Derrida, L'animale che dunque sono, 5 in Heidegger, dietro al problema dell’essere sta il problema dell’esistenza dell’uomo secondo Derrida, a differenza degli altri testi heideggeriani, in Concetti Fondamentali della Metafisica H. pensa che anche l’animale muoia secondo Derrida, la vitalità del vivente accomuna uomo e animale gli animali vivono in una maniera diversa rispetto all’uomo poiché accedono al mondo in maniera diversa [p.204, in commento al par.2 del cap.1 dei Concetti Fondamentali della Metafisica, p.10-11] ripresa dei Grundbegriffen heideggeriani isolamento = ognuno, in quanto individuo, vive nella propria isola "La filosofia è propriamente nostalgia" [Heimweh; nostos-algos, dolore per la lontananza] - Novalis l’uomo ha la nostalgia di essere di casa dovunque <-> concetto di uomo di H. per H. l’importante è il percorso che conduce a casa, non essere a casa; soltanto così l’uomo è Derrida abitare dell’uomo con il totalmente altro (l’animale) che cos’è l’abitare dell’uomo assieme all’animale? Heidegger: l’animale è Mitgehen (vive con l’uomo), ma non Mitexistieren (non esiste con l’uomo nella casa) Non è che abbiamo perduto il senso di nostalgia (e quindi di filosofia) a cui di riferisce Novalis? l’uomo contemporaneo della civiltà occidentale è una scimmia, ha perso il senso della patria la metafisica e la filosofia come stati d’animo, non razionali spostare la filosofia da un ambito logico, teoretico, pratico, tecnico, a un ambito noetico (=percezione pura) Critica di Derrida ad Heidegger: la sua concezione di animalità rimane nella soggettività cartesiana il Descartes del meccanicismo e del cogito l’essere di Heidegger non sarebbe tanto diverso dal cogito cartesiano Elevando la filosofia a scienza assoluta, essa diventa ambigua Con Descartes la filosofia divenne una conoscenza assoluta, e il filosofare inizia con il dubbio ma il dubbio cartesiano sarebbe solo apparente: l’ego non viene posto in questione l’esistenza non viene posta in questione l’ego cartesiano è dogmatico poiché non è mai stato messo in dubbio [negli stessi anni, Husserl scrive le Meditazioni Cartesiane] Derrida: stati d’animo inspiegabili dalle parole, dai concetti, dalla ragione (= dalla civiltà, dalla tecnica) fintantoché considereremo l’uomo come animale razionale, non saremo in grado di raggiungere la percezione (il Nous, puro percepire) Nous percezione pura e quindi indeterminata, come il Da-sein, come la vita fattiva a questo punto, il senso della filosofia heideggeriana risiede nel definire l’uomo in maniera altra da quella della razionalità e della coscienza ->cambiamento della concezione dell’uomo conseguentemente, cambiamento della concezione dell’animale Da-sein = esistente che non è vivente (Heidegger) la determinazione “vivente/non-vivente” non fa differenza per l’essenza del Da-sein; il vivente non è essenziale del Da-sein Da-sein = modalità di essere, un’accessibilità al mondo; non una presenzialità, non la spazialità, bensì la possibilità di essere di qualcosa (la matita sarà sempre matita, che sia presente o assente) e l’animale ha un Da-sein diverso da quello dell’uomo: il Da-sein dell’essere povero di mondo l’animale vive nella Benommenheit, nella bestialità/stupidità