apparato digerente e alimentazione
L’apparato digerente
L’apparato digerente fornisce
all’organismo i nutrienti di cui
ha bisogno ricavandoli dagli
alimenti attraverso:
• Masticazione
• Secrezione
• Mescolamento e propulsione
• Digestione
•Assorbimento
•Eliminazione
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2
alimentazione
Alimentazione bilanciata e salute
L’alimentazione fornisce energia per la crescita e per
lo svolgimento di tutte le attività dell’organismo
Un’alimentazione bilanciata fornisce:
• l’energia necessaria per le attività dell’organismo
(metabolismo);
• le sostanze di base per fabbricare le proprie molecole
complesse;
• le molecole (amminoacidi essenziali, vitamine e minerali)
che gli animali non sono in grado di fabbricare).
Alimentazione: Energia
KILOCALORIA (o Caloria):
ovvero 4,18 kJ, rappresenta la quantità di calore
necessaria per innalzare la temperatura di 1 Kg di acqua
distillata da 14,5°C a 15,5°C.
Metabolismo basale e fabbisogno medio
giornaliero.
• Il metabolismo basale è il minimo dispendio
energetico necessario a mantenere le funzioni
vitali e lo stato di veglia.
• In un individuo sano e sedentario rappresenta circa il 65-75%
del dispendio energetico totale. E’ più alto negli uomini rispetto alle
donne, diminuisce con l'età: tra i 60 ed i 90 anni cala di circa l'8% per
decade. Questo calo può essere rallentato da un'adeguata attività
fisica.
• Metabolismo basale: 1.500-1.800 Kcal
• Fabbisogno medio giornaliero adulto: circa
3.000 Kcal
zuccheri
Un grammo di carboidrati
contiene circa 4 Kcal.
Il fabbisogno medio di
carboidrati in un adulto è di
circa 150g, il 60% della dieta.
grassi
Un grammo di grassi contiene
circa 9 Kcal.
In una dieta equilibrata
devono essere presenti
almeno il 20-30% di grassi.
acido linoleico
proteine
Un grammo di proteine
contiene circa 4 Kcal.
Il fabbisogno medio di
proteine in un adulto è di
circa 1g per kg di peso, il 15%
della dieta.
Gli otto amminoacidi essenziali che l’uomo adulto non
è in grado di fabbricare possono essere ottenuti dalle
proteine animali o da una giusta combinazione di
alimenti di origine vegetale (cereali-legumi).
Amminoacidi essenziali
Metionina
Valina
(Istidina)
Treonina
Fenilalanina
Leucina
Granoturco
e altri cereali
Isoleucina
Fagioli e altri legumi
Triptofano
Lisina
vitamine
• Le vitamine sono sostanze nutritive organiche
essenziali ma necessarie in quantità molto inferiore
rispetto agli amminoacidi.
• Le vitamine indispensabili all’uomo sono 13.
• La maggior parte delle vitamine sono coenzimi o
parti di coenzimi, hanno funzioni catalitiche e
vengono usate più volte nelle reazioni metaboliche.
Vitamine
necessarie
all’organismo
umano:
vitamina A
Retinolo. Liposolubile. Presente in frutta e verdure, fegato e formaggi.
Forma i pigmenti visivi. Sintomi da carenza: cecità notturna.
vitamina C
Acido ascorbico. Idrosolubile. Presente in agrumi, pomodoro, patate,
Funzione antiossidante, necessaria per formazione dei connettivi.
Sintomi da carenza: scorbuto.
vitamina D
Colicalciferolo. Idrosolubile. Presente in prodotti caseari, pesce e
cereali. Sintetizzata dalla pelle in seguito all’esposizione solare.
Funzione: assorbimento calcio e fosforo. Sintomi da carenza:
rachitismo.
vitamina B12
Cobalamina, presente in tutti gli alimenti di origina animale, non
presente nelle piante. Mancanza, per scelte alimentari o per incapacità di
assorbimento gastrico (deficit di fattore intrinseco) causa l’anemia
perniciosa (globuli rossi immaturi) e disturbi neurologici
La causa più comune dell’anemia perniciosa non è la
mancanza nella dieta di vitamina B12, ma l’incapacità di
assorbirla tramite un peptide, il fattore intrinseco, prodotto
dalle cellule gastriche
COLLEGAMENTI
Il grasso corporeo e la mania delle diete
• Nella cultura occidentale il grasso corporeo in eccesso è
considerato antiestetico, mentre altre culture considerano
il grasso in modo diverso.
• Le diete dimagranti possono aiutare le persone a perdere
perso ma possono essere rischiose per la loro salute.
L’obesità potrebbe dipendere dai geni
In un esperimento condotto sui
topi si è visto che la mutazione di
un singolo gene (Ob, codificante
l’ormone della sazietà, la leptina)
porta all’obesità.
La leptina è un ormone prodotto dalle cellule
adipose, i recettori forniscono al cervello
informazioni di feedback sulle riserve di grasso
20
dell’organismo.
Sadava et al. Biologia.blu © Zanichelli editore, 2012
COLLEGAMENTI
L’alimentazione può influire sul rischio di contrarre
malattie cardiovascolari e alcuni tipi di cancro
Un’alimentazione bilanciata può aiutare a ridurre il
rischio di malattie cardiovascolari e cancro.
Fattori di rischio
comportamentali
Tasso di colesterolo
elevato e pressione alta
Fattori di rischio
inevitabili
Dieta ricca
di grassi
Invecchiamento
Inattività
fisica
Storia
familiare
Fumo
Malattia
cardiovascolare
Essere
maschi
Linee guida per un’alimentazione che riduce il rischio
di patologie.
elementi minerali
• Il funzionamento dell’organismo richiede anche
diverse sostanze inorganiche: gli elementi minerali.
• Nel campo della nutrizione vengo detti minerali gli
elementi chimici diversi dal carbonio, dall’idrogeno,
dall’ossigeno e dall’azoto (i quattro componenti
principali dei composti organici.
• Gli elementi minerali svolgono molte funzioni diverse.
macronutrienti e
micronutrienti:
Elementi minerali
indispensabili per una
varietà di funzioni.
Gli elementi necessari in
grandi quantità sono
macronutrienti (Ca,
Na, Cl, P, Mg, K, S),
necessari in piccole
quantità sono
micronutrienti (es.: Fe,
F, I)
alimentazione ed elaborazione del cibo
Gli animali possono alimentarsi in vari modi
Tutti gli animali si nutrono di altri organismi:
• gli animali che mangiano sia piante sia animali
sono detti onnivori;
• gli animali che mangiano solo vegetali sono detti
erbivori;
• gli animali che mangiano altri animali sono detti
carnivori.
La trasformazione del cibo avviene in quattro fasi
Molecole
piccole
Pezzi
di cibo
Digestione chimica
(idrolisi enzimatica)
Demolizione
meccanica
Le molecole
nutritive
entrano
nelle cellule
Cibo
1
Ingestione
Sostanze
non digerite
2
Digestione
3
Assorbimento
4
Eliminazione
Nella digestione chimica i polimeri vengono scissi in
monomeri.
Polimero
Monomeri
Enzimi per
la digestione
di proteine
Proteina
Polisaccaride
Amminoacidi
Enzimi per
la digestione
di polisaccaridi
Disaccaride
Monosaccaridi
Enzimi per
la digestione
di acidi nucleici
Acido nucleico
Nucleotidi
Enzimi per
la digestione
di grassi
Grasso
Glicerolo
Acidi grassi
Apparato digerente.
Cavità orale
Lingua
Bocca
Faringe
Ghiandole salivari
Esofago
Fegato
Cistifellea
Esofago
Cardias
Stomaco
Sfintere
pilorico
Pancreas
Intestino tenue
Intestino crasso
Retto
Ano
Intestino tenue
Il sistema digerente umano
Il sistema digerente umano è costituito da un canale
alimentare e da organi a esso associati
• Le parti principali del canale alimentare sono: la
bocca, la faringe, l’esofago, lo stomaco, l’intestino
tenue, l’intestino crasso.
• Dopo essere stato inghiottito, il cibo viene spinto
lungo il canale alimentare grazie alla peristalsi,
una sequenza di onde ritmiche di contrazione della
muscolatura liscia presente nella parete del tubo
digerente.
Il canale alimentare
L’apparato digerente è formato da un canale
alimentare che si estende dalla bocca all’ano ed è
rivestito da quattro strati di tessuto:
• mucosa;
• sottomucosa;
• tonaca muscolare;
• tonaca sierosa (peritoneo).
30
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Tonache del canale alimentare:
Dal lume: mucosa, sottomucosa, muscolare e
avventizia.
La tonaca mucosa è formata da tre parti: Epitelio,
Lamina Propria (connettivo lasso), Muscularis
mucosae (muscolare liscio).
La tonaca sottomucosa è formata da tessuto
connettivo lasso (presenta ghiandole, vasi
sanguigni e linfatici). Presenta una rete nervosa.
La tonaca muscolare nell’ esofago e nell’intestino è
formata da due strati di muscolatura liscia:
circolare interno e longitudinale esterno (nello
stomaco sono presenti tre strati: obliquo interno, circolare
intermedio e longitudinale esterno).
La tonaca avventizia è formata da tessuto
connettivo lasso. Dove l'intestino è esposto nella
cavità addominale, l'avventizia viene definita
sierosa, formata da un peritoneo,viscerale e
parietale (e si osserva la presenza di un epitelio
pavimentoso semplice, detto mesotelio).
cavità boccale.
Dalla bocca allo stomaco
Nella cavità orale il cibo viene frantumato e ha inizio
la digestione dell’amido, il cibo così trasformato in bolo
viene ingerito, e lo sfintere esofageo impedisce il reflusso.
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I denti servono ad afferrare e masticare
Tutti i vari tipi di denti dei
mammiferi sono costituiti
da tre strati:
• lo smalto;
• la dentina;
• la cavità della polpa.
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La masticazione dà inizio alla digestione meccanica
• Grazie all’azione meccanica dei denti, il cibo viene
frantumato ed esposto all’azione degli enzimi.
• La lingua è un organo muscolare, ricoperto
da papille gustative, che contengono i
recettori del gusto.
Denti
Incisivi
Canini
Premolari
Molari
Lingua
Apertura del dotto
di una ghiandola salivare
La digestione ha inizio all’interno della cavità orale
Le ghiandole salivari sono sei:
• due parotidi;
• due sottomascellari;
• due sottolinguali.
Nell’uomo producono circa un litro e mezzo di saliva
al giorno.
La saliva dà inizio alla digestione chimica
la saliva contiene molte sostanze importanti per la
trasformazione del cibo:
alcune sostanze che proteggono la bocca,
neutralizzano l’acidità e lubrificano il cibo;
•
il lisozima (un antibatterico);
•
l’amilasi salivare, un enzima
digestivo che idrolizza le catene
dell’amido in catene glucidiche più
piccole.
d
e
Il cibo, masticato e mescolato con la
saliva, forma il bolo alimentare.
faringe
Sia il cibo sia l’aria che respiriamo passano
attraverso la faringe
Un riflesso legato alla deglutizione fa passare il bolo
alimentare dalla faringe all’esofago, impedendogli di
entrare nella trachea.
Lingua
Bolo di cibo
L’epiglottide
si alza
Faringe
Sfintere
esofageo
Laringe
Trachea
Sfintere contratto
Esofago
L’epiglottide
si abbassa
L’epiglottide
si alza
La laringe
si alza
Esofago
Sfintere rilasciato
La laringe
si abbassa
Sfintere contratto
esofago
esofago
L’esofago convoglia il bolo alimentare verso lo
stomaco
Le onde peristaltiche nell’esofago fanno passare il bolo
alimentare nello stomaco.
Bolo
alimentare
I muscoli circolari
si contraggono,
restringendo il canale,
e il bolo viene spinto
giù.
I muscoli circolari si
rilassano e il canale
si apre.
Stomaco
Muscoli circolari contratti
Muscoli circolari rilassati
Muscoli circolari contratti
Muscoli
circolari
rilassati
stomaco
stomaco
Nello stomaco procede la digestione meccanica
(peristalsi) e la digestione chimica (succhi gastrici)
del cibo immagazzinato (bolo) fino al rilascio del
chimo nell’intestino tenue attraverso lo sfintere
pilorico.
Dentro lo stomaco
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stomaco (endoscopia).
Parete stomaco, sezione istologica.
Parete stomaco, sezione istologica.
Le fossette gastriche e la secrezione di sostanze:
•pepsinogeno
•acido cloridrico (HCl)
•muco
Colonizzata SEM 2500
•fattore intrinseco
•gastrina
Cavità
dello stomaco
Particelle di cibo
Superficie interna
dello stomaco
Fossette gastriche
Rilascio dei succhi gastrici (muco, HCl
e pepsinogeno)
3
Rilascio
di succhi
gastrici
Epitelio Pepsinogeno
Cellule mucose
1
Stomaco
Sfintere
pilorico
Pepsina
2 (enzima
HCl attivo)
Ghiandola
gastrica
Cellule
principali
Cellule
parietali
3
La pepsina comincia la
digestione chimica delle
proteine
2
L’HCl acidifica il contenuto
dellostomaco e converte il
pepsinogeno in pepsina
1
Il pepsinogeno e l’HCl sono
secreti nel lume della
ghiandola gastrica
Il succo gastrico
La miscela di acido
cloridrico (HCl) e
pepsina
costituisce il succo
gastrico, che ha un
pH molto acido.
Lo stomaco può
secernere circa 2 litri
di HCl al giorno.
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54
• Il muco riveste e protegge la parete dello stomaco
dall’azione del succo gastrico.
• Nonostante il muco, l’epitelio è sottoposto ad una
continua erosione: ogni tre giorni viene
completamente rinnovato.
• Alcune sostanze come caffeina, aspirina o alcool
possono essere assorbite in piccola parte tramite
la mucosa gastrica.
vomito
• Emissione rapida e forzata dalla bocca del contenuto dello
stomaco. Il vomito è un atto riflesso di difesa, determinato da un
complesso di contrazioni dei muscoli dell'addome e del diaframma
con apertura del cardias e contrazioni antiperistaltiche. Questo
insieme di fenomeni causa il riflusso del contenuto gastrico
nell'esofago e la sua successiva emissione dalla bocca.
• L'intero atto del vomito è comandato da un centro nervoso situato
nel bulbo (centro del vomito). Le sedi d’origine dello stimolo del
vomito sono numerose: sistema nervoso centrale, occhi, mucosa
faringea e nasale, labirinto non acustico, mucosa gastrica e
intestinale, peritoneo e altri organi addominali. Molti processi che
coinvolgono tali organi o strutture, e talvolta la loro stimolazione
perlopiù meccanica, possono provocare il fenomeno. Spesso il
vomito è preceduto dalla nausea, accompagnato da pallore,
aumento di sudorazione e salivazione, ipotensione e bradicardia.
La regolazione dell’attività gastrica
L’attività delle ghiandole gastriche è regolata da un
insieme di segnali nervosi e ormonali. L’odore del
cibo genera un segnale nervoso che stimola le
ghiandole a produrre i succhi gastrici.
– Quando le sostanze alimentari
raggiungono lo stomaco inducono le
cellule G a rilasciare l’ormone
gastrina, che stimola ulteriormente la
produzione di succhi gastrici.
Quando il contenuto dello stomaco diventa troppo
acido, un meccanismo a feedback negativo inibisce
la secrezione dei succhi gastrici.
+
-
Dal bolo alimentare al chimo
• La contrazione dei muscoli della parete dello stomaco
rimescola il cibo con i succhi gastrici, formando il
chimo.
• Normalmente, il chimo non può risalire dallo stomaco
all’esofago (a cui è collegato attraverso il sfintere
esofageo). Quando ciò accade, si parla di riflusso
gastrico, che provoca «acidità di stomaco».
• Un po’ per volta, il chimo passa dallo stomaco
all’intestino attraverso uno sfintere: il piloro.
• Lo stomaco impiega da due a sei ore a svuotarsi.
Helicobacter pylori.
Patologie gastriche
Una delle patologie più diffuse dello stomaco e della
prima parte del duodeno è l’ulcera. L’ulcera è causata
da batteri (Helicobacter pylori) che si trovano sugli strati
mucosi dello stomaco.
Gastrite, ulcera
gastrica e
Helicobacter
pylori
60
Struttura e funzioni dell’intestino
Nell’intestino tenue (duodeno, digiuno e ileo) hanno
luogo prevalentemente digestione e l’assorbimento del
cibo, mentre l’intestino crasso (colon e retto) è
deputato soprattutto all’assorbimento di acqua e
all’eliminazione delle feci.
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La superficie del tenue è
riccamente pieghettata e
sono presenti miriadi di
piccole estroflessioni
digitiformi, i villi. La
Strati muscolari
membrana delle cellule
Pliche circolari
dei villi presenta ulteriori
Villi
estroflessioni, i microvilli.
Le estroflessioni
aumentano la superficie
Parete intestinale
di assorbimento totale
(che si osserva essere di
circa 250 m2).
Vasi sanguigni
con sangue diretto
verso il fegato
Lume
Assorbimento
delle sostanze
nutritive
Intestino tenue
intestino tenue
• Lungo circa 6 metri (25 cm duodeno, 2,5
metri il digiuno, 3,5 metri l’ileo), diametro di
circa 2,5 cm.
• Nel duodeno si completa la digestione, nel
digiuno e nell’ileo avviene il 90%
dell’assorbimento delle sostanze.
• Le cellule che rivestono l’intestino tenue
secernono muco e succo enterico.
duodeno, pancreas e fegato
Nella prima
parte
dell’intestino
tenue, nel
duodeno, si
riversano, oltre
al chimo,
diverse
sostanze
prodotte dal
fegato e dal
pancreas.
65
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fegato
Struttura e funzioni del fegato
Il fegato è il “laboratorio biochimico” del nostro organismo,
riceve le sostanze nutritive provenienti dall’intestino e le
immagazzina o le converte in molecole di cui l’organismo
ha bisogno; svolge anche tantissime altre funzioni, ad
esempio produce la bile.
Il fegato è costituito principalmente da cellule epiteliali
dette epatotici organizzate in lobuli epatici.
Lobuli epatici sezione istologica.
Il fegato la produzione di bile, che si accumula nella
cistifellea (un sacchetto a forma di pera situato alla base
del fegato). La bile contiene sali biliari che emulsionano i
grassi rendendoli più facilmente attaccabili da parte degli
enzimi digestivi.
bile
cistifellea
micella
Funzioni metaboliche e di deposito del fegato
• I monosaccardi possono essere trasformati in glucosio,
che può essere trattenuto nel tessuto epatico sotto
forma di glicogeno, o in grassi.
• Gli amminoacidi vengono trasformati in zuccheri, grassi
o precursori dell’ATP.
• Gli acidi grassi possono essere demoliti nel fegato per
formare ATP.
• Le vitamine liposolubili e alcuni minerali possono
essere immagazzinate nel fegato.
Funzione protettiva del fegato
• Il fegato trasforma numerose sostanze, rendendole
innocue e facilmente eliminabili.
• Le sostanze vengono demolite attraverso processi
catabolici oppure coniugati con composti che ne
inibiscono l’attività. Le sostanze demolite possono
essere:
– endogene (ormoni come l’insulina, gli
estrogeni e il progesterone)
– esogene (farmaci come antibiotici e
sulfammidici)
Il pancreas
Il pancreas è una grossa ghiandola in cui si possono
distinguere due parti:
• una frazione esocrina che produce il succo pancreatico
che viene riversato nel duodeno;
• una frazione endocrina, le cosiddette isole di
Langerhans, che produce ormoni (come insulina e
glucagone) che vengono immessi direttamente nel
sangue.
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Il succo pancreatico è una soluzione basica
ricca di enzimi digestivi idrolitici e di
bicarbonato (che neutralizza l’acidità del
chimo).
Fegato
Bile
Cistifellea
Stomaco
Bile
Enzimi dell’intestino
Duodeno (parte
dell’intestino
tenue)
Chimo acido
Succhi
pancreatici
Pancreas
L’intestino e l’assorbimento
L’incremento dell’area superficiale dell’intestino grazie a
pieghe, villi e microvilli permette un maggior assorbimento
delle sostanze nutritive.
77
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I succhi enterici ed i succhi pancreatici contengono gli
enzimi che completano la digestione enzimatica:
digestione enzimatica nell’intestino tenue
Secretina
• Ormone peptidico di rilasciato da cellule del
duodeno, la secretina è il primo ormone scoperto
dall'uomo, grazie agli studi di Bayliss e Starling nel
lontano 1902.
• Il rilascio di secretina è stimolato dalla discesa
del pH gastrico, quindi dall'aumento dell'acidità del
suo contenuto. Non a caso, la secretina agisce
primariamente sul pancreas, stimolandolo a
secernere un succo pancreatico ricco
di bicarbonato, fondamentale per tamponare
l'acidità del chimo gastrico.
Colecistochinina (CCK)
Ormone gastrointestinale di natura proteica
coinvolto nell'omeostasi dei processi digestivi,
secreto prevalentemente dal duodeno.
La secrezione di colecistochinina è stimolata
dal chimo.
• Stimola la secrezione degli enzimi del succo
pancreatico.
• Stimola lo svuotamento della colecisti e il rilascio
della bile.
• Rappresenta un importante segnale di sazietà.
Epitelio cilindrico semplice (intestino).
Intestino tenue: assorbimento
Le sostanze nutritive passano attraverso l’epitelio intestinale (per
diffusione o trasporto attivo) e poi attraverso le sottili pareti dei capillari o
dei vasi linfatici e giungono così al fegato dove vengono trasformate e
accumulate.
Epitelio cilindrico semplice (intestino sezione trasversale dei villi)
Epitelio cilindrico semplice (intestino).
Amminoacidi, zuccheri e altre sostanze polari entrano
nei capillari sanguigni, sostanze apolari come i lipidi nei
capillari linfatici.
Lume dell’intestino
Assorbimento
delle sostanze nutritive
Microvilli
Cellule epiteliale
Assorbimento delle
sostanze nutritive nelle
cellule epiteliali
Amminoacidi Acidi grassi e
e zuccheri
glicerolo
Grassi
Capillari sanguigni
Sangue
Vaso linfatico
Linfa
Cellule epiteliali
Villi
Nell’intestino tenue vengono dunque assorbiti:
• i monosaccaridi;
• gli amminoacidi;
• i lipidi;
• le vitamine;
• l’acqua e ioni
L’assorbimento non è una proprietà esclusiva del tenue,
anche lo stomaco e il crasso possono assorbire, in
quantità minori, piccole molecole. Inoltre l’assorbimento
dell’acqua e degli ioni termina nel crasso.
Intestino crasso
Lungo circa 1,5 metri, diametro di circa 6,5 cm, si
divide in cieco, colon e retto.
La funzione principale dell’intestino crasso (chiamato
anche colon) è quella di terminare l’assorbimento
dell’acqua e dei sali minerali.
Nel crasso avviene la fermentazione dovuta alla flora
batterica (ed alcune specie sintetizzano vitamina B e K).
Le feci rappresentano i prodotti
di scarto della digestione e
vengono immagazzinate nella
porzione terminale del colon,
il retto.
Intestino
crasso
(colon)
Sfintere
Ultimo tratto
dell’intestino
tenue
Appendice
Cieco
Intestino
tenue
Retto
Ano
Flusso delle
sostanze nutritive
Il controllo
della digestione
Il sistema nervoso
centrale e gli ormoni
rilasciati dalle ghiandole
endocrine controllano
molte fasi della
digestione.
91
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Alcuni disturbi e malattie dell’apparato
digerente:
Gastriti ed ulcere gastriche (Helicobacter pylori).
Infiammazioni (appendicite, peritonite).
Tumore del colon retto.
Patologie causate da parassiti (Nematodi ascaridi,
Platelminti Tenia solum)
Patologie pancreatiche
La pancreatite acuta ha varie cause, tra le quali la presenza di
un calcolo nelle vie biliari; la pancreatite cronica è un
processo infiammatorio che si protrae nel tempo e che porta
alla progressiva atrofia dell’organo.
Patologie dell’intestino
I disturbi intestinali più comuni sono la diarrea e la stipsi,
dovuti ad infezioni od alterazioni della mobilità intestinale che
interferiscono con il riassorbimento dell’acqua nel colon. Nel
primo caso troppa acqua non viene riassorbita, nel secondo
caso troppo poca è presente nel lume intestinale.
L’appendicite è un’infiammazione acuta dell’appendice cecale;
il tumore al colon-retto è la forma di cancro che colpisce più
spesso il sistema digerente.
Intestino cieco e appendice.
L'appendice nell'uomo è posta sotto la valvola ileo-cecale. Ha la forma
di un piccolo tubo cilindrico lungo dai 5 ai 9 cm e largo 7 mm.
Nella patogenesi dell'appendicite viene data molto importanza alla
occlusione del lume; i germi segregati possono dare luogo ad una
infezione (appendicite).
Tenia solium
proglottide
cisticerco
scolice
Patologie del fegato
Le epatiti sono processi infiammatori acuti o cronici del fegato
che possono portare alla necrosi o favorire l’insorgenza del
cancro.
Le forma di epatite più comuni sono la A, B, C sono
conosciute anche le forme D (dovuta ad un virus che
infetta insieme al virus B) e la E (simile per caratteristiche
alla A).
La cirrosi consiste nella distruzione degli epatociti e nella
loro sostituzione da parte del tessuto connettivo. Può
essere causata da patogeni o da sostanze tossiche.
cirrosi epatica
Epatite A (picornavirus HAV)
Trasmissione orale-fecale. Il periodo di incubazione medio del virus
dell’epatite A è intorno ai 30 giorni, con un range che va dai 15 ai 50
giorni; e generalmente si risolve in 1 o 2 settimane. I sintomi della
malattia sono:
Anoressia,
Nausea,
Vomito,
Febbre,
Diarrea,
Dolori addominali,
Ittero e urine color marsala
Epatite B (HBV)
Trasmissione per via parenterale. Il periodo di incubazione medio del
virus dell’epatite B varia da 1 a 6 mesi; il decorso ha varia durata ma
generalmente è più lungo delle’epatite di tipo A. Sono presenti antigeni
nel sangue. Si calcola che ogni anno muoiano 600.000 persone per le
conseguenze dell'epatite B.
I sintomi della malattia sono:
Anoressia,
Nausea, Vomito,Febbre, Diarrea,
Dolori addominali,
Ittero e urine color marsala.
In casi gravi si può manifestare
la cirrosi epatica, o forme di tumore.
L’epatite B in un 10% dei casi
Diviene cronica.
Epatite C (HCV)
• Trasmissione per via parenterale. L'infezione è spesso asintomatica,
ma la sua cronicizzazione può condurre dopo molti anni alla cirrosi. In
alcuni casi, la cirrosi epatica potrà portare a sviluppare insufficienza
epatica e cancro del fegato.
•
Il virus persiste nel fegato di circa l'85%
delle persone infette. Questa infezione
persistente può essere trattata con
interferone e ribavirina, che
rappresentano la terapia di riferimento.
Complessivamente il 50-80% dei
pazienti trattati guarisce, mentre coloro
che sviluppano cirrosi o cancro possono
necessitare di un trapianto di fegato. Al
2014 nessun vaccino efficace contro
l'epatite C è ancora disponibile.
•
Nel 2014 la commissione europea ha
approvato l’uso del farmaci Daclatasvir
+ Sofosbuvir, potenzialmente la cura per
un'ampia popolazione di pazienti con
HCV.