Paolo Parra Saiani – Sociologia (II modulo) Stratificazione e classi sociali Paolo Parra Saiani 2 Stratificazione sociale = sistema delle disuguaglianze strutturali di una società •Disuguaglianze distributive: ammontare ricompense •Disuguaglianze relazionali: rapporti di potere Æ Strato = insieme di individui che godono della stessa quantità di risorse o che occupano la stessa posizione nei rapporti di potere 3 a.a. 2010/2011 1 Paolo Parra Saiani – Sociologia (II modulo) Stratificazione sociale La società è formata da strati sovrapposti Per s.s. si può intendere la distribuzione d’individui o gruppi su una scala di posizioni tra loro distinte in base al possesso di risorse socialmente rilevanti 4 Ma… perché? La nascita delle disuguaglianze “moderne” viene rintracciata nell’affermazione della società moderna (vs. società caccia/raccolto) diventano importanti i fattori acquisiti e non quelli ascritti. 5 quattro sistemi fondamentali di stratificazione delle società umane 6 9schiavitù: forma estrema di disuguaglianza => gli individui sono ‘posseduti’ da altri come loro proprietà; 9 casta: associata alle culture del sub-continente indiano e alla credenza induista della reincarnazione ⇒ chi disattende i doveri della propria casta si troverà in una posizione inferiore nella vita successiva; 9 ceto: caratteristico del feudalesimo europeo ⇒ i ceti feudali erano formati da strati con doveri e diritti diversi; 9 classe: vasto gruppo di individui che condividono lo stesso tipo di risorse economiche, le quali influiscono sulle loro condizioni di vita. 6 a.a. 2010/2011 2 Paolo Parra Saiani – Sociologia (II modulo) Sistemi storici La schiavitù esiste dall’Antica Atene alle Americhe del XIX secolo. Essa può esistere soltanto in un’economia poco sviluppata che richieda grandi quantità di lavoro umano. Il sistema delle caste esiste in India da 2500 anni. Il termine deriva invece dal latino castus, ossia puro, integro, g , non contaminato. La divisione viene dal testo sacro hindu dei Veda e divide il mondo in quattro gruppi chiusi: brahmani (dotti, sacerdoti), kshatryia (aristocratici e cavalieri), Vaishya (contadini, pastori, commercianti) e Shudra (lavoratori, servitori, artigiani) ed infine gli Harijan o paria, gli intoccabili. 7 Sistema delle caste in India Î 8 la casta è un ceto chiuso caratterizzato dall’endogamia Î ogni casta è legata allo svolgimento di un mestiere o di una funzione rituale = specializzazione ereditaria Î le caste formano un ordine rigidamente gerarchico, gerarchico basato sul criterio religioso della purezza 8 Sistema dei ceti nelle società di antico regime enorme importanza dello status ascritto differenze sociali di diritto tra i cittadini 9 l’appartenenza a un ceto conferiva un certo grado di prestigio, ma richiedeva un particolare stile di vita e dunque imponeva obblighi e inibizioni 9 a.a. 2010/2011 3 Paolo Parra Saiani – Sociologia (II modulo) 10 Le classi si distinguono dalle altre forme di stratificazione, poiché: non dipendono da ordinamenti giuridici o religiosi ⇒ i sistemi di classe sono fluidi e i confini tra classi non sono mai netti; la collocazione di classe è, almeno in parte, acquisita ⇒ è frequente la mobilità sociale; le classi si fondano su differenze economiche ⇒ possesso e controllo di risorse materiali; i sistemi di classe si fondano su rapporti impersonali ⇒ le disuguaglianze di trattamento salariale, ad esempio, interessano tutti i membri di una stessa categoria occupazionale. 10 Gran parte dei sociologi ritengono che la stratificazione sociale sia un fenomeno universale. Ge a d Lenski Gerard e s ha a individuato d duato le e condizioni co d o che c e favoriscono le disuguaglianze sociali, segnalando due diversi fattori: Î la produzione di surplus economico; Î la concentrazione di potere. 11 Rappresentazione storica delle diseguaglianze 12 a.a. 2010/2011 4 Paolo Parra Saiani – Sociologia (II modulo) La riflessione sociologica ha maturato diverse interpretazioni e teorie per dar conto del fenomeno stratificazione, tra queste: teoria funzionalista teoria del conflitto ⇒ Marx ⇒ Weber teoria dello squilibrio di status di Lenski 13 Davis e Moore (1945) La principale necessità funzionale che spiega la presenza universale della stratificazione è precisamente ll’esigenza esigenza sentita da ogni società di collocare e motivare gli individui nella struttura sociale. 14 Ma… perché? /1, funzionalista (Davis e Moore, 1945) a) In una data società, certe posizioni della sua struttura sono ritenute più importanti di altre (“importanza funzionale”) b) non tutti hanno le capacità necessarie per occuparle Æ Sacrificio e addestramento Î Bisogna quindi incentivare e premiare chi sceglie quelle posizioni 15 a.a. 2010/2011 5 Paolo Parra Saiani – Sociologia (II modulo) Segue 1. Durkheim La divisione del lavoro sociale: Società tradizionali, individui intercambiabili, solidarietà meccanica, basata sull’appartenenza al gruppo Società moderne, crescente differenziazione, l’individuo sceglie l’occupazione più vicina alle proprie attitudini, solidarietà organica (interdipendenza) 16 Da questo discende che: Gli individui accedono alla posizione sociale più giusta per loro e più utile alla società (Î integrazionista) 17 Segue 1. Parsons Il sistema sociale è concettualizzabile come un insieme integrato di status-ruoli, lo status indica la posizione sociale dell’individuo, Il ruolo indica ll’insieme insieme degli obblighi connessi allo status corrispondente. 18 a.a. 2010/2011 6 Paolo Parra Saiani – Sociologia (II modulo) La mobilità è possibile Essendo la stratificazione basata sugli status-ruoli degli individui, ne consegue che le posizioni sociali possono essere modificate attraverso l’iniziativa individuale 19 Ma… perché? /2, conflitto La s.s. è conseguenza dei rapporti di dominio vigenti nella società industriale capitalistica Antica Roma Schiavi Società antica Terra, strumenti Proprietari di lavoro terrieri//lavorato ri terra Capitale Borghesia//prole industriale tariato Società borghese Patrizi/plebei 20 Karl Marx Classe sociale: collettività d’individui che condividono la stessa condizione nei rapporti di produzione Classe in sé // classe per sé Non cosciente Cosciente 21 a.a. 2010/2011 7 Paolo Parra Saiani – Sociologia (II modulo) Una classe in sé è un insieme di individui che si trova nella stessa posizione rispetto ai mezzi produzione ma non è conscia né della posizione né del proprio potere relazionale. Una classe in sé diventa classe per sé quando acquisisce questa coscienza. Le condizioni che favoriscono il processo: La vicinanza spaziale Poca stratificazione interna Background culturale comune 22 “la storia di ogni società esistita fino a questo momento è storia di lotta di classi. Liberi e schiavi, patrizi e plebei, baroni e servi della gleba, membri delle corporazioni e garzoni, in breve oppressori e oppressi, furono continuamente in reciproco contrasto, e condussero una lotta ininterrotta, ora latente ora aperta; lotta che ogni volta è finita o con la trasformazione rivoluzionaria di tutta la società o con la comune rovina delle classi in lotta” (Marx ed Engels, Manifesto del Partito Comunista, 1848) 23 “Nelle epoche anteriori della storia troviamo quasi dappertutto una completa articolazione della società in differenti ordini, una molteplice graduazione delle posizioni sociali. In Roma antica abbiamo patrizi, cavalieri, plebei, schiavi; nel medioevo signori feudali, vassalli, membri delle corporazioni, p , ggarzoni,, servi della ggela e,, p per di più, anche particolari graduazioni in quasi ognuna di queste classi [..] La nostra epoca, l’epoca della borghesia, si distingue però dalle altre per aver semplificato gli antagonismi di classe. L’intera società si va scindendo sempre più in due grandi campi nemici, in due grandi classi direttamente contrapposte l’una alla altra: borghesia e proletariato” 24 a.a. 2010/2011 8 Paolo Parra Saiani – Sociologia (II modulo) La teoria di Karl Marx Epoca Mezzi di produzione Classi principali Tipo di sfruttamento Società preindustriali Terra Strumenti agricoli Strumenti per allevare il b ti bestiame Proprietari terrieri Lavoratori della terra Trasferimento diretto di prodotti o di lavoro Società industriali Fabbriche Macchinari Capitale Capitalisti Proletariato Sfruttamento occultato (pluslavoro ⇒ plusvalore) 25 Ma… perché? /3, Weber Riconosce il ruolo della classe, ma secondo lui non è sufficiente! 3 sfere, e quindi 3 tipi di s.s.: Sfera Si uniscono sulla base di Formando Economia Interessi materiali Classi sociali Cultura Interessi ideali Ceti Politica Controllo apparato dominio Partiti o gruppi di potere 26 Una classe per due… Per Marx, si appartiene ad una classe o all’altra (capistalisti/proletario) in base alla proprietà o meno dei mezzi di produzione Per Weber, è la situazione di mercato a determinare l’appartenenza ad una classe 27 a.a. 2010/2011 9 Paolo Parra Saiani – Sociologia (II modulo) Weber, classe e situazione di mercato I mercati sono 3 Credito Debitori // creditori Antica Grecia, Antica Roma Merci Consumatori // venditori Medioevo Lavoro Classe operaia // imprenditori Società capitalista 28 Ceto È il gruppo sociale al quale un individuo appartiene usualmente per nascita, e a cui rimane legato (codice d’onore) nello stile di vita. Î partecipazione ai consumi 29 Weber, l’onore di ceto “L’onore di ceto si esprime […] nell’esigere una condotta di vita particolare da tutti coloro i quali vogliono appartenere ad una data cerchia. Connessa con ciò è la limitazione dei rapporti sociali” 30 a.a. 2010/2011 10 Paolo Parra Saiani – Sociologia (II modulo) Il dibattito contemporaneo Lenski (1954): squilibrio di status (pluralità di gerarchie: ranghi equivalenti?) la differenza dev’essere in contrasto con le aspettative sociali Dahrendorf (1963): pluricollocazione, progressivo p g isolamento del conflitto industriale Offe (1977): ruolo del welfare state nell’indebolire la relazione tra prestazione e reddito da lavoro 31 Classi nelle società moderne Sistemi non di diritto ma di fatto Due schemi di classificazione Sylos Labini Î basata sul tipo di reddito pe cepito dall’indi percepito dall’individuo id o Goldthorpe Î basata su due criteri: la situazione di lavoro la situazione di reddito 32 Schema di Sylos Labini tre principali categorie di reddito a seconda dalla fonte: rendita (dei proprietari fondiari); profitto (dei capitalisti); salario (degli operai). 33 a.a. 2010/2011 11 Paolo Parra Saiani – Sociologia (II modulo) Schema di Sylos Labini/2 Oltre a questi tre, vi sono altre categorie di reddito: i redditi misti, da lavoro e capitale, propri dei lavoratori autonomi; gli stipendi degli impiegati; i redditi di coloro con occupazioni precarie e saltuarie. 34 Schema di Sylos Labini/2 Sulla base di questi tipi di reddito, Sylos Labini individua 5 classi: Borghesia = proprietari di fondi rustici e urbani (rendite), imprenditori e alti dirigenti (profitti e redditi misti), professionisti (redditi misti); Piccola borghesia = lavoratori autonomi (redditi misti); Classe media impiegatizia = impiegati pubblici e privati; Classe operaia = braccianti e salariati fissi in agricoltura, operai dell’industria e dell’edilizia e del terziario (salari); Sottoproletariato = coloro che restano a lungo lontani dalla sfera produttiva, disoccupati. 35 Schema di Goldthorpe Si tratta di un modello neo-weberiano Î situazione di lavoro = posizione occupazionale nella gerarchia organizzativa Î situazione di mercato = complesso dei vantaggi e degli svantaggi simbolici e materiali, di cui godono i titolari dei vari ruoli lavorativi. Incrociando queste due dimensioni si giunge a uno schema a sette classi. 36 a.a. 2010/2011 12 Paolo Parra Saiani – Sociologia (II modulo) Schema di Goldthorpe/2 Classe I = imprenditori, professionisti e dirigenti di livello superiore - Classe II = professionisti e dirigenti di livello inferiore - Classe III = impiegati e addetti alle vendite - Classe Cl IV = piccola i l borghesia b h i urbana b (commercianti e artigiani) e agricola - Classe V = tecnici di livello basso e supervisori di lavoratori manuali - Classe VI = operai specializzati - Classe VII = operai non qualificati 37 Mutamenti nei sistemi di stratificazione Trasformazioni di grande rilievo sono avvenute, negli ultimi due secoli, nella stratificazione sociale di tutti i paesi occidentali sviluppati. Esse hanno riguardato: il tipo e il numero delle classi sociali la loro composizione e il loro peso i confini e i rapporti esistenti fra di esse 38 Mutamenti Le società occidentali sono state attraversate da processi di: Î proletarizzazione = il passaggio di una o più persone dalla piccola borghesia al proletariato, ovvero dalla condizione di lavoratore autonomo autonomo, proprietario dei mezzi di produzione a quella di lavoratore salariato, dipendente da un imprenditore pubblico o privato. Îde-proletarizzazione = passaggio dalla condizione di bracciante o operaio di fabbrica, privo dei mezzi di produzione, a 39 quella di lavoratore autonomo. a.a. 2010/2011 13 Paolo Parra Saiani – Sociologia (II modulo) Mutamenti/2 Nei Paesi Occidentali, dagli anni settanta in poi, la grande maggioranza della popolazione attiva è occupata nel settore dei servizi. Tale processo ha polarizzato la struttura occupazionale: Î in alto, si è avuta una continua espansione di quei dirigenti e professionisti che fanno parte della borghesia. Î in basso, si è formata e si sta espandendo una nuova classe di persone, che svolgono lavori a bassissimo livello di qualificazione (Macjobs). 40 Mutamenti/3 Underclass tutte quelle persone che si trovano in uno stato permanente di povertà e che, non essendo in grado di procurarsi da vivere con un’attività economica legale, dipendono dall’assistenza pubblica. Vi sono due concezioni prevalenti circa i caratteri e le condizioni della sottoclasse: Î culturalista Î strutturalista 41 Interpretazione culturalista La sottoclasse è costituita da tre gruppi (particolarmente diffusi nella popolazione di colore): 1. ragazze madri 2. persone espulse dalla forza lavoro 3. delinquenti. Questi gruppi sono disincentivati a emanciparsi da questa loro condizione dalle politiche sociali liberali e dal welfare state. Ben lungi dall’aiutare la popolazione povera a darsi da fare per uscire dal suo stato, le riforme sociali hanno favorito il formarsi nella sottoclasse di atteggiamenti di rassegnazione, di demoralizzazione, di cinismo. 42 a.a. 2010/2011 14 Paolo Parra Saiani – Sociologia (II modulo) Interpretazione strutturalista La sottoclasse è frutto non della dipendenza dal welfare state, ma di una debolezza di fondo dell’economia. Il problema della povertà è quello della mancanza di posti di lavoro che diano un reddito sufficiente per vivere (declino dell’industria manifatturiera, che assorbiva un gran numero di lavoratori neri e immigrati). 43 Giudizi sulle classi sociali Il concetto di classe sociale è oggi più che mai oggetto di un contraddittorio tra chi lo ritiene: non più utilizzabile per capire la realtà delle società contemporanee, ancora utile per l’analisi delle società contemporanee, nonostante gli enormi cambiamenti avvenuti in questi ultimi decenni. 44 Giudizi sulle classi sociali/2 I risultati delle ricerche condotte nei diversi paesi occidentali continuano a mostrare l’influenza esercitata dalla classe sociale su molte forme di comportamento, ma anche e soprattutto che esistono ancora forti relazioni tra: Î classe sociale e distribuzione dei redditi Î classe sociale e durata della vita 45 a.a. 2010/2011 15