5ASA ScienzeNaturali DiGrazia

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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE IRIS VERSARI - Cesano Maderno (MB)
PIANO DI LAVORO DEL PROFESSORE
Indirizzo:
□ LICEO SCIENTIFICO
LICEO SCIENTIFICO Scienze Applicate
□ LICEO SCIENZE UMANE
□ ISTITUTO TECNICO Amministrazione Finanza e Marketing
□ ISTITUTO TECNICO Sistemi Informativi Aziendali
MATERIA: Scienze Naturali
ANNO SCOLASTICO: 2016/17
PROF: Di Grazia
Classe: 5ASA
ELENCO DELLE UNITA’ DIDATTICHE/MODULI
Num
Titolo delle UNITA’ DIDATTICHE/MODULI
Durata
in ore
1
Chi1: La chimica del carbonio e gli idrocarburi
26
2
Chi2: I gruppi funzionali e la loro reattività
36
3
Sci1: I terremoti
6
4
Sci2: L’interno della Terra
8
5
Sci3: La tettonica delle placche
18
6
Chi3: La chimica dei materiali
12
7
Bio1: Le biomolecole
13
8
Bio2: Il metabolismo energetico
18
9
Bio3: Le biotecnologie
20
10
Totale delle ore di attività
157
data di presentazione: 24/10/2016
Firma
Mod DID 14/3 Pdl del 10/09/2012
1
MODULO/UNITÀ
DIDATTICA
PREREQUISITI
MODALITÀ DI VERIFICA
TEMPI
CHI1: La chimica del carbonio
I legami chimici e la configurazione elettronica dell'atomo di Carbonio
Le forze di attrazione intermolecolari
Gli acidi e le basi secondo le teorie di Bronsted e di Lewis
Verifica formativa
Verifica sommativa
26 ore: settembre / ottobre / novembre. I trimestre
COMPETENZE
C1: Analizzare:
effettuare un’analisi del
fenomeno considerato
riconoscendo e stabilendo delle
relazioni.
C2: Indagare indagare attraverso
la formulazioni di ipotesi,
scegliendo le procedure
appropriate e traendone
conclusioni.
C3. Comunicare: organizzare
informazioni ed esprimersi
utilizzando il linguaggio
scientifico specifico e adeguato al
contesto comunicativo
C4: Trasferire: Trasferire
modelli ad altri contesti
ABILITÀ
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Mod DID 14/3 Pdl del 10/09/2012
Saper prevedere le
proprietà fisiche delle
molecole organiche
Saper distinguere fra rottura
omolitica e rottura
eterolitica di un legame
Saper spiegare il
meccanismo delle reazioni
di addizione elettrofila, di
addizione radicalica e di
sostituzione elettrofila.
Saper spiegare la stabilità
della molecola del benzene
Saper disegnare le formula
di struttura a partire dalla
formula bruta, tenendo
conto dell’eventuale
isomeria
Saper classificare gli
isomeri in conformazionali,
di struttura e stereoisomeri
Saper classificare le
reazioni in base al loro
meccanismo
Saper assegnare la classe di
appartenenza al composto a
partire dalla formula bruta e
viceversa
CONOSCENZE
1.
2.
3.
4.
Il carbonio e il legame covalente
L’isomeria di struttura
L’ibridazione del carbonio
Classificazione delle molecole
organiche in base ai gruppi
funzionali
5. Gli alcani: nomenclatura,
proprietà fisiche e chimiche
6. Le reazioni degli alcani:
sostituzione e ossidazione
7. I cicloalcani:nomenclatura e
conformazioni (isomeria cistrans)
8. Gli alcheni: nomenclatura,
isomeria cis-trans, reazioni di
addizione.
9. Il benzene: caratteristiche
chimiche e struttura (da Kekulè
al modello a orbitale)
10. La nomenclatura dei composti
aromatici e la sostituzione
elettrofila aromatica.
METODOLOGIA E STRUMENTI
•
•
•
•
•
Lezioni frontali,
Lezioni partecipate,
Proiezione di immagini/
presentazioni in Power Point,
Uso di mappe concettuali,
Materiale didattico integrativo.
2
MODIFICHE
DELLA
PROGETTAZIONE
MODULO/UNITÀ
DIDATTICA
PREREQUISITI
MODALITÀ DI VERIFICA
TEMPI
CHI2: I gruppi funzionali e la loro reattività
Gli idrocarburi alifatici: nomenclatura e reazioni
Elettrofili e nucleofili
Verifica formativa
Verifica sommativa
36 ore: novembre / dicembre / gennaio. I trimestre / II pentamestre
COMPETENZE
ABILITÀ
C1: Analizzare:
effettuare un’analisi del
fenomeno considerato
riconoscendo e stabilendo delle
relazioni.
1.
C2: Indagare indagare attraverso
la formulazioni di ipotesi,
scegliendo le procedure
appropriate e traendone
conclusioni.
3.
C3. Comunicare: organizzare
informazioni ed esprimersi
utilizzando il linguaggio
scientifico specifico e adeguato al
contesto comunicativo
4.
2.
5.
C4: Trasferire: Trasferire
modelli ad altri contesti
6.
7.
Mod DID 14/3 Pdl del 10/09/2012
Saper prevedere le
proprietà fisiche delle
molecole organiche,
Saper prevedere il
comportamento chimico di
una molecola dati i gruppi
funzionali presenti
Saper spiegare la differenza
tra reazioni di addizione
elettrofila, di addizione
radicalica, di sostituzione
elettrofila e di sostituzione
nucleofila
Saper interpretare gli stadi
delle reazioni di
eliminazione in un alcol e
di addizione nucleofila al
carbonile
Saper progettare la
produzione di un composto
attraverso una catena di
reazione
Saper classificare i derivati
ossigenati degli idrocarburi
Saper eseguire esercizi,
anche stechiometrici,
relativi alle reazioni
chimiche tipiche del
gruppo.
CONOSCENZE
1.
I composti organici alogenati
(alogenuri alchilici)
2. La nomenclatura e la
classificazione degli alcoli, dei
fenoli e degli eteri
3. Il legame idrogeno negli alcoli e
l’acidità degli alcoli
4. Le reazioni chimiche degli
alcoli: eliminazione,
sostituzione nucleofila,
ossidazione
5. La nomenclatura e le proprietà
fisiche di aldeidi e chetoni.
6. Le reazioni chimiche degli
aldeidi e dei chetoni: addizione
nucleofila, ossidazione e
riduzione.
7. La nomenclatura e le proprietà
fisiche degli acidi carbossilici.
8. Le reazioni chimiche degli acidi
carbossilici: l'esterificazione.
9. La nomenclatura e le proprietà
fisiche delle ammine e delle
ammidi.
10. I composti eterociclici
11. La stereoisomeria e gli
enantiomeri
METODOLOGIA E STRUMENTI
•
•
•
•
•
Lezioni frontali,
Lezioni partecipate,
Proiezione di immagini/
presentazioni in Power Point,
Uso di mappe concettuali,
Materiale didattico integrativo.
3
MODIFICHE
DELLA
PROGETTAZIONE
MODULO/UNITÀ
DIDATTICA
PREREQUISITI
MODALITÀ DI VERIFICA
TEMPI
SCI1: I Terremoti
La deformazione delle rocce
Le faglie
Verifica formativa
Verifica sommativa con SCI2
6 ore: settembre / ottobre. I trimestre
COMPETENZE
ABILITÀ
1.
C1: Analizzare:
effettuare un’analisi del
fenomeno considerato
riconoscendo e stabilendo delle
relazioni.
C2: Indagare indagare attraverso
la formulazioni di ipotesi,
scegliendo le procedure
appropriate e traendone
conclusioni.
C3. Comunicare: organizzare
informazioni ed esprimersi
utilizzando il linguaggio
scientifico specifico e adeguato al
contesto comunicativo
2.
3.
4.
5.
6.
C4: Trasferire: Trasferire
modelli ad altri contesti
Mod DID 14/3 Pdl del 10/09/2012
7.
Descrivere il
comportamento elastico
delle rocce e la teoria del
rimbalzo elastico
Saper individuare le cause
di un terremoto,
descrivendo i fenomeni ad
esso associati
Spiegare i fattori che
influenzano il ciclo sismico
Saper prevedere la
variazione di propagazione
delle rocce sismiche al
variare delle rocce
attraversate
Sapere leggere un
sismogramma e saper
individuare l’ipocentro di
un terremoto utilizzando le
dromocrome
Identificare le differenze tra
la scala Richter e la scala
Mercalli
Descrivere gli strumenti e
le modalità di analisi che
possono aiutare nella
previsione di un terremoto
CONOSCENZE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Il comportamento elastico
delle rocce
La teoria del rimbalzo
elastico
Le onde sismiche e la loro
misurazione
La determinazione
dell’ipocentro di un
terremoto
La distribuzione dei
terremoti
L’energia e l’intensità di un
terremoto
La previsione di un
terremoto
Il rischio sismico
METODOLOGIA E STRUMENTI
•
•
•
•
•
Lezioni frontali,
Lezioni partecipate,
Proiezione di immagini/ presentazioni
in Power Point,
Uso di mappe concettuali,
Materiale didattico integrativo.
4
MODIFICHE
DELLA
PROGETTAZIONE
MODULO/UNITÀ
DIDATTICA
PREREQUISITI
MODALITÀ DI VERIFICA
TEMPI
SCI2: L’interno della Terra
Le onde sismiche
I terremoti
Verifica sommativa con SCI1
8 ore: novembre. I trimestre
COMPETENZE
ABILITÀ
1.
C1: Analizzare:
effettuare un’analisi del
fenomeno considerato
riconoscendo e stabilendo delle
relazioni.
C2: Indagare indagare attraverso
la formulazioni di ipotesi,
scegliendo le procedure
appropriate e traendone
conclusioni.
C3. Comunicare: organizzare
informazioni ed esprimersi
utilizzando il linguaggio
scientifico specifico e adeguato al
contesto comunicativo
2.
3.
4.
5.
correlare
e
spiegare
le
variazioni di velocità delle
onde
sismiche
con
i
cambiamenti di stato o di
struttura dei materiali
applicare
il
principio
dell’isostasia alle strutture
della crosta terrestre
riconoscere l’inattendibilità dei
valori di temperatura ottenibili
per semplice estrapolazione del
gradiente geotermico
comprendere
l’importanza
delle zone d’ombra delle onde
sismiche per determinare la
struttura dell’interno terrestre
comprendere l’importanza del
magnetismo
fossile
per
determinare le inversioni di
polarità magnetica
CONOSCENZE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
La propagazione delle
onde sismiche all’interno
della Terra
Le superfici di
discontinuità
Crosta oceanica e crosta
continentale
Il mantello. Il nucleo
Litosfera e astenosfera
L’isostasia
Il calore interno della
Terra: origine e flusso di
calore
Le correnti convettive
Il campo magnetico
terrestre: intensità,
declinazione magnetica,
inclinazione magnetica,
ipotesi origine
METODOLOGIA E STRUMENTI
•
•
•
•
•
Lezioni frontali,
Lezioni partecipate,
Proiezione di immagini/
presentazioni in Power Point,
Uso di mappe concettuali,
Materiale didattico integrativo.
C4: Trasferire: Trasferire
modelli ad altri contesti
Mod DID 14/3 Pdl del 10/09/2012
5
MODIFICHE
DELLA
PROGETTAZIONE
MODULO/UNITÀ
DIDATTICA
PREREQUISITI
MODALITÀ DI VERIFICA
TEMPI
SCI3: La tettonica delle placche
La struttura interna della terra
Verifica formativa
Verifica sommativa
18 ore: dicembre / gennaio / febbraio. I trimestre / II pentamestre
COMPETENZE
C1: Analizzare:
effettuare un’analisi del
fenomeno considerato
riconoscendo e stabilendo delle
relazioni.
ABILITÀ
1.
2.
3.
C2: Indagare indagare attraverso
la formulazioni di ipotesi,
scegliendo le procedure
4.
appropriate e traendone
conclusioni.
5.
C3. Comunicare: organizzare
informazioni ed esprimersi
utilizzando il linguaggio
scientifico specifico e adeguato al
contesto comunicativo
6.
C4: Trasferire: Trasferire
modelli ad altri contesti
7.
Mod DID 14/3 Pdl del 10/09/2012
Saper spiegare la formazione
degli strati della crosta oceanica
Saper motivare le cause
dell’innalzamento della dorsale
rispetto al bacino oceanico
adiacente
Saper descrivere le fasi
dell’espansione del fondo
oceanico
Saper spiegare perché le lave
degli archi magmatici prodotte
dal processo di subduzione
hanno un chimismo intermedio
saper descrivere le condizioni
geologiche che possono portare
alla formazione di un arco
vulcanico intraoceanico e di una
cordigliera
saper spiegare la differenza
dell’attività vulcanica di una
dorsale con quella di un arco
magmatico
saper spiegare perché la crosta
oceanica è in media più giovane
della crosta continentale
CONOSCENZE
1. Le placche litosferiche
2. Il movimento delle placche
litosferiche
3. La struttura dei fondali
oceanici e la loro espansione
4. I margini continentali e i
margini di placca divergenti
5. Le faglie trasformi e i
margini divergenti
6. Gli archi vulcanici e i
margini di placca
convergenti.
7. La collisione continentale
METODOLOGIA E STRUMENTI
•
•
•
•
•
Lezioni frontali,
Lezioni partecipate,
Proiezione di immagini/
presentazioni in Power Point,
Uso di mappe concettuali,
Materiale didattico integrativo.
6
MODIFICHE
DELLA
PROGETTAZIONE
MODULO/UNITÀ
DIDATTICA
PREREQUISITI
MODALITÀ DI VERIFICA
CHI3: La chimica dei materiali
Gli idrocarburi e le loro reazioni
Le reazioni dei derivati ossigenati degli idrocarburi
La stereoisomeria
Verifica sommativa
TEMPI
12 ore: febbraio. II pentamestre
COMPETENZE
ABILITÀ
C1: Analizzare:
effettuare un’analisi del
fenomeno considerato
riconoscendo e stabilendo delle
relazioni.
1.
C2: Indagare indagare
attraverso la formulazioni di
ipotesi, scegliendo le procedure
appropriate e traendone
conclusioni.
3.
C3. Comunicare: organizzare
informazioni ed esprimersi
utilizzando il linguaggio
scientifico specifico e adeguato
al contesto comunicativo
2.
4.
5.
Saper riconoscere le
reazioni chimiche di
formazione dei polimeri
Saper prevedere le
proprietà dei materiali in
base alle loro strutture
chimiche
Saper descrivere come le
proprietà dei materiali
possano influenzarne le
modalità di utilizzo
Sapere descrivere la
variazione della resistenza
dei materiali in funzione
della temperatura
Sapere descrivere i
vantaggi dell’utilizzo dei
nuovi materiali
CONOSCENZE
1. Le reazioni di formazione
dei polimeri
2. I poliesteri
3. I poliammidi
4. I policarbonati
5. Le resine
6. Le leghe
7. I materiali strutturali
8. I semiconduttori e i
supercondotturi
9. I nanomateriali.
10. I biomateriali
METODOLOGIA E STRUMENTI
•
•
•
•
•
Lezioni frontali,
Lezioni partecipate,
Proiezione di immagini/
presentazioni in Power Point,
Uso di mappe concettuali,
Materiale didattico integrativo.
C4: Trasferire: Trasferire
modelli ad altri contesti
Mod DID 14/3 Pdl del 10/09/2012
7
MODIFICHE
DELLA
PROGETTAZIONE
MODULO/UNITÀ
DIDATTICA
PREREQUISITI
MODALITÀ DI VERIFICA
BIO1: Le biomolecole
I derivati ossigenati degli idrocarburi
Le reazioni dei derivati ossigenati degli idrocarburi
La stereoisomeria
Verifica formativa
Verifica sommativa con BIO2
TEMPI
13 ore: febbraio / marzo. II pentamestre
COMPETENZE
ABILITÀ
C1: Analizzare:
effettuare un’analisi del
fenomeno considerato
riconoscendo e stabilendo delle
relazioni.
C2: Indagare indagare
attraverso la formulazioni di
ipotesi, scegliendo le procedure
appropriate e traendone
conclusioni.
1.
2.
3.
4.
5.
C3. Comunicare: organizzare
informazioni ed esprimersi
utilizzando il linguaggio
scientifico specifico e adeguato
al contesto comunicativo
6.
C4: Trasferire: Trasferire
modelli ad altri contesti
8.
7.
9.
Mod DID 14/3 Pdl del 10/09/2012
Saper distinguere i diversi legami
glicosidici
Saper la polarità / la non polarità
della catena laterale di un
amminoacido
Comprendere che al variare della
sequenza degli amminoacido varia
la natura della proteina
Comprendere le ragioni degli
appaiamenti fra le basi azotate
degli acidi nucleici.
Saper rappresentare la reazione di
chiusura ad anello del glucosio
Saper spiegare perché le forme
cicliche degli zuccheri non sono
planari
Saper rappresentare la diversa
disposizione delle catene
carboniose sature ed insature degli
acidi grassi
Saper scrivere le reazioni di
idrolisi e di saponificazione di un
trigliceride
Saper descrivere il comportamento
di un catalizzatore biologico
CONOSCENZE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
I carboidrati:
monosaccaridi,
disaccaridi e
polisaccaridi
I lipidi: saponificabili e
non saponificabili
Gli amminoacidi, i
peptidi
Le strutture delle
proteine e la loro attività
biologica.
Gli enzimi
I nucleotidi e gli acidi
nucleici.
METODOLOGIA E
STRUMENTI
•
•
•
•
•
Lezioni frontali,
Lezioni partecipate,
Proiezione di immagini/
presentazioni in Power Point,
Uso di mappe concettuali,
Materiale didattico
integrativo.
8
MODIFICHE
DELLA
PROGETTAZIONE
MODULO/UNITÀ
DIDATTICA
PREREQUISITI
MODALITÀ DI VERIFICA
TEMPI
BIO2: Il metabolismo energetico
I composti ossigenati degli idrocarburi
La reazioni dei composti ossigenati degli idrocarburi
Le biomolecole
Verifica formativa
Verifica sommativa con BIO1
18 ore: marzo / aprile. II pentamestre
COMPETENZE
C1: Analizzare:
effettuare un’analisi del
fenomeno considerato
riconoscendo e stabilendo delle
relazioni.
C2: Indagare indagare attraverso
la formulazioni di ipotesi,
scegliendo le procedure
appropriate e traendone
conclusioni.
C3. Comunicare: organizzare
informazioni ed esprimersi
utilizzando il linguaggio
scientifico specifico e adeguato al
contesto comunicativo
C4: Trasferire: Trasferire
modelli ad altri contesti
Mod DID 14/3 Pdl del 10/09/2012
ABILITÀ
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Saper distinguere le
diverse fasi delle vie
metaboliche
Saper prevedere
l'andamento di una via
metabolica al variare dei
fattori e delle molecole
coinvolte
Comprendere i fattori
che regolano la glicemia
Comprendere i processi
che regolano la
glicogeno lisi
Saper descrivere le fasi
della glicolisi
Saper descrivere le fasi
del metabolismo degli
amminoacidi
Saper descrivere le fasi
del ciclo dell'acido
citrico
CONOSCENZE
1. Anabolismo e catabolismo
2. I coenzimi NAD e FAD
3. Il metabolismo dei
carboidrati: glicolisi,
fermentazione,
gluconeogenesi.
4. Il metabolismo dei lipidi.
5. Il metabolismo degli
amminoacidi
6. Il metabolismo terminale: il
ciclo dell'acido ciclico.
7. La produzione di energia:
catena respiratoria e la
fosforilazione ossidativa
8. La regolazione delle attività
metaboliche.
9. La fotosintesi
METODOLOGIA E STRUMENTI
•
•
•
•
•
Lezioni frontali,
Lezioni partecipate,
Proiezione di immagini/
presentazioni in Power Point,
Uso di mappe concettuali,
Materiale didattico integrativo.
9
MODIFICHE
DELLA
PROGETTAZIONE
MODULO/UNITÀ
DIDATTICA
PREREQUISITI
MODALITÀ DI VERIFICA
TEMPI
BIO3: Le biotecnologie
La struttura del DNA
Il codice genetico
La duplicazione del DNA
Verifica formativa
Verifica sommativa.
20 ore: maggio. II pentamestre
COMPETENZE
C1: Analizzare:
effettuare un’analisi del
fenomeno considerato
riconoscendo e stabilendo delle
relazioni.
ABILITÀ
1.
2.
C2: Indagare indagare attraverso
la formulazioni di ipotesi,
3.
scegliendo le procedure
appropriate e traendone
conclusioni.
4.
C3. Comunicare: organizzare
informazioni ed esprimersi
5.
utilizzando il linguaggio
scientifico specifico e adeguato al 6.
contesto comunicativo
C4: Trasferire: Trasferire
modelli ad altri contesti
7.
Mod DID 14/3 Pdl del 10/09/2012
Illustrare i protocolli
utilizzati per costruire una
libreria genomica
Illustrare i protocolli
utilizzati per la costruzione di
molecole del DNA
ricombinante
Spiegare in cosa consiste una
terapia genica e in quali casi
può essere applicata
Individuare e discutere
l’importanza delle
biotecnologie agro-alimentari
Saper definire gli organismi
transgenici e gli OGM
Saper fornire esempi di
applicazione delle
biotecnologie nell'Ingegneria
genetica in medicina, e nella
industria agro-alimentare,
Descrivere le proprietà degli
enzimi di restrizione
CONOSCENZE
1. La trascrizione genica nei
procarioti e negli eucarioti
2. La regolazione della
trascrizione
3. La genetica dei virus
4. Il DNA ricombinante
5. Gli enzimi di restrizione
6. La clonazione,
l'amplificazione e
sequenziamento del DNA
7. L'ingegneria genetica e gli
OGM
8. Le biotecnologie mediche
9. Le biotecnologie agrarie
10. Le biotecnologie ambientali
METODOLOGIA E STRUMENTI
•
•
•
•
•
Lezioni frontali,
Lezioni partecipate,
Proiezione di immagini/
presentazioni in Power Point,
Uso di mappe concettuali,
Materiale didattico integrativo.
10
MODIFICHE
DELLA
PROGETTAZIONE
SCHEMA DELLA DISTRIBUZIONE TEMPORALE
DEI MODULI/UNITA’ DIDATTICHE DI SCIENZE NATURALI 5ASA
MODULO/UNITA’ DIDATTICA
1. Chi1: La chimica del carbonio
e gli idrocarburi
S ETTEMBRE
x
OTTOBRE
x
2. CHI2: I gruppi funzionali e la
loro reattività
3. SCI1: I terremoti
4. SCI2: L’interno della Terra
5. SCI3: La tettonica delle
placche
NOVEMBRE
x
x
x
DICEMBRE GENNAIO FEBBRAIO MARZO APRILE
x
x
x
x
x
x
x
6. CHI3: La chimica dei
materiali
x
7. BIO1: Le biomolecole
x
x
8. BIO2: Il metabolismo
Mod DID 14/3 Pdl del 10/09/2012
x
11
x
MAGGIO GIUGNO
energetico
x
9. BIO3: Le biotecnologie
Mod DID 14/3 Pdl del 10/09/2012
12
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