I tumori dello stomaco e della giunzione gastroesofagea Dr. Antonio Frassoldati UO Oncologia Clinica L’incidenza del Carcinoma Gastrico (CG) } Incidenza annuale di carcinoma gastrico (popolazione maschile) 9 8 16 9 28 12 8 44 18 20 8 22 33 33 4 11 5 70 6 36 69 36 5 24 5 5 9 10 11 Casi ogni 100.000 Yamaoka O et al. Intern Med 2008;47:1077-1082 Primi 5 tumori diagnosticati (2005- ‘07) AIOM-AIRTUM I numeri del cancro in Italia. 2011 Prime 5 cause di morte tumorali (2005- ‘07) AIOM-AIRTUM I numeri del cancro in Italia. 2011 Andamento incidenza in Italia: maschi AIOM-AIRTUM I numeri del cancro in Italia. 2011 Andamento incidenza in Italia: femmine AIOM-AIRTUM I numeri del cancro in Italia. 2011 Incidenza e mortalità nelle diverse aree italiane (2005- ‘07) Incidenza Tassi di mortalità Carcinoma gastrico in Italia } 13.695 nuovi casi nel 2011 (proiezioni) Esofago distale Giunzione Gastro-Esofagea (GE) Stomaco prossimale Stomaco distale Ferlay J et al. Ann Oncol 2007;18(3):581-592; Blot WJ et al. JAMA 1991;265:1287-1289 Pera Met al. Gastroenterology 1993;104:510-513; Devesa SS et al. Cancer 1998;83:2049-2053 Fattori di rischio ambientali } Le popolazioni che migrano da zone di alta incidenza a zone di bassa incidenza mantengono il rischio della popolazione di origine, ma le successive generazioni acquisiscono il rischio della nazione in cui si trovano } 66-75% del rischio di sviluppare un carcinoma gastrico può essere ridotto con modificazioni della dieta } ò consumo di sali } ñ vegetali e frutta, in particolare quelli ricchi di Vit. C per l’inibizione della formazione degli addotti del DNA. } Cibi affumicati o salati: N-nitroso composti derivati dalla trasformazione dei nitrati, contenuti nelle acque e negli alimenti, in nitriti, con formazione di addotti del DNA. } } Disponibilità di frigoriferi ð minor incidenza di carcinoma gastrico Una dieta ricca di sali può portare a una irritazione della mucosa e indurre una gastrite cronica atrofica. } Obesità e reflusso gastroesofageo: elevato indice di massa corporea e un elevato consumo calorico sono stati associati con l´adenocarcinoma dell´esofago distale e del cardias. } Il consumo di alcol à NO! RR di utilizzo di alcol e adenocarcinoma dello stomaco e della giunzione (A) Tramacere I et al. Ann Oncol 2012;23:287-297 RR di utilizzo di alcol e adenocarcinoma dello stomaco e della giunzione per sottosede (B) Tramacere I et al. Ann Oncol 2012;23:287-297 Fattori di rischio infezione da HP } L´Helicobacter pylori è stato isolato nel 1982 e riconosciuto come un carcinogeno umano nel 1994. Il rischio sembra incrementato fino a 5-6 volte per le neoplasie gastriche, sia adenocarcinomi sia linfomi. } Il preciso meccanismo attraverso il quale l´infezione da Helicobacter pylori aumenta l´incidenza di carcinoma gastrico non è chiaro, ma sembra legato all´aumento di incidenza di gastrite cronica atrofica che determina una modificazione del pH e ad un aumento dell´incidenza di metaplasia e displasia. } L´infezione non è correlata all´aumento del rischio per il carcinoma del cardias. Condizioni pre-cancerose } Gastrite cronica: associata a un´aumentata produzione di ossidanti e nitriti. } Tipo A (autoimmune) si localizza prevalentemente nel fondo e si associa all´anemia perniciosa. } } Adenomi e carcinomi gastrici sono tre-quattro volte più frequenti (corpo e nel fondo gastrico). Tipo B (antrale) malattia a decorso clinico silente il cui esito finale è l´atrofia di grado più o meno elevato della mucosa à alterazione della secrezione acida à ñ pH gastrico à modificazioni della flora batterica con colonizzazione gastrica da parte di batteri anaerobi à produzione di N-nitroso composti. } Displasia gastrica: } Lieve, Moderata, Severa à alta probabilità di sviluppare un carcinoma, che risulta concomitante nel 60% dei casi e che si svilupperà entro 15 mesi in un rimanente 25%. } Polipi gastrici: presentano caratteristiche adenomatose nel 20-30% dei casi e tendono a degenerare in carcinoma nel 6-60% delle casistiche. } Sindrome di Ménétrier: gastropatia cronica ipertrofica con un aumentato rischio di carcinoma gastrico. } Gastroresezione: rischio di carcinoma gastrico, particolarmente dopo 15-20 anni da un intervento di Billroth II a causa del reflusso duodenale di sali biliari e succhi pancreatici responsabili della formazione di composti mutageni. Fattori genetici } La maggior parte dei carcinomi gastrici compare in modo sporadico, senza alcuna componente ereditaria. } Si stima che circa l´8-10% dei casi possano essere correlati a forme ereditarie. } In alcune famiglie sembra esistere un´aumentata incidenza di carcinoma gastrico e clusters familiari si osservano nel 12-25% dei carcinomi gastrici. Il rischio di sviluppare un carcinoma gastrico è 3 volte maggiore nei familiari di primo grado; il rischio incrementa ulteriormente quando più di un familiare di primo grado abbia sviluppato carcinoma gastrico ed è curiosamente maggiore quando era affetta la madre rispetto al padre. } Sono state segnalate mutazioni somatiche della E-caderina/CDH1 sul cromosoma 16q con caratteristiche autosomico-dominanti ad alta penetrazione (67-83%), alterazioni della p53, amplificazione e abnorme trascrizione del gene c-MET. } Il carcinoma gastrico è segnalato anche in caso di poliposi familiare e di sindrome di Lynch II (tumori dell’endometrio (50%), stomaco, piccolo intestino, ovaio, vie epato-biliari, uretere, pelvi renale). Quadro clinico segni e sintomi Istologia } Circa il 95% di tutte le neoplasie gastriche è rappresentato da adenocarcinomi. } Molto meno frequenti sono il carcinoma squamoso, il carcinoide e l´adenoacantoma, che rappresentano l´1% dei tumori maligni dello stomaco. } Il leiomiosarcoma rappresenta l´1-3%. } Sebbene nello stomaco normale non sia presente tessuto linfoide, quest´organo è la sede più comune di linfomi dell´apparato intestinale di cui circa il 50% è rappresentato dal linfoma MALT (Mucosa Associated Lymphoid Tissue) che è strettamente correlato alla infezione da Helicobacter pylori. Diagnosi (1) } Ricerca del sangue occulto nelle feci (RSO) } Rx del tratto digerente superiore: } la radiografia è eseguita dopo che il paziente ha ingerito una soluzione a base di bario. Nell'arco delle sei ore che precedono l'esame viene chiesto al paziente di non mangiare né bere e, durante l'indagine, il radiologo può introdurre dell'aria nello stomaco per rendere più facile l'individuazione dei tumori di piccole dimensioni. Mentre il paziente giace sul lettino (che viene inclinato in diverse posizioni per facilitare il deflusso del bario attraverso lo stomaco), il medico può visualizzare sullo schermo il passaggio del bario. La soluzione di bario è smaltita di solito in meno di un'ora. } Gastroscopia: } eseguito mediante il gastroscopio, un tubo sottile e flessibile, che il medico introduce attraverso la bocca e l'esofago nello stomaco. Nelle quattro ore precedenti è richiesto al paziente di non bere né mangiare perché lo stomaco deve essere vuoto al momento dell'introduzione dello strumento, che viene fatta precedere dalla somministrazione di un anestetico locale per ridurre il disagio e i conati di vomito. Attraverso il gastroscopio, il medico può guardare direttamente l'interno dello stomaco, fotografare aree sospette ed eseguire una biopsia. Diagnosi (2) } Tomografia Computerizzata con mezzo di contrasto (TC): } } Rx torace: } } è in grado di rilevare se il tumore dello stomaco si è diffuso localmente invadendo strutture adiacenti, se vi sono linfonodi patologici o se il tumore ha interessato altri organi (metastasi). aiuta a valutare la presenza di metastasi polmonari. Scintigrafia ossea: } viene inizialmente somministrata una sostanza radioattiva, a cui segue, dopo alcune ore, un esame radiografico (come una ecografia o una TC), che "leggendo" la distribuzione della sostanza radioattiva, individua eventuali metastasi ossee. Stadiazione (AJCC 2010) Tumore primitivo (T) Tx Il tumore primitivo non può essere determinato T0 Non evidenza del tumore primitivo Tis Carcinoma in situ/displasia alto grado T1 Il tumore invade la lamina propria o la sottomucosa T1a Il tumore invade la lamina propria T1b Il tumore invade la sottomucosa T2 Il tumore invade la muscolare propria T3 Il tumore invade la sottosierosa T4 Il tumore invade le strutture adiacenti T4a Il tumore infiltra il peritoneo T4b Il tumore invade le strutture adiacenti Stadiazione (AJCC 2010) Linfonodi regionali (N) Nx I linfonodi regionali non possono essere determinati N0 Non metastasi nei linfonodi regionali N1 Metastasi in 1 o 2 linfonodi regionali N2 Metastasi in 3-6 linfonodi regionali N3 Metastasi in ≥ 7 linfonodi regionali N3a Metastasi in 7-15 linfonodi regionali N3b Metastasi il > 15 linfonodi regionali Metastasi a distanza (M) Mx Le metastasi a distanza non possono essere determinate M0 Non metastasi a distanza M1 Metastasi a distanza Raggruppamento in stadi Stadio Classificazione TNM 0 Tis N0 M0 IA IB T1 T2 T1 N0 N0 N1 M0 M0 M0 IIA IIB T1 T2 T3 T1 T2 T3 T4a N2 N1 N0 N3 N2 N1 N0 M0 M0 M0 M0 M0 M0 M0 IIIA T4a T3 T2 T4b T4a T4b T4a N1 N2 N3 N0, N1 N2 N2, N3 N3 M0 M0 M0 M0 M0 M0 M0 Ogni T Ogni N M1 IIIB IIIC IV } In base alla profondità di infiltrazione nella parete dello stomaco il carcinoma si definisce come early gastric cancer (EGC) oppure advanced gastric cancer (AGC). } L’early interessa la mucosa o anche sottomucosa, presenta metastasi linfonodali nel 20% dei casi e comporta una prognosi favorevole (sopravvivenza a 5 anni è dell’80%). } I carcinomi che superano la sottomucosa sono definiti avanzati (AGC); hanno metastasi linfonodali nel 50% e sopravvivenza a 5 anni è 20%. Prognosi } Stadio I: tumore localizzato mucosa e sottomucosa; sopravvivenza a 5 anni elevata (80%) anche se presenti metastasi linfonodali. } Stadio II: tumore arriva alla muscolare e sierosa, ma non vi sono metastasi linfoghiandolari e non residua tessuto tumorale dopo resezione: sopravvivenza a 5 anni è 50%. } Stadio III: dimensioni del tumore sono simili al precedente ma c’è infiltrazione ad organi adiacenti e tumore primitivo e linfoghiandole interessate vengono completamente rimosse da intervento; sopravvivenza a 5 anni è 10% circa. } Stadio IV: escissione del tumore primitivo e/o delle linfoghiandole è incompleta e/o sono presenti metastasi a distanza; sopravvivenza a 5 anni è praticamente nulla. La chirurgia è il trattamento di elezione T1/2N0 Curve di sopravvivenza rispetto al numero di linfonodi (LN) analizzati 0,8 0,6 0,4 <25 LN (n=907) 0,2 0,0 25+ LN (n=46) 0 2 4 p=0,0002 6 T1/2N1 1,0 Overall Survival (OS) Overall Survival (OS) 1,0 8 10 0,8 0,6 0,4 0,0 12 <25 LN (n=356) 0,2 25+ LN (n=17) 0 2 Anni dall’intervento Overall Survival (OS) Overall Survival (OS) 0,6 0,4 <25 LN (n=867) 0,0 25+ LN (n=43) 0 2 4 p=0,0030 6 8 Anni dall’intervento Smith DD et al. JCO 2005;23:7114-7124 8 10 12 T3N1 1,0 0,8 0,2 6 Anni dall’intervento T3N0 1,0 4 p=0,0343 10 12 <25 LN (n=1.505) 0,8 25+ LN (n=73) 0,6 p=0,0001 0,4 0,2 0,0 0 2 4 6 8 Anni dall’intervento 10 12 Complicanze della gastrectomia Quando il problema è la cura… } Sindrome post-esofago/gastrectomia: } } Acuta: } Dumping syndrome, } Alterata digestione dei grassi, } Stasi gastrica, } Intolleranza al lattosio Croniche } Anemia } Demineralizzazione ossea Dumping syndrome } Acuta:15–30 min dopo il pasto } Diarrea, } Senso di ripienezza, } Crampi addominali, } Vomito, } Spossatezza post-prandiale, flushing, brividi e sudorazione I sintomi sono dovuti alla perdita del reservoir gastrico con conseguente rapido arrivo nel piccolo intestino di materiale iperosmolare } Tardiva: 2-3 ore dopo il pasto } Stanchezza, } Sudorazione, } Nausea, } Senso di fame, } Ansia. Si pensa sia dovuta ad una ipoglicemia reattiva. Cibi e bevande ricche in zucchero possono esacerbare questa sintomatologia. Alterata digestione dei grassi } La maggior parte dei pazienti presenta deficit di attività esocrina pancreatica dopo 3 mesi all’intervento. } Eziologia multifattoriale: } L’aumentata velocità di transito impedisce un adeguato mix del cibo con gli enzimi digestivi e i sali biliari; } La riduzione della produzione di enzimi riduce il rapporto enzimi/cibo. } L’assenza dell’antro e della sua funzione di “setaccio” fa sì che pezzi di cibo più grandi della norma giungano nel digiuno, rendendo l’attacco degli enzimi pancreatici più difficile. Stasi gastrica } 3-5% dei pazienti sottoposti a vagotomia lamentano stasi gastrica. } Il sintomo principale è il senso di ripienezza precoce, che si mantiene per diverse ore dopo il pasto. } Si possono aggiungere episodi di vomito alimentare ore (se non giorni) dopo averlo ingerito. } Questi pazienti possono sviluppare sovrainfezione batterica, intolleranza per i cibi solidi. Intolleranza al lattosio } La lattasi, l’enzima necessario per l’assorbimento del lattosio, viene soprattutto prodotto a livello dei villi digiunali. Poiché molti dei pazienti gastrectomizzati hanno un digiuno indenne, l’intolleranza al lattosio viene detta “funzionale” . } Pazienti che lamentano crampi o dolore addominale, aumento della peristalsi, diarrea, flatulenza e distensione addominale dopo aver assunto latticini dovrebbero ridurne o abolirne l’assunzione. } La tolleranza al lattosio è tipicamente dose-dipendente e può aumentare nel tempo. Molti pazienti possono essere in grado di tollerare piccole quantità di cibo contenente lattosio durante la giornata. Anemia megaloblastica } Deficit di Vit. B12 } Normalmente, il fattore intrinseco si complessa con la Vit. B12 e ne facilita l’assorbimento a livello dell’ileo terminale. } La riduzione del fattore intrinseco e dell’acidità gastrica nei pazienti gastrectomizzati riduce la rottura del legame tra le proteine e la Vit. B12. } La crescita batterica e la riduzione dell’introito di cibi contenenti Vit. B12 possono inoltre contribuire al deficit. } È possibile che il rimodellamento post-intervento induca la produzione di fattore intrinseco a livello del duodeno e del digiuno. } Deficit di folati } Multifattoriale: malassorbimento (la prima sede di assorbimento è il duodeno) e ridotto introito. Vit B12 1000mcg/mese fl i.m. Ac. folico 5mg/die cp Anemia microcitica } Deficit di Ferro secondario ad alterati progessi digestivi ed assorbitivi. } Il duodeno, sede principale dell’assorbimento di ferro, viene bypassato e la ridotta acidità gastrica ostacola la conversione dello ione ferro dallo stato ferrico a quello ferroso (maggiormente assorbibile). La riduzione dell’assunzione di ferro può inoltre concorrere al deficit. } I livelli di ferritina nella fase non-acuta possono essere un accurato indicatore delle riserve di ferro nel tempo. 150 - 300mg elemental iron/day Demineralizzazione ossea } Eziopatogenesi multifattoriale: } Ridotto introito di calcio, } Ridotto introito di vit. D } Alterati processi di assorbimento e metabolismo In condizioni di grave carenza di vitamina D è opportuno iniziare il trattamento con un bolo pari a 100.000-600.000 UI di vitamina D, seguito da dosi di mantenimento pari a 800-1.600 UI/die (o equivalenti settimanali o mensili) di vitamina D. La terapia medica Timing del trattamento medico integrato alla chirurgia } } Terapia postoperatoria (adiuvante) } Sistemica } (Chemioradioterapia) Terapia preoperatoria (perioperatoria) } Chemioterapia } (Chemioradioterapia) La chemioterapia adiuvante Chemioterapia adiuvante Studi (n) Pazienti (n) Odds ratio (IC) Hermans 1993 11 2.096 0,88 (0,78-1,08) Earle 1999 13 1.990 0,80 (0,66-0,97) Mari 2000 21 3.658 0,82 (0,75-0,89) Janunger 2002 21 3.962 0,84 (0,74-0,96) Panzini 2002 18 3.118 0,72 (0,62-0,84) Sun 2009 12 3.809 0,78 (0,71-0,85) Metanalisi } Il vantaggio della chemioterapia (CT) adiuvante si attesta su una riduzione della mortalità del 20% con un vantaggio assoluto del 4% } Nonostante ciò, la CT adiuvante non si è universalmente affermata } Il problema risiede anche nella metodologia: analisi su studi pubblicati, non su dati individuali dei singoli pazienti Lordick F, Siewert JR. Gastric Cancer 2005;8:78-85; Panzini I et al. Tumori 2002;88:21-27; Sun P et al. Br J Surg 2009;96:2633; www.giscad.org/pdf/EXPERT_18.pdf Chemioterapia adiuvante: metanalisi di dati individuali 17 RCT 3.838 pazienti* Beneficio assoluto a 5 anni: 5,8% Sopravvivenza globale HR: 0,82 (IC 95% 0,76-0,90) p<0,001 0,40 0,50 0,60 0,70 0,80 Meglio CT (qualunque) 0,90 1,00 1,10 Hazard ratio Dati individuali ottenuti su 2.010 pazienti (60% dei pazienti) Gastric Group. JAMA 2010;303(17):1729-1737; www.giscad.org/pdf/EXPERT_18.pdf 1,20 1,30 1,40 Meglio solo chirurgia La chemioterapia perioperatoria Trattamento postoperatorio vs trattamento preoperatorio Braccio B Gastrectomia N=69 pazienti con carcinoma gastrico resecabile localmente avanzato Braccio A 4 x DCF: docetaxel 75 mg/m2, cisplatino 75 mg/m2, 5-FU 300 mg/m2/die g1-14 4 x DCF: docetaxel 75 mg/m2, cisplatino 75 mg/m2, 5-FU 300 mg/m2/die g1-14 Roth A et al. Abstract 0-0019 presented at the 9th WCGC 2007 Gastrectomia Trattamento postoperatorio vs trattamento preoperatorio } Trattamento preoperatorio Trattamento postoperatorio 4 cicli completati, % pazienti 75% 34% Dose intensity, % pianificata 93,2 81,8 Decessi perioperatori, % pazienti - - Tossicità di grado 3/4 riscontrate in ogni ciclo, media 1,5 1,94 p 0,23 I pazienti trattati con chemioterapia preoperatoria ricevono con maggiore frequenza tutti i cicli di trattamento previsti rispetto a quelli che ricevono una terapia adiuvante Roth A et al. Abstract 0-0019 presented at the 9th WCGC 2007 Terapia perioperatoria con docetaxel, capecitabina e cisplatino n=49 pazienti con adenocarcinoma gastrico non resecabile localmente avanzato o con metastasi intraddominali DXC: docetaxel 60 mg/m2 e.v. g1, cisplatino 60 mg/m2 e.v. g1, capecitabina 937,5 mg/m2 p.o. bid g1-15 q3sett Fino a 6 cicli Chirurgia Studio condotto su popolazione asiatica Sym SJ et al. Ann Surg Oncol 2010;17:1024-1032 Se R0: 2 cicli aggiuntivi di DXC Terapia perioperatoria con docetaxel, capecitabina e cisplatino DCX Overall Response Rate (ORR) dopo CT, % 65 Stable Disease (SD), % 26 Pazienti sottoposti a chirurgia, % 73 Resezioni R0, % 63 (y)pT0/1, % 28 (y)pN0/1, % 69 Sym SJ et al. Ann Surg Oncol 2010;17:1024-1032 Terapia perioperatoria con docetaxel, capecitabina e cisplatino 1,0 OS mediana per l’intera popolazione in studio: 22,9 mesi Resezione R0 (n=31) Resezione R1/2 o no chirurgia (n=18) 0,8 p<0,0001 0,6 0,4 0,2 0 0 10 20 30 40 50 Mesi Sym SJ et al. Ann Surg Oncol 2010;17:1024-1032 60 70 1,0 Sopravvivenza globale Sopravvivenza libera da progressione PFS mediana per l’intera popolazione in studio: 12,1 mesi Resezione R0 (n=31) Resezione R1/2 o no chirurgia (n=18) 0,8 p<0,0001 0,6 0,4 0,2 0 0 10 20 30 40 Mesi 50 60 70 Chemioterapia perioperatoria: } È tollerata } Riduce la dimensione tumorale permettendo il downstaging } Migliora il tasso di resezione R0 } Migliora la prognosi Boige V et al. Abstract 4510 presented at ASCO 2007 Cunningham D et al. NEJM 2006;355:11-20 Sym SJ et al. Ann Surg Oncol 2010;17:1024-1032 In conclusione } La chemioterapia perioperatoria ha fornito risultati positivi nei pazienti con carcinoma gastrico operabile localmente avanzato (II-III stadio clinico) e } PS 0-1, } non comorbidità, } assenza di complicanze locali che richiedano una chirurgia d’urgenza Boige V et al. Abstract 4510 presented at ASCO 2007 Cunningham D et al. NEJM 2006;355:11-20 Malattia in stadio avanzato Chemioterapia vs Best Supportive Care (BSC) N° Studio Chemioterapia BSC Hazard ratio (fisso) IC 95% Murad 1993 30 10 0,33 0,17-0,64 Pyrhonen 1995 21 20 0,25 0,13-0,47 Scheithauer 1996 52 51 0,49 0,33-0,74 Totale IC 95% 103 81 0,39 0,28-0,52 Test per l’eterogeneità: χ2=3,32 (p=0,19) Test per l’effetto complessivo: Z=6,15 (p=0,00001) 0,1 0,2 0,5 A favore della chemioterapia Wagner A et al. JCO 2006;24:2903-2909 1,0 2,0 A favore della BSC 5,0 Terapie standard: OS nel CG avanzato (basato su studi randomizzati di fase III) FAMTX n=133 FAMTX n=116 CF n=134 CF n=163 CF n=224 ECF n=121 ECF* n=289 MCF* n=285 IF n=170 DCF n=221 *Studio di non inferiorità 6 7 8 9 Mesi Waters JS et al. Br J Cancer 1999;80:269-272; Vanhoefer U et al. JCO 2000;18:2648-2657 Ross P et al. JCO 2002;20:1996-2004; Dank M et al. Ann Onc 2008;19:1450-1457; Moiseyenko VM et al. Abstract 10 11 Advanced gastric cancer: ToGA trial 3807 patients screened 810 HER-2 positive (22.1%) 1.0 HER-2 positive advanced GC (n=584) PFS 1.0 0.8 0.8 0.6 0.6 HR=0.71 (95% CI 0.59, 0.85) p=0.0002 0.4 0.2 5-FU or capecitabine + cisplatin (n=290) R 5-FU or capecitabine + cisplatin + trastuzumab (n=294) OS (1ry endpoint) HR=0.74 (95% CI 0.60, 0.91) p=0.0046 0.4 0.2 5.5 6.7 11.1 0 13.8 0 0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30 32 34 Time (months) 0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30 32 34 36 Time (months) Trastuzumab significantly improves the efficacy and activity of chemotherapy in HER-2 + advanced gastric cancer (greater benefit in pts with higher immunoreactivity in exploratory analysis) --> standard option in this group of patients Van Cutsem et al. ASCO 2009; Abstract LBA4509: Van Cutsem et al. ECCO-ESMO 2009; Abstract 7BA