I tumori dello stomaco e della
giunzione gastroesofagea
Dr. Antonio Frassoldati
UO Oncologia Clinica
L’incidenza del Carcinoma Gastrico (CG)
}
Incidenza annuale di carcinoma gastrico (popolazione
maschile)
9
8
16
9
28
12
8
44
18 20
8
22
33 33
4
11
5
70
6
36
69
36
5 24
5
5
9
10
11
Casi ogni 100.000
Yamaoka O et al. Intern Med 2008;47:1077-1082
Primi 5 tumori diagnosticati (2005- ‘07)
AIOM-AIRTUM I numeri del cancro in Italia. 2011
Prime 5 cause di morte tumorali (2005- ‘07)
AIOM-AIRTUM I numeri del cancro in Italia. 2011
Andamento incidenza in Italia: maschi
AIOM-AIRTUM I numeri del cancro in Italia. 2011
Andamento incidenza in Italia: femmine
AIOM-AIRTUM I numeri del cancro in Italia. 2011
Incidenza e mortalità nelle diverse aree
italiane (2005- ‘07)
Incidenza
Tassi di mortalità
Carcinoma gastrico in Italia
}
13.695 nuovi casi nel 2011 (proiezioni)
Esofago distale
Giunzione
Gastro-Esofagea (GE)
Stomaco prossimale
Stomaco distale
Ferlay J et al. Ann Oncol 2007;18(3):581-592; Blot WJ et al. JAMA 1991;265:1287-1289
Pera Met al. Gastroenterology 1993;104:510-513; Devesa SS et al. Cancer 1998;83:2049-2053
Fattori di rischio ambientali
}
Le popolazioni che migrano da zone di alta incidenza a zone di bassa incidenza mantengono il
rischio della popolazione di origine, ma le successive generazioni acquisiscono il rischio della
nazione in cui si trovano
}
66-75% del rischio di sviluppare un carcinoma gastrico può essere ridotto con modificazioni della
dieta
}
ò consumo di sali
}
ñ vegetali e frutta, in particolare quelli ricchi di Vit. C per l’inibizione della formazione degli addotti del
DNA.
}
Cibi affumicati o salati: N-nitroso composti derivati dalla trasformazione dei nitrati, contenuti
nelle acque e negli alimenti, in nitriti, con formazione di addotti del DNA.
}
}
Disponibilità di frigoriferi ð minor incidenza di carcinoma gastrico
Una dieta ricca di sali può portare a una irritazione della mucosa e indurre una gastrite
cronica atrofica.
}
Obesità e reflusso gastroesofageo: elevato indice di massa corporea e un elevato consumo
calorico sono stati associati con l´adenocarcinoma dell´esofago distale e del cardias.
}
Il consumo di alcol à NO!
RR di utilizzo di alcol e adenocarcinoma
dello stomaco e della giunzione (A)
Tramacere I et al. Ann Oncol 2012;23:287-297
RR di utilizzo di alcol e adenocarcinoma dello
stomaco e della giunzione per sottosede (B)
Tramacere I et al. Ann Oncol 2012;23:287-297
Fattori di rischio infezione da HP
}
L´Helicobacter pylori è stato isolato nel 1982 e riconosciuto come un
carcinogeno umano nel 1994. Il rischio sembra incrementato fino a 5-6
volte per le neoplasie gastriche, sia adenocarcinomi sia linfomi.
}
Il preciso meccanismo attraverso il quale l´infezione da Helicobacter pylori
aumenta l´incidenza di carcinoma gastrico non è chiaro, ma sembra legato
all´aumento di incidenza di gastrite cronica atrofica che determina una
modificazione del pH e ad un aumento dell´incidenza di metaplasia e
displasia.
}
L´infezione non è correlata all´aumento del rischio per il carcinoma del
cardias.
Condizioni pre-cancerose
}
Gastrite cronica: associata a un´aumentata produzione di ossidanti e nitriti.
}
Tipo A (autoimmune) si localizza prevalentemente nel fondo e si associa all´anemia perniciosa.
}
}
Adenomi e carcinomi gastrici sono tre-quattro volte più frequenti (corpo e nel fondo gastrico).
Tipo B (antrale) malattia a decorso clinico silente il cui esito finale è l´atrofia di grado più o meno elevato della
mucosa à alterazione della secrezione acida à ñ pH gastrico à modificazioni della flora batterica con
colonizzazione gastrica da parte di batteri anaerobi à produzione di N-nitroso composti.
}
Displasia gastrica:
}
Lieve, Moderata, Severa à alta probabilità di sviluppare un carcinoma, che risulta concomitante nel 60% dei
casi e che si svilupperà entro 15 mesi in un rimanente 25%.
}
Polipi gastrici: presentano caratteristiche adenomatose nel 20-30% dei casi e tendono a degenerare in
carcinoma nel 6-60% delle casistiche.
}
Sindrome di Ménétrier: gastropatia cronica ipertrofica con un aumentato rischio di carcinoma gastrico.
}
Gastroresezione: rischio di carcinoma gastrico, particolarmente dopo 15-20 anni da un intervento di
Billroth II a causa del reflusso duodenale di sali biliari e succhi pancreatici responsabili della formazione di
composti mutageni.
Fattori genetici
}
La maggior parte dei carcinomi gastrici compare in modo sporadico, senza alcuna
componente ereditaria.
}
Si stima che circa l´8-10% dei casi possano essere correlati a forme ereditarie.
}
In alcune famiglie sembra esistere un´aumentata incidenza di carcinoma gastrico e clusters
familiari si osservano nel 12-25% dei carcinomi gastrici. Il rischio di sviluppare un carcinoma
gastrico è 3 volte maggiore nei familiari di primo grado; il rischio incrementa ulteriormente
quando più di un familiare di primo grado abbia sviluppato carcinoma gastrico ed è
curiosamente maggiore quando era affetta la madre rispetto al padre.
}
Sono state segnalate mutazioni somatiche della E-caderina/CDH1 sul cromosoma 16q con
caratteristiche autosomico-dominanti ad alta penetrazione (67-83%), alterazioni della p53,
amplificazione e abnorme trascrizione del gene c-MET.
}
Il carcinoma gastrico è segnalato anche in caso di poliposi familiare e di sindrome di Lynch II
(tumori dell’endometrio (50%), stomaco, piccolo intestino, ovaio, vie epato-biliari, uretere,
pelvi renale).
Quadro clinico segni e sintomi
Istologia
}
Circa il 95% di tutte le neoplasie gastriche è rappresentato da
adenocarcinomi.
}
Molto meno frequenti sono il carcinoma squamoso, il carcinoide e
l´adenoacantoma, che rappresentano l´1% dei tumori maligni dello
stomaco.
}
Il leiomiosarcoma rappresenta l´1-3%.
}
Sebbene nello stomaco normale non sia presente tessuto linfoide,
quest´organo è la sede più comune di linfomi dell´apparato intestinale di cui
circa il 50% è rappresentato dal linfoma MALT (Mucosa Associated
Lymphoid Tissue) che è strettamente correlato alla infezione da
Helicobacter pylori.
Diagnosi (1)
}
Ricerca del sangue occulto nelle feci (RSO)
}
Rx del tratto digerente superiore:
}
la radiografia è eseguita dopo che il paziente ha ingerito una soluzione a base di bario. Nell'arco
delle sei ore che precedono l'esame viene chiesto al paziente di non mangiare né bere e, durante
l'indagine, il radiologo può introdurre dell'aria nello stomaco per rendere più facile
l'individuazione dei tumori di piccole dimensioni. Mentre il paziente giace sul lettino (che viene
inclinato in diverse posizioni per facilitare il deflusso del bario attraverso lo stomaco), il medico
può visualizzare sullo schermo il passaggio del bario. La soluzione di bario è smaltita di solito in
meno di un'ora.
}
Gastroscopia:
}
eseguito mediante il gastroscopio, un tubo sottile e flessibile, che il medico introduce attraverso
la bocca e l'esofago nello stomaco. Nelle quattro ore precedenti è richiesto al paziente di non
bere né mangiare perché lo stomaco deve essere vuoto al momento dell'introduzione dello
strumento, che viene fatta precedere dalla somministrazione di un anestetico locale per ridurre il
disagio e i conati di vomito. Attraverso il gastroscopio, il medico può guardare direttamente
l'interno dello stomaco, fotografare aree sospette ed eseguire una biopsia.
Diagnosi (2)
}
Tomografia Computerizzata con mezzo di contrasto (TC):
}
}
Rx torace:
}
}
è in grado di rilevare se il tumore dello stomaco si è diffuso
localmente invadendo strutture adiacenti, se vi sono linfonodi
patologici o se il tumore ha interessato altri organi (metastasi).
aiuta a valutare la presenza di metastasi polmonari.
Scintigrafia ossea:
}
viene inizialmente somministrata una sostanza radioattiva, a cui
segue, dopo alcune ore, un esame radiografico (come una ecografia
o una TC), che "leggendo" la distribuzione della sostanza radioattiva,
individua eventuali metastasi ossee.
Stadiazione (AJCC 2010)
Tumore primitivo (T)
Tx
Il tumore primitivo non può essere determinato
T0
Non evidenza del tumore primitivo
Tis
Carcinoma in situ/displasia alto grado
T1
Il tumore invade la lamina propria o la sottomucosa
T1a Il tumore invade la lamina propria
T1b Il tumore invade la sottomucosa
T2
Il tumore invade la muscolare propria
T3
Il tumore invade la sottosierosa
T4
Il tumore invade le strutture adiacenti
T4a Il tumore infiltra il peritoneo
T4b Il tumore invade le strutture adiacenti
Stadiazione (AJCC 2010)
Linfonodi regionali (N)
Nx
I linfonodi regionali non possono essere determinati
N0
Non metastasi nei linfonodi regionali
N1
Metastasi in 1 o 2 linfonodi regionali
N2
Metastasi in 3-6 linfonodi regionali
N3
Metastasi in ≥ 7 linfonodi regionali
N3a Metastasi in 7-15 linfonodi regionali
N3b Metastasi il > 15 linfonodi regionali
Metastasi a distanza (M)
Mx
Le metastasi a distanza non possono essere determinate
M0
Non metastasi a distanza
M1
Metastasi a distanza
Raggruppamento in stadi
Stadio
Classificazione TNM
0
Tis
N0
M0
IA
IB
T1
T2
T1
N0
N0
N1
M0
M0
M0
IIA
IIB
T1
T2
T3
T1
T2
T3
T4a
N2
N1
N0
N3
N2
N1
N0
M0
M0
M0
M0
M0
M0
M0
IIIA
T4a
T3
T2
T4b
T4a
T4b
T4a
N1
N2
N3
N0, N1
N2
N2, N3
N3
M0
M0
M0
M0
M0
M0
M0
Ogni T
Ogni N
M1
IIIB
IIIC
IV
}
In base alla profondità di infiltrazione nella parete dello
stomaco il carcinoma si definisce come early gastric cancer
(EGC) oppure advanced gastric cancer (AGC).
}
L’early interessa la mucosa o anche sottomucosa, presenta metastasi
linfonodali nel 20% dei casi e comporta una prognosi favorevole
(sopravvivenza a 5 anni è dell’80%).
}
I carcinomi che superano la sottomucosa sono definiti avanzati
(AGC); hanno metastasi linfonodali nel 50% e sopravvivenza a 5 anni
è 20%.
Prognosi
}
Stadio I: tumore localizzato mucosa e sottomucosa; sopravvivenza a 5 anni elevata
(80%) anche se presenti metastasi linfonodali.
}
Stadio II: tumore arriva alla muscolare e sierosa, ma non vi sono metastasi
linfoghiandolari e non residua tessuto tumorale dopo resezione: sopravvivenza a 5
anni è 50%.
}
Stadio III: dimensioni del tumore sono simili al precedente ma c’è infiltrazione ad
organi adiacenti e tumore primitivo e linfoghiandole interessate vengono
completamente rimosse da intervento; sopravvivenza a 5 anni è 10% circa.
}
Stadio IV: escissione del tumore primitivo e/o delle linfoghiandole è incompleta e/o
sono presenti metastasi a distanza; sopravvivenza a 5 anni è praticamente nulla.
La chirurgia è il trattamento di elezione
T1/2N0
Curve
di sopravvivenza
rispetto al numero
di linfonodi
(LN) analizzati
0,8
0,6
0,4
<25 LN (n=907)
0,2
0,0
25+ LN (n=46)
0
2
4
p=0,0002
6
T1/2N1
1,0
Overall Survival (OS)
Overall Survival (OS)
1,0
8
10
0,8
0,6
0,4
0,0
12
<25 LN (n=356)
0,2
25+ LN (n=17)
0
2
Anni dall’intervento
Overall Survival (OS)
Overall Survival (OS)
0,6
0,4
<25 LN (n=867)
0,0
25+ LN (n=43)
0
2
4
p=0,0030
6
8
Anni dall’intervento
Smith DD et al. JCO 2005;23:7114-7124
8
10
12
T3N1
1,0
0,8
0,2
6
Anni dall’intervento
T3N0
1,0
4
p=0,0343
10
12
<25 LN (n=1.505)
0,8
25+ LN (n=73)
0,6
p=0,0001
0,4
0,2
0,0
0
2
4
6
8
Anni dall’intervento
10
12
Complicanze della gastrectomia
Quando il problema è la cura…
}
Sindrome post-esofago/gastrectomia:
}
}
Acuta:
}
Dumping syndrome,
}
Alterata digestione dei grassi,
}
Stasi gastrica,
}
Intolleranza al lattosio
Croniche
}
Anemia
}
Demineralizzazione ossea
Dumping syndrome
}
Acuta:15–30 min dopo il pasto
}
Diarrea,
}
Senso di ripienezza,
}
Crampi addominali,
}
Vomito,
}
Spossatezza post-prandiale, flushing, brividi e sudorazione
I sintomi sono dovuti alla perdita del reservoir gastrico con conseguente rapido arrivo nel piccolo intestino
di materiale iperosmolare
}
Tardiva: 2-3 ore dopo il pasto
}
Stanchezza,
}
Sudorazione,
}
Nausea,
}
Senso di fame,
}
Ansia.
Si pensa sia dovuta ad una ipoglicemia reattiva. Cibi e bevande ricche in zucchero possono esacerbare
questa sintomatologia.
Alterata digestione dei grassi
}
La maggior parte dei pazienti presenta deficit di attività
esocrina pancreatica dopo 3 mesi all’intervento.
}
Eziologia multifattoriale:
}
L’aumentata velocità di transito impedisce un adeguato mix del cibo con
gli enzimi digestivi e i sali biliari;
}
La riduzione della produzione di enzimi riduce il rapporto enzimi/cibo.
}
L’assenza dell’antro e della sua funzione di “setaccio” fa sì che pezzi di
cibo più grandi della norma giungano nel digiuno, rendendo l’attacco
degli enzimi pancreatici più difficile.
Stasi gastrica
}
3-5% dei pazienti sottoposti a vagotomia lamentano stasi
gastrica.
}
Il sintomo principale è il senso di ripienezza precoce, che si
mantiene per diverse ore dopo il pasto.
}
Si possono aggiungere episodi di vomito alimentare ore (se
non giorni) dopo averlo ingerito.
}
Questi pazienti possono sviluppare sovrainfezione batterica,
intolleranza per i cibi solidi.
Intolleranza al lattosio
}
La lattasi, l’enzima necessario per l’assorbimento del lattosio, viene
soprattutto prodotto a livello dei villi digiunali. Poiché molti dei pazienti
gastrectomizzati hanno un digiuno indenne, l’intolleranza al lattosio viene
detta “funzionale” .
}
Pazienti che lamentano crampi o dolore addominale, aumento della
peristalsi, diarrea, flatulenza e distensione addominale dopo aver assunto
latticini dovrebbero ridurne o abolirne l’assunzione.
}
La tolleranza al lattosio è tipicamente dose-dipendente e può aumentare
nel tempo. Molti pazienti possono essere in grado di tollerare piccole
quantità di cibo contenente lattosio durante la giornata.
Anemia megaloblastica
}
Deficit di Vit. B12
}
Normalmente, il fattore intrinseco si complessa con la Vit. B12 e ne facilita l’assorbimento a livello
dell’ileo terminale.
}
La riduzione del fattore intrinseco e dell’acidità gastrica nei pazienti gastrectomizzati riduce la rottura
del legame tra le proteine e la Vit. B12.
}
La crescita batterica e la riduzione dell’introito di cibi contenenti Vit. B12 possono inoltre contribuire al
deficit.
}
È possibile che il rimodellamento post-intervento induca la produzione di fattore intrinseco a livello del
duodeno e del digiuno.
}
Deficit di folati
}
Multifattoriale: malassorbimento (la prima sede di assorbimento è il duodeno) e ridotto introito.
Vit B12
1000mcg/mese
fl i.m.
Ac. folico
5mg/die
cp
Anemia microcitica
}
Deficit di Ferro secondario ad alterati progessi digestivi ed assorbitivi.
}
Il duodeno, sede principale dell’assorbimento di ferro, viene bypassato e la
ridotta acidità gastrica ostacola la conversione dello ione ferro dallo stato
ferrico a quello ferroso (maggiormente assorbibile). La riduzione
dell’assunzione di ferro può inoltre concorrere al deficit.
}
I livelli di ferritina nella fase non-acuta possono essere un accurato
indicatore delle riserve di ferro nel tempo.
150 - 300mg
elemental iron/day
Demineralizzazione ossea
}
Eziopatogenesi multifattoriale:
}
Ridotto introito di calcio,
}
Ridotto introito di vit. D
}
Alterati processi di assorbimento e metabolismo
In condizioni di grave carenza di vitamina D è opportuno iniziare il
trattamento con un bolo pari a 100.000-600.000 UI di vitamina D,
seguito da dosi di mantenimento pari a 800-1.600 UI/die (o
equivalenti settimanali o mensili) di vitamina D.
La terapia medica
Timing del trattamento medico integrato
alla chirurgia
}
}
Terapia postoperatoria (adiuvante)
}
Sistemica
}
(Chemioradioterapia)
Terapia preoperatoria (perioperatoria)
}
Chemioterapia
}
(Chemioradioterapia)
La chemioterapia adiuvante
Chemioterapia adiuvante
Studi (n)
Pazienti (n)
Odds ratio (IC)
Hermans 1993
11
2.096
0,88 (0,78-1,08)
Earle 1999
13
1.990
0,80 (0,66-0,97)
Mari 2000
21
3.658
0,82 (0,75-0,89)
Janunger 2002
21
3.962
0,84 (0,74-0,96)
Panzini 2002
18
3.118
0,72 (0,62-0,84)
Sun 2009
12
3.809
0,78 (0,71-0,85)
Metanalisi
}
Il vantaggio della chemioterapia (CT) adiuvante si attesta su una riduzione
della mortalità del 20% con un vantaggio assoluto del 4%
}
Nonostante ciò, la CT adiuvante non si è universalmente affermata
}
Il problema risiede anche nella metodologia: analisi su studi pubblicati,
non su dati individuali dei singoli pazienti
Lordick F, Siewert JR. Gastric Cancer 2005;8:78-85; Panzini I et al. Tumori 2002;88:21-27; Sun P et al. Br J Surg 2009;96:2633; www.giscad.org/pdf/EXPERT_18.pdf
Chemioterapia adiuvante: metanalisi di dati
individuali
17 RCT
3.838 pazienti*
Beneficio assoluto
a 5 anni: 5,8%
Sopravvivenza globale
HR: 0,82 (IC 95% 0,76-0,90)
p<0,001
0,40
0,50
0,60
0,70
0,80
Meglio CT (qualunque)
0,90
1,00
1,10
Hazard ratio
Dati individuali ottenuti su 2.010 pazienti (60% dei pazienti)
Gastric Group. JAMA 2010;303(17):1729-1737; www.giscad.org/pdf/EXPERT_18.pdf
1,20
1,30
1,40
Meglio solo chirurgia
La chemioterapia perioperatoria
Trattamento postoperatorio vs trattamento
preoperatorio
Braccio B
Gastrectomia
N=69 pazienti
con carcinoma
gastrico
resecabile
localmente
avanzato
Braccio A
4 x DCF: docetaxel 75 mg/m2,
cisplatino 75 mg/m2,
5-FU 300 mg/m2/die g1-14
4 x DCF: docetaxel 75 mg/m2,
cisplatino 75 mg/m2,
5-FU 300 mg/m2/die g1-14
Roth A et al. Abstract 0-0019 presented at the 9th WCGC 2007
Gastrectomia
Trattamento postoperatorio vs trattamento
preoperatorio
}
Trattamento
preoperatorio
Trattamento
postoperatorio
4 cicli completati, % pazienti
75%
34%
Dose intensity, % pianificata
93,2
81,8
Decessi perioperatori, % pazienti
-
-
Tossicità di grado 3/4 riscontrate
in ogni ciclo, media
1,5
1,94
p
0,23
I pazienti trattati con chemioterapia preoperatoria ricevono con maggiore frequenza tutti i
cicli di trattamento previsti rispetto a quelli che ricevono una terapia adiuvante
Roth A et al. Abstract 0-0019 presented at the 9th WCGC 2007
Terapia perioperatoria con docetaxel,
capecitabina e cisplatino
n=49 pazienti con adenocarcinoma
gastrico non resecabile localmente
avanzato o con metastasi
intraddominali
DXC: docetaxel 60 mg/m2 e.v. g1,
cisplatino 60 mg/m2 e.v. g1,
capecitabina 937,5 mg/m2 p.o. bid
g1-15 q3sett
Fino a 6 cicli
Chirurgia
Studio condotto su popolazione asiatica
Sym SJ et al. Ann Surg Oncol 2010;17:1024-1032
Se R0: 2 cicli
aggiuntivi di DXC
Terapia perioperatoria con docetaxel,
capecitabina e cisplatino
DCX
Overall Response Rate (ORR) dopo CT, %
65
Stable Disease (SD), %
26
Pazienti sottoposti a chirurgia, %
73
Resezioni R0, %
63
(y)pT0/1, %
28
(y)pN0/1, %
69
Sym SJ et al. Ann Surg Oncol 2010;17:1024-1032
Terapia perioperatoria con docetaxel,
capecitabina e cisplatino
1,0
OS mediana per l’intera
popolazione in studio: 22,9 mesi
Resezione R0 (n=31)
Resezione R1/2
o no chirurgia (n=18)
0,8
p<0,0001
0,6
0,4
0,2
0
0
10
20
30
40
50
Mesi
Sym SJ et al. Ann Surg Oncol 2010;17:1024-1032
60
70
1,0
Sopravvivenza globale
Sopravvivenza libera da progressione
PFS mediana per l’intera
popolazione in studio: 12,1 mesi
Resezione R0 (n=31)
Resezione R1/2
o no chirurgia (n=18)
0,8
p<0,0001
0,6
0,4
0,2
0
0
10
20
30
40
Mesi
50
60
70
Chemioterapia perioperatoria:
}
È tollerata
}
Riduce la dimensione tumorale permettendo il
downstaging
}
Migliora il tasso di resezione R0
}
Migliora la prognosi
Boige V et al. Abstract 4510 presented at ASCO 2007
Cunningham D et al. NEJM 2006;355:11-20
Sym SJ et al. Ann Surg Oncol 2010;17:1024-1032
In conclusione
}
La chemioterapia perioperatoria ha fornito risultati
positivi nei pazienti con carcinoma gastrico operabile
localmente avanzato (II-III stadio clinico) e
}
PS 0-1,
}
non comorbidità,
}
assenza di complicanze locali che richiedano una chirurgia
d’urgenza
Boige V et al. Abstract 4510 presented at ASCO 2007
Cunningham D et al. NEJM 2006;355:11-20
Malattia in stadio avanzato
Chemioterapia vs Best Supportive Care
(BSC)
N°
Studio
Chemioterapia BSC
Hazard ratio (fisso)
IC 95%
Murad 1993
30
10
0,33
0,17-0,64
Pyrhonen 1995
21
20
0,25
0,13-0,47
Scheithauer 1996
52
51
0,49
0,33-0,74
Totale IC 95%
103
81
0,39
0,28-0,52
Test per l’eterogeneità: χ2=3,32 (p=0,19)
Test per l’effetto complessivo: Z=6,15 (p=0,00001)
0,1
0,2
0,5
A favore della
chemioterapia
Wagner A et al. JCO 2006;24:2903-2909
1,0
2,0
A favore
della BSC
5,0
Terapie standard: OS nel CG avanzato
(basato su studi randomizzati di fase III)
FAMTX
n=133
FAMTX
n=116
CF
n=134
CF
n=163
CF
n=224
ECF
n=121
ECF*
n=289
MCF*
n=285
IF
n=170
DCF
n=221
*Studio di non inferiorità
6
7
8
9
Mesi
Waters JS et al. Br J Cancer 1999;80:269-272; Vanhoefer U et al. JCO 2000;18:2648-2657
Ross P et al. JCO 2002;20:1996-2004; Dank M et al. Ann Onc 2008;19:1450-1457; Moiseyenko VM et al. Abstract
10
11
Advanced gastric cancer:
ToGA trial
3807 patients screened
810 HER-2 positive
(22.1%)
1.0
HER-2 positive advanced
GC (n=584)
PFS
1.0
0.8
0.8
0.6
0.6
HR=0.71 (95% CI 0.59, 0.85)
p=0.0002
0.4
0.2
5-FU or capecitabine +
cisplatin (n=290)
R
5-FU or capecitabine +
cisplatin + trastuzumab
(n=294)
OS (1ry endpoint)
HR=0.74 (95% CI 0.60, 0.91)
p=0.0046
0.4
0.2
5.5
6.7
11.1
0
13.8
0
0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30 32 34
Time (months)
0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30 32 34 36
Time (months)
Trastuzumab significantly improves the efficacy and activity of chemotherapy in HER-2 +
advanced gastric cancer (greater benefit in pts with higher immunoreactivity in exploratory
analysis) --> standard option in this group of patients
Van Cutsem et al. ASCO 2009; Abstract LBA4509: Van Cutsem et al. ECCO-ESMO 2009; Abstract 7BA