Il sistema nervoso centrale

annuncio pubblicitario
AppuntiBicoccaAppuntiBicoccaAppu
ntiBicoccaAppuntiBicoccaAppuntiBic
occaAppuntiBicoccaAppuntiBicoccaA
ppuntiBicoccaAppuntiBicoccaAppunt
Il sistema nervoso centrale
iBicoccaAppuntiBicoccaAppuntiBicoc
Appunti del corso 2010
caAppuntiBicoccaAppuntiBicoccaApp
untiBicoccaAppuntiBicoccaAppuntiBi
coccaAppuntiBicoccaAppuntiBicocca
AppuntiBicoccaAppuntiBicoccaAppu
ntiBicoccaAppuntiBicoccaAppuntiBic
occaAppuntiBicoccaAppuntiBicoccaA
ppuntiBicoccaAppuntiBicoccaAppunt
iBicoccaAppuntiBicoccaAppuntiBicoc
caAppuntiBicoccaAppuntiBicoccaApp
untiBicoccaAppuntiBicoccaAppuntiBi
coccaAppuntiBicoccaAppuntiBicocca
AppuntiBicoccaAppuntiBicoccaAppu
ES
TR
AT
TO
Matteo
PS036
Appunti distribuiti da www.appuntibicocca.com
Sommario
Come si studiano la morfologia e le funzioni del cervello nell’uomo? ...................................................... 3
Il tronco encefalico. ................................................................................................................................... 6
Il diencefalo ............................................................................................................................................... 6
L’organizzazione della corteccia cerebrale .................................................................................................... 8
L’archicorteccia: l’ippocampo.......................................................................................................................... 10
Le connessioni dell’ippocampo ................................................................................................................... 11
La sostanza bianca degli emisferi cerebrali ................................................................................................. 13
La capsula esterna ................................................................................................................................... 14
Fasci di associazione intraemisferici ............................................................................................................ 14
I sistemi commissurali ................................................................................................................................. 15
TO
Il talamo ....................................................................................................................................................... 17
Il cervelletto ................................................................................................................................................. 17
Le connessioni del cervelletto ................................................................................................................. 18
AT
Le suddivisioni ......................................................................................................................................... 18
La circolazione cerebrale ................................................................................................................................. 19
Il sistema somatosensoriale ............................................................................................................................ 19
Il tatto .......................................................................................................................................................... 19
ES
TR
Lo spazio stereotassico .................................................................................................................................... 20
Autore: Matteo - Appunti distribuiti da www.appuntibicocca.com
1
Appunti distribuiti da www.appuntibicocca.com
Il sistema nervoso centrale
giovedì 18 marzo 2010
Il sistema nervoso centrale muta per complessità e dimensioni a seconda della specie considerata. Notiamo
che aumenta il volume e la complessità delle circonvoluzioni cerebrali. Una struttura anteriore viene detta
rostrale, la porzione posteriore viene detta caudale, una porzione in alto viene detta dorsale, una regione in
basso viene detta ventrale. Guardandolo dall’alto possiamo identificare un piano medio sagittale e uno laterale. I piani con cui possiamo tagliare un oggetto sono 3: quello sagittale (e quello medio sagittale lo divide in 2 metà uguali), quello coronale (in verticale), e quello orizzontale, o assiale.
ES
TR
AT
TO
Nel cervello di un mammifero identifichiamo una serie di strutture: l’encefalo, la parte più recente e che
subisce più sviluppo con lo sviluppo delle specie, poi abbiamo il cervelletto, il tronco encefalico e il midollo
spinale. L’encefalo può essere diviso in 2 emisferi separati da una scissura. Il sistema nervoso centrale poi si
completa con il midollo spinale, che anch’esso può essere diviso in 2 metà, quella dorsale e quella ventrale,
da cui si dipartono due gruppi omonimi di radici, fasci di assoni (entranti per le ventrali, uscenti per le dorsali). Queste radici si saldano nei nervi spinali, e ne esistono 33 paia. Nel confrontare il sistema nervoso
centrale del ratto e dell’uomo possiamo vedere una serie di differenze: la quantità di tessuto è diversa, ma
anche la qualità, nel senso che nel nostro sistema nervoso sono presenti delle distinzioni di aree; esistono
anche delle similitudini: abbiamo 2 emisferi cerebrali, abbiamo una similarità delle strutture più antiche,
anche nella loro posizione. Il sistema nervoso centrale è avvolto da un sistema protettivo chiamate meningi, sono 3. La meninge più esterna si chiama duramadre, tra la duramadre e la superficie del tessuto cerebrale esiste l’aracnoide, la seconda meninge, che si connette con la pia madre, la terza meninge a contatto
col tessuto cerebrale. Le meningi sono solcate da arterie e vene che entrano nel tessuto cerebrale. Lo spazio tra la duramadre e l’aracnoidea si chiama spazio subaracnoideo. L’encefalo non è un solido omogeneo,
ma è molto disomogeneo, in cui abbiamo dei sistemi di cavità contenenti il liquido cerebrospinale, e queste
cavità sono comunicanti. Il sistema ventricolare è visibile con tecniche di risonanza magnetica, e poi comunica con l’acquedotto di Silvio.
Come si studiano la morfologia e le funzioni del cervello nell’uomo?
Per anni l’unica maniera di studiare il cervello era sezionarlo post-mortem. L’analisi post-mortem dei cervelli ha contribuito enormemente allo studio del cervello. Dagli anni ’70 si sono rese disponibili tecniche per
studiare il cervello in vivo. Il primo passo in avanti fu fatto da Hounsfield, che nel 1972 inventò la TAC, finanziato dalla EMI. La TAC, che bombardava il cervello da molti punti di vista, rendeva possibile vedere
l’interno. Lauterbur 10 anni dopo inventa la tecnica di risonanza magnetica morfologica. Con questa tecnica
si misurano le onde che gli atomi di idrogeno restituiscono sollecitati da un campo magnetico. Facendo ruotare gli atomi di idrogeno su un asse perpendicolare a quello della calamita gli atomi di idrogeno cambiano
il magnetismo, e la macchina lo registrerà. Esistono anche tecniche elettrofisiologiche, come
l’elettroencefalogramma, e lo studio dei potenziali finali evocati. Raichle inventa la PET (tomografia ad emissione di positroni), che permette di misurare i parametri fisiologici all’interno (come il consumo di glucosio, con il desossiglucosio, ed il flusso cerebrale tissutale capillare, con dell’acqua marcata con O15), iniettando sostanze radioattive, utilizzando delle radiazioni e misurando come queste variano quando ritornano
alla macchina. Il flusso cerebrale è accoppiato al consumo di glucosio, e misurando il flusso cerebrale abbiamo un’altra indicazione indiretta del funzionamento della pompa sodio-potassio. Nel 1991 si sviluppa la
risonanza magnetica funzionale, che oggi è la tecnica più affermata nello studio dei correlati fisiologici, anche perché non è invasiva: il soggetto non prende delle radiazioni ionizzanti, ed è considerata assolutamenAutore: Matteo - Appunti distribuiti da www.appuntibicocca.com
2
Appunti distribuiti da www.appuntibicocca.com
te innocua, utilizzando campi magnetici paragonabili a quello terrestre. Le osservazioni di Ogawa furono
importanti, perché mentre il primo iniettava del contrasto con un liquido magnetico (gaudiolinio, che provoca delle controindicazioni), lui invece usa l’emoglobina. Quando aumenta l’emoglobina ossigenata a livello capillare abbiamo un aumento del segnale che la macchina rileva (risposta emodinamica, o BOLD contrast, Blood Oxygenation Level Dependent Contrast, e dipende dalla velocità del flusso, e la presenza di
emoglobina ossigenata in eccesso si traduce sulla risposta alla macchina). Questa tecnica ha anche una risoluzione temporale piuttosto elevata. La procedura è detta sottrattiva: abbiamo una condizione sperimentale ed una di controllo, che dovrebbe contenere tutti gli ingredienti dello stimolo sperimentale tranne 1,
quello discriminante. Nel caso del colore si è scoperto che l’area V4 è quella deputata alla visione a colori.
Queste tecniche hanno permesso di studiare un cervello normale durante una serie di compiti, per esempio
su versanti percettivi o inducendo movimenti particolari, e misurando la differenza di flusso cerebrale possiamo vedere quali aree sono coinvolte.
venerdì 19 marzo 2010
AT
TO
Del sistema nervoso centrale può essere studiata la morfologia, la funzione, possiamo inibire parte del snc
con stimoli magnetici o con elettrodi posizionati dentro il cervello, possiamo modificarne il funzionamento
somministrando farmaci in maniera controllata. Oggi vedremo alcune di queste tecniche. Non parleremo di
tecniche neurofisiologiche ed elettrofisiologiche. Negli ultimi 150 anni c’è stata una grande esplosione di
tecniche volte a descrivere il SNC. Per esempio il famoso paziente HM non fu descritto con tecniche di neuroimmagine, ma con le note dell’operazione del neurochirurgo. Questo approccio ha fornito alcuni limiti di
metodo e quantitativi delle osservazioni (il campione sperimentale era piccolo, e anche oggi è difficile fare
l’autopsia al cervello).
ES
TR
Il sistema nervoso centrale è suddiviso in varie aree: il sistema nervoso centrale è suddiviso in: cervello e
midollo spinale. Il cervello lo suddividiamo in encefalo, cervelletto e tronco encefalico.
Autore: Matteo - Appunti distribuiti da www.appuntibicocca.com
3
Appunti distribuiti da www.appuntibicocca.com
Talamo
Diencefalo
Ipotalamo
Encefalo
Corteccia Cerebrale
Cervelletto
Nuclei profondi
Lobi: frontale,
temporale, parietale,
occipiale, limbico
Emisferi cerebrali
Cervello
Ippocampo
Sistema nervoso
centrale
Caudale
Midollo spinale
Tronco encefalico
TO
Amigdala
Rostrale (Mesencefalo)
ES
TR
AT
Ventrale
Il midollo spinale è la parte più caudale del sistema nervoso centrale, è divisibile in 2 porzioni simmetriche
da 2 scissure verticali, una posteriore ed una anteriore. Dal midollo spinale emergono i nervi spinali, che
sono formati dalla convergenza di due radici, una dorsale (riconoscibile dalla presenza del ganglio dorsale)
ed una ventrale, che contengono gli assoni dei motoneuroni spinali. Mielomero: tratto di midollo spinale
identificabile dalla porzione centrale del midollo e dalle 4 radici che ne emergono. I neuroni nel midollo
spinale sono organizzati in una maniera particolare: i corpi cellulari sono ammassati in una zona a forma di
farfalla, al centro del midollo, chiamata zona grigia del midollo spinale. Le lamine posteriori sono sensitive,
mentre quelle anteriori sono dedicate all’output motorio. Questa farfalla grigia è circondata da cordoni di
sostanza bianca: quelli posteriori portano assoni sensitivi, quelli laterali ed anteriori un mix di fasci sensitivi
e motori. I confini anatomici sono dati dalle scissure e dalle radici. Il midollo spinale è contenuto nel canale
spinale, ma la colonna vertebrale è più lunga del midollo spinale adulto, e quindi questo midollo si ferma
nella zona L1. Le vertebre possono essere divise in tratti: quello cervicale, quello toracico, quello lombare,
quello sacrale e quello coccigeo (che non contiene mielomeri). Anche il midollo può essere analogamente
suddiviso: mielomeri cervicali, toracici, lombari, sacrali e coccigei. La parte centrale del midollo spinale
nell’adulto si ferma a L1, la prima vertebra lombare, ma i nervi spinali che emergono escono ognuno dal lato “giusto”, e sotto L1 formano la cosiddetta cauda equina. La compressione della cauda da problemi seri.
Nel bambino il midollo spinale è più proporzionato, con la crescita si distanzia progressivamente. A volte si
preleva del liquor da questa zona, che è prodotto dai plessi coroidei, e che avvolge tutto il sistema nervoso
centrale.
Ai mielomeri corrispondono dei dermatomeri. I mielomeri innervano fibre motorie e sensitive in maniera
ordinata: alla suddivisione mielomerica corrisponde un’innervazione ordinata del corpo, e questo si scopre
Autore: Matteo - Appunti distribuiti da www.appuntibicocca.com
4
Scarica