Lucio Munazio Planco
Written by daniele iadicicco
Monday, 14 November 2011 11:07 - Last Updated Monday, 14 November 2011 11:08
Lucio Munazio Planco (latino: Lucius Munatius Plancus; Tivoli o Atina, 90 a.C. – Gaeta, 1) è
stato un generale e politico romano del periodo della Repubblica.
Nacque da una famiglia di cavalieri presso Tivoli od Atina. Nella sua vita ricoprì diverse
magistrature: Console nel 42 a.C., assieme al triumviro Marco Emilio Lepido, e censore nel 22
a.C. con Emilio Lepido Paolo, che era stato Consul suffectus nel 34 a.C.
Ottenne l'Imperium per due volte, fu Generale, accorto uomo politico, prefetto dell'Urbe,
Legatus pro Pretore e fondò due colonie romane: le attuali città europee di Lione e di Basilea.
Nella sua vita politica cercò di sopravvivere, riuscendovi, in tempi estremamente pericolosi
cambiando le proprie alleanze secondo le circostanze.
Fu generale al seguito di Gaio Giulio Cesare durante le campagne militari per la conquista delle
Gallie e lo seguì pure durante la Guerra civile, attraversando al suo fianco il fiume Rubicone.
Ma fu tanto valente generale quanto abile oratore politico: discepolo nel primo caso di Giulio
Cesare e nel secondo di Marco Tullio Cicerone.
Giulio Cesare, dopo aver vinto la Guerra Civile, lo invia in Spagna. Nel 46 Giulio Cesare, dopo
essere stato nominato Dittatore a vita e Imperatore, lo nomina praefectus urbi. L'evento è
ricordato da una moneta, un aureo: al diritto è rappresentata la vittoria con la scritta C CAES
DIC TER ed al rovescio una brocca con la scritta L. PLANC PRAEF. VRB.[1].
Nel 45 Giulio Cesare gli conferisce il governo della Gallia. L'anno successivo, subito dopo
l'assassinio di Giulio Cesare, Marco Tullio Cicerone gli fece giurare fedeltà alla Repubblica. Nel
43 il Senato Romano, su proposta di Cicerone, gli affidò l'incarico di fondare una colonia nella
Gallia, che prese il nome di Lugdunum, e fu proprio Planco a tracciarne i confini con un aratro,
evento commemorato dalla coniazione di una moneta. Di lì a poco fondò un'altra colonia
romana, Augusta Raurica, che prenderà poi il nome di Basilea. E nel giugno dello stesso anno,
una lettera scritta a mano da Lucio Munazio Planco destinato a Cicerone contribuisce a
dimostrare l'esistenza del villaggio di Cularo in Alpi francesi.
Nel frattempo i Triumviri Ottaviano, Antonio ed Lepido presero il potere in Roma e Munazio
Planco si schierò dalla loro parte. I Triumviri decisero di disfarsi dei loro nemici e crearono le
liste di proscrizione, ossia liste contenenti i nomi di coloro che dovevano essere messi a morte,
tra cui furono inseriti i nomi di Cicerone (ucciso dai sicari di Marco Antonio presso Formia), Gaio
Plozio Planco (fratello di Lucio Munazio Planco) e Paolo Lepido (fratello di Emilio Lepido).
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Lucio Munazio Planco
Written by daniele iadicicco
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Dopo la vittoria di Filippi a Lucio Munazio Planco venne affidato il compito di espropriare le terre
di Benevento per darle in premio ai reduci. Nel 36 si trovò al fianco di Marco Antonio nella
campagna militare contro i Parti, che ebbe un esito disastroso per i Romani, e si ritirò ad
Alessandria d'Egitto. Di lì a qualche mese gli venne affidato l'incarico di Governatore della Siria.
L'amicizia che legava Lucio Munazio Planco e Marco Antonio era grande, ma le continue
pretese di Cleopatra la stavano incrinando, e Lucio Munazio Planco iniziò a credere che Marco
Antonio non stesse più facendo gli interessi di Roma ma quelli di Cleopatra e, seguito dai suoi
fedeli seguaci, partì alla volta di Roma; giunto nella capitale, riferì a Ottaviano che Marco
Antonio era diventato succube di Cleopatra e lo informò del suo testamento in favore della
regina egizia. Ottaviano capì che con quel testamento in mano avrebbe vinto le ultime
perplessità del Senato Romano per portare una guerra in terra d'Egitto contro Marco Antonio, e,
sapendo che era custodito presso le Vestali, se ne impossessò e lo lesse in Senato. Nel suo
testamento Marco Antonio disponeva che alcune terre dei domini romani fossero assegnati ai
figli di Cleopatra e che le sue spoglie fossero consegnate alla regina egizia per provvedere alla
sua sepoltura in Alessandria d'Egitto. Così il Senato Romano autorizzò Ottaviano a muovere
guerra contro Marco Antonio, terminata con la vittoria di Ottaviano ad Azio nel 31 a.C. Nell'anno
27 a.C., durante una discussione in Senato a proposito di quale appellativo dare ad Ottaviano
per onorarlo, fu Lucio Munazio Planco a proporre il titolo di Augustus, in seguito assunto da tutti
i successori di Ottaviano.
Afflitto da mali e stanco di sopportarli, si uccise.
Lucio Munazio Planco amò tanto Gaeta da possedere nel suo territorio una splendida villa di cui
restano solo dei ruderi e un grande mausoleo, posto in cima a Monte Orlando, molto ben
conservato, in cui venne sepolto quando morì e al cui interno è presente una sua statua.
Nella città di Benevento una via è a lui intitolata. L'immagine si riferisce alla statua in onore di
Munazio Planco nel municipio di Basilea.
« Lucio Munazio Planco, figlio di Lucio, nipote di Lucio, pronipote di Lucio, console, censore,
generale vittorioso per due volte, uno dei Septemviri Epulones, trionfatore dei Reti, costruì col
suo bottino il Tempio di Saturno, divise i campi in Italia a Benevento, fondò in Gallia le colonie
di Lugduno e Raurica » (testo scritto sulla lapide dedicatoria posta sulla porta del suo
Mausoleo in Gaeta)
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