Corsi diMisure Guida degli strumenti di laboratorio Guida degli strumenti di laboratorio Obiettivo di questo documento è imparare a conoscere e utilizzare alcuni strumenti di uso comune presenti in laboratorio (generatore di funzioni, multimetro, oscilloscopio…) Multimetro Misure di Tensione Per eseguire le misure di tensione si dovrà procedere collegando i terminali in parallelo, come mostrato in Figura 1. Misure di Corrente La misura di corrente necessita un collegamento differente, i terminali vanno messi in serie, aprendo il circuito (Figura 2). Quando è possibile, si preferisce misurare la tensione e risalire alla corrente indirettamente. ATTENZIONE! E’ importante osservare che le misure di tensione e quelle di corrente possono essere fatte in: Ø Modalità DC: dove tutto il segnale passa, compresa la componente continua Ø Modalità AC: lo strumento fornisce il valore di RMS del segnale: è inteso per segnali armonici a media nulla; il valore RMS, definito nel dominio del tempo come: T 1 2 x (t )dt T ∫0 , fornisce dunque un valore legato all’ampiezza del segnale. pag. 1 Corsi diMisure Guida degli strumenti di laboratorio Vm + - DC V AC V + Figura 1 - collegamento in parallelo per la misura della tensione Im - + SHIFT DC I AC I + Figura 2 – Collegamento in serie per la misura di corrente pag. 2 Corsi diMisure Guida degli strumenti di laboratorio Misure di Resistenza Per le misure di resistenza i collegamenti sono uguali a quelli utilizzati per le misure di tensione, Bisogna prestare attenzione a separare elettricamente la parte di circuito di interesse dal resto del sistema, onde evitare di includere, nella misura, anche la resistenza di rami posti in parallelo a quello di cui si vuole conoscere la effettiva resistenza. Rm + - SHIFT 2W 4W + Figura 3 - Misure di resistenza ATTENZIONE: Le misure di Resistenza si effettuano ponendo il multimetro in parallelo alla resistenza in ASSENZA di alimentazione, in quanto si includerebbe nella misura anche la resistenza interna del generatore. pag. 3 Corsi diMisure Guida degli strumenti di laboratorio Come si riconosce il valore nominale di una resistenza Riportiamo di seguito la tabella dei colori che ci consente di calcolare il valore nominale di una resistenza. Figura 4 – Tabella con i colori delle resistenze Nella figura successiva sono riportate le resistenze più comuni disponibili in commercio: si ricorda che buona parte del costo è funzione dell’incertezza o tolleranza con cui viene fornito il valore nominale della resistenza Figura 5 - tabella con le resistenze disponibili in commercio Naturalmente, tutti gli altri valori delle resistenze si otterranno combinando queste resistenze in serie/parallelo. pag. 4 Corsi diMisure Guida degli strumenti di laboratorio Oscilloscopio L'oscilloscopio analogico è uno strumento di misura che serve per visualizzare l'andamento temporale della tensione applicata agli ingressi. L'oscilloscopio è semplice da usare, permette di visualizzare due segnali anche di ampiezze molto diverse fra loro e una in funzione dell’altra. Figura 6 - Oscilloscopio 1) Pregi e difetti L’oscilloscopio può essere analogico o digitale. Nel primo caso è da considerarsi come uno strumento più qualitativo, in quanto l’incertezza con cui viene fornita l’indicazione solitamente è elevata e dipende da un numero di parametri difficilmente quantificabili; in compenso il segnale analogico viene riportato in tutta la sua interezza, è possibile osservare anche i disturbi ad alta frequenza, non si risente dei problemi tipici del campionamento del segnale, purtroppo lo strumento non è dotato di memoria. L’oscilloscopio digitale è invece uno strumento di misura con prestazioni paragonabili a quelle di un comune sistema di acquisizione, sia in positivo (memoria e migliore qualità del segnale rispetto al rumore di fondo), sia in negativo (tipici problemi del campionamento). I segnali in ingresso hanno valori ammissibili non superiori ad un certo limite (che dipende dall'oscilloscopio, ad esempio ±20 V), anche se la tensione massima applicabile senza danneggiare lo strumento è generalmente più elevata. 2) Canali Posizionamento della traccia sullo schermo dell’oscilloscopio: Position per il posizionamento verticale e Delay per quello orizzontale. Questi comandi spostano semplicemente la traccia sullo schermo, senza cambiarne alcun parametro. Guadagni: i controlli Volt/Div e Time/Div regolano i guadagni verticale e orizzontale rispettivamente. il guadagno verticale è espresso come volt per divisione della griglia, mentre il guadagno verticale si esprime come secondi (o millisecondi) per divisione. pag. 5 Corsi diMisure Guida degli strumenti di laboratorio I pulsanti 1 e 2 attivano i menù relativi ai canali 1 e 2, in cui è possibile scegliere se accoppiare il segnale in AC o DC (vedi nel seguito l'utilità del comando). Figura 7 Comandi del pannello di controllo dello strumento in dotazione 3) Modalità AC/DC/GND La modalità DC acquisisce da frequenza 0, quindi anche il valor medio de segnale. GND: visualizza la massa, serve per stabilire lo zero La modalità AC taglia la parte continua del segnale, ovvero porta il valor medio a zero applicando un filtro passa alto con frequenza di taglio molto prossima allo zero. Il vantaggio dell’accoppiamento AC consiste nel fatto che spesso in un segnale interessa la parte dinamica, mentre il valor medio o presenta uno scarso interesse, o addirittura spesso è legato al funzionamento del trasduttore e quindi privo di significato fisico. L’eliminazione della componente continua consente dunque di regolare in modo opportuno il rapporto tensione/graduazione dello schermo dell’oscilloscopio, amplificando al massimo la parte dinamica di interesse: se il segnale fosse composto da una continua a 9V cui si sovrappone una parte dinamica con fondo scala dell’ordine delle centinaia di millivolt e fossimo obbligati a mantenere un fondo scala utile a visualizzare il segnale nella sua interezza, difficilmente apprezzeremmo le variazioni Purtroppo l’utilizzo del filtro non è immune da problemi: infatti, lavorando su un segnale elettrico analogico, la sua selettività non è molto elevata: questo significa che esiste una zona di transizione in cui il segnale è attenuato senza essere totalmente filtrato. Nel caso specifico, cancellare la componente continua significa che una serie di contributi armonici a bassa frequenza saranno attenuati. Se nel segnale vi fossero contributi importanti nella banda 0-1 Hz, sicuramente questi risulterebbero in parte cancellati dal filtro. Un secondo problema è che pag. 6 Corsi diMisure Guida degli strumenti di laboratorio qualsiasi filtro analogico sfasa il segnale: in termini più semplici, considerando un segnale armonico, vi è una certa fase tra il segnale fornito allo strumento e quello restituito sullo schermo (Cathode Ray Tube, o CRT), questa fase è indice di un ritardo temporale tra il segnale in ingresso e quello in uscita. 4) Trigger Il trigger serve per permettere la visualizzazione di un segnale a partire da un certo evento: l'immagine sullo schermo viene rinfrescata nel momento in cui avviene un evento (tipicamente il segnale in ingresso assunto come riferimento per il trigger passa per un certo livello di tensione e con una particolare derivata). Nel caso di oscilloscopio analogico (privo di memoria) il trigger serve a stabilizzare un segnale sullo schermo qualora si abbia a che fare con segnali periodici: in tal caso l’effetto è quello di “congelare” l’immagine sul CRT (in realtà si valuta la stessa porzione in cicli successivi), permettendo analisi quantitative. Nel caso di strumenti digitali l’utilità del trigger è più ampia e serve a “catturare” un evento ritenuto interessante. Il canale di riferimento (selezionabile attraverso il tasto Source) è quello che l'oscilloscopio considera per decidere se è giunto o no il momento di rinfrescare l'immagine sullo schermo. I canali più usati come riferimento sono:A, B oppure una segnale collecato al BNC External Trigger. Attraverso il controllo Level è possibile scegliere il livello di tensione di soglia per il trigger mentre il controllo Slope permette di decidere se si devono considerare gli attraversamenti in salita o in discesa. 5) Segnale di calibrazione L'oscilloscopio genera un segnale di calibrazione (connettore sotto lo schermo) utile per verificare che l'oscilloscopio funzioni correttamente. il segnale è un'onda quadra con frequenza e ampiezza segnalate a fianco del connettore. Collegando un canale dell'oscilloscopio con il segnale di calibrazione è possibile verificare che quanto letto dall'oscilloscopio sia coerente co le specifiche del segnale di calibrazione. pag. 7 Corsi diMisure Guida degli strumenti di laboratorio The Digitizing Oscilloscope Status bar: Vertical sensitivity Sweep speed Trigger time reference Channel(s) on Run/stop Autoscale Print Calibrate 1 1.00V Storage: Auto-store, Erase, RUN/STOP 0s 2 us/ 1 RUN 1 Softkey labels ----Setup memory---Undo Calibration source Power ON/OFF Screen brightness Measure: Vrms, tr, φ ,f Trace /Setup Memory Display: grid, vectors, averaging Default Triggering: Modes: Auto, Normal,TV Sources: Ch1, Ch2, Ext, Line Vertical position, sensitivity Math on/off Horizontal: Main Sweep Speed, Sweep Modes: Delayed, XY, Roll t = 0 Reference Figura 8 L’oscilloscopio in dotazione (da Agilent) What the main controls do: Horizontal delay Grid full Display: Vectors off Trigger level Line is only visible when you turn the knob. When signal is smaller than trigger level, scope stops sampling. Time/division (sweep speed) Vertical Volts/division Vertical Position Figura 9 Principali comandi e funzioni (da Agilent) pag. 8 Corsi diMisure Guida degli strumenti di laboratorio Trigger slope is positive (rising edge) What the display says: Vertical sensitivity of CH1 is 1Volt per major division Time=0 t>0 t<0 1 1.00V Blinks if no trigger 0.00s 200us/ 1 RU N 1 Probe 1 10 100 1 Off On Trigger source is Channel 1 Scope is ready for trigger Ground (V=0) [If dc part of CH1 signal is too big, ground arrow points off-screen. If this happens, adjust vertical sensitivity] Channel 1 is ON Horizontal sweep speed is 200 µsec per major division Readings scaled for a 10:1 probe Figura 10 Lo schermo dell’oscilloscopio (da Agilent) pag. 9 Corsi diMisure Guida degli strumenti di laboratorio GENERATORE DI FUNZIONE Il generatore di funzione è uno strumento che permette di generare una tensione caratterizzata da particolare andamenti temporali, dette forme d'onda. Figura 11 - Generatore di funzione Le più comuni forme d'onda sono quella armonica e l'onda quadra. Il segnale TTL è un particolare tipo di onda quadra con valori minimo e massimo pari a zero e 5 volt rispettivamente e viene generalmente usato come valore logico (booleano, vero/falso). T=1/f Segnale Armonico A = ampiezza T = periodo f = frequenza A Onda quadra A T=1/f pag. 10 Corsi diMisure Guida degli strumenti di laboratorio Si ricorda che la frequenza f di un segnale è definita come l'inverso del periodo T. Con riferimento alla Figura 11 si identificano sul generatore di funzioni i seguenti elementi fondamentali (i più usati in grassetto): 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9) 10) 11) 12) 13) 14) 15) 16) 17) 18) 19) 20) Display a led Contatore interno/esterno Selettore del campo di frequenza da generare Selettore forma d'onda Attenuatore (-20 dB) Indicatore del Gate-Time Controllo della frequenza di output nel range selezionato Indicatore MHz, kHz, Hz mHz Connessione BNC per contatore esterno Controllo velocità di sweep Controllo campo di frequenze per lo sweep Connettore per controllo esterno dello sweep Simmetria forma d'onda Controllo della modalità logica TTL o CMOS Uscita segnale TTL / CMOS Controllo OFFSET Uscita forme d'onda Controllo ampiezza della forma d'onda Maniglia allargabile per regolazione Interruttore generale L'uscita BNC più usata nelle nostre applicazioni è la numero 17. Collegando con un cavo BNC tale uscita con l'ingresso dell'oscilloscopio è possibile visualizzare la forma d'onda generata. pag. 11 Corsi diMisure Guida degli strumenti di laboratorio NOTA: I CAVI BNC I segnali dei trasduttori sono segnali “deboli”, in quanto di scarsa potenza, con valori di corrente e tensione dell’ordine dei mA e dei mV. Per questo motivo si preferisce far viaggiare detti segnali sui cosiddetti cavi coassiali con connettore BNC. I cavi coassiali sono così chiamati perché composti da un elemento conduttore circondato (con l’interposizione di uno strato di materiale isolante) da un altro elemento conduttore concentrico. I due elementi hanno lo stesso asse e per questo motivo sono detti coassiali. Una serie di queste coppie di canali possono essere alloggiati all’interno di una singola protezione. Tali cavi, inventati nel 1929, sono stati usati per la prima volta nel 1941. Il cavo coassiale è tipico ad esempio delle connessioni Ethernet. I cavi coassiali sono caratterizzati da un valore di impedenza caartteristica (espressa in Ohm, come la resistenza nei sistemi D.C., anche se le due grandezze non hanno alcun legame) che è funzione dei diametri relativi dei due conduttori ed il materiale usato come isolante tra i due. I tipi più comuni di cavo coassiale sono indicati in tabella. Cable Type RG-58/U RG-58A/U or RGRG-59/U RG-62/U Characteristic Impedance (ohm) Use 53.5 Often used for Ethernet (is cheaper, and the connectors are easier to install) but should not be, as it is the wrong impedance and usually has 50 75 93 10BASE2 CSMA/CD (ThinWire Ethernet) CATV (cable TV) IBM 3270 terminals, ARCnet Figura 12 Caratteristiche di diversi cavi. RG significa "radio guide," perché il cavo porta segnali in radio frequenza. "/U" significa "general utility." Figura 13 Il cavo coassiale Il cavo coassiale funziona come una gabbia di Faraday e proteggere dai disturbi la parte “pregiata” di segnale che viaggi sul conduttore interno. Attenzione però perché se la messa a terra non viene eseguita correttamente, è la stessa “calza” (così viene chiamato il conduttore esterno) ad indurre disturbo sul canale di misura. Solitamente il conduttore esterno viene messo a terra, in modo da essere sicuri che sia a potenziale zero. pag. 12 Corsi diMisure Guida degli strumenti di laboratorio I cavi coassiali hanno terminali particolari, che sono di due tipi: connettori a banana, in cui i due conduttori vengono separati in corrispondenza della connessione connettori BNC. Il nome significa "Bayonet Nut Connector" (il movimento per inserirli è quello tipico della baionetta), oppure "Bayonet Neil Consulman," dal nome di chi ha inventato il connettore. Ovviamente danneggiamenti al connettore possono vanificare ove non addirittura peggiorare l’effetto schermante della calza del cavo coassiale. pag. 13