Quali sono i trattamenti più innovativi per combattere il cancro

COMUNICATO STAMPA
Ottimi risultati ottenuti a Siena con la chemioipertermia,
trattamento sperimentale per alcuni tipi di tumore
Quali sono i trattamenti più innovativi per combattere il cancro? Al policlinico Santa Maria alle
Scotte è stata sperimentata con ottimi risultati la chemioipertermia, una terapia integrata che
combina chirurgia, chemioterapia e calore insieme. Il trattamento viene effettuato nell’U.O.C.
Chirurgia Oncologica, diretta dal professor Enrico Pinto ma può essere utilizzato solo in
determinate tipologie di cancro e sui pazienti sensibili alla chemioterapia, quando la malattia si
presenta con metastasi a livello del peritoneo cioè con un quadro clinico, definito carcinosi
peritoneale, che fino a poco tempo fa non era operabile. “Risulta di fondamentale importanza –
spiega Pinto – selezionare i pazienti per ottenere buoni risultati. Abbiamo iniziato questo
trattamento sperimentale nel 2000 e, sino ad ora, abbiamo trattato 90 casi, con risultati inaspettati in
alcuni tipi di tumori, riconosciuti anche a livello internazionale”. Come si effettua il trattamento?
“Durante l’intervento chirurgico addominale – continua il professor Franco Roviello, responsabile
della U.O.S. di Chirurgia Oncologica Avanzata e coordinatore scientifico del progetto – dopo
l’asportazione del peritoneo e della malattia tumorale residua si applica un sistema di drenaggi nella
cavità addominale, sede dell’intervento, immettendo in perfusione farmaci chemioterapici ad alta
temperature, circa 45 gradi; in questo modo l’azione combinata di calore e farmaco offre maggiori
possibilità di distruggere eventuali cellule tumorali residue, garantendo così un migliore controllo
della malattia che in alcuni casi porta a guarigione”. I risultati più promettenti sono stati ottenuti sul
tumore all’ovaio con un protocollo innovativo recentemente premiato dalla Società Francese di
Chirurgia Ginecologica Oncologica. Nell’esperienza del centro di Siena questo trattamento ha dato
buoni risultati anche sul tumore del colon recidivo e, proprio un recente lavoro, ha evidenziato
ottimi riscontri anche sul tumore allo stomaco come prevenzione nelle metastasi peritoneali. “La
chemioipertermia – conclude Roviello – è un trattamento complesso innanzitutto per il paziente ma
anche per l’équipe chirurgica; in alcuni casi la procedura può durare anche 12 ore con un impegno
di risorse umane ed economiche molto importante. Questo tipo di trattamento può arrivare a costare
anche 30.000 euro, costo che in Toscana viene completamente garantito dal Servizio Sanitario
Regionale”.