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6
Splendore e declino
della Grecia
La città greca di Mileto
si ribella contro Dario
1
Con Dario le città greche d’Asia erano
passate sotto l’amministrazione persiana
ed erano state obbligate a sottostare alle
regole dell’Impero, ma trovavano queste
regole insopportabili e le infrangevano di
continuo.
Nel 499 a.C. la città greca di Mileto si ribellò apertamente e Atene, in quanto cittàmadre, le mandò in aiuto delle navi da guerra. I Milesii cacciarono i funzionari persiani, e poi, trascinati dall’esaltazione, si abbandonarono a inutili sacrilegi mettendo a
ferro e fuoco i templi degli dèi persiani.
Dario non poteva tollerare il distacco di Mileto dall’Impero né l’offesa fatta agli dèi;
perciò decise di non limitarsi a soffocare la
rivolta in Asia, ma di punire anche Atene,
che aveva aiutato Mileto. Gli storici antichi
raccontano che egli ordinò a un servo di ripetergli tre volte, durante i pasti: «Signore,
ricordati degli Ateniesi».
Riconquistare Mileto fu facile; la città fu
presa, incendiata, rasa al suolo e i suoi abitanti furono uccisi o fatti schiavi. Restava
la punizione di Atene.
2 Dario scatena
la Prima guerra persiana
Nel 490 a.C. Dario radunò un grande esercito appoggiato da una potente flotta e lo
inviò contro Atene. Quasi tutte le città greche, impaurite, fecero atto di sottomissione
storia della vita quotidiana
Entra nel ruolo di un cittadino di Mileto al tempo di Dario
• Prima della conquista persiana avevi la qualifica di “cittadino”.
• Dopo la conquista persiana hai la
qualifica di “suddito”.
• Prima votavi in Assemblea per
eleggere i magistrati che sceglievi
tra i tuoi concittadini; potevi liberamente criticare il loro operato e, se
sospettavi che stessero acquistando troppo potere, potevi esiliarli con
l’ostracismo. Una volta nella vita,
saresti stato probabilmente magistrato anche tu.
• Ora ogni anno devi recarti a Persepoli e, quando sei arrivato al cospetto del re, devi rendergli omaggio
compiendo la “proscìnesi”, cioè
sdraiandoti a terra. Il re ti chiama “servo” e non può essere criticato perché
il suo potere è sacro in quanto proviene non dai cittadini, ma dagli dèi.
Questa condizione ti appare terribilmente umiliante.
• Nella tua città non si pagavano
tasse. Le opere di pubblica utilità, che
tu chiami “liturgìe”, venivano finanziate privatamente dai cittadini ricchi
che volevano acquistare meriti presso i loro elettori.
• Dario, invece, esige un tributo.
Per pagarlo, ogni anno gran parte dei
prodotti che volevi rivendere in Grecia o in Egitto devono partire per Persepoli.
• Se il re decide di fare una guerra
dalla quale non trarrai alcun vantaggio, devi abbandonare tutti i tuoi affari, arruolarti nel suo esercito e andare a morire per lui.
Due dei venti popoli tributari del Re dei Re sfilano con i simboli dei loro tributi annuali:
davanti gli Arabi con vasi di incenso e mirra e un cammello; dietro i Babilonesi con un cavallo
e un vaso di bronzo (dai rilievi del palazzo reale di Persepoli).
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110 MODULO 3 - Le civiltà del mare
Atene
Ateniesi
(10 000 uomini)
Serse decide di vendicare
la sconfitta di Dario
3
Maratona
Persiani
(20 000 uomini)
Dario morì quattro anni dopo Maratona
senza riuscire a vendicarsi di Atene.
Lasciò questo compito a suo figlio Serse,
che preparò una spedizione colossale alla
quale parteciparono tutti i popoli dell’Impero: gli Egiziani, i Greci d’Asia, nuovamente assoggettati dopo la caduta di
Mileto, Fenici, Arabi, Babilonesi, Indiani,
Iraniani, ecc.
Egli decise che l’esercito avrebbe passato
l’Ellesponto (il braccio di mare che divide
l’Asia dall’Europa e che oggi si chiama
Stretto dei Dardanelli) su un lunghissimo
ponte di barche costruito appositamente
e sarebbe penetrato in Grecia da nord.
Contemporaneamente, una flotta di 1200
navi avrebbe seguito l’esercito via mare in
modo da stringere la Grecia nella morsa di
una tenaglia. La quantità di gente impegnata in questa impresa era tale che Erodoto
scrisse: «Quale popolo Serse non condusse
contro la Grecia? Quale corso d’acqua, a
forza di essere bevuto dai soldati persiani,
non fu prosciugato?».
Intanto in Grecia per la seconda volta
molte città tradirono e passarono dalla
parte del Re dei Re. Sparta e Atene, invece, si allearono e divennero il nucleo della resistenza antipersiana.
Flotta
persiana
LA BATTAGLIA
DI MARATONA.
Nel disegno, una
ricostruzione dei
movimenti degli eserciti
ateniese e persiano
nella battaglia.
al Re dei Re, salvo alcune città minori e la
potente Sparta, che si schierò dalla parte
degli Ateniesi. Così iniziò la Prima guerra persiana.
Lo scontro avvenne nella piccola pianura
di Maratona, sotto i monti della costa
orientale dell’Attica, dove 10 000 Ateniesi
guidati da Milziade, affrontarono da soli
20 000 Persiani e li sconfissero. Erodoto,
lo storico greco del V secolo a.C. che
narrò le Guerre persiane, scrisse: «Non c’è
stata a oggi battaglia più gloriosa di questa; mai una schiera così esigua sbaragliò
un esercito così poderoso». Dopo la battaglia i Persiani superstiti risalirono sulle
navi e fuggirono.
Il ponte di barche sull’Ellesponto.
Le guerre persiane.
2 a guerra persiana
◆
IMPERO
Città
neutrali
o alleate
dei Persiani
PERSIANO
MAR
EGEO
Termopili
Sardi
Maratona
Platea
Salamina
Ribellione dei
Greci d’Asia
Atene
1 a guerra persiana
Sparta
◆ Ponte di barche sull’Ellesponto
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6 - Splendore e declino della Grecia 111
Anche la Seconda guerra
persiana si conclude
con la vittoria dei Greci
4
Nel 480 a.C. Serse passò l’Ellesponto dando inizio alla Seconda guerra persiana. Come
primo punto di resistenza furono scelte le
Termopili, una stretta gola tra le montagne,
dove lo spartano Leonida resistette tre giorni con soli 300 Spartiati, che morirono tutti sul posto di combattimento. Fu una resistenza eroica, che entrò nella leggenda.
Subito dopo l’esercito di Serse dilagò nell’Attica e gli Ateniesi dovettero rifugiarsi sull’isola di Salamina mentre Atene bruciava.
Intanto però arrivava la flotta ateniese costituita da agili triremi e comandata dallo
stratego Temistocle. La battaglia navale si
svolse nello strettissimo braccio di mare tra
Atene e Salamina e, grazie all’abilità dello
stratego e all’indisciplina della flotta persiana, si concluse con l’imprevedibile vittoria
degli Ateniesi: 200 navi ne affondarono o
dispersero 1200.
Poi, nel 479 a.C. gli opliti dello spartano
Pausania sbaragliarono i Persiani a Platea
e li costrinsero a lasciare la Grecia.
Lo scontro tra il più grande impero del mondo conosciuto e le libere città greche si concluse, dunque, contro ogni ragionevole previsione, con la sconfitta dei Persiani. Esso
era stato anche uno scontro tra quantità e
qualità e la qualità aveva vinto. Si apriva per
la Grecia una nuova epoca gloriosa.
Atene, distrutta,
rinasce con l’orgoglio
di avere salvato la Grecia
5
Quando, tra il 480 e il 479 a.C., gli Ateniesi
tornarono alle loro case, trovarono una città
distrutta. L’acropoli era stata rasa al suolo.
Le vie erano piene di cani randagi e di spazzatura. I maiali scorrazzavano in quelli che
un tempo erano stati dei giardini. La parte
bassa della città si era riempita di paludi infestate dalle zanzare portatrici di malaria.
Il grande e insperato successo militare
esaltava però le energie e il talento degli
Ateniesi. La battaglia di Salamina assunse
un alone leggendario. Tornò di grande attualità l’Iliade, che narrava come altri Greci, tanti secoli prima, avevano vinto Troia,
un’altra grande potenza asiatica.
Pericle ad Atene domina
la Lega di Delo, Sparta domina
la Lega del Peloponneso
6
In questo clima di ottimismo, in cui nessuna
impresa sembrava impossibile, fu eletto
stratego un uomo originale e creativo, capace di dirigere l’intera vita politica, economica, sociale e artistica di Atene: Pericle.
Contro la norma che limitava a un anno le
magistrature pubbliche, egli fu riconfermato in questa carica per circa trent’anni e si
trovò così a reggere da solo la città dal 461
al 429 a.C.
Pericle amava Atene ed era convinto che il
suo ruolo nelle Guerre persiane la autorizzasse a dominare militarmente e commer-
LE TRIREMI ATENIESI.
Le triremi si chiamavano
così perché avevano tre
ordini di rematori
sovrapposti come
dimostrano i due spaccati.
La loro capacità di
manovrare diventava
fondamentale in battaglia,
quando la vela veniva
ammainata perché i colpi
di vento non facessero
sbandare la nave.
ritratto di...
Pericle
Pericle era nato agli inizi del V secolo «da una casata e stirpe tra le
prime della sua città», come scrisse
circa cinquecento anni dopo il suo
biografo, il greco Plutarco, vissuto al tempo dell’imperatore romano Nerone.
La sua famiglia era da molte generazioni in prima linea nelle lotte
politiche e suo nonno era colui che,
verso la fine del secolo precedente, aveva guidato la rivolta contro i
figli di Pisistrato e abbattuto la tirannide ad Atene.
Era un uomo di aspetto piacevole, anche se gli autori di commedie satiriche lo presero spesso in giro per la
sua testa oblunga “a cipolla”.
Di fronte alle peggiori provocazioni si comportava in modo tanto controllato da essere soprannominato “olimpico”. Era un ottimo comandante militare, come dimostrò in numerose battaglie navali, e cercava di parlare il meno possibile in Assemblea per non dare ai suoi concittadini l’impressione di
voler influenzare tutte le loro decisioni. Quando finalmente parlava, non
cercava di eccitare gli animi, ma di persuadere l’uditorio con ragionamenti pacati e concreti, supportati da fatti e cifre.
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112 MODULO 3 - Le civiltà del mare
L’ATENE DI PERICLE
Cefiso
Il Pireo: il porto della città
I tre porti del Pireo
potevano ospitare
200 triremi
Agorà
Atene
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Mu le
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Acropoli
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Mercato
M
Pireo
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BAIA
DEL FALERO
A scopo di difesa, Pericle fece costruire
le “Lunghe mura” per collegare la città
al suo porto, il Pireo.
Inoltre, per sostituire gli antichi monumenti di legno distrutti dai Persiani sull’acropòli, fece votare la costruzione
di opere in marmo che diedero alla
città una fama immortale.
ATENE
esporta:
olio, vino, marmo,
ceramiche
importa:
grano, legname
da carpenteria,
prodotti di lusso
L’acròpoli: un santuario consacrato ad Atena
1. Il Partenone, dedicato
ad Athena Parthénos
(“Vergine”).
2. L’Eretteo, tempietto
di Atena.
3. Portico.
4. Il grande altare
di Atena.
5. La statua di Atena
“guerriera”, alta 9
metri.
6. I Propilei, l’entrata
monumentale
dell’acropoli.
7. Il tempio di Atena
“vittoriosa”.
1
4
2
3
5
6
7
Le decorazioni del Partenone (ora quasi
tutte a Londra, al British Museum) furono
affidate a Fidia, scultore, architetto
e grande amico di Pericle. Il materiale
impiegato non fu più il legno che
sosteneva la terracotta dei templi arcaici,
ma il marmo estratto dalle cave del monte
Pentelico, a 15 km da Atene.
A destra, un gruppo marmoreo realizzato
da Fidia per il frontone orientale
del Partenone.
Teste e braccia andarono in pezzi sotto le
cannonate turche, ai primi dell’Ottocento.
In rosso: i monumenti
costruiti dopo la morte
di Pericle.
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6 - Splendore e declino della Grecia 113
cialmente il Mar Egeo. Per questo motivo
egli assunse il comando di un’alleanza navale chiamata Lega di Delo, fondata per prevenire un nuovo eventuale attacco persiano,
della quale facevano parte tutte le isole dell’Egeo e moltissime città costiere. Poi si impadronì spregiudicatamente del tesoro della
Lega, lo usò per costruire le “Lunghe mura”, con cui collegò Atene al porto del Pireo
e punì le città alleate che si opponevano a
queste prepotenze radendole al suolo.
Sparta, dal canto suo, faceva la stessa cosa
con la Lega del Peloponneso, creata per
assicurare la difesa sulla terra.
Il rafforzamento e l’irrigidimento della Lega di Delo (ateniese) e della Lega del Peloponneso (spartana) cambiarono la carta politica della Grecia: essa non era più formata da una serie di città libere di decidere di
volta in volta con chi allearsi o se mantenersi neutrali, ma da due blocchi, uno terrestre e uno marittimo, uniti sotto la guida
di due sole città: Sparta, forte sulla terraferma grazie ai suoi opliti, ritenuti i fanti
migliori di tutta la Grecia, e Atene, forte
sul mare grazie alle sue triremi considerate imbattibili.
Tra Atene e Sparta scoppia
la Guerra del Peloponneso
7
Tra Atene e Sparta, tanto diverse nei costumi e nei modi di vita, esisteva da sempre
un’insanabile gelosia; inoltre ciascuna del-
L A L E G A D I D E L O : U N “ I M P E R O AT E N I E S E ”
GLI ATENIESI
forniscono
che protegge contro la Persia
una flotta
di 200 triremi
gli alleati
che pagano per il mantenimento
della flotta 400 talenti all’anno*
* (cioè 10 tonnellate d’argento)
le due si riteneva ormai abbastanza forte da
impadronirsi del potere su tutta la Grecia.
Proprio negli ultimi anni del governo di Pericle la rivalità esplose in un conflitto che
venne chiamato Guerra del Peloponneso
e che durò 27 anni, dal 431 al 404 a.C. Fu
una tragedia che spaccò la Grecia in due
parti, perché tutte le sue città, attraverso le
due Leghe, erano schierate senza scampo
con l’una o con l’altra polis.
La Grecia allo scoppio della Guerra del Peloponneso.
Bisanzio
Perinthos
Spedizione ateniese
Abdera
Amfipoli
Ainos
Taso
Sigeo
Siracusa
Lemno
Mitilene
Lesbo
Ambracia
Corcira
Leucade
Tebe
Delfi
Cefalonia
Atene
e Lega di Delo
Sparta e Lega
del Peloponneso
Stati neutrali
Zacinto
Corinto
Micene
Argo
Focea
Calcide
Eretria
Maratona
ATENE
Clazomene
Colofone
Chio
Samo
comandano
Efeso
Efeso
Mileto
Alicarnasso
SPARTA
Rodi
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114 MODULO 3 - Le civiltà del mare
Pericle era sicuro che, se gli Ateniesi avessero evitato di affrontare Sparta in una
grande battaglia terrestre e avessero mantenuto il controllo del mare, avrebbero
finito per vincere. Ma nei primissimi anni
di guerra scoppiò ad Atene una violenta
epidemia di vaiolo (nota come “peste di
Atene”) durante la quale Pericle morì.
I nuovi strateghi non seguirono le linee di
comportamento che egli aveva tracciato e
LE LATOMÌE.
Diòniso, tiranno
di Siracusa, chiuse
in queste cave di pietra
gli Ateniesi prigionieri
dopo il disastro della
spedizione in Sicilia.
Si dice che tutti i giorni
si recasse ad ascoltare
i loro lamenti da un foro
naturale in cima alla cava.
accettarono spesso battaglie terrestri contro
l’invincibile fanteria spartana, perdendole
tutte; inoltre anche una grande flotta ateniese inviata in Sicilia per attaccare Siracusa, potente alleata di Sparta, fu incredibilmente distrutta dagli Spartani.
Alla fine Atene si arrese. Le sue mura
furono abbattute e qualcuno propose di
radere al suolo l’intera città. Di fronte alla
distruzione di tanta bellezza, tuttavia, gli
stessi Spartani dissero di no, e dobbiamo a
loro se oggi godiamo dei resti di quella che
fu la più splendida città della Grecia.
Il crollo di Atene e poi di Sparta
indebolisce tutte le città greche
8
La Guerra del Peloponneso fu un conflitto
assurdo e devastante, che all’inizio premiò
Sparta e punì Atene, ma nel giro di qualche decina di anni portò l’intera Grecia
alla rovina.
Gli Spartani per qualche decennio credettero di avere in pugno i destini di tutto il
Paese. Imposero governi e tributi a tutte le
città e si trovarono al comando di un vero
e proprio impero, ma il loro dominio suscitò la rivolta di altre città, finché Sparta
stessa crollò e l’intero mondo greco precipitò in una situazione di estrema debolezza politica.
In sintesi
1-2 Nel 499 a.C. Mileto, città greca dell’Asia Minore,
sottomessa ai Persiani, si ribella aiutata da Atene sua
città madre. Dario distrugge Mileto e decide la punizione di Atene con la quale si schiera Sparta. Nel 490 a.C.
si svolge la Prima guerra persiana. Nella pianura di
Maratona 10 000 Ateniesi, guidati da Milziade, affrontano 20 000 Persiani e li sconfiggono.
3-5 Dario, alla sua morte, lascia al figlio Serse il compito
di punire Atene. Serse prepara una spedizione gigantesca. Fa allestire un ponte di barche sull’Ellesponto per
invadere la Grecia via terra da nord mentre la flotta seguirà l’esercito dal mare. In Grecia, mentre molte città
passano dalla parte di Serse, Sparta e Atene si alleano:
scoppia la Seconda guerra persiana (480-479 a.C.).
Leonida con soli 300 Spartiati resiste tre giorni alle Termopili. Poi l’esercito persiano dilaga nell’Attica e giunge
ad Atene. Gli Ateniesi si rifugiano sull’isola di Salamina
mentre la città brucia. Lo stratego Temistocle conduce
la flotta ateniese nei pressi di Salamina e con 200 navi
distrugge o disperde 1200 navi persiane. Quindi lo spartano Pausania sbaraglia i Persiani a Platea costringendoli alla fuga. La qualità dei Greci vince sulla quantità
schierata dall’Impero persiano.
6
Ad Atene diventa stratego Pericle che, per le sue
doti eccezionali, viene rinominato ogni anno dal 461 al
429 a.C. Il suo governo fa rinascere Atene. Convinto che
la città debba dominare il Mare Egeo, Pericle assume il
comando della Lega di Delo, mentre Sparta crea la Lega
del Peloponneso. Si formano due blocchi: uno terrestre
guidato da Sparta, uno marittimo guidato da Atene.
7-8 Le rivalità tra Atene e Sparta portano alla Guerra
del Peloponneso che dura dal 431 al 404 a.C. spaccando la Grecia in due parti e indebolendola. Pericle
muore, gli strateghi successivi perdono una lunga serie
di battaglie e alla fine Atene si arrende.
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6 - Splendore e declino della Grecia 115
Pagine operative
Completa la seguente tabella, relativa alle Guerre persiane, inserendo correttamente nella colonna di sinistra i termini riportati sotto e scrivendo nella colonna di destra i risultati degli eventi.
1
I tre episodi delle guerre persiane
1. La rivolta, nel 499 a.C.,
della città di ..........................................
aiutata da ..............................................
2. La Prima guerra persiana
............................. invia una spedizione
per punire .............................................
3. La Seconda guerra persiana
.................................... invade la Grecia
per ..................... e per ....................... .
............................. e ..............................
si uniscono per resistere.
Loro risultati
..............................................................................................
..............................................................................................
..............................................................................................
..............................................................................................
..............................................................................................
..............................................................................................
..............................................................................................
..............................................................................................
..............................................................................................
..............................................................................................
..............................................................................................
Serse – Mileto – Dario – Atene – mare – Sparta – terra
2
na – 2. Isola nei pressi della quale la flotta
ateniese sconfisse i Persiani – 3. Governò
Atene per trent’anni.
Rispondi alle seguenti domande.
Perché lo stratego ateniese Pericle fondò l’alleanza navale chiamata Lega di Delo?
............................................................................
............................................................................
Verticali: 1. Fece costruire un lunghissimo ponte di barche – 2. Fu l’eroe della resistenza
spartana alle Termopili – 3. Guidò l’esercito
ateniese nella battaglia di Maratona.
Perché Sparta creò la Lega del Peloponneso?
3
............................................................................
............................................................................
1
1
2
2
Che cosa accadde durante la Guerra del Peloponneso e chi vinse?
............................................................................
............................................................................
Quali furono le conseguenze della Guerra del
Peloponneso?
............................................................................
3
Completa il cruciverba.
DEFINIZIONI
Orizzontali: 1. Scatenò la Prima guerra persia-
3