occhio e la sede in cui si verifica la lesione che causa l’edema della macula, tanto che infatti è necessario ricorrere alla somministrazione intravitreale non è infrequente che, soprattutto se autorizzati mediante procedura nazionale o di mutuo riconoscimento medicinali del tutto analoghi per composizione e via di somministrazione, si trovino ad avere indicazioni d’uso non perfettamente sovrapponibili che sono frutto di differenze nelle domande di autorizzazione all’immissione in commercio più che di reali differenze dal punto di vista clinico l’uso di TMA ivtr nel trattamento dell’edema maculare secondario ad RVO è documentato in letteratura, e la formulazione in commercio in Italia non autorizzata per l’uso ivtr e che contiene alcool benzilico come conservante (es. Kenacort®) è stata per molto tempo utilizzata per tale indicazione, già prima dell’avvento di DEX ivtr 4 Commissione del Farmaco dell’Area Vasta Emilia Nord - Segreteria Scientifica c/o CeVEAS – Centro per la Valutazione dell’Efficacia dell’Assistenza Sanitaria V.le L. A. Muratori, 201 – 41124 Modena – Tel. +39 059 435200 – Fax + 39 059 4352222 – E-mail: [email protected] Commissione del Farmaco dell’Area Vasta Emilia Nord Triamcinolone acetonide: prodotti disponibili e evidenze a supporto dell’uso nell’edema maculare da RVO Le seguenti tabelle riassumono le caratteristiche rispettivamente dei: a. prodotti a base di triamcinolone acetonide per uso parenterale disponibili in Italia Prodotto Kenacort®, Triacort® e Triamvirgi® 3 fl da 1 ml 40mg/ml Triacort® e Triamvirgi® 3 flac da 2 ml 80mg/2ml indicazioni registrate / approvate2-4 Per via i.m., quando non attuabile la terapia orale: condizioni morbose quali sindromi allergiche, dermatosi, artrite reumatoide generalizzata ed altre affezioni del tessuto connettivo. Per via intra-articolare o intraborsale e direttamente nelle guaine tendinee e nelle formazioni cistiche tendinee: terapia locale a breve termine del dolore, della tumefazione e della rigidità articolare conseguenti ad artrite traumatica o reumatoide, osteoartrite, sinovite, borsite e tenosite. Eccipienti: Carmellosa sodica; sodio cloruro; polisorbato 80; alcool benzilico; acqua p.p.i. Uso ivtr: via di somministrazione non autorizzata. La scheda tecnica riporta che “in seguito a somministrazione intravitreale sono state riportate endoftalmiti, infiammazioni dell'occhio, aumento della pressione intraoculare, disturbi della vista inclusa la perdita della vista”. La somministrazione … non è raccomandata, né è indicata per questa via. b. dei prodotti per uso ivtr a base di triamcinolone acetonide in commercio negli USA Indicazioni registrate per l’uso ivtr Forma farm. Triesence® 5 Trivaris® 6 a. Trattamento delle seguenti patologie oftalmiche: • Oftalmia simpatica • arterite temporale • Uveite • Condizioni infiammatorie oculari che non rispondono ai corticosteroidi topici a. Trattamento delle seguenti patologie oftalmiche: • Oftalmia simpatica • arterite temporale • Uveite • Condizioni infiammatorie oculari che non rispondono ai corticosteroidi topici b. Visualizzazione durante vitrectomia 1 fl monouso da 1 ml contenente 40mg/ml di TMA in sospensione sterile 1 sir monouso contenente 8 mg di TMA sospensione sterile (80mg/ml) in gel acquoso Eccipienti Carmellosa sodica; sodio cloruro; polisorbato 80; potassio cloruro; ca cloruro; mg cloruro; sodio acetato; sodio citrato; acqua p.p.i.; sodio idrossido e acido cloridrico q.b. ad avere un pH tra 6 e 7,5 Sodio ialuronato; sodio cloruro; sodio fosfato bibasico; sodio fosfato monobasico; acqua p.p.i. Posologia per l’indicaz. a. Iniziale: 4mg (100microlitri). Dosi supplementari da somministr. al bisogno nel corso del trattamento Una iniezione singola di 4mg (50 microlitri) 5 Commissione del Farmaco dell’Area Vasta Emilia Nord - Segreteria Scientifica c/o CeVEAS – Centro per la Valutazione dell’Efficacia dell’Assistenza Sanitaria V.le L. A. Muratori, 201 – 41124 Modena – Tel. +39 059 435200 – Fax + 39 059 4352222 – E-mail: [email protected] Commissione del Farmaco dell’Area Vasta Emilia Nord Analisi delle evidenze disponibili: La ricerca bibliografica condotta nelle banche dati PubMed e Cochrane Libraryc ha reperito 15 RCT e 1 revisione sistematica Cochrane che hanno valutato l’uso di triamcinolone acetonide (TMA) per via ivtr nel trattamento dell’edema maculare da RVO. La Revisione sistematica, pubblicata nel 2009, si poneva come obiettivo di valutare sicurezza ed efficacia dell’utilizzo dei corticosteroidi per via ivtr nel trattamento della occlusione venosa retinica centrale (CRVO).7 I criteri di inclusione predeterminati erano i seguenti: RCT in pazienti con CRVO di qualsiasi età o sesso che hanno confrontato un corticosteroide somministrato per via ivtr (qualsiasi dosaggio e forma farmaceutica) vs lo standard of care, ovvero la storia naturale di malattia, e con un follow-up di almeno 6 mesi. L’esito primario era rappresentato dalla percentuale di casi che ottenevano un miglioramento dell’acuità visiva (espressa come variazione del logMAR) superiore a 0,1 rispetto al baseline al follow-up a 6 mesi. Sono stati, inoltre, valutati: gli eventi avversi correlati al trattamento, la variazione media a 6 mesi dell’acuità visiva, la variazione dello spessore retinico, le complicanze. Nessuno dei 9 RCT individuati è stato poi incluso nella revisione, perché non rispettavano i criteri di inclusione (metodologici e di durata) e a questo punto la revisione ha considerato anche i risultati relativi a case report e serie di casi, con follow-up da 4 a 12 mesi. La mancanza di RCT ha comunque impedito la metanalisi dei dati. Per quanto riguarda triamcinolone, la revisione ha incluso 9 serie di casi, 4 studi osservazionali e 5 case report. Sono state usate le formulazioni per uso intrarticolare o intramuscolare Kenacort® e Kenalog®, entrambe contenenti alcool benzilico. La posologia utilizzata è stata in genere di 4 mg, ma in un caso sono stati somministrati 25 mg. Per quanto riguarda la frequenza delle somministrazioni in genere dopo la prima iniezione non ne sono state praticate altre. Il follow up è variato da 3 a 24 mesi. L’evento avverso più frequentemente descritto è stato l’aumento della pressione intraoculare (IOP). La revisione sistematica non tiene conto dello studio SCORE che ha valutato il triamcinolone da solo per il trattamento della maculopatia da RVO in quanto pubblicato successivamente. Si tratta di un RCT di fase III, supportato dal National Eye Institute dell’NIH, che si è prefisso di valutare l’efficacia del triamcinolone (TMA) ivtr (1 mg e 4 mg) vs la terapia standard nel trattamento della perdita della vista associata all’edema maculare da CRVO in forma perfusa o da BRVO. I risultati relativi a ciascuna delle due forme di RVO sono stati pubblicati sotto forma di report distinti: SCORE-CRVO:8 271 pazienti adulti (età media 68 anni; 45% donne) con edema maculare da CRVO, una acuità visiva media (in Snellen equivalenti) di 51,2 e una durata media dell’edema di 4,3 mesi sono stati randomizzati a ricevere TMA ivtr (183 pazienti, di cui 91 trattati con il dosaggio di 4 mg e 92 con il dosaggio di 1 mg) oppure ad essere sottoposti a sola osservazione (88 pazienti) per un periodo di 36 mesi. Le visite di controllo erano programmate ogni 4 mesi per tutta la durata dello studio. Era previsto il ritrattamento dei pazienti ad ogni visita di controllo tranne se si fosse verificata una delle seguenti condizioni per cui era consentito (ma non obbligatorio) differire il ritrattamento: 1. successo del trattamento 2. controindicazioni al ritrattamento per gli eventi avversi associati alla precedente somministrazione (a giudizio del clinico) 3. probabile inutilità di ulteriori somministrazioni (a giudizio del clinico) I pazienti potevano essere spostati a TMA se l’acuità visiva risultava peggiorata di almeno 15 lettere in 2 visite consecutive. L’esito primario di efficacia era rappresentato dalla percentuale di pazienti con un miglioramento dell’acuità visiva a 12 mesi di almeno 15 lettere rispetto al basale. A 12 mesi, il 26,5% dei pazienti trattati con TMA 1 mg e il 25,6% dei pazienti trattati con il dosaggio da 4 mg ha raggiunto l’esito primario di efficacia rispetto al 6,8% dei pazienti nel gruppo sottoposto alla sola osservazione. La differenza è risultata statisticamente significativa. Il numero medio di somministrazioni di TMA nei primi 12 mesi è stato di 2,2 nel braccio trattato con 1 mg e di 2 nel braccio trattato con 4 mg. Nel 66% dei casi la causa della mancata somministrazione di ulteriori dosi è stata l’efficacia del trattamento; nell’11% la sua inutilità e nel 7% sono stati gli eventi avversi. c Stringhe utilizzate per la ricerca: in PubMed: Keyword: triamcinolone intravitreal retinal vein occlusion Limiti: Randomized Controlled Trial, Humans nella Cochrane Library: Keyword: triamcinolone intravitreal retinal vein occlusion 6 Commissione del Farmaco dell’Area Vasta Emilia Nord - Segreteria Scientifica c/o CeVEAS – Centro per la Valutazione dell’Efficacia dell’Assistenza Sanitaria V.le L. A. Muratori, 201 – 41124 Modena – Tel. +39 059 435200 – Fax + 39 059 4352222 – E-mail: [email protected] Commissione del Farmaco dell’Area Vasta Emilia Nord Per quanto riguarda gli eventi avversi, l’aumento della IOP e la comparsa di cataratta sono stati quelli più frequentemente segnalati. L’aumento della IOP è stato significativamente più frequente con il dosaggio di TMA da 4 mg rispetto a 1 mg o alla sola osservazione. La progressione della opacità visiva negli occhi fachici non è, invece, risultata significativamente diversa tra i 3 gruppi. Sono stati effettuati 4 interventi di cataratta nel gruppo trattato con TMA 4mg e nessuno negli altri 2 gruppi. Non sono stati segnalati casi di endoftalmite o di distacco di retina. SCORE-BRVO:9 411 pazienti adulti (età media 67,4 anni; 49% donne) con edema maculare da BRVO, una acuità visiva media (in Snellen equivalenti) di 57 e una durata media dell’edema di 4,4 mesi sono stati randomizzati a ricevere TMA ivtr (274 pazienti, di cui 138 trattati con il dosaggio di 4 mg e 136 con il dosaggio di 1 mg) oppure ad essere trattati con laser a griglia (137 pazienti) per un periodo di 36 mesi. Le visite di controllo erano programmate ogni 4 mesi per tutta la durata dello studio. Era previsto il ritrattamento dei pazienti ad ogni visita di controllo tranne se si fosse verificata una delle seguenti condizioni per cui era consentito (ma non obbligatorio) differire il ritrattamento: 1. successo del trattamento 2. controindicazioni al ritrattamento per gli eventi avversi associati alla precedente somministrazione (a giudizio del clinico) oppure, in caso di trattamento con laser griglia, se era stato eseguito il massimo numero di trattamenti consentiti 3. probabile inutilità di ulteriori somministrazioni (a giudizio del clinico) I pazienti potevano essere spostati a TMA o viceversa a laser se l’acuità visiva risultava peggiorata di almeno 15 lettere in 2 visite consecutive. L’esito primario di efficacia era rappresentato dalla percentuale di pazienti con un miglioramento dell’acuità visiva a 12 mesi di almeno 15 lettere rispetto al basale. Non ci sono state differenze significative tra laser a griglia e TMA ivtr (entrambi i dosaggi) in termini di percentuale di pazienti con un miglioramento dell’acuità visiva a 12 mesi di almeno 15 lettere rispetto al basale: questa è risultata pari al 28,9% dei pazienti con il laser e al 25,6% e 27,2%, rispettivamente, con TMA 1 mg e 4 mg. Non sono risultate inoltre significativamente diverse le percentuali di pazienti che hanno avuto una riduzione dell’acuità visiva di almeno 15 lettere: 14,9% dei pazienti con il laser, 11,6% con TMA da 1 mg e 12% con TMA da 4 mg. Il numero medio di somministrazioni di TMA ivtr nei primi 12 mesi dello studio è stato di 2,2 con TMA 1 mg e di 2,1 con TMA 4 mg. Per quanto riguarda gli eventi avversi, l’aumento della IOP e la comparsa di cataratta sono stati quelli più frequentemente segnalati. L’aumento della IOP è stato significativamente più frequente con TMA rispetto al laser e col dosaggio più alto di TMA rispetto al più basso (41% dei pazienti con TMA 4 mg e 8% con TMA 1 mg vs 2% con il laser). La progressione della opacità visiva negli occhi fachici è risultata significativamente più frequente con TMA (entrambi i dosaggi) rispetto al laser (35% dei pazienti con TMA 4 mg e 25% con TMA 1 mg vs 13% con il laser). Sono stati eseguiti 4 interventi di cataratta nel gruppo TMA 4mg e 3 nel gruppo laser, nessuno nel gruppo TMA 1 mg. Non sono stati segnalati casi di endoftalmite con il laser o TMA 1 mg; è stato segnalato 1 caso con TMA 4 mg (con recupero completo). E’ stato segnalato 1 caso di distacco di retina con laser e 1 caso con TMA 1 mg. Un RCT di fase III, supportato dal National Eye Institute dell’NIH, si è prefisso di valutare l’efficacia del triamcinolone (TMA) ivtr (1 mg e 4 mg) vs la terapia standard nel trattamento della perdita della vista associata all’edema maculare da CRVO in forma perfusa o da BRVO. Nello studio SCORE TMA ivtr si è dimostrato più efficace della sola osservazione nel migliorare l’acuità visiva a 12 mesi nella CRVO e non significativamente diverso dal laser a griglia nel migliorare l’acuità visiva nella BRVO La frequenza media delle somministrazioni è stata in entrambi i casi di circa 2 in 12 mesi. Ne pazienti con CRVO, l’aumento della pressione intraoculare (IOP) è stato significativamente più frequente con il dosaggio di TMA da 4 mg rispetto a 1 mg o alla sola osservazione. La progressione della opacità visiva negli occhi fachici non è, invece, risultata significativamente diversa tra i 3 gruppi. Nei pazienti con BRVO la frequenza di eventi avversi, in particolare aumento della IOP e cataratta, è stata significativamente maggiore con TMA 4 mg rispetto al laser (e al dosaggio di 1 mg, che però è anche risultato meno efficace). 7 Commissione del Farmaco dell’Area Vasta Emilia Nord - Segreteria Scientifica c/o CeVEAS – Centro per la Valutazione dell’Efficacia dell’Assistenza Sanitaria V.le L. A. Muratori, 201 – 41124 Modena – Tel. +39 059 435200 – Fax + 39 059 4352222 – E-mail: [email protected] Commissione del Farmaco dell’Area Vasta Emilia Nord Desametasone ivtr: evidenze a supporto dell’uso nell’edema maculare da RVO Non sono stati pubblicati altri studi che abbiano valutato l’efficacia dell’impianto di desametasone per uso ivtr nel trattamento dell’edema maculare secondario ad RVO, oltre allo studio GENEVA di cui sono attualmente disponibili i risultati della fase di estensione in aperto a 12 mesi. La prima parte dello studio, quella randomizzata in doppio cieco verso sham injection, su cui si è basata la registrazione del farmaco per questa indicazione era già stata presa in esame dalla CF AVEN al momento della prima valutazione che è stata effettuata di questo farmaco. Si rimanda, perciò, al verbale della riunione del 25 ottobre 2011 per la trattazione dettagliata mentre qui si ricordano solo i punti essenziali. GENEVA sono in realtà 2 RCT durati 180 giorni e pubblicati sotto forma di unico L’efficacia di desametasone report in cui desametasone ivtr (impianto da 350 mcg o 700 mcg) è stato impianto intravitreale confrontato con la sham injection in 1.267 pazienti adulti (età media: 64 anni) con (GENEVA) nel trattamento maculopatia da RVO (eziologia: 65% BRVO e 35% CRVO), con una durata media dell’edema maculare 10 dell’edema maculare di 156 giorni. L’acuità visiva media al baseline era di 54,3 secondario a RVO è stata lettere. L’esito primario complessivo dei 2 RCT era rappresentato dal tempo al valutata nell’ambito di 2 RCT raggiungimento di un miglioramento di 15 lettere rispetto all’acuità visiva (BCVA) i cui risultati sono stati presenti sotto forma di unico al baseline, che era anche l’esito primario di uno dei 2 studi ma non dell’altro per il report (Studio GENEVA). quale l’esito primario era rappresentato dalla percentuale di pazienti che a 180 I due studi sommano 2 esiti giorni aveva un miglioramento di almeno 15 lettere dell’acuità visiva. che non sono per entrambi In base ai risultati dello studio, presentati in termini di percentuale cumulativa di l’esito primario e tutti i pazienti che aveva avuto un miglioramento di 15 lettere rispetto all’acuità visiva risultati sono disponibili solo (BCVA) al baseline, desametasone è risultato significativamente più efficace della come dati cumulativi. sham injection, con un tasso cumulativo di risposta del 41% e del 40% DEX ivtr risulta superiore alla rispettivamente con DEX 700 mcg e 350 mcg vs 23% con sham injection. sham injection in termini di percentuale di pazienti con Considerando invece la percentuale di pazienti che a 180 giorni aveva un un miglioramento dell’acuità miglioramento di almeno 15 lettere dell’acuità visiva non si sono avute differenze visiva di almeno 15 lettere, statisticamente significative tra DEX 700 mcg e la sham injection (22% vs 18% dei ma non in termini di pazienti, rispettivamente). percentuale di pz che a 180 L’aumento della pressione intraoculare era stato l’unico evento avverso gg. hanno registrato tale significativamente più frequente con il farmaco rispetto al placebo (4% con DEX miglioramento. 700 mcg e 3,9% con DEX 350 mcg vs 0,7% con sham injection). Dopo la risomministrazione Nel 2011 sono stati pubblicati i risultati della fase di estensione in aperto dello del farmaco, l’effetto sulla acuità visiva è simile a quello studio che ha avuto analoga durata (altri 180 gg.) e lo scopo di valutare la osservato dopo la prima sicurezza e l’efficacia in seguito alla somministrazione di un secondo impianto di 11 somministrazione. DEX, avvenuta al termine della fase in doppio cieco dello studio GENEVA. Sono La frequenza complessiva a stati ritrattati con un unico dosaggio di DEX quello di 700 mcg i pazienti con: 12 mesi di cataratta è acuità visiva inferiore a 84 lettere (20/20) o intorno al 30% (simile a spessore retinico nel subcampo centrale della macula maggiore di 250 quella osservata con micron triamcinolone ivtr nello e per i quali, secondo il giudizio dello sperimentatore, la procedura non studio SCORE. comportava un rischio significativo. In totale si è trattato di 997 pazienti dei 1.267 iniziali. Gli altri 199 sono entrati nel follow-up senza ricevere il 2° impianto. Gli eventi avversi più comunemente segnalati nei 12 mesi complessivi di durata del GENEVA con DEX ivtr sono stati: - emorragia congiuntivale (24,9% dei pazienti trattati con 2 impianti da 700 mcg, 22,5% dei pazienti trattati con un impianto da 350 mcg e uno da 700 mcg e 22,3% dei pazienti che alla prima somministrazione hanno ricevuto la sham injection e alla seconda l’impianto da 700 mcg); - aumento della IOP (32,8% complessivamente dei pazienti che hanno ricevuto 2 impianti di DEX 700 mcg) La frequenza di cataratta a 12 mesi è stata pari al 29,8% negli occhi fachici che hanno ricevuto 2 impianti di DEX 700 mcg e al 19,8% negli occhi che hanno ricevuto un impianto da 350 mcg e uno da 700 mcg vs 10,5% dei pazienti che ha ricevuto la sham injection e poi l’impianto da 700 mcg. Nei pazienti che hanno ricevuto una unica somministrazione iniziale di DEX la frequenza osservata è stata del 7,6% con il dosaggio di 700 mcg e di 7,7% con il dosaggio di 350 mcg. Nei pazienti che hanno ricevuto la sola sham injection la frequenza osservata a 12 mesi è stata del 5,7%. 8 Commissione del Farmaco dell’Area Vasta Emilia Nord - Segreteria Scientifica c/o CeVEAS – Centro per la Valutazione dell’Efficacia dell’Assistenza Sanitaria V.le L. A. Muratori, 201 – 41124 Modena – Tel. +39 059 435200 – Fax + 39 059 4352222 – E-mail: [email protected] Commissione del Farmaco dell’Area Vasta Emilia Nord Gli effetti sull’acuità visiva e sullo spessore retinico sono stati simili dopo la seconda somministrazione di DEX 700 mcg a quelli osservati dopo la prima somministrazione dell’impianto. Considerazioni sui costi La tabella seguente riporta il costo a 1 anno del trattamento con desametasone impianto o triamcinolone sospensione per uso intravitreale per l’indicazione nell’edema maculare secondario a RVO, tenuto conto della posologia registrata in scheda tecnica ed utilizzata negli studi che hanno valutato i 2 corticosteroidi per questa indicazione: Specialità ® Dosaggio da RCP 1 impianto ivtr. Ozurdex ® Triesence 1 fiala Costo/dose* 942,21€ (869,94€)** 164,00€ Costo annuo* 942,21 (869,94) € (1 impianto) 1.884,42 (1.739,88) € (2 impianti) 328€ (2 dosi) ® *i costi sono calcolati sul prezzo ex-factory per Ozurdex e sul prezzo unitario desunto dalla offerta di Interfarmaci per Triesence®. Riguardano solo i farmaci e non tengono conto di quelli legati alla loro somministrazione **il costo/dose riportato tra parentesi dovrebbe essere quello effettivo, tenuto conto degli sconti praticati alle Aziende Sanitarie Discussione: Di seguito sono sintetizzate le considerazioni emerse durante la discussione che è seguita alla presentazione delle evidenze e alla acquisizione degli altri elementi sopra illustrati: i dati a supporto dell’uso di desametasone (DEX) ivtr nel trattamento della RVO derivano da 2 RCT di confronto verso sham injection durati 180 gg. e presentati sotto forma di unico report, noti come GENEVA. In base ai risultati, DEX ivtr si è dimostrato superiore in termini di percentuale cumulativa di pazienti che ottengono un miglioramento dell’acuità visiva di almeno 15 lettere, ma non come percentuale di pazienti che a 180 gg. aveva registrato tale miglioramento. Va sottolineato, comunque, che i due studi sommano 2 esiti che NON sono per entrambi l’esito primario e che tutti i risultati sono disponibili solo come dati cumulativi; la sicurezza ed efficacia della risomministrazione del farmaco è stata valutata in un’estensione in aperto di GENEVA durata ulteriori 180 gg. Dopo la risomministrazione del farmaco l’effetto sulla acuità visiva è stato simile a quello osservato dopo la prima somministrazione; la frequenza totale di cataratta è risultata intorno al 30% (simile a quella che si è ossevata con triamcinolone ivtr nello studio SCORE, che ne ha valutato l’efficacia verso terapia standard nella CRVO e nella BRVO) come anticipato sopra, l’efficacia del triamcinolone ivtr nelle 2 forme di RVO è stata valutata nell’ambito di un RCT finanziato dall’NIH (studio SCORE), in cui TMA ivtr si è dimostrato significativamente più efficace della sola osservazione nella CRVO e non significativamente diverso dal laser a griglia nel migliorare l’acuità visiva nella BRVO la frequenza media delle somministrazioni è stata di circa 2 in 12 mesi, paragonabile a quella prevista in scheda tecnica per DEX ivtr non emergono, pertanto, elementi che possano indicare un possibile vantaggio né in termini di efficacia né di sicurezza per DEX ivtr rispetto a TMA ivtr il costo di 2 somministrazioni di TMA ivtr è di molto inferiore a quello di 2 somministrazioni dell’impianto di DEX, considerando le posologie registrate/utilizzate negli studi per quanto riguarda l’indicazione generica riportata nella scheda tecnica americana per TMA ivtr, ovvero “trattamento delle condizioni infiammatorie oculari che non rispondono ai corticosteroidi topici”, la CF AVEN ritiene che non vi siano elementi che inducano a ritenere che dal punto di vista clinico la RVO non rientri in questa definizione in quanto: o la patologia presenta una componente infiammatoria (che crea i presupposti per l’uso di un corticosteroide per il suo trattamento) o per questioni anatomiche non è trattabile con un corticosteroide topico che non consentirebbe di raggiungere concentrazioni efficaci a livello retinico per tale ragione, alcuni componenti della Commissione propongono di incontrare una rappresentanza degli specialisti oculisti che lavorano presso le Aziende Sanitarie di AVEN (ad es. uno per Azienda) in 9 Commissione del Farmaco dell’Area Vasta Emilia Nord - Segreteria Scientifica c/o CeVEAS – Centro per la Valutazione dell’Efficacia dell’Assistenza Sanitaria V.le L. A. Muratori, 201 – 41124 Modena – Tel. +39 059 435200 – Fax + 39 059 4352222 – E-mail: [email protected] Commissione del Farmaco dell’Area Vasta Emilia Nord - - - modo da potersi confrontare sulle criticità legate all’impiego nella pratica clinica dell’uno e dell’altro prodotto alcuni componenti propongono, inoltre, di vincolare l’uso di Ozurdex® alla presentazione di una relazione clinica dettagliata ai Servizi farmaceutici dalla quale emergano le motivazioni cliniche che hanno portato al suo impiego rispetto all’altro corticosteroide disponibile, che presenta dati di efficacia nell’edema maculare da RVO ed un costo decisamente inferiore si sottolinea che le richieste di utilizzo per l’indicazione nell’edema maculare da RVO NON devono essere inviate ai NOP competenti per territorio per quanto riguarda il problema medico-legale sollevato dai richiedenti, viene puntualizzato che per quanto riguarda gli specialisti dipendenti delle Aziende Sanitarie della Regione Emilia-Romagna che effettuano prestazioni in regime convenzionato è assicurata la copertura assicurativa per colpa grave dalle polizze assicurative aziendali in essere, a maggior ragione per l’uso di farmaci secondo le indicazioni per cui questi sono inseriti nel Prontuario Regionale o di Area Vasta si propone, tuttavia, di chiedere alla CRF di approfondire maggiormente la questione per quanto riguarda la importazione e l’utilizzo del triamcinolone intravitreale estero inoltre, poiché recentemente ranibizumab ha ottenuto da AIFA la rimborsabilità per l’indicazione “trattamento della diminuzione visiva causata dall'edema maculare secondario ad occlusione venosa retinica (RVO di branca o RVO centrale)” si propone di chiedere alla CRF di rivalutare entrambi i corticosteroidi per definirne il ruolo in terapia anche rispetto agli anti-VEGF Sulla base di quanto sopra riportato la decisione della CF AVEN è stata la seguente: La CF AVEN ha espresso PARERE FAVOREVOLE all’inserimento in PT AVEN di desametasone impianto intravitreale con richiesta motivata ed ha confermato il parere favorevole già espresso relativamente al triamcinolone acetonide intravitreale importabile dagli USA. Ha proposto, inoltre, di chiedere alla CRF di meglio definire: il posto in terapia di questi 2 corticosteroidi anche in rapporto al ranibizumab che ha recentemente ottenuto la rimborsabilità per il trattamento dell’edema maculare da RVO gli aspetti medico-legali che riguardano l’importazione e l’’uso del triamcinolone anche in rapporto alle sue indicazioni registrate Bibliografia 1. Ozurdex®. Scheda tecnica. Fonte: Codifa. [accesso: gennaio 2013] 2. Kenacort®. Scheda tecnica. Fonte: Codifa. [accesso: gennaio 2013] 3. Triacort®. Scheda tecnica. Fonte: Codifa. [accesso: gennaio 2013] 4. Triamvirgi®. Scheda tecnica. Fonte: Codifa. [accesso: gennaio 2013] 5. Triesence®. Summary of product characteristics. Fonte: FDA [accesso: gennaio 2013] 6. Trivaris®. Summary of product characteristics. Fonte: FDA [accesso: gennaio 2013] 7. Gewaily D, Greenberg PB. Intravitreal steroids versus observation for macular edema secondary to central retinal vein occlusion. Cochrane Database of Systematic Reviews 2009, Issue 1. Art. No.: CD007324. DOI: 10.1002/14651858.CD007324.pub2. 8. The SCORE Study Research Group. A Randomized Trial Comparing the Efficacy and Safety of Intravitreal Triamcinolone With Observation to Treat Vision Loss Associated With Macular Edema Secondary to Central Retinal Vein Occlusion. The Standard Care vs Corticosteroid for Retinal Vein Occlusion (SCORE) Study Report 5. Arch Ophthalmol. 2009;127(9):1101-14. 9. The SCORE Study Research Group. A Randomized Trial Comparing the Efficacy and Safety of Intravitreal Triamcinolone With Standard Care to Treat Vision Loss Associated With Macular Edema Secondary to Branch Retinal Vein Occlusion. The Standard Care vs Corticosteroid for Retinal Vein Occlusion (SCORE) Study Report 6. Arch Ophthalmol. 2009;127(9):1115-28. 10. Haller JA et al. Randomized, Sham-Controlled Trial of Dexamethasone Intravitreal Implant in Patients with Macular Edema Due to Retinal Vein Occlusion. Ophthalmology 2010;117:1134–46. 11. Haller JA et al. Dexamethasone Intravitreal Implant in Patients with Macular Edema Related to Branch or Central Retinal Vein Occlusion. Twelve-Month Study Results. Ophthalmology 2011;118:2453–60. VI. Dronedarone: puntualizzazione delle limitazioni d’uso e proposta di monitoraggio dell’impiego da parte delle Aziende AVEN alla luce della recente revisione della Scheda di valutazione regionale del farmaco ad opera della CRF Dronedarone era stato valutato dalla CF AVEN nelle riunioni del 15 dicembre 2010 e del 25 gennaio 2011, in cui la Commissione aveva espresso “PARERE FAVOREVOLE all'inserimento in PT AVEN limitatamente al trattamento di pazienti con fibrillazione atriale sintomatica che necessitano di un controllo del ritmo e che presentano un’anamnesi di ipertiroidismo o un ipertiroidismo in atto in cui si rende clinicamente necessaria la sospensione della terapia con amiodarone. 10 Commissione del Farmaco dell’Area Vasta Emilia Nord - Segreteria Scientifica c/o CeVEAS – Centro per la Valutazione dell’Efficacia dell’Assistenza Sanitaria V.le L. A. Muratori, 201 – 41124 Modena – Tel. +39 059 435200 – Fax + 39 059 4352222 – E-mail: [email protected] Commissione del Farmaco dell’Area Vasta Emilia Nord Sulla scorta dei possibili eventi avversi ed in considerazione della possibilità di associare altri farmaci …. l'utilizzo del dronedarone per il controllo della frequenza ventricolare nei pazienti con FA non permanente sia da limitare a casi eccezionali e che vadano preferiti in questa indicazione beta bloccanti, calcio antagonisti non diidropiridinici e digitale, da soli o in combinazione.” (vedi verbali delle due riunioni) In seguito alla restrizione delle indicazioni autorizzate, voluta dalla Autorità regolatorie per problemi di safety evidenziatisi nel periodo post-marketing la Commissione Regionale del Farmaco ha rivalutato dronedarone e pur decidendo a favore del suo mantenimento nel PTR ha elaborato un nuovo Piano Terapeutico regionaled maggiormente restrittivo per la sua prescrizione. Tenendo conto delle limitazioni con cui il farmaco era stato in precedenza inserito in PT AVEN, la CF AVEN ha deciso di: a. limitare ulteriormente la prescrizione del farmaco, rispetto a quanto definito dalla CRF, riservandola ai pazienti che: o durante il trattamento con amiodarone hanno sviluppato segni/sintomi di ipertiroidismo o hanno una anamnesi documentata di ipertiroidismo b. modificare il Piano Terapeutico in modo che tenga conto di tale decisione. Il nuovo Piano terapeutico (vedi Allegato) verrà reso disponibile in formato word sul sito di AVEN c. prevedere il monitoraggio delle prescrizioni di dronedarone da parte dei Servizi Farmaceutici. A tale scopo è stato dato mandato alla Segreteria Scientifica di: elaborare un form di raccolta dati in collaborazione con i Cardiologi presenti in Commissione. Il form una volta predisposto verrà inviato ai Dipartimenti Farmaceutici ai fini di procedere alla rilevazione raccogliere ed elaborare i dati inviati dai Dipartimenti Farmaceutici ai fini di presentarli periodicamente alla Commissione VII. Presentazione dei documenti della CRF: in primo piano e schede sui farmaci Nel documento In Primo Piano relativo alla riunione della CRF del 13 dicembre 2012, sono riportate le decisioni assunte relativamente ai farmaci: Complesso protrombinico umano a 4 fattori: il farmaco è stato incluso in PTR con relativa scheda di valutazione (Documento PTR n. 170)e limitatamente all’uso in pazienti che sviluppano emorragia grave o che presentano necessità di intervento chirurgico in emergenza/urgenza nei quali l’INR risulta ≥4 e in quelle condizioni di emergenza in cui non è giustificata l’attesa per determinare INR. Il farmaco è soggetto a Richiesta Motivata Personalizzata (RMP) con compilazione della scheda d’esito (allegata alla scheda di valutazione) per un attento monitoraggio dei benefici e dei rischi associati alla sua somministrazione. Nella stessa riunione della CRF è stato inoltre recepito il documento, redatto da un Gruppo di lavoro multidisciplinare costituito da componenti della Commissione Regionale del Farmaco e della Commissione Cardiologica e Cardiochirurgica Regionale, “Terapia antitrombotica nelle Sindromi coronariche acute (SCA)” (Documento PTR n. 169)f ed i nuovi Piani Terapeutici per la prescrizione di prasugrel e ticagrelor (Documento PTR n. 171g e documento PTR n. 172h) che sostituiscono i precedenti. Il Documento valuta le indicazioni correnti ai trattamenti antitrombotici nelle diverse manifestazioni cliniche delle SCA nella fase preospedaliera ed ospedaliera e definisce raccomandazioni condivise che dovranno essere implementate dalle Aziende Sanitarie di tutta la Regione Emilia Romagna. Il dr. Navazio e la dr.ssa Marata, entrambi tra i componenti del Gruppo di Lavoro, hanno illustrato il documento alla CF AVEN. d Scheda di valutazione del farmaco Dronedarone e Piano terapeutico regionale (aggiornamento settembre 2012). http://www.saluter.it/documentazione/ptr/elaborati/114-dronedarone-2012/view e Complesso protrombinico umano a 4 fattori e scheda di esito. Documento PTR n. 170. http://www.saluter.it/documentazione/ptr/elaborati/170_protrombinico.pdf/view f Gruppo di lavoro multidisciplinare della Commissione Regionale del Farmaco e della Commissione Cardiologica e Cardiochirurgica regionale. Documento di indirizzo. Terapia antitrombotica nelle Sindromi Coronariche Acute (SCA). Direzione Generale alla Sanità e alle Politiche Sociali, Agenzia Sanitaria e Sociale Regionale. Dicembre 2012. Documento PTR n. 169. http://www.saluter.it/documentazione/ptr/elaborati/169_terapia_antitrombotica_SCA.pdf/view g Piano Terapeutico regionale Prasugrel. Documento PTR n. 171. http://www.saluter.it/documentazione/ptr/elaborati/171_pt_prasugrel.pdf/view h Piano Terapeutico regionale Ticagrelor. Documento PTR n. 172. http://www.saluter.it/documentazione/ptr/elaborati/172_pt_ticagrelor.pdf/view 11 Commissione del Farmaco dell’Area Vasta Emilia Nord - Segreteria Scientifica c/o CeVEAS – Centro per la Valutazione dell’Efficacia dell’Assistenza Sanitaria V.le L. A. Muratori, 201 – 41124 Modena – Tel. +39 059 435200 – Fax + 39 059 4352222 – E-mail: [email protected] Commissione del Farmaco dell’Area Vasta Emilia Nord Nel documento mancano attualmente gli indicatori di monitoraggio che verranno inseriti non appena nel sistema informatico di raccolta dati della RER (programma REAL) saranno rese operative le modifiche apportate per raccogliere i dati relativi al tipo di antiaggregante utilizzato. La versione definitiva del documento verrà quindi resa disponibile alle Aziende Sanitarie della regione in cartaceo ai fini di favorirne la diffusione, anche attraverso un piano ad hoc definito dalla Agenzia Sanitaria e Sociale Regionale o dalle singole Aree Vaste. Per quanto riguarda il nuovo Piano terapeutico per la prescrizione di prasugrel, viene osservato che così come è formulato consente la prescrizione del farmaco anche a pazienti non sottoposti a PCI in contrasto con le raccomandazioni prodotte dal Gruppo di Lavoro. Il dr. Navazio e la dr.ssa Marata fanno presente che durante i lavori del Gruppo è emerso che si tratta di una pratica in uso presso alcune Aziende Sanitarie e legata a protocolli consolidati a cui i clinici che li applicano hanno dichiarato di non voler rinunciare. La scelta fatta dal Gruppo è stata, pertanto, quella di monitorare questo tipo di impiego in modo tale da poterne stimare la reale entità. La CF AVEN ha recepito il documento “Terapia antitrombotica nelle Sindromi coronariche acute (SCA)” ed i nuovi Piani Terapeutici per la prescrizione di prasugrel e ticagrelor. III. Principi attivi in valutazione: Data l’ora tarda, si decide di rimandare alla prossima riunione la valutazione di plerixafor. La riunione è terminata alle ore 18.00 12 Commissione del Farmaco dell’Area Vasta Emilia Nord - Segreteria Scientifica c/o CeVEAS – Centro per la Valutazione dell’Efficacia dell’Assistenza Sanitaria V.le L. A. Muratori, 201 – 41124 Modena – Tel. +39 059 435200 – Fax + 39 059 4352222 – E-mail: [email protected] Commissione del Farmaco dell’Area Vasta Emilia Nord Allegato. Piano terapeutico per la prescrizione di Dronedarone nell’ambito delle Aziende Sanitarie AVEN Logo Azienda Sanitaria Piano terapeutico per la prescrizione di Dronedarone Centro prescrittore Medico prescrittore (nome e cognome) Tel. e-mail Paziente (nome e cognome) Data di nascita sesso M F Codice fiscale Residente a Tel. Regione ASL di residenza Prov. Medico di Medicina Generale Il piano terapeutico regionale è a carico del SSR se rilasciato dalle Cardiologie o, in assenza di queste, dalle Medicine Generali con competenza cardiologica, autorizzate dalla Regione Emilia-Romagna. La prescrizione del Dronedarone è a carico del SSR per le indicazioni registrate, ovvero per il “mantenimento del ritmo sinusale a seguito di cardioversione con esito soddisfacente in pazienti adulti clinicamente stabili con fibrillazione parossistica o persistente. Dato il suo profilo di sicurezza, il dronedarone deve essere prescritto solo dopo che siano state valutate opzioni alternative di trattamento. Il dronedarone non deve essere somministrato a pazienti con disfunzione ventricolare sistolica sinistra o a pazienti con insufficienza cardiaca pregressa o in corso”, limitatamente ai pazienti che NON possono utilizzare amiodarone in quanto: in corso di trattamento con amiodarone hanno sviluppato segni/sintomi di ipertiroidismo hanno una anamnesi documentata di ipertiroidismo Dose e durata del trattamento. Dronedarone 400 mg compresse Dose/die: _______________________ Durata prevista del trattamento: _______________ Il Piano Terapeutico è da rinnovare volta per volta, in relazione alla tempistica e agli esiti dei parametri clinici monitorati*. Indicare se: Prima prescrizione Prosecuzione della cura * PARAMETRI DA MONITORARE NELLA TERAPIA CON DRONEDARONE - Test di funzionalità epatica da eseguire: prima dell’inizio della terapia,dopo una settimana e un mese di trattamento, poi su base mensile per sei mesi, al 9°e al 12° mese, e successivamente su base periodica. - Valore delle ALT: se i livelli di ALT sono elevati a ≥ 3 volte il limite superiore del valore di normalità (ULN), i livelli di ALT dovranno essere rimisurati entro 48-72 ore. Se i livelli di ALT sono confermati a ≥ 3 x ULN, il trattamento con dronedarone deve essere sospeso. - Monitoraggio dei valori di creatinina plasmatica. - Monitoraggio del tratto Qtc.( prima dell’inizio della terapia ed in seguito ECG periodici, almeno ogni 6 mesi) - Esecuzione di ecocardiogramma con valutazione della frazione di eiezione del ventricolo sx prima dell’inizio della terapia Farmaco distribuito in esclusiva erogazione diretta Data ___________________ Timbro e firma del medico prescrittore 13 Commissione del Farmaco dell’Area Vasta Emilia Nord - Segreteria Scientifica c/o CeVEAS – Centro per la Valutazione dell’Efficacia dell’Assistenza Sanitaria V.le L. A. Muratori, 201 – 41124 Modena – Tel. +39 059 435200 – Fax + 39 059 4352222 – E-mail: [email protected]