Macroeconomia, Esercitazione 6 A cura di Giuseppe Gori e G i a n l u c a A n t o n e c c h i a ( [email protected]) 1 1.1 Esercizi Modello dei prezzi vischiosi/1 Ipotizzate che la funzione di produzione dell’economia sia F (K, L) = 0, 05 · K + 0, 03 · L; che gli individui in età lavorativa siano 12 mentre le unità di capitale 8. Sapete inoltre che il tasso di disoccupazione attuale è pari a 0, 14 e che il e che il livello dei prezzi attesi è 1, 08. Determinate il livello dei prezzi attuale sapendo che la quota di imprese con prezzi vischiosi è pari a 0, 7 e che, per queste, il prezzo aumenti di 4 euro per ogni euro di differenza tra il PIL attuale e quello di lungo periodo. 1.2 Modello dei prezzi vischiosi/2 Ipotizzate che la funzione di produzione dell’economia sia F (K, L) = K 1/2 · L1/2 ; che le unità di capitale siano 9. Sapete inoltre che il tasso di disoccupazione attuale è pari a 0, 08 e che il livello dei prezzi e quello dei prezzi attesi è rispettivamente di 1, 02 e 1, 15. Determinate il PIL di lungo e di breve periodo sapendo che la quota di imprese con prezzi vischiosi è pari a 0, 5 e che, per queste, il prezzo aumenti di 1, 5 euro per ogni euro di differenza tra il PIL attuale e quello di lungo periodo. 1.3 Curva di Phillips/1 Supponete che il governo voglia ridurre l’inflazione di 8 punti percentuali con una curva di Phillips π − E π = 2 · (un − ut ) + v; i) Supponendo che le aspettative siano adattive e che v = 0, quanti punti annuali di eccesso di disoccupazione sono necessari per ottenere l’obiettivo? Spiegate; 1 ii) Supponete che la legge di Okun sia data da ut − ut −1 = −0, 5 · (gy − 0, 02) e che ut−1 = un . Calcolate di quanto diminuirà la produzione per ottenere tale obiettivo. iii) Qual è il sacrifice ratio dell’economia? 1.4 Curva di Phillips/2 Ipotizzate che un sistema economico sia in equilibrio di lungo periodo al tempo t-1 dove un = 0, 06 e E π = 0, 02. Sapendo che la curva di Phillips e la legge di Okun sono caratterizztae rispettivamente dai parametri β = −1 e α = − 0, 5, e che al tempo t il tasso di crescita dell’economia è del 4%, i) Si valuti quale sia il tasso di disoccupazione corrente ut ; ii) Quale sia il tasso di inflazione corrente π t ; iii) Quale sia il tasso di crescita della moneta gM se la velocità di circolazione della moneta rimane costante. 1.5 Curva di Phillips/3 Data la seguente curva di Phillips: π t = E π + 0, 6 − 6 · ut + v; in corrispondenza della quale vale sempre v = 0. Sapete inoltre che al tempo t − 1 l’economia si trova in equilibrio di lungo periodo. i) Se la variazione di π t al tempo t è pari a 0,3, di quanto il tasso di disoccupazione corrente ut risulterà inferiore a quello naturale un ? ii) Se il paramentro della legge di Okun vale 0,1 e la velocità di circolazione della moneta rimane costante, indicate quale tasso di crescita della moneta determina l’accellerazione dell’inflazione indicata in (i), sapendo che E π = 0, 1. 1.6 Curva di Phillips/4 Data la seguente curva di Phillips: π t = E π + 0, 2 − 0, 8 · ut ; 2 i) Sapendo che ut−1 = un riscrivete la curva di Phillips utilizzando il tasso di disoccupazione naturale; Ipotizzate che le aspettative siano di tipo adattivo: ii) Se al tempo t vige un equilibrio di lungo periodo e il tasso di crescita dell’economia è pari a 0,1, qual è il valore della variazione del tasso di inflazione dal tempo t al tempo t −1? (Ipotizzate che il coefficiente della legge di Okun sia α = −0, 5) iii) Se il tasso di inflazione al tempo t-1 è pari a 0,02 e la velocità di circolazione della moneta rimane costante, qual è il tasso di crescita della moneta al tempo t? 1.7 Shock di domanda e inflazione Le equazioni che descrivono domanda e offerta aggregata in un’economia sono le seguenti: AD : AS : P = 1, 5 − 0, 3 · Y ; P = EP + 0, 6 · (Y − Y ); Il livello dei prezzi attesi è EP = 1, 08 e l’economia si trova in equilibrio di lungo periodo. i) Scrivete l’equazione della curva AS come P = f (Y ); ii) Ipotizzate adesso che in t si verifichi uno shock di domanda pari a 0, 2, descrivete la dinamica di PIL e Prezzi che ne segue. 1.8 Shock di domanda e inflazione con aspettative adattive Le equazioni che descrivono domanda e offerta aggregata in un’economia sono le seguenti: AD : AS : P = 1, 6 − 0, 5 · Y ; P = EP + 0, 8 · (Y − Y ); Il livello dei prezzi attesi è EP = 1, 12, il tasso di disoccupazione naturale è un = 0, 08 e l’economia si trova in equilibrio di lungo periodo. i) Scrivete l’equazione della curva AS come P = f (Y ); ii) Assumete aspettative di tipo adattivo con π t − 1 = 0, 10 e individuate il livello dei prezzi di LP in t, t + 1, t + 2, t + 3; 3 iii) Ipotizzate adesso che in t si verifichi uno shock di domanda pari a 0, 4; se la curva di Phillips dell’economia è: π t = E π − 2 · (ut − ut− 1 ); determinate il tasso di disoccupazione ut ; iv) Individuate il livello di PIL e prezzi in t + 1. 5 2 Domande a risposta multipla 1. Una curva di offerta aggregata di breve periodo è definita (a) A parità di prezzi attesi; (b) A parità di prezzi correnti; (c) A parità di output nominale; (d) A parità di domanda di moneta. 2. In base alla curva di Phillips (a) L’inflazione corrente è sempre uguale a quella attesa; (b) L’inflazione corrente è maggiore di quella attesa in presenza di shock negativi di offerta; (c) L’inflazione corrente è maggiore di quella attesa in presenza di un differenziale negativo del tasso di disoccupazione rispetto all’anno precedente; (d) L’inflazione corrente è maggiore di quella attesa in presenza di un tasso di disoccupazione naturale maggiore di zero. 3. Una variazione positiva dell’inflazione attesa (a) Sposta la curva di Phillips verso il basso; (b) Sposta la curva di Phillips verso l’alto; (c) Determina una maggiore inclinazione della curva di Phillips; (d) Determina una minore inclinazione della curva di Phillips. 4. A partire da un equilibrio AD-AS di lungo periodo, uno shock negativo di domanda (a) Determina una riduzione dei prezzi attesi e una traslazione verso l’alto della curva di offerta di breve; (b) Determina una riduzione dei prezzi attesi e una traslazione verso il basso della curva di offerta di breve; (c) Determina un aumento dei prezzi attesi e una traslazione verso il basso della curva di offerta di breve; (d) Determina un aumento dei prezzi attesi e una traslazione verso l’alto della curva di offerta di breve. 6 Soluzioni suggerite 1.1: A partire dalla dotazione di fattori produttivi dell’economia è possibile calcolare il livello del PIL di piena occupazione, ovvero quello di lungo periodo. Basterà infatti sostituire questi valori nella finzione di produzione specificata: Y = 0, 05 · 8 + 0, 03 · 12 = 0, 76 Sostituiamo questa informazione nell’equazione della curva AS insieme al livello atteso dei prezzi Y− Y = α (P − EP ) → Y = 0, 76 + α (P − 1, 08) Dato che l’esercizio richiede di individuare il livello dei prezzi attuale, avremo bisogno ancora del valore di Y e di α. Per trovare il primo possiamo utilizzare il dato sulla disoccupazione, ovvero u = 0, 14. E’ infatti possibile ottenere il livello del PIL di breve periodo sostituendo nella funzione di produzione il relativo numero di occupati, che nel nostro caso sarà: L = 12 · (1 − 0, 14) = 10, 3 avremo quindi Y = 0, 05 · 8 + 0, 03 · 10, 3 = 0, 7 A questo punto manca soltanto il valore del parametro α che, dalla teoria sappiamo essere uguale a α= s (1 − s) · a ovvero, nel nostro caso (notate che il testo dell’esercizio, oltre a fornirci il valore di s(= 0, 7), ovvero la quota di imprese che è soggetta a prezzi vischiosi, ci fornisce anche il valore di a(= 4), ovvero il parametro che lega il livello dei prezzi al differenziale tra il PIL e il PIL potenziale nella curva di offerta) α= 0, 7 0, 3 · 4 = 0, 58 Possiamo quindi calcolare il livello dei prezzi attesi: 0, 7 = 0, 76 + 0, 58(P − 1, 08) → 0, 58 · P = −0, 06 + 0, 58 · 1, 08 = −0, 06 + 0, 62 = 0, 56→ →P = 0, 56 = 0, 96 0, 58 In questo caso varrà dunque P < EP che implica un differenziale negativo del PIL rispetto al PIL di lungo periodo. 7 1.2: In questo caso, come in quello precedente, è necessario sostituire nell’equazione della curva AS tutti i dati a nostra disposizione. Disponiamo di entrambi i valori del livello dei prezzi e possiamo ricavare il valore del parametro α: α= 0, 5 = 0, 66 0, 5 · 1, 5 avremo allora Y − Y = α · (P − EP ) → Y − Y = 0, 66 · (1, 02 − 1, 15) = − 0, 08 Sappiamo poi che (1) Y = K 1/2 · L1/2 = 91/2 · L1/2 mentre Y = K 1/2 · [(1 − u) · L]1/2 = 91/2 · (0, 92 · L)1/2 e quindi Y − Y = [91/2 · (0, 92 · L)1/2 ] 91/2 · L1/2 = 91/2 · [(0, 92 · L)1/2 − L1/2 ] = 3 · L1/2 · (0, 921/2 −1) → → Y − Y = 3 · L1/2 · (0, 921/2 - 1) → Y − Y = −0, 15 · L1/2 imponendo poi l’uguaglianza tra questa definizione e quella in (1) otteniamo il numero di individui in età lavorativa 0, 08 = − 0, 15 · L1/2 → L = 0, 28 Con questo dato possiamo adesso ricavare il livello di PIL di lungo e breve periodo Y = K 1/2 · L1/2 = 91/2 · 0, 281/2 = 3 · 0, 529 = 1, 58 e Y = 3 · (0, 92 · 0, 28)1/2 = 3 · 0, 251/2 = 3 · 0, 5 = 1, 5 1.3: i) Per rispondere a questo punto basta sostituire il valore del differenziale inflazionistico target nell’equazione della curva di Phillips: 0, 08 = 2 · (un − ut ) + 0 → un − ut = −0, 04 8 l’obiettivo sarà dunque raggiunto se il tasso di disoccupazione sarà di 4 punti percentuali inferiore a quello naturale. ii) In questo caso è necessario sostituire il valore del differenziale del tasso di disoccupazione trovato al punto precedente nella legge di Okun specificata dall’esercizio: 0, 04 = −0, 5 · (gY − 0, 02) → − 0, 5 · gY = 0, 03 → gY = − 0, 06 iii) Trovare il sacrifice ratio significa trovare i punti di PIL reale che vanno sacrificati allo scopo di ridurre l’inflazione di un punto percentuale. Questo equivale a imporre un differenziale inflazionistico di − 0, 01 e a misurarne l’effetto sul PIL. Nel nostro caso avremo dunque che (a partire dalla curva di Phillips): 0, 01 = 2 · (un − ut ) + 0 → un − ut = −0, 005 e (sfruttando ancora la legge di Okun) 0, 005 = −0, 5 · (gY − 0, 02) → 0, 5 · gY = − 0, 005 → gY = −0, 01 che implica un sacrifice ratio pari a 1. 1.4: i) Sappiamo che un = 0, 06, E π = 0, 02, β = - 1, α = - 0, 5 e gY = 0, 04. Possiamo dunque sostituire questi valori nella generica equazione della legge di Okun: ut − ut -1 = α · gY ottenendo ut − 0, 06 = −0, 5 · − 0, 04 da cui ut = 0, 08 ii) Per trovare il tasso di inflazione corrente sarà necessario a questo punto utilizzare la curva di Phillips: π t − π t−1 = β · (ut − ut − 1 ) → π t − 0, 02 = −1 · (0, 08 − 0, 06) → → πt = 0 iii) Per rispondere a questo punto basta applicare la teoria quantitativa della moneta, in base alla quale: 9 π = ΔM M + Δ V V − ovvero gM = gY + π − ΔY Y ΔV V Nel nostro caso avremo che gM = 0, 04 + 0 − 0 = 0, 04 1.5: i) Per rispondere a questo punto è innanzitutto necessario osservare che il tasso di disoccupazione naturale, qui assimilato a ut - 1 dato che siamo in equilibrio di LP, non compare nell’equazione della curva di Phillips. In realtà è possibile ricavarlo scomponendo il termine 0,6 che è necessariamente uguale a β · un . Avremo allora che un = 0, 6/β ma ↵ è anche il valore che moltiplica ut - 1 che nel nostro caso è pari a 6. Quindi un = 0, 6/6 = 0, 1 e la curva di Phillips sarà allora π t −E π = − 6 · (ut − 0, 1) Torniamo adesso alla curva di Phillips e sostituiamo il valore del differenziale tra i tassi di inflazione, che è l’unico fornito dal testo dell’esercizio: 0, 3 = 0, 6 − 6 · ut → ut = 0, 3/6 = 0, 05 Il tasso di disoccupazione corrente risulterà quindi inferiore di 0, 05 a quello naturale. ii) La risoluzione del punto è identica a quella del punto (iii) dell’esercizio 1.4. Il tasso di crescita della moneta nominale sarà gM = 0, 93. 1.6: Anche in questo caso la risoluzione non implica difficoltà ulteriori rispetto agli esercizi 1.4 e 1.5. I risultati sono: i) π t − E π = − 0, 8 · (ut − 0, 25); ii) π t − π t-1 = 0, 04; ii) gM = 0, 31. 10 1.7: La prima operazione da compiere è quella di individuare il livello di PIL di equilibrio di lungo periodo, ovvero quello di piena occupazione. Disponendo del livello atteso dei prezzi possiamo allora imporre che P = EP = 1, 08 nell’equazione della curva di domanda aggregata: 1, 08 = 1, 5 − 0, 3 · Y da cui Y = 1, 4 A questo punto possiamo rispondere al punto (i) dell’esercizio AS : P = 1, 08 + 0, 6 · (Y − 1, 4) da cui P = 1, 08 − 0, 84 + 0, 6 · Y → P = 0, 24 + 0, 6 · Y ii) Uno shock di domanda positivo (di 0,2) sposta la curva AD parallelamente a se stessa. Questo implica che l’equazione della nuova curva di domanda sarà: AD ’ : P = 1, 7 − 0, 3 · Y e otteremo il nuovo equilibrio imponendo PAS = PAD’ ovvero: 0, 24 + 0, 6 · Y = 1, 7 − 0, 3 · Y → Y = 1, 62 e P = 1, 22 L’inflazione inattesa che si è verificata in t, è dunque 1, 22 - 1, 08 π t = Pt − Pt -1 = = 0, 12 1, 08 Pt - 1 iii) A seguito dello shock di domanda le aspettative di prezzo delle imprese si adegueranno verso l’alto. Otterremo il nuovo livello dei prezzi attesi dall’intersezione tra la nuova curva di domanda aggregata e quella di offerta di lungo periodo, ovvero imponendo che Y = Y = 1, 4: P = 1, 7 − 0, 3 · 1, 4 → Y = 1, 28 L’adeguamento delle aspettative implica quindi che la n u o v a curva di offerta, di BP diverrà: P = 1, 28− 0, 84 + 0, 6 · Y → P = 0, 44 + 0, 6 · Y 11 1.8: La prima operazione da compiere è quella di individuare il livello di PIL di equilibrio di lungo periodo, ovvero quello di piena occupazione. Disponendo del livello atteso dei prezzi possiamo allora imporre che P = EP = 1, 12 nell’equazione della curva di domanda aggregata: 1, 12 = 1, 6 − 0, 5 · Y da cui Y = 0, 96 A questo punto possiamo rispondere al punto (i) dell’esercizio AS : P = 1, 12 + 0, 8 · (Y − 0, 96) da cui P = 1, 12 − 0, 76 + 0, 8 · Y → P = 0, 36 + 0, 8 · Y ii) Se l’inflazione nell’anno t 1 è stata pari al 10% e gli agenti economici hanno aspettative di tipo adattivo, il lungo periodo prevederà aumenti del livello dei prezzi sempre pari al 10% (in assenza di shock di domanda o di offerta) avremo quindi che Pt = Pt − 1 · 1, 1 = 1, 12 · 1, 1 = 1, 23; Pt+1 = Pt · 1, 1 = 1, 23 · 1, 1 = 1, 35; Pt+2 = Pt+1 · 1, 1 = 1, 35 · 1, 1 = 1, 48; Pt+3 = Pt+2 · 1, 1 = 1, 48 · 1, 1 = 1, 62; iii) Uno shock di domanda positivo sposta la curva AD parallelamente a se stessa. Questo implica che l’equazione della nuova curva di domanda sarà: AD ’ : P = 2 − 0, 5 · Y Dato che siamo in t varrà però che anche la curva di offerta si sposterà verso l’alto. E’ vero infatti che l’aspettativa di inflazione (data l’ipotesi di aspettative adattive) sarà sempre E π = 0, 1 questo però implica che i prezzi attesi per l’anno t saranno quelli calcolati in (ii), ovvero EPt = 1, 23. Da qui AS ’ : P = 1, 23 + 0, 8 · (Y - 0, 96) → P = 0, 47 + 0, 8 · Y 12 e otteremo il nuovo equilibrio imponendo PAS ’ = PAD’ ovvero: 0, 47 + 0, 8 · Y = 2 − 0, 5 · Y → Y = 1, 17 e P = 1, 4 Si noti che l’inflazione che si è verificata in t, ovvero 1, 4 − 1, 12 π t = Pt − Pt 1 = = 0, 25 1, 12 Pt 1 è maggiore di quella attesa e quindi, per l’anno t, in base alla teoria sottostante la curva di Phillips ci aspettiamo un tasso di disoccupazione inferiore a quello in t-1 (ovvero inferiore a quello naturale). Per trovarlo facciamo uso della curva di Phillips specificata dall’esercizio: π t = E π − 2 · (ut − un ) che nel nostro caso diventa 0, 25 = 0, 10 − 2 · (ut − 0, 08) da cui ut = 0, 005 iv) A questo punto possiamo trovare il livello dei prezzi in t+1. Se le aspettative sono adattive il livello atteso dei prezzi questa volta sarà Pt+1 = Pt · 1, 25 = 1, 4 · 1, 25 = 1, 75; e la curva AS si sposterà verso l’alto per tener conto di questo. Avremo quindi: AS ’’ : P = 1, 75 + 0, 8 · (Y − 0, 96) → P = 0, 99 + 0, 8 · Y Dato che non sono occorsi nuovi shock di domanda, la curva di domanda aggregata sarà ancora la AD 0 trovata in precedenza. L’intersezione delle due ci dà: 0, 99 + 0, 8 · Y = 2 − 0, 5 · Y → Y = 0, 77 che è inferiore al livello di PIL potenziale. Il livello dei prezzi sarà invece P = 1, 62 e l’inflazione π t+1 = Pt+1 − Pt = 1, 62 − 1, 4 = 0, 15 1, 4 Pt 13 Lo shock di domanda avvenuto in t ha quindi determinato un’accelerazione dell’inflazione che, in due anni, non solo ha annullato l’effetto positivo iniziale sul PIL ma ne ha determinato uno negativo. In assenza di ulteriori shock di domanda o di offerta questo implica che negli anni a venire si è destinati a muoversi verso livelli di PIL sempre più bassi e sempre più alto livello dei prezzi (stagflazione). Si noti però che l’inflazione registrata in t+1 (15%) è inferiore a quella registrata in t (25%); questo significa che la dinamica di stagflazione appena descritta va rallentando. In realtà vedremo nel seguito del corso che ulteriori elementi frenano questa dinamica di stagflazione e riportano il PIL al livello potenziale. Avrete notato che questo tipo di dinamica non è uguale a quella rappresentata in figura 13.4 del libro di testo e descritta anche nell’esercizio 1.7. Le principali differenze sono due. La prima è relativa al fatto che in quel caso non prendiamo in considerazione le aspettative sull’inflazione (ovvero non viene ancora introdotta la curva di Phillips); a questo proposito notate che le aspettative di inflazione nel punto A della figura 13.4 sono nulle (infatti P1 = EP1 = EP2 ) mentre nel nostro caso abbiamo definito un’aspettativa di inflazione pari al 10% già in corrispondenza del primo equilibrio (in t-1). La seconda è collegata a questa ma risponde quest’esercizio le aspettative di prezzo derivano a un’ipotesi più importante: nel caso di dalle aspettative di inflazione e queste derivano strettamente dall’inflazione verificatasi nell’anno precedente.