per Francesco
DNASlim: la dieta genetica
Caro Francesco,
abbiamo elaborato la tua dieta genetica: DNASlim.
Dal campione biologico che ci hai fornito è stato estratto il DNA. Sono
stati analizzati i principali geni legati al metabolismo dei grassi e degli
zuccheri. Successivamente il tuo profilo genetico è stato interpretato per
identificare gli interventi da operare sulla tua dieta.
La dieta studiata per te tiene conto del tuo stato di salute, delle tue
esigenze di perdere peso e dei bisogni nutrizionali legati al tuo profilo
genetico.
Il test ha come unico scopo la valutazione di varianti del DNA legate alla
tua predisposizione ed è unicamente finalizzato alla redazione della
dieta: il test non ha valore diagnostico e non è in grado di diagnosticare
alcuna malattia.
Per ogni informazione supplementare ti invitiamo a scriverci:
[email protected]
1
Genetica
Dall'analisi del tuo DNA è stato ottenuto il profilo genetico, interpretato
dai nostri genetisti per offrirti un'informazione di immediata
comprensione. Nel report troverai tutte le informazioni dettagliate per
ogni singolo gene e la spiegazione del risultato dell'analisi divise per
singola area (metabolismo degli zuccheri e grassi).
Il tuo profilo genetico è riassunto nella tabella che segue, ecco il
significato dei colori utilizzati:
- il colore VERDE identifica una variante del gene con funzionalità
OTTIMALE;
- il colore GRIGIO identifica una variante del gene con funzionalità
NORMALE;
- il colore ROSSO identifica una variante del gene con funzionalità NON
OTTIMALE;
- il colore GIALLO identifica una variante del gene con funzionalità
INTERMEDIA.
2
Area
Gene
Risultato
genetico
PGC-1 alpha
Metabolismo degli
zuccheri
PPAR gamma-2
TCF7L2
LEPR
GRELINA
FTO
MC4R
Metabolismo dei grassi
LPL
Recettore delle LDL
RESISTINA
APOA5
GCKR
3
METABOLISMO DEGLI ZUCCHERI Gli organi e le cellule consumano il glucosio per produrre energia e i
processi di gluconeogenesi e glicogenolisi ne ristabiliscono i livelli ematici
(Di Sareen et al. 2008). I livelli di glucosio nel sangue sono regolati da alcuni
ormoni (insulina, adrenalina, glucagone, ecc.) e in questo meccanismo di
controllo dell’omeostasi glicemica sono coinvolti molti geni (Ruchat et al.
2010).
Oltre ai geni, ci sono poi numerosi fattori che influiscono sul metabolismo
degli zuccheri come ad esempio l’obesità, l’ipertensione, lo stile di vita e
fattori determinanti come fumo, alcool, dieta ipercalorica, mancanza di
attività fisica, e infine alcun farmaci (Marshall et al. 2004)
PGC-1 alpha
PGC1-alpha (Peroxisome Proliferator - Activated Receptor Gamma
Coactivator 1 alpha) è un coattivatore della trascrizione in grado di
attivare processi metabolici tessuto-specifici in risposta a stimoli
ambientali e nutrizionali. In particolare agisce da “interruttore on-off” per
un gran numero di geni coinvolti nel metabolismo dei glucidi, tra i quali
figura anche il PPAR-gamma-2.
In condizioni di digiuno, PGC1-alpha regola l’incremento dei livelli
ematici di glucosio mediante l’attivazione dei processi di ossidazione
degli acidi grassi e di gluconeogenesi nel fegato (Wu et al. 1999). Nel
tessuto adiposo bruno PGC1-alpha è deputato al mantenimento della
temperatura stimolando l’espressione di un pool di geni implicati nella
termogenesi (Puigserver et al. 1998). Nel muscolo scheletrico PGC1-alpha
regola la disponibilità di energia mediante l’attivazione della biogenesi
4
mitocondriale della fosforilazione ossidativa nei mitocondri (Michael et al.
2001).
Studi scientifici recenti hanno evidenziato l’esistenza di un polimorfismo
(variante non ottimale) che genera una forma meno attiva della proteina
associata. Questa variante predispone a resistenza all’insulina nella
muscolatura scheletrica con conseguente minore disponibilità di energia
(Lucia et al. 2005), ad alterata tolleranza al glucosio e ad un maggiore
rischio di sviluppare il diabete di tipo II (Andrulionyté et al. 2004).
RISULTATO GENETICO:
PPAR gamma-2
PPAR gamma-2 (peroxisome proliferator-activated receptor gamma 2)
appartiene alla famiglia dei recettori nucleari per gli ormoni che regolano
l’espressione di molti geni coinvolti nel metabolismo dei grassi e degli
zuccheri (Rosen et al. 2000). E' particolarmente espresso nel tessuto
adiposo, nel fegato e nella muscolatura scheletrica. Negli adipociti
PPAR gamma-2 promuove l’immagazzinamento degli acidi grassi e
reprime l’espressione dei geni che inducono la lipolisi. La sua azione
determina una ridistribuzione dei lipidi corporei aumentando il contenuto
dei trigliceridi nel tessuto adiposo, riducendo gli acidi grassi liberi e i
trigliceridi nel circolo, nel fegato e nel muscolo (Evans et al. 2004). PPAR
gamma-2 promuove l’espressione di alcuni geni implicati nella regolazione
della sensibilità all’insulina (Kintscher et al. 2005).
Numerosi studi hanno evidenziato l’esistenza di una variante del gene
PPAR gamma-2 (variante ottimale) che predispone a minori livelli
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...le pagine 6 e 7 non sono mostrate nell'anteprima....
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METABOLISMO DEI GRASSI I livelli plasmatici e tessutali dei grassi dipendono dal bilanciamento tra
lipolisi, ossidazione dei grassi e lipogenesi.
Lipolisi e ossidazione dei grassi si svolgono nei mitocondri: sono processi che
comportano produzione di energia utile ai processi vitali sotto forma di ATP
(adenosin trifosfato).
La lipogenesi ha luogo nel citoplasma, principalmente nel fegato, nel
tessuto adiposo e nella mucosa intestinale. Essa avviene quando la cellula
ha sufficiente quantità di ATP: l'acetil-CoA, prodotto attraverso la glicolisi
e la beta ossidazione, entra nella sintesi degli acidi grassi producendo
principalmente trigliceridi e HMG CoA, precursore del colesterolo.
Nel sangue il trasporto dei grassi avviene mediante la formazione di
complessi lipoproteici (chilomicroni, VLDL, LDL, HDL) costituiti da un nucleo
lipidico ed una membrana esterna formata da fospolipidi e apolipoproteine.
Queste ultime definiscono la struttura della lipoproteina, regolano l'attività
enzimatica nel metabolismo lipidico e costituiscono i ligandi per i recettori
tessuto-specifici.
Le dislipidemie sono orginate da anomalie nel metabolismo e nel trasporto
dei grasi; possono dipendere sia da fattori genetici che da fattori di
rischio secondari come l’insulino-resistenza, il diabete mellito, l’obesità,
l’ipotiroidismo, alcune malattie renali ed epatiche, le sindromi colestatiche,
l’alcolismo ed alcuni farmaci (Di Sareen et al. 2008).
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GRELINA
La grelina è un ormone altamente espresso dalla mucosa gastrica e dal
pancreas. Viene secreto in condizioni di digiuno segnalando una condizione
di fame al sistema nervoso centrale: i livelli di grelina aumentano
prima dei pasti e scendono circa un'ora dopo. Oltre che alla regolazione
dell’appetito, agendo sull’ipotalamo e sul tronco encefalico, questa
molecola partecipa alla regolazione degli ormoni della crescita ed
influenza il bilanciamento energetico modulando il metabolismo degli
zuccheri e dei grassi (Shiiya T et al. 2002).
E’ stata descritta una forma ottimale del gene associata ad un ridotto
BMI e ridotta massa grassa e grasso viscerale. I soggetti con questa forma
presentano inoltre una fitness cardiorespiratoria più alta. Questa forma
sembra pertanto essere protettiva per l’accumulo di grasso e le patologie
metaboliche associate (Ukkola et al. 2002).
RISULTATO GENETICO:
FTO
FTO (fat mass and obesity associated gene) codifica per un enzima
espresso nel nucleo cellulare in cui catalizza reazioni di de-metilazione
del dna. Il gene è particolarmente espresso a livello ipotalamico e nel
pancreas. Numerosi studi recenti correlano una variante non ottimale di
questo gene con un incremento del BMI (Willer et al. 2009; Thorleifsson
et al. 2009), un rischio maggiore di obesità ed un conseguente rischio di
diabete di tipo 2 (Frayling et al. 2007). La stessa variante è inoltre stata
9
associata con un incremento dell’introito di cibo, in particolare ricco in
grassi, e una riduzione del senso di sazietà (Razquin at al. 2010).
RISULTATO GENETICO:
MC4R
MC4R (Melacortin 4 receptor) è una proteina molto espressa nel
tessuto cerebrale in particolare nei neuroni colinergici. Legandosi
all’ormone melanotropo, il recettore MC4R è implicato nella regolazione
dell’appetito e della sazietà. E’ stato recentemente dimostrato il
suo ruolo fondamentale nella regolazione della spesa energetica e
nell’omeostasi del glucosio (Loos et al 2008).
E’ stata descritta una variante non ottimale del gene che predispone a un
elevato BMI, ad un incremento della massa grassa e ad obesità (Loos et al
2008; Qi et al. 2008). La predisposizione a quest’ultima aumenta il rischio
di diabete di tipo 2. Studi recenti mostrano come le varianti non ottimali
del gene FTO e MC4R abbiano un effetto addittivo sul rischio di obesità
(Hardy et al., 2010).
RISULTATO GENETICO:
LPL
Il gene LPL (Lipoprotein lipase) codifica per la lipoprotein lipasi, un
enzima particolarmente espresso nel cuore, nel muscolo a nel tessuto
adiposo. La lipoprotein lipasi idrolizza i trigliceridi delle lipoproteine
plasmatiche in acidi grassi liberi e glicerolo, convertendo le VLDL in LDL,
ed aumentando le interazioni delle lipoproteine con i loro recettori posti
sulla superficie cellulare dell’endotelio vascolare di arterie e capillari
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...le pagine dalla 11 alla 14 non sono mostrate nell'anteprima....
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Glossario
Analisi del DNA: processo caratterizzato da estrazione del DNA dal
campione in esame, amplificazione delle sequenze di DNA relative ai
singoli geni e SNP, e successiva separazione mediante elettroforesi o
altre tecniche in grado di valutarne le caratteristiche fisiche (integrità,
concentrazione, ecc)
Biogenesi mitocondriale: processo cellulare di generazione dei mitocondri,
organelli cellulari deputati alla produzione di energia.
BMI: Vd. Indice di massa corporea.
Diabete: termine generico per indicare una affezione caratterizzata da
poliuria (escrezione di una eccessiva quantità di urine) e sete intensa;
spesso però è usato per indicare il diabete mellito.
Dislipidemia: condizione patologica caratterizzata da un'alterazione della
quantità dei grassi nel sangue (colesterolo, trigliceridi, fosfolipidi).
DNA (acido desossiribonucleico): è una complessa sostanza chimica che si
trova nel nucleo di tutte le cellule ed è il depositario dell’informazione
genetica. Il DNA è il materiale ereditario responsabile delle caratteristiche
degli individui ed è unico per ogni individuo e diverso da individuo a
individuo. Il DNA è la struttura molecolare che costituisce tutti i geni (v.)
Gene: unità elementare dell'ereditarietà, costituita da un tratto di DNA
(v.) localizzata in un punto preciso (locus) dei cromosomi (v.).
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...le pagine 16 e 17 non sono mostrate nell'anteprima....
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Bibliografia
Andrulionytè L. et al. Common polymorphisms of the PPAR-gamma2
(Pro12Ala) and PGC- 1alpha (Gly482Ser) genes are associated with the
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19
...le pagine dalla 20 alla 24 non sono mostrate nell'anteprima....
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per Francesco
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COLAZIONE
Alternative
Caffe' in tazza (1 tazzina)
40 g
Latte di vacca parzial.
250 g
Scremato (1 tazza)
Zucchero (1 cucchiaino)
5g
Biscotti frollini
SPUNTINO MATTUTINO
40 g
Te' in tazza (1 tazza)
125 g
Cappuccino (1 tazza)
Yogurt magro (2 vasetti)
125 g
250 g
Marmellata
Miele
10 g
5g
Cornflakes
Fette biscottate
50 g
40 g
Alternative
Gallette di riso
30 g
(3 gallette)
PRANZO
Biscotti frollini
Fette biscottate (3 fette)
30 g
30 g
Alternative
Pasta di semola
90 g
Pane comune
Pasta di semola integrale
Patate
Polenta (farina di mais)
Riso
Fagioli - Cannellini secchi
50 g
Ceci secchi
120
100
300
90
100
g
g
g
g
g
40 g
3
PRANZO
Alternative
Lattuga
Olio di oliva extra vergine
160 g
Lenticchie secche
Piselli secchi
Fiocchi di latte
Ricotta di vacca
Parmigiano
Prosciutto cotto
50
50
120
100
40
90
g
g
g
g
g
g
Bieta
Carciofi
Cavolfiore
Cavolo cappuccio rosso
Finocchi
Indivia
Melanzane
Peperoni
Pomodori da insalata
Radicchio rosso
Rughetta o rucola
Spinaci
Spinaci surgelati
Zucca gialla
Zucchine
200
100
100
200
300
120
200
100
200
200
100
100
100
200
300
g
g
g
g
g
g
g
g
g
g
g
g
g
g
g
Ananas
Arance
Banane
150 g
150 g
100 g
20 g
(4 cucchiaini da caffè)
Kiwi
4
100 g
...le pagine dalla 5 alla 18 non sono mostrate nell'anteprima....
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