Dolore al Rachide Dolore Cranio-Facciale Terapie Intrarticolari con

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Terapie Intrarticolari
con Acido Ialuronico
Dolore
Cranio-Facciale
Si tratta di terapie infiltrative che hanno comeobiettivo quello di depositare il farmaco direttamente all’interno della capsula articolare, sia che
si tratti di piccole articolazioni come quelle delle
mani, gomito o spalla, oppure di grandi articolazioni come il ginocchio o l’anca.
Il dolore cranio-facciale comprende il vasto capitolo delle cefalee e delle emicranie che spesso si
associano al dolore cervicale.
Dolore
al Rachide
Il dolore lombare così come quello cervicale è
espressione molto spesso di processi degenerativi che vanno oltre la semplicistica diagnosi di
“lombalgia” o “cervicalgia”.
Anche in questo caso risulta di fondamentale importanza la diagnosi, allo scopo di individuare la
patologia dolorosa e programmare quindi il trattamento adeguato.
Tali definizioni, infatti, rappresentano soltanto la
sede anatomica del dolore ma non ne chiariscono le cause.
Occorre infatti considerare, soprattutto per le cefalee, le abitudini del paziente e i suoi stili di vita,
nonché le caratteristiche della patologia come
frequenza di insorgenza e durata.
E’ proprio la definizione delle cause che ci permette di ottenere i migliori risultati andando a trattare direttamente la lesione che causa il dolore
stesso.
Queste molecole, una volta iniettate, svolgono
azione lubrificante sulle superfici articolari, creando quindi un ripristino del normale liquido sinoviale (viscosupplementazione).
Il paziente trova risposta in terapie farmacologiche, infiltrative e comportamentali, al fine di ridurre i meccanismi di innesco del dolore.
Tale procedura trova indicazione elettiva nell’artrosi lieve-moderata e nella grave artrosi quando
sussistano controindicazioni all’intervento chirurgico.
Allo stesso modo, dolori come la nevralgia del trigemino possono trovare una soluzione in procedure quali la radiofrequenza, che porta alla riduzione della conduzione dolorosa del nervo.
Da questo presupposto nasce pertanto il bisogno
di giungere il più vicino possibile alla presunta
causa; questo molto spesso risulta possibile solo
grazie a terapie infiltrative mirate che si avvalgono dell’uso di apparecchiature complesse ecografiche o amplificatori di brillanza (generatori di
raggi X).
In particolare la moderna farmaceutica ha sviluppato molecole chiamate acidi ialuronici che a
seconda delle caratteristiche dell’articolazione e
della gravità della patologia possono essere iniettate nella cavità articolare.
Per raggiungere con la massima precisione il
“bersaglio” può essere necessario il supporto
ecografico.
Per maggiori informazioni consultare:
www.medicinadeldolore.org
Un farmaco che può essere impiegato in tal senso è rappresentato dalla miscela di ossigeno-ozono, viste le sue proprietà antinfiammatorie.
Una corretta diagnosi porterà ad utilizzare tale
presidio solo nei casi in cui possa essere di reale
utilità e quindi in grado di portare sollievo al dolore del paziente.
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