Bevanda alcolica a base di estratti di piante

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LIQUORE ALLA GENZIANA
La zona più antica di produzione del liquore a base di genziana si colloca tradizionalmente
nell’area montana abruzzese in corrispondenza dei siti di raccolta
della pianta, anche se attualmente esso è prodotto in tutta la regione.
Questo liquore si presenta di colore paglierino intenso, di media gradazione
alcolica, di sapore e profumo tipici della pianta di genziana, intensi e facilmente
identificabili.
È ottenuto per infusione a freddo delle radici di Genziana lutea in alcool etilico
puro (95% vol.). La pianta, dalla tipica fioritura gialla, trova il suo areale
esclusivamente in Europa; in Italia vegeta solo in determinate aree delle
Alpi e degli Appennini centrali, a un’altitudine che varia fra i 1000 e 2000 m.
Le radici di genziana, fittonanti e carnose, di color bruno giallastro, contengono
principi amari quali il genziopicroside (3,5-15%) e l’amarogentina (0,010,5%), oltre a essere ricche di zuccheri (genzianosio, genziobiosio, e saccarosio)
fino al 50-60 % del peso secco. Vengono raccolte nel momento più
idoneo, solitamente nel periodo autunnale, da piante di almeno cinque o sei
anni, pulite, lavate in acqua corrente per liberarle dalle ultime impurità di terra
e infine messe ad asciugare.
Nella produzione domestica sono utilizzate direttamente per l’infusione, mentre
nella produzione artigianale sono tagliuzzate e lasciate a essiccare in locali
ben areati in modo da poter disporre di materia prima per un lasso di tempo
maggiore. L’infusione a freddo in alcool etilico si protrae per un periodo di
almeno 40 giorni. Il liquore non necessita di particolare invecchiamento anche
se è preferibile imbottigliare il prodotto dopo almeno un mese, in modo
da avere una decantazione naturale, prima dell’accurato filtraggio necessario
per togliere le ultime eventuali impurità. La diluizione con acqua zuccherata
porta ad ottenere una gradazione alcolica media finale intorno al 30% vol.
Questo liquore trova la sua antica origine dalla consuetudine, in quasi tutte le
case dell’Appennino Abruzzese, di produrre piccole quantità di vino aromatizzato
con radici di genziana da usare come ottimo digestivo. In seguito il vino
è stato sostituito con una soluzione idroalcoolica, in modo da accentuare l’estrazione
dei principi naturali contenuti nella radice, aumentando così anche la
fragranza del prodotto finale. Nel tempo la tradizione erboristica e liquoristica
abruzzese si è arricchita di diverse ricette tramandate poi nei secoli, che
hanno dato luogo a prodotti di ottima qualità, genuini e altamente digestivi.
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