Igiene e prevenzione delle malattie infettive

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CROCE ROSSA ITALIANA
Volontari del Soccorso
Delegazione di Terme Euganee (PD)
Igiene e prevenzione delle
malattie infettive
A cura di Vds Davide Bolognin – Istruttore PSTI
Obiettivi :
➔
➔
➔
Identificare i principali rischi di tipo
sanitario
Conoscere i meccanismi di
trasmissione
Saper adottare le corrette misure di
prevenzione
AGENTI PATOGENI
BATTERI (funghi, protozoi..):
essere viventi costituiti da una
sola cellula
VIRUS: costituiti solo da materiale
genetico rivestito da un involucro.
Si possono replicare solo
all'interno di una cellula che
hanno infettato
SISTEMA IMMUNITARIO
GLOBULI BIANCHI
LINFOCITI B
LINFOCITI T
anticorpi
killer
IMMUNITA'
VACCINO: consiste in una
certa quantità di un
microrganismo “indebolito” o
ucciso, che viene iniettato per
stimolare la produzione di
anticorpi specifici
SIERO: consiste in anticorpi già
pronti, estratti dal sangue di un
animale che ha già sviluppato
l'immunità. La loro efficacia ha
una durata limitata nel tempo
AIDS
Sindrome da Immunodeficienza Acquisita
(Acquired Immunodeficiency Syndrome)
Malattia cronico-evolutiva
ad eziologia infettiva il cui agente
microbiologico responsabile è il virus
dell’ Immunodeficienza Umana (HIV)
Infetto: individuo che è venuto a contatto
col virus HIV e nel quale il virus si sta
replicando
Sieropositivo: individuo che presenta
positività sierologica agli indicatori di
esposizione virale ( materiale
genomico virale, anticorpi anti-virus)
Malato di AIDS: individuo presentante
infezioni opportunistiche e/o tumori
considerati indicativi di AIDS
Il nuovo malato di AIDS
Età: 30-35 anni e più
● Sesso: Rapporto F/M aumentato
● Stato sociale : Spesso sposati, con
possibilità di viaggiare e spendere
● Trasmissione: minore importanza della
tossicodipendenza e maggiore
importanza dei rapporti eterosessuali
occasionali (stabili i rapporti omosessuali)
●
Vie di Trasmissione
Via parenterale: Scambio di siringhe infette, trasfusioni di
sangue, emoderivati, punture accidentali
con aghi o strumenti infetti (rischio da
esposizione occasionale del personale
sanitario)
Rapporti sessuali: omo o eterosessuali (rischio medio <1%)
Sperma +++ Secrezioni cervico-vaginali +
Trasmissione materno-fetale: Ancora non del tutto chiarita.
Rischio 36% Africa - 13%Europa.
Gravidanza++, Parto++, Allattamento al seno +/-
N.B.: pur essendo presente il virus in saliva, lacrime e sudore, non è
stata documentata trasmissione tramite oggetti di uso comune,
servizi igienici o insetti ematofagi
L’EPATITE
È UN'INFIAMMAZIONE A CARICO
DEL FEGATO, CHE PUO' ESSERE
CAUSATA DA INFEZIONE DA
VIRUS, A DECORSO ACUTO O
CRONICO.
-Il fegato è il più voluminoso organo
del corpo umano. Pesa circa 12001500 g
-Il fegato è situato nello spazio
retrocostale del quadrante superiore
destro dell’addome.
Epidemiologia dell’epatite B
– Serbatoio:
umano, endemico
– Trasmissione: attraverso il sangue
(tossicodipendenti, emodializzati, lesioni accidentali
con materiale contaminato, emotrasfusi..)
– Per via parenterale inapparente:
(strumenti chirurgici non ben sterilizzati; dentista,
agopuntura…) dal barbiere (lamette, rasoi) estetista:
tatuaggi, piercing; spazzolino da denti
– Per via sessuale: etero ed omosessuale
– Il virus dell'Epatite B possiede un'elevata
resistenza: mantiene la sua infettività per
almeno un mese a temperatura
ambiente
Diffusione Epatite B
– Elevata diffusione mondiale:
- circa 300 milioni di portatori in tutto il mondo
- ogni anno si verificano più di 50 milioni di nuove
infezioni
- un milione di decessi annui per infezione da HBV
- IN ITALIA CIRCA 2 MILIONI DI PORTATORI
Strategie di prevenzione
– Profilassi generale:
- educazione sanitaria Usare dispositivi di
protezione (per es. guanti in lattice), ridurre il
numero di partner sessuali, evitare di scambiare
siringhe, evitare piercing .. etc..)
- controllo di donatori di sangue
– Immunoprofilassi attiva: Vaccino anti-HBV
– Immunoprofilassi passiva: in caso di esposizione
accidentale (immunoglobuline umane specifiche
contro l’HBV entro 2-4 ore dalla esposizione.
Protezione per 2-3 settimane)
Chi si deve vaccinare?
✗
✗
✗
✗
✗
Vaccinazione obbligatoria dal 1991
Tutti i nuovi nati nel primo anno di vita
I dodicenni (nei dodici anni successivi la legge)
Obbligo per legge lo screening delle gravide nel
terzo trimestre di gravidanza
Persone a rischio: (personale ospedaliero,
partner di portatori di HbsAg, politrasfusi,
emodializzati, persone con lesioni croniche della
cute e delle mani, personale addetto alla
lavorazione di emoderivati, etc…)
Il virus dell’epatite c
Il genoma del virus dell’epatite c ha una
grandissima tendenza a mutare. Il che vuole dire
che esistono una infinità di “quasispecie”
Questa caratteristica rende difficile il compito del
nostro sistema immunitario che non riesce ad
identificarlo e distruggerlo sempre.
EPIDEMIOLOGIA
La diffusione dell'HCV è elevata in tutto il mondo
3% della
popolazione mondiale,
160-200 milioni
3-12 % della popolazione con
gradiente che cresce in senso
nord-sud e con l’età
Sintomatologia dell’epatite c
–
–
–
–
–
–
–
–
–
l’infezione acuta da HCV è spesso asintomatica .
Quando sono presenti, i sintomi sono:
Dolori muscolari
Nausea
Vomito
Febbre
Dolori addominali
Ittero
Assai raramente (0.1%) si osserva un decorso
fulminante fatale.
Cronicizzazione dell’infezione da HCV
L’INFEZIONE ACUTA DIVENTA CRONICA IN
UNA ELEVATATISSIMA PERCENTUALE DEI
CASI, STIMATA FINO ALL’85%. (Dati UsaEuropa)
IL 20-30% DEI PAZIENTI CON EPATITE
CRONICA C SVILUPPA NELL’ARCO DI 1020 ANNI UNA CIRROSI CHE PUO'
EVOLVERE IN UNA EPATOCARCINOMA IN
CIRCA 1-4 % DEI PAZIENTI PER ANNO.
(Dati Usa-Europa)
Modalità di trasmissione - FATTORI DI RISCHIO
– La trasmissione del virus avviene
prevalentemente attraverso il sangue:
* Post-trasfusionale
* Tossicodipendenza
* Esposizione professionale
* Trasmissione sessuale
* Trasmissione Parenterale Inapparente.
* Trasmissione verticale
PREVENZIONE
Un vaccino efficace nei confronti dell’infezione
da HCV NON è disponibile, a causa della grande
variabilità del virus
Pertanto, le uniche forme di prevenzione possibili sono
quelle di tipo comportamentale e di igiene sanitaria,
quali:
– evitare l'uso in comune di strumenti taglienti o abrasivi
evitare pratiche quali tatuaggi e body piercingpreparato;
– sterilizzare adeguatamente i presidi medico-chirurgici;
– effettuare un adeguato controllo dei donatori di
sangue.
MENINGITE
Processo infiammatorio delle meningi
ad origine:
infettiva
neoplastica
chimica
SEGNI E SINTOMI
Cefalea
Vomito a getto
Rigidità nucale
Alterazioni della coscienza
Convulsioni
Coma
Morte
Febbre,
esantema
PROFILASSI
–





Soggetti ad alto rischio
Conviventi
Contatti dei bambini nelle scuole materne e negli asili
nido, se condivisione stoviglie. Condivisione del locale del
riposo pomeridiano.
Baci, condivisione stoviglie e spazzolino
Soggetto che ha mangiato e dormito frequentemente con
il malato
Contatti non protetti durante intubazione o bocca-a-bocca
Per i soggetti ad alto rischio si consiglia la profilassi
antibiotica entro 48 ore dall’ultimo contatto; se sono
passate più di 48 ore, sorveglianza per 10 giorni dal
medico curante.
PROFILASSI
–



Soggetti a basso rischio
Contatti casuali (lavoro, compagni di classe)
Contatto con persona ad alto rischio, non con il malato
Personale sanitario non esposto direttamente alle secrezioni
(che cioè non hanno avuto contatti non protetti durante
intubazione o bocca-a-bocca)
- > PROFILASSI NON RACCOMANDATA
TUBERCOLOSI
colpisce soprattutto i
polmoni
● provocata da un batterio
● si trasmette tramite
inalazione
● 4000 casi in Italia nel
1990 (spesso legata
●
all'AIDS)
●
esiste un VACCINO
TETANO
• Malattia neurologica che si manifesta con
grave spasmo muscolare causato da una
neurotossina prodotta dal Clostridium
tetani cresciuto in una ferita contaminata
• Periodo di incubazione: 3 gg.– 4 sett.
(media: 8 gg.)
TETANO: VACCINAZIONE
– 1a dose
– 2a dose
6-8 settimane dopo la 1a dose
– 3a dose
6-12 mesi dopo la 2a
– richiami
ogni 10 anni
Malattie infettive cutanee
●
●
●
●
●
MICOSI
VERRUCHE
IMPETIGINE
PARASSITOSI
(pediculosi,
scabbia)
Prevenzione: D.P.I.
(guanti, divisa
completa anche in
estate)
rifiuti sanitari a rischio infettivo
tutto il materiale che viene in contatto con i
liquidi biologici del paziente deve essere
raccolto in un sacchetto di plastica che,
chiuso ermeticamente, deve essere smaltito
come rifiuto sanitario a rischio infettivo (D.
Lgs. 22/97)
Dispositivi individuali di
protezione:
GUANTI IN LATTICE
Occhiali di protezione
lavaggio delle mani
ATTENZIONE ad aghi, siringhe etc..
● maneggiare con calma, da soli
● non reincappucciare gli aghi
● gettare negli appositi contenitori (alibox)
Alibox
PULIZIA:
dell'ambulanza
● dei presidi non monouso
●
CAMBIARE LE LENZUOLA!
Domande?
[email protected]
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