Alimenti “critici” negli anziani

Daniele Segnini
Alimenti “critici” negli anziani
I sali minerali più importanti – a qualsiasi età - sono il calcio, il fosforo, il ferro, il magnesio e lo zinco.Il calcio della
dieta ed il suo assorbimento diminuiscono con l’età; oltre che nel metabolismo dei tessuti ossei, il calcio è
importante per la coagulazione del sangue, nell'attività del cuore e del sistema nervoso; la carenza di vitamina D –
per ridotta esposizione alla luce del sole - determina osteoporosi; la vitamina D favorisce l’assorbimento del calcio
a livello intestinale, aiuta la fissazione di questo nei tessuti e regola il livello di calcemia nel sangue. Se il latte risulta
difficilmente tollerabile, si può utilizzare lo yogurt ed i formaggi.
Il fosforo svolge un ruolo fondamentale nel nostro organismo, sia per la funzioni delle cellule, sia per le funzioni
extracellulari - interviene nella mineralizzazione dell'osso: il suo metabolismo è associato a quello del calcio. Le fonti
alimentari di fosforo sono tantissime, ed è molto difficile che si instauri una carenza; il fosforo viene assorbito sotto forma
di fosfati e può essere carente o per errate abitudini alimentari o per ridotto assorbimento intestinale. Si trova quasi in tutti
gli alimenti. Gli alimenti più ricchi sono il latte ed i suoi derivati, la carne, la frutta secca e i legumi.Il ferro è fondamentale
per la vita: trasporta l'ossigeno nel sangue e interviene nel suo deposito nei muscoli; serve per l'attività respiratoria e per
la replicazione della cellula, e per costruire la struttura di tessuti ed organi In eccesso, il ferro è tossico e può essere
mortale. Qualsiasi essere vivente, dal batterio all'uomo ha sviluppato sistemi più o meno raffinati per catturare il ferro dal
mondo esterno e utilizzarlo, e dall'altra parte per trasportarlo e tenerlo depositato in una forma non tossica. La carenza di
ferro è quasi sempre legata a problemi nell’assorbimento o alla riduzione dei cibi che lo contengono (carne,
pesce, legumi); la sua mancanza può dare anemia. Il magnesio aiuta le cellule muscolari a rilassarsi, incluse quelle del
cuore. Una carenza di magnesio é stata collegata a malattie cardiache, battito irregolare e palpitazioni. Il magnesio è
ampiamente diffuso negli alimenti, in particolare nei vegetali (ortaggi a foglia verde), nella frutta secca (mandorle, noci),
nei pesci di mare (aringa, merluzzo) e d’acqua dolce (carpa). Un’alimentazione bilanciata apporta
normalmente una quota sufficiente di tale elemento. Lo zinco si trova, soprattutto, nelle carni e svolge diverse funzioni:
stabilizza le membrane delle cellule, si oppone ai radicali liberi, entra nella sintesi di proteine e acidi nucleici; la carenza
di zinco si riflette soprattutto nel fegato, nell’intestino e nei reni. Il sale di sodio non dovrebbe superare gli 8
grammi quotidiani, L’eccessivo uso del sale da cucina provoca ipertensione e ritenzione idrica.
Anche in età avanzata sono da preferire i grassi di origine vegetale rispetto a quelli di origine animale. L’olio
extravergine di oliva, a differenza dei grassi animali contenuti nelle carni grasse e nel burro, contiene molti grassi insaturi
che possono diminuire la concentrazione del colesterolo nel sangue ed è ricco di vitamina E, un antiossidante naturale.
In ogni fase della nostra vita le proteine d’origine animale (carni, pesci, uova, latte e formaggi) dovrebbero
comparire all’incirca come quelle d’origine vegetale (legumi, cereali). Inoltre, il fabbisogno proteico totale
non dovrebbe scendere al di sotto di un grammo per kg di peso corporeo ideale. Precarie condizioni economiche
possono, invece, portare molti anziani a ridurre in generale gli alimenti “proteici” (soprattutto il pesce), per il
loro costo eccessivo. Il pesce – anche surgelato – andrebbe consumato almeno due volte la settimana,
perché è un cibo ”tenero” e per la sua ricchezza di acidi grassi omega 3, capaci di ridurre
l’aterosclerosi.
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Generata: 2 June, 2017, 00:54