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Liceo Ginnasio Statale “Aristosseno”
Alessandro Bommino
3N
De rerum natura (collegamenti)
Fisica e filosofia : atomisti
Filosofi presocratici conosciuti oggi giorno come Leucippo e Democrito sono oggi riferibili col
nome di ATOMISTI. Questi, infatti, concepivano la realtà come un agglomerato di particelle
uniche, indivisibili e mobili capaci di scontrarsi e di distaccarsi in quello che questi filosofi
chiamarono vuoto. La parola “atomo” dunque viene da “a” e “tomos” ovvero senza taglio,
indivisibile. Secondo Leucippo, infatti, queste piccole unità di realtà, scontrandosi, compongono
l’osservabile attraverso un moto irriconoscibile proprio perché nel vuoto non è possibile
determinare delle direzioni. Gli stessi filosofi concordavano sulla teoria secondo cui questi atomi
potessero, essendo infiniti e onnipresenti, generare un numero infinito di mondi i quali pero’
avrebbero trovato ciascuno la propria fine. Come del resto poi affermerà Epicuro, tradotto e seguito
da Lucrezio, le percezioni del reale avvengono solo tramite gli stessi atomi che lo compongono.
Tutti e tre i filosofi, infatti, indicheranno la presenza di atomi superficiali con il nome di
SIMULACRA, che giunti all’ uomo provocano le sensazioni, o la visione tramite l’immagine detta
EIDOLON. Al pari di Lucrezio, i due atomisti presocratici affermarono che gli esseri animati
fossero tali grazie ad un’anima e un NOUS. L’anima, infatti, secondo questi era composta di atomi
detti atomi psichici che componevano la PSICHE. Un oggetto inanimato dunque poteva, secondo le
loro teorie, animarsi tramite la respirazione di questi atomi. Nel momento in cui il numero di atomi
emessi superasse di gran lunga quello degli atomi assorbiti, oltre alla morte del corpo si aveva il
disgregamento dell’anima. Gli stessi uomini, infatti, ragionano tramite l’ anima e la ragione detta
NOUS, la quale essendo composta di atomi permette l’esistenza del pensiero. Inoltre come
affermerà poi Lucrezio nella sua opera, l’uomo per poter raggiungere la felicita’ deve prima
liberarsi dalle passioni perturbatrici e le paure, tra queste anche quelle degli dei. Democrito pero’
non sara caratterizzato dallo stesso pensiero individualista, essendo vissuto in un periodo ed una
zona assai diversi ovvero la Grecia. Lo stesso Democrito vedeva la società come un agglomerato di
uomini, proprio come gli atomi aggregandosi compongono la realtà; per questo individuò come
dovere morale dell’ uomo il suo coinvolgimento nella vita politica e gestione della propria società
in contrapposizione ovviamente al pensiero tipico dell’ Epicureismo.
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Alessandro Bommino
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L’illuminismo
L’illuminismo fu un movimento politico, culturale, sociale e filosofico sviluppatosi intorno al
diciottesimo secolo in Inghilterra e in Francia. Il termine illuminismo sta a rappresentare qualsiasi
pensiero detto illuminista, che possa illuminare l’uomo liberandolo dalle paure, superstizioni , e l’
ignoranza attraverso il giusto utilizzo della scienza; specialmente in quel periodo, con lo sviluppo
della fisica Newtoniana. L’illuminismo infatti, oltre a provare una netta avversione per la chiesa
cattolica, si presentera’ al pubblico come erede della ragione, infatti sceglie, con Locke, di associare
alla filosofia la scienza con il suo potere sperimentale andando dunque ad ignorare totalmente
quelle che sono le verita’ rivelate o di autorità. Per questo motivo ci possiamo ricollegare all’
epicureismo che come anche lo stoicismo presentava, com’è facile notare nel “De rerum natura” di
Lucrezio, una visione del tutto razionale della realtà pronta a combattere le superstizioni che
opprimono l’ uomo e che non gli permettono di raggiungere la felicità. Gli illuministi , nel
diciottesimo secolo, decisero di utilizzare una specie di slogan che, attraverso una semplice ed
elegante similitudine, era capace di indottrinare gli uomini ed illuminarli. Infatti essi si rivolgono a
coloro che non cercano la verità, ma che la danno per scontata, come infanti, incapaci o per pigrizia
o per paura di cadere, di camminare. Anzi l’ uomo illuminato può cadere, ma cadendo impara,
migliorando sempre più, avvicinandosi, grazie ai propri errori, al perfezionamento del proprio
pensiero. Alcuni tra gli illuministi più riconosciuti oggi, non solo in campo filosofico ma
soprattutto in quello scientifico sono Voltaire, Lavoisier, Montesquieu, e Fontanelle. E’
fondamentale pero’ tenere conto che questi uomini liberi e svegli non si rivelarono sempre atei,
anzi, raggiunsero la teoria secondo la quale tutto seppur non influenzato da esso sia sempre
riconducibile al cosiddetto eterno geometra.
Fisica Quantistica
Sin dai tempi di Democrito, l’ anima è sempre stata considerata come la coscienza. Tema sul quale
pero’ si accendono oggi giorno ampi dibattiti , nella filosofia, in biologia, ma soprattutto in una
scienza assolutamente nuova che come è accaduto più volte nella storia dell’ uomo, ha stravolto
tutte quelle idee considerate certe come ad esempio la relatività di Einstein, o persino i concetti più
elementari come forza e peso, andando quindi a creare un varco in quello che è il caposaldo della
fisica moderna ovvero la fisica Newtoniana. Questa scienza il cui padre oggi giorno è ricordato col
nome di Robert Planck, prende il nome di fisica quantistica, la quale a differenza delle scienze
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studiate fino ad ora, cerca di dare una spiegazione a tutto ciò che avviene e che esiste in natura,
avvalendosi delle leggi che regolano il microscopico assai diverse da quelle legate al macroscopico.
Per questo motivo, l’ anima, anche detta ovviamente coscienza quantica è uno dei campi per cui si
è scontrata la fisica quantistica negli ultimi decenni. Secondo tale scienza infatti attraverso
fenomeni come l’ entanglement quantistico, saremmo in grado di influenzare individualmente
qualsiasi punto dell’ universo, accompagnato questo da molti altri paradossi. L’ anima infatti, o
coscienza quantica, non verrà studiata da Roger Penrose attraverso dei calcoli matematici, bensì
attraverso leggi ricavate da questa sconosciuta e tanto odiata scienza. Per poter spiegare il processo
della coscienza ricordato come ORCH-OR, bisogna innanzitutto sottolineare che nella fisica
quantistica tutti i quanti, “ unità” fondamentali di energia sono viste come onde , dette onde di
probabilità. Queste onde dunque offrono delle probabilità per cui un corpo, ovvero una singola
particella, possa effettivamente trovarsi in un punto detto PICCO D’ONDA , mentre quei punti in
cui si riscontra una minore possibilità di ritrovare la particella prendono il nome di sovrapposizioni
quantistiche. Ciò è possibile solo quando il corpo è isolato dall’ ambiente circostante, quando però
questo viene a contatto con l’ambiente, avviene il cosiddetto COLLASSO D’ONDA , a causa del
quale questi corpi o particelle non vengono più individuate come uniche e distaccate. Quando Stuart
Hameroff si aggiunse agli studi di Penrose indicò come dei possibili candidati i cosiddetti
microtubuli, ovvero unità biologiche che compongono il citoscheletro delle cellule nei neuroni, che
presentano una funzione di sostegno e di scambio di molecole all’ interno della stessa cellula. I due
scienziati infatti combinarono le loro idee per ottenere quella che oggi chiamiamo la teoria Orch-Or,
ovvero riduzione oggettiva orchestrata. Hameroff affermò dunque che il processo descritto da
Penrose, ovvero il fenomeno quantistico di collasso d’onda, si propagasse per tutto il cervello grazie
a delle connessioni gap tra i singoli neuroni in cui all’ interno di uno di essi fosse avvenuto il
collasso d’ onda o riduzione oggettiva ed in cui il tutto si fosse addensato. Utilizzò inoltre, per
spiegare come questi condensati riuscissero a passare per queste piccolissime giunzioni gap ,un
fenomeno quantistico definito “tunnel quantico”, per il quale un corpo unico avrebbe una
probabilità di passare con la sua energia attraverso un ostacolo, come in questo caso le giunzioni
gap. Queste dunque permetterebbero di far propagare i condensati nei microtubuli attraverso i
neuroni causando una cosiddetta riduzione oggettiva orchestrata, da cui secondo i due scienziati
deriverebbe un istante di coscienza. ( Teoria di Orch-or).
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