CARBOIDRATI Costituiscono le strutture presenti negli organismi viventi 1 GLICIDI o ZUCCHERI o CARBOIDRATI Caratteristiche: Sono composti chimici costituiti da carbonio, idrogeno e ossigeno. Sono molto abbondanti in natura. Hanno sapore dolce. Funzioni: Strutturale: costituiscono strutture essenziali per gli organismi viventi (funzione di sostegno, soprattutto nei vegetali cellulosa) Energetica: forniscono energia per svolgere tutte le funzioni dell'organismo Protezione: costituiscono l’esoscheletro degli invertebrati (chitina) Organismi autotrofi (Es. piante): Sono in grado di ottenere sostanza organica a partire da sostanza inorganica. In particolare zuccheri (glucosio) a partire da componenti inorganici quali acqua e CO2 mediante il processo di fotosintesi clorofilliana. Organismi eterotrofi (Es. animali): per il loro fabbisogno devono assumere sostanza organica dall’esterno nutrendosi di alimenti che contengono sostanza organica. Ecco alcuni esempi: frutta e miele -> fruttosio; glucosio barbabietola da zucchero, zucchero di canna -> saccarosio latte e latticini -> lattosio cereali (pane, pasta, riso), tuberi (patate) e legumi -> amido 2 I diversi tipi di glicidi Monosaccaridi (formati da 1 molecola di zucchero) Disaccaridi (formati da 2 molecole di zucchero) Polisaccaridi (formati da più di 20 molecole di glucosio) 5C Ribosio Desossiribosio 6C Glucosio principale fonte di energia Fruttosio si trova nella frutta Galattosio Componenti degli acidi nucleici Glucosio + fruttosio Saccarosio (comune zucchero da cucina) Glucosio + glucosio Maltosio (deriva da digestione dell’amido) Glucosio + galattosio Lattosio (in latte e latticini) Amido riserva energetica nei vegetali (cereali, tuberi, legumi) si accumula in amiloplasti nella cellula vegetale si trova nei semi e nelle radici Glicogeno riserva energetica negli animali si accumula in muscoli e fegato Cellulosa funzione di sostegno nei vegetali si trova nella parete cellulare delle cellule vegetali può essere digerita solo dagli erbivori 3 è il composto organico più abbondante sulla Terra CLASSIFICAZIONE in base alla funzione: 1) Fonte di energia e carbonio per organismi non fotosintetici: glucosio, glicogeno, lattosio, amido e saccarosio 2) Elementi strutturali e di supporto: cellulosa, chitina, mureina, ribosio e deossiribosio 3) Adesione cellulare ad altre cellule e meccanismi di riconoscimento e identificazione: oligosaccaridi (glicoproteine, glicolipidi) 6) Farmaci (antibiotici): glicosidi CLASSIFICAZIONE La formula empirica dei carboidrati è CnH2nOn In rapporto alla loro complessità vengono classificati in: SEMPLICI COMPLESSI Possono essere divisi in 4 gruppi: Monosaccaridi Disaccaridi Oligosaccaridi Polisaccaridi I carboidrati sono composti polifunzionali che contengono: un gruppo carbonilico uno o più gruppi alcolici Se il gruppo carbonilico è un’aldeide avremo degli ALDOSI Se il gruppo carbonilico è un chetone avremo dei CHETOSI aldeide Il loro nome deriva da "alcol deidrogenato", che è una delle possibili modalità di preparazione. In natura vengono prodotte nei processi di fermentazione degli zuccheri. Si ossidano Formaldeide (formalina) Chetoni • I chetoni, o acetoni, sono dei composti organici di formula generale R-CO-R', caratterizzati dalla presenza di un gruppo carbonile C=O il cui carbonio, con ibridazione sp2, è direttamente legato a due gruppi R idrocarburici che possono essere siaalifatici che aromatici. Non si ossidano Acetone Food White bread Corn flakes Sugar coated cornflakesbiscuits Digestive Gingernuts Rich fruit cake Cow's milk (whole) Human milk Cheese (hard) Cheese (processed) Yoghurt (plain) Yoghurt (fruit) Ice cream (dairy) Lemon sorbet Cheesecake (frozen) Beef sausages New potatoes Canned baked beans Frozen peas Zuccheri totali mono e oligosaccaridi Total Total (%) (%) Food sugars sugars 2.6 Cabbage(raw) 4.0 8.2 Beetroot (raw) 7.0 41.9 Onions (raw) 5.6 13.6 Cooking apples (raw) 8.9 35.8 Eating apples (raw) 11.8 48.4 Bananas 20.9 4.8 Grapes 15.4 7.2 Oranges 8.5 0.1 Raisins 69.3 0.9 Peanuts 6.2 7.8 Honey 76.4 15.7 Jam 69.0 22.1 Plain chocolate 59.5 34.2 Cola 10.5 22.2 Beer (bitter) 2.3 1.8 Lager 1.5 1.3 Red wine 0.3 5.9 White wine (medium) 3.4 2.7 Port 12.0 H O 1 C aldoso 2 H 3 HO OH 1 CH2OH H H 4 H 5 OH OH HO 6 CH2OH 2(R),3(S),4(R),5(R),6-pentaidrossi-esanale D-glucosio O 2C 3 H H 4 OH H 5 OH 6 CH2OH 1,3(S),4(R),5(R),6-pentaidrossi-esan-2-one D-fruttosio chetoso - Monosaccaridi La loro formula bruta è Cn(H2O)n dove n è uguale o maggiore di 3 Lo scheletro carbonioso non è ramificato e ciascun atomo di C, eccetto uno contiene, un gruppo OH 6 5 1 1 4 3 2 3 2 4 5 13 MONOSACCARIDI aldoesosi = 24 = 16 stereoisomeri MONOSACCARIDI O O I monosaccaridi più || || importanti sono il glucosio (il aldosi -C--H chetosi -Ccomune zucchero da tavola, lo stesso che circola nel nostro sangue) e il fruttosio. o Triosi -C-C-Co Tetrosi –C-C-CCo Pentosi –C-C-CC-Co Esosi -C-C-CC-C-C- Forme D e forme L Forme alfa e forme beta MONOSACCARIDI PENTOSI Ribosio (e desossiribosio): acidi nucleici – ATP - coenzimi Chetopentoso – anello a 5 atomi ESOSI Glucosio: piante (fotosintesi) – sangue – carburante cellule Aldoesoso – anello a 6 atomi Fruttosio: miele - frutta - presente nel saccarosio Chetoesoso – anello a 5 atomi Galattosio: strutture nervose – presente nel lattosio Aldoesoso – anello a 6 atomi Mannosio: frassino della manna – presente in polisaccaridi Aldoesoso – anello a 6 atomi Come si formano i disaccaridi? Reazione di condensazione Glucosio OH HO O Fruttosio H2O Reazione di condensazione Glucosio OH HO Saccarosio O Glucosio H2O Maltosio Reazione di condensazione Glucosio OH HO O Galattosio H2O Lattosio 17 - Disaccaridi -Saccarosio – Maltosio - Lattosio Sono la classe più semplice, ma più importanti degli oligosaccaridi. Un disaccaride si forma quando due monosaccaridi reagiscono tra loro, il primo con l'ossidrile della sua struttura emiacetalica ed il secondo con uno qualsiasi dei suoi ossidrili eliminando una molecola d'acqua. Chimicamente un disaccaride è un acetale ed il legame formatosi un legame acetalico; comunemente il legame acetalico fra due o più monosaccaridi viene chiamato legame glicosidico. Disaccaridi CARBOIDRATI I più importanti sono saccarosio, maltosio, lattosio cellobioso: dalla loro idrolisi si ottengono due esosi. e Saccarosio = glucosio + fruttosio: molto rappresentato in bietola e canna da zucchero (attaccato da invertasi o saccarasi); Lattosio = galattosio+glucosio, zucchero del latte attaccato da lattasi; Maltosio (amilasi) si forma nella germinazione dell’orzo; usato per birra o whisky (formato da 2 glucosi con legame (14). Cellobiosio = della cellulosa (formato da 2 glucosi con legame (14); scisso da cellulasi = no mammiferi, sì microorganismi (rumine, cieco). Lo zucchero che usiamo normalmente per dolcificare il caffè,il latte, il tè..., è un DISACCARIDE che si chiama SACCAROSIO ed è formato da una molecola di glucosio e una di fruttosio Legame glicosidico Il MALTOSIO è un disaccaride formato da due molecole di glucosio. In natura è molto difficile trovarlo, ad esempio si trova nei semi nella loro fase di germinazione Il LATTOSIO è un disaccaride formato da una molecola di glucosio e una di galattosio. Si trova nel latte umano, 6% e nel latte di mucca , 4,5%. Legame glicosidico -D-glucopiranosil-(1 4)--D-glucopiranosio e MALTOSIO I polisaccaridi di interesse biologico L’amido e il glicogeno immagazzinano zuccheri di riserva La cellulosa si trova nelle pareti delle cellule vegetali Granuli di amido in cellule di tubero di patata Amido Monomeri di glucosio Granuli di glicogeno nel tessuto muscolare Glicogeno Fibre di cellulosa nella parete di una cellula vegetale Cellulosa Molecole di cellulosa 23 POLISACCARIDI Amido: tuberi, semi, frutti, piante (carboidrato di riserva vegetale) Funzione di riserva Glucosio legami alfa 1,4 – 1,6 amilosio amilopectina Glicogeno: fegato, muscoli (tipico carboidrato di riserva animale) Cellulosa: piante (funzione strutturale, glucosio – legami beta 1,4) PERCENTUALE DI AMIDO CONTENUTA IN ALCUNI ALIMENTI granuli intracellulari altamente idratati (---> colloidi) tuberi, semi di cereali amido = amilosio (20%) + amilopectina (80%) - Amido -Amilosio – Amilopectina- Amido resistente - Glicogeno È un polisaccaride di deposito delle cellule animali Particolarmente abbondante nel fegato e meno nel muscolo scheletrico - Altri polisaccaridi di deposito DESTRANI nei batteri e lieviti FRUTTANI – INULINA – MANNANI presenti soprattutto nelle piante Cellulosa • Molecole con legame (1-4). CH2OH H OH CH2OH O H OH H H OH H O H CH2OH O H OH H H OH H H O CH2OH O H OH H H OH H O H CH2OH O H OH H H OH H H O CH2OH O H OH H H OH H O H n O H OH H H OH • Fino a un massimo di 15000 glucosi • Questo determina una struttura lineare, e non ad elica come l’amido. • Fibre insolubili in acqua • Composto non riducente e non presenta mutarotazione • È il componente principale della parete cellulare di tutte le cellule vegetali e costituisce circa il 50% del legno, a cui conferisce rigidità e sostegno H OH Assume una conformazione estesa di microfibrille che si associano con legami idrogeno CHITINA Composto tipico dell’esoscheletro degli artropodi, al quale conferisce grande resistenza meccanica. Dal punto di vista chimico si tratta di un polisaccaride, costituito da più unità di acetilglucosammina AGA (N-acetil--D-glucos-2-ammina) legate tra di loro con un legame di tipo β-1,4, lo stesso delle unità di glucosio che formano la cellulosa. La chitina è inoltre un componente della parete cellulare di muffe e lieviti I legami idrogeno tra polimeri adiacenti garantiscono alla sostanza una notevole durezza. - Fibra alimentare Solubile - Non solubile TIPO DI FIBRA PRINCIPALE FONTE ALIMENTARE Cellulosa Prodotti integrali a base di cereali Crusca Grano intero Non digeribile Insolubile in acqua Assorbe acqua Emicellulosa Prodotti integrali a base di cereali Frutta e verdura Grano intero Parzialmente digeribile Insolubile in acqua Assorbe acqua Lignina Verdura Non digeribile Insolubile in acqua Assorbe sostanze organiche Pectina Frutta (mele e agrumi) Non digeribile Solubile in acqua Legumi Digeribile Mucillaginose Crusca di avena Solubile in acqua Mucillaginose Gomme PROPRIETA' CHIMICHE POTERE DOLCIFICANTE I dolcificanti sono sostanze naturali o di sintesi, capaci di conferire un sapore dolce agli alimenti a cui vengono aggiunte. Il loro impiego, non si limita al solo settore alimentare, ma si estende anche a quello medico e sanitario; dolcificanti naturali e di sintesi vengono ad esempio utilizzati per impartire un sapore gradevole alle preparazioni medicinali o fitoterapiche introdotte per via orale (sciroppi, tisane, infusi), ma anche e soprattutto in sostituzione dello zucchero nei prodotti per diabetici e in quelli dietetici. Neotame Sucralosio Saccarina Acesulfame-K Aspartame Fruttosio SACCAROSIO Glucosio Maltosio Galattosio Lattosio 8000 600 300 200 200 1,5 1 0,75 0,32 0,22 0,20 Potere dolcificante di alcuni edulcoranti naturali POTERE DOLCIFICAN EDULCORANTE (in TE peso) ORIGINE E NOTE Fruttosio 1,5 Carboidrato: non innalza significativamente la glicemia, ma dev'essere comunque consumato con moderazione. Saccarosio 1 Carboidrato: elevato indice glicemico, sconsigliato ai diabetici. Miele >1 Per l'abbondante presenza di fruttosio, il miele un potere dolcificante leggermente superiore allo zucchero raffinato; è comunque sconsigliato ai diabetici, che lo devono consumare con moderazione. Glicirizzina 50 Terpene estratto dalla liquirizia (Glycyrrhiza glabra); il gusto dolce viene percepito più tardi ma rimane più a lungo in bocca. Può causare ipertensione ed edemi se consumata in grandi quantità. Xilitolo 1.0 Polialcol: potere calorico inferiore del 40% rispetto allo zucchero; acariogeno, utile per diabetici, può avere effetti lassativi. Sorbitolo 0.6 Polialcol: potere calorico inferiore del 36% rispetto allo zucchero; può avere effetti lassativi. Mannitolo 0.5 Polialcol: potere calorico inferiore del 60% rispetto allo zucchero; acariogeno, utile per diabetici, può avere effetti lassativi. Tagatosio 0.9 Isomero del fruttosio con potere calorico inferiore del 45% rispetto allo zucchero; utile per diabetici, acariogeno. Monellina 3000 Proteina estratta dal frutto di Dioscoreophyllum cumminsii, vitigno tropicale tipico della foresta pluviale. Si denatura alle alte temperature. Miraculina 2000 Proteina estratta dal frutto di Synsepalum dulcificum or Richadella dulcifica, arbusto nativo dell'Africa orientale. Modifica la percezione del gusto, convertendo l'acido in dolce. Taumatina 2000-3000 Proteina isolata dal frutto africano del Thaumatococcus daniellii, la cui azione dolcificante è molto lenta ma persistente. Regolarmente ammessa nel commercio europeo (E 957). Osladina Polipodoside A 500-600 Steroide (saponine steroidee) isolato dal rizoma di Polypodium vulgare, detta felce dolce o falsa liquirizia, diffusa nei climi temperati. Pentadina 500 Proteina isolata dal frutto di Pentadiplandra brazzeana, arbusto rampicante tropicale. Luo han guo 300 Estratti del frutto di Siraitia grosvenorii, rampicante erbaceo perenne originario del Sud est asiatico. Stevoside 300 Terpene: foglie di Stevia rebuidiana, utilizzate dalle popolazioni autoctone centro e sudamericane per addolcire il matè. LIPIDI Caratteristiche: sono costituiti da lunghe catene di atomi di carbonio, idrogeno e ossigeno sono comunemente chiamati grassi sono untuosi al tatto sono insolubili in acqua (idrofobi = “paura dell’acqua”) Funzioni: riserva energetica (molecole ad alto contenuto energetico; si accumulano nel tessuto adiposo, ad esempio nel derma) protezione meccanica per alcuni organi (cuore, fegato, reni....) isolante termico (es. grasso animale) impermeabilizzante (es. cere sulle penne degli uccelli) funzione strutturale (nelle membrane cellulari fosfolipidi) precursori di importanti molecole biologiche (ormoni, vitamine) 36 I trigliceridi (detti anche grassi) Sono costituiti da una molecola di glicerolo + 3 catene di acidi grassi Sono rappresentati dai comuni grassi ed olii. Rappresentano una fonte energetica superiore rispetto ai carboidrati Si accumulano nel tessuto adiposo (grasso sottocuteneo). Svolgono anche la funzione di isolante termico. Grassi di origine vegetale liquidi a temperatura ambiente (es. olio di oliva, olio di semi) Grassi di origine animale solidi a temperatura ambiente (es. burro, lardo, grasso animale) Ac. oleico Acido butirrico 37 I fosfolipidi Prodotti nel fegato. Costituiti da: testa idrofila (fosfato, glicerolo) code idrofobe (2 catene degli acidi grassi) Principali costituenti delle membrane plasmatiche cellulari (doppio strato lipidico) insieme alle proteine di membrana 38 Il colesterolo e gli steroidi Il colesterolo svolge funzioni essenziali al metabolismo: • costituente delle membrane cellulari delle cellule animali • precursore della vitamina D (importante per la crescita ossea e dei denti) • composto di partenza per la sintesi degli acidi biliari (prodotti da fegato) Può essere sintetizzato dalle cellule (origine endogena) o introdotto con la l’alimentazione (origine esogena) • costituisce gli ormoni sessuali prodotti dalle ghiandole surrenali (testosterone, aldosterone, estradiolo) ed altri ormoni steroidei (es. cortisone) 39 I livelli di colesterolo nel sangue vanno tenuti sotto controllo: perchè? Il colesterolo in eccesso nel sangue si accumula sulle pareti interne delle arterie provocando la formazione di placche che causano arteriosclerosi. Il colesterolo in eccesso nel fegato si accumula dando origine ai calcoli biliari 40 Le cere 1) Essendo insolubili in acqua, le cere svolgono un’importante funzione di rivestimento protettivo ed impermeabilizzante Le penne degli uccelli 2) Conferiscono lucentezza ai frutti (mele, pere, ciliegie) La cuticola sulle foglie 3) Le api le usano per costruire le pareti degli alveari 41 ACIDI NUCLEICI (DNA e RNA) Catene lineari (polimeri) costituiti da una sequenza di nucleotidi. I nucleotidi sono le unità fondamentali degli acidi nucleici e sono costituiti da: 1) zucchero a 5 atomi C (ribosio o desossiribosio) 2) gruppo fosfato 3) base azotata Le basi azotate sono 4: adenina (A) purine guanina (G) timina (T) uracile (U) citosina (C) pirimidine 42 Struttura del DNA Deoxyribonucleic Acid (acido deossiribonucleico). La struttura del DNA fu scoperta da Watson e Crick che ricevettero il Premio Nobel nel 1953. E’ importante per la trasmissione ereditaria dei caratteri tra genitori e figli. E’ una doppia elica formata da 2 catene polinucleotidiche, cioè composte da una successione di nucleotidi, tenute insieme da legami idrogeno. I nucleotidi sono legati tra loro tramite un legame fosfodiesterico tra il fosfato di un nucleotide ed il gruppo -OH del nucleotide successivo. Le sequenze due filamenti sono complementari: - ad una A su un filamento corrisponde sempre e solo una T sul filamento complementare e viceversa; 2 legami idrogeno. - ad una C su un filamento corrisponde sempre e solo una G sul filamento complementare e viceversa; 3 legami idrogeno. 43 1) Replicazione o sintesi del DNA La doppia elica di DNA è “srotolata” da un’elicasi e ognuno dei due filamenti funge da stampo per la sintesi di un filamento complementare. La DNA polimerasi “legge” la sequenza del filamento stampo e ne sintetizza uno complementare impiegando i nucleotidi con base azotata complementare (per es. se trova A sul filamento “stampo”, incorpora T nel filamento “complementare”). Alla fine si ottengono 2 molecole di DNA identiche a quella originale (parentale). E’ un processo semiconservativo: ognuna delle 2 molecole ottenute è formata da un filamento parentale ed un neosintetizzato. 44 2) Trascrizione e traduzione del DNA Dogma centrale della biologia molecolare: DNA trascrizione RNA proteina traduzione L’informazione genetica per la sintesi proteica è conservata nel DNA sotto forma di un codice (il codice genetico) in cui la sequenza delle basi determina la sequenza degli aminoacidi nella proteina codificata. Si parla quindi di traduzione del codice genetico. 45 2a) Trascrizione Nel processo di trascrizione, la RNA polimerasi II usa uno dei 2 filamenti di DNA come stampo per la sintesi di RNA messaggero (mRNA). Nel mRNA la timina è sostituita dall’uracile. Il processo di trascrizione avviene nel nucleo. 2b) Traduzione mRNA viene trasferito nel citoplasma nel reticolo endoplasmatico rugoso in corrispondenza di strutture specializzate dette ribosomi. La sequenza di mRNA viene decodificata o “tradotta”. Ogni tripletta di nucleotidi (codone) è riconosciuta da un tRNA che possiede una tripletta complementare (anticodone) ed un aminoacido (AA). La concatenazione di AA dà origine ad una catena polipeptidica. 46 Le differenze tra DNA e RNA DNA RNA E’ FORMATO DA Doppio filamento Singolo filamento ZUCCHERO Desossiribosio Ribosio BASI AZOTATE A, T, C, G A, U, C, G NELLE CELLULE EUCARIOTE SI TROVA Nel nucleo Nel nucleo e nel citoplasma 47 PROTEINE Caratteristiche: sono catene (polimeri) di amminoacidi sono il più abbondante materiale biologico negli organismi animali sono essenziali per la struttura e le funzioni degli esseri viventi Le informazioni per la costruzione delle proteine sono contenute nei geni, cioè nelle sequenze di DNA Funzioni: Strutturale Es. tubulina e actina sono proteine del citscheletro cheratina forma i capelli collagene componente di pelle, tendini, legamenti proteine della seta ragnatela Contrazione Es. actina e miosina contrazione muscolare Riserva ovalbumina, nell’uovo, ha funzione di riserva per l’embrione Recettoriale recepiscono i segnali inviati dalle cellule Enzimatica Es. enzimi digestivi facilitano la digestione degli alimenti Trasporto Es. emoglobina trasporta ossigeno ed anidride carbonica nei globuli rossi del sangue Segnale di comunicazione tra le cellule ormoni, fattori di crescita 48 Difesa immunitaria Es. anticorpi combattono le infezioni Gli amminoacidi e la formazione del legame peptidico Un aminoacido è un composto chimico caratterizzato da un gruppo amminico (NH2), un gruppo carbossilico (COOH) ed un gruppo R specifico per ogni aminoacido. In natura, esistono 20 amminoacidi diversi. Gli amminoacidi sono tenuti insieme mediante un legame peptidico: esso si forma tra il gruppo carbossilico di un amminoacido ed il gruppo amminico dell’amminoacido successivo accompagnato dalla perdita di una molecola di acqua (H2O). 49 La struttura delle proteine La forma della proteina è importante per svolgere la sua funzione. Il riscaldamento provoca la perdita della forma (denaturazione) e la perdita della funzione delle proteine. Struttura primaria: sequenza di amminoacidi che forma una catena polipeptidica. Struttura secondaria: catena polipetidica si ripiega a formare struttura ad -elica o struttura a foglietti . Struttura terziaria: catena polipetidica può essere lineare (proteina fibrosa) o avvolgersi su se stessa assumendo una forma quasi sferica (proteina globulare) Struttura quaternaria: associazione di più catene polipetidiche. Es. emoglobina (proteina presente nei globuli rossi, con funzione di trasporto dell’ossigeno nel 50 sangue) Le informazioni per la sintesi delle proteine sono contenute nel DNA DNA trascrizione in mRNA traslocazione del mRNA nel citoplasma traduzione nei ribosomi presenti nel reticolo endoplasmatico rugoso Sintesi delle proteine 51 VITAMINE Le vitamine sono un insieme molto eterogeneo di sostanze chimiche. Sono assunte attraverso l’alimentazione. Sono divise in 2 gruppi: • Vitamine che devono essere assunte quotidianamente (Complesso vit B; Vit C) • Vitamine che possono accumularsi (nel fegato) (vit A, vit K, vit D, vit H) 1) Vitamine A: es retinolo -> svolge importante ruolo nella vista 2) Vitamine B 3) Vitamine C: es. acido ascorbico -> partecipa a numerose reazioni metaboliche ( biosintesi di collagene, di alcuni aminoacidi e ormoni), è anti ossidante, interviene in reazioni allergiche, neutralizza i radicali liberi 4) Vitamina D: regola metabolismo del calcio ed il processo di mineralizzazione ossea 5) Vitamine H: es. biotina importante nella sintesi di glucosio e acidi grassi 6) Vitamina K: importante nella coagulazione del sangue La carenza di vitamine ha sintomi specifici a seconda del tipo di vitamina e può 52 causare diversi disturbi o malattie. I COMPOSTI INORGANICI 53 L’ACQUA 54 I SALI MINERALI L’acqua, nel processo di erosione, scioglie i minerali di cui sono costituite le rocce che si trovano, ad esempio, nell’alveo dei fiumi. I sali minerali disciolti in acqua, rappresentano il residuo fisso che si trova indicato sulle etichette delle bottiglie di acqua minerali. Quando beviamo l’acqua, introduciamo nel nostro corpo anche i sali minerali. Alcuni di questi sono molto importanti per il nostro organismo: Il sodio Il potassio Il calcio molto importante per la ossa e per la contrazione muscolare Il ferro si trova in molte proteine; es nell’emoglobina serve per legare l’ossigeno Il magnesio si trova nella clorofilla 55