STRATEGIE PER MINIMIZZARE IL COSTO DELLE TERAPIE ONCOLOGICHE Tematica: terapie personalizzate in oncologia N°abstract: 36 Autori: A.Russi1; E.Berti1; G.Busa1; V.Damuzzo1; F.Di Sarra1; S.Michielan1; F.Paganelli1; A.Parlantzas1; M.Serena2; F.Tasca1; A.C. Palozzo1. 1S.C. Farmacia Istituto Oncologico Veneto, Padova; 2Scuola di specializzazione in FO Università degli Studi di Padova La sostenibilità delle terapie anticancro è un problema centrale per i sistemi sanitari di tutto il mondo per il costo crescente delle terapie oncologiche, in particolare di quelle di ultima generazione (target therapies). Una parte dei costi è dovuta ai mancati utilizzi di farmaco, generati per la necessità di personalizzare i dosaggi, e che ricomprendono sia gli scarti di preparazione per le terapie endovena (scarsa stabilità, inefficienze organizzative), sia il mancato utilizzo delle dosi orali fornite ai pazienti. Nel periodo Gennaio 2014 – Agosto 2015, sono stati analizzati tutti i medicinali endovena allestiti presso la Farmacia dell’Istituto Oncologico Veneto (IOV) che, per il loro confezionamento primario o per la scarsa stabilità, potevano dar luogo ad uno scarto di elevato impatto economico, quali ad esempio Ipilimumab, Bevacizumab, Trastuzumab, Rituximab, Cetuximab, Panitumumab, Nab-Paclitaxel, Cabazitaxel, Bortezomib, Fotemustina, Eribulina. L’analisi si è concentrata sulle seguenti specialità: Yervoy, Avastin, Mabthera, Erbitux, Vectibix, Halaven, Herceptin. Per eseguire l’analisi si è utilizzata la cartella prescrittiva informatica (oncosys), il cui database è stato elaborato con l’applicativo Qlikview e strumenti di Office. Inoltre una analoga analisi verrà condotta per le terapie orali, con le restituzioni di dosi non utilizzate sia in corso di terapia (compliance/tossicità) sia a fine trattamento. Nel periodo considerato, sono stati trattati con i farmaci endovena 1.952 pazienti, corrispondenti a 14.489 trattamenti, per un costo complessivo di 21.939.751 euro. Le dosi esatte impiegate e i valori corrispondenti sono stati posti a confronto con quantità e valori degli scarichi di magazzino per il medesimo periodo. Lo scarto in valore così calcolato corrisponde complessivamente a 1.317.561 euro (il 6% circa). Il valore, calcolato anche per singolo prodotto, varia per caratteristiche dei pazienti, condizioni organizzative, stabilità nel tempo del prodotto e contenitore primario. Nella tabella sono riportati alcuni dei valori dei farmaci più significativi con i quali sono stati trattati il 70% circa dei pazienti totali. Su questi ultimi farmaci, è stato ottenuto un risparmio del 10,2%, con uno scarto del 4% Farmaco Pazienti A B C D globale. Per alcuni farmaci la programmazione delle Yervoy 84 4.000.243 3.558.861 614.098 15,4% preparazioni e il recupero degli scarti ha permesso un notevole risparmio, come nel Avastin 463 5.721.864 5.279.789 442.075 7,7% caso di Yervoy; infatti, al contenimento dello Mabthera 153 1.094.923 995.343 99.580 9,1% spreco per questo farmaco, oltre alla pratica Erbitux 68 690.593 631.536 59.057 8,6% del vial sharing, ha compartecipato anche Vectibix 22 248.179 230.601 17.578 7,1% l’attuazione del drug day, ossia la Halaven 24 171.970 161.798 10.172 5,9% programmazione di tutte le terapie nella Herceptin 424 6.052.280 5.578.436 473.844 7,8% stessa giornata. Totale 18.112.734 16.436.364 1.849.086 10,2% Per le terapie orali l’analisi è ancora in corso di svolgimento in quanto non è stato possibile valutare in maniera dettagliata gli scarti in termini di restituzioni di dosi non utilizzate. Tutti dati sono riferiti al periodo Gennaio 2014 – Agosto 2015. A: Valore comprensivo dei singoli scarti dovuti alla personalizzazione di dose; B: Valore delle fiale realmente utilizzate; C: Valore del risparmio realmente ottenuto; D: Risparmio realmente ottenuto espresso in percentuale. Tenuto conto che lo scarto in un sistema non organizzato può essere del 10-20%, nella nostra realtà si sono ottenuti importanti risparmi solo con interventi organizzativi, che sono paragonabili a quelli degli sconti da Risk Sharing dei registri onco-AIFA. I risultati sono infatti frutto di una pianificazione che comprende la centralizzazione interaziendale delle preparazioni, i drug day, una informatizzazione diffusa, i controlli di qualità a garanzia di processi di stabilità dei farmaci e una corretta distribuzione dei carichi di lavoro. Quanto messo in atto presso la Farmacia IOV è alla base di standard, recepiti anche da provvedimenti regionali, per la centralizzazione in farmacia delle preparazioni di antiblastici di tutte le farmacie del Veneto. Contatti: tel: 0498215289; 0498215840; mail: [email protected]; [email protected]; Referenti: Dott. Alberto Russi; Dott. Angelo C. Palozzo. 3° CONGRESSO SIFACT “SSN: SOSTENIBILITA’ o SOPRAVVIVENZA? Le nuove frontiere dell’assistenza farmaceutica” ROMA 8 - 10 OTTOBRE 2015