CARBOIDRATI
Costituiscono le strutture presenti negli organismi viventi
1
GLICIDI o ZUCCHERI o CARBOIDRATI
Caratteristiche: Sono composti chimici costituiti da carbonio, idrogeno e ossigeno.
Sono molto abbondanti in natura. Hanno sapore dolce.
Funzioni:
Strutturale: costituiscono strutture essenziali per gli organismi viventi
(funzione di sostegno, soprattutto nei vegetali  cellulosa)
Energetica: forniscono energia per svolgere tutte le funzioni dell'organismo
Protezione: costituiscono l’esoscheletro degli invertebrati (chitina)
Organismi autotrofi (Es. piante): Sono in grado di
ottenere sostanza organica a partire da sostanza
inorganica. In particolare zuccheri (glucosio) a
partire da componenti inorganici quali acqua e CO2
mediante il processo di fotosintesi clorofilliana.
Organismi eterotrofi (Es. animali): per il loro fabbisogno
devono assumere sostanza organica dall’esterno nutrendosi
di alimenti che contengono sostanza organica. Ecco alcuni
esempi:
frutta e miele -> fruttosio; glucosio
barbabietola da zucchero, zucchero di canna -> saccarosio
latte e latticini -> lattosio
cereali (pane, pasta, riso), tuberi (patate) e legumi -> amido
2
I diversi tipi di glicidi
Monosaccaridi
(formati da 1
molecola di
zucchero)
Disaccaridi
(formati da
2 molecole
di zucchero)
Polisaccaridi
(formati da
più di 20
molecole di
glucosio)
5C
Ribosio
Desossiribosio
6C
Glucosio  principale fonte di energia
Fruttosio  si trova nella frutta
Galattosio
Componenti degli acidi nucleici
Glucosio + fruttosio  Saccarosio (comune zucchero da cucina)
Glucosio + glucosio  Maltosio (deriva da digestione dell’amido)
Glucosio + galattosio  Lattosio (in latte e latticini)
Amido  riserva energetica nei vegetali (cereali, tuberi, legumi)
si accumula in amiloplasti nella cellula vegetale
si trova nei semi e nelle radici
Glicogeno  riserva energetica negli animali
si accumula in muscoli e fegato
Cellulosa  funzione di sostegno nei vegetali
si trova nella parete cellulare delle cellule vegetali
può essere digerita solo dagli erbivori
3
è il composto organico più abbondante sulla Terra
CLASSIFICAZIONE in base alla funzione:
1) Fonte di energia e carbonio per organismi non
fotosintetici: glucosio, glicogeno, lattosio, amido e
saccarosio
2) Elementi strutturali e di supporto: cellulosa, chitina,
mureina, ribosio e deossiribosio
3) Adesione cellulare ad altre cellule e meccanismi di
riconoscimento e identificazione: oligosaccaridi
(glicoproteine, glicolipidi)
6) Farmaci (antibiotici): glicosidi
CLASSIFICAZIONE
La formula empirica dei carboidrati è
CnH2nOn
In rapporto alla loro complessità vengono classificati in:
SEMPLICI
COMPLESSI
Possono essere divisi in 4 gruppi:
Monosaccaridi
Disaccaridi
Oligosaccaridi
Polisaccaridi
I carboidrati sono composti polifunzionali che contengono:
un gruppo carbonilico
uno o più gruppi alcolici
Se il gruppo carbonilico è un’aldeide avremo degli ALDOSI
Se il gruppo carbonilico è un chetone avremo dei CHETOSI
aldeide
Il loro nome deriva da "alcol deidrogenato", che è una delle possibili modalità di
preparazione. In natura vengono prodotte nei processi di fermentazione degli zuccheri.
Si ossidano
Formaldeide (formalina)
Chetoni
•
I chetoni, o acetoni, sono dei composti organici di formula generale R-CO-R',
caratterizzati dalla presenza di un gruppo carbonile C=O il cui carbonio,
con ibridazione sp2, è direttamente legato a due gruppi R idrocarburici che possono
essere siaalifatici che aromatici.
Non si ossidano
Acetone
Food
White bread
Corn flakes
Sugar coated
cornflakesbiscuits
Digestive
Gingernuts
Rich fruit cake
Cow's milk (whole)
Human milk
Cheese (hard)
Cheese (processed)
Yoghurt (plain)
Yoghurt (fruit)
Ice cream (dairy)
Lemon sorbet
Cheesecake (frozen)
Beef sausages
New potatoes
Canned baked beans
Frozen peas
Zuccheri totali mono e oligosaccaridi
Total
Total
(%)
(%)
Food
sugars
sugars
2.6
Cabbage(raw)
4.0
8.2
Beetroot (raw)
7.0
41.9
Onions (raw)
5.6
13.6
Cooking apples (raw) 8.9
35.8
Eating apples (raw) 11.8
48.4
Bananas
20.9
4.8
Grapes
15.4
7.2
Oranges
8.5
0.1
Raisins
69.3
0.9
Peanuts
6.2
7.8
Honey
76.4
15.7
Jam
69.0
22.1
Plain chocolate
59.5
34.2
Cola
10.5
22.2
Beer (bitter)
2.3
1.8
Lager
1.5
1.3
Red wine
0.3
5.9
White wine (medium) 3.4
2.7
Port
12.0
H
O
1
C
aldoso
2
H
3
HO
OH
1 CH2OH
H
H
4
H
5 OH
OH
HO
6 CH2OH
2(R),3(S),4(R),5(R),6-pentaidrossi-esanale
D-glucosio
O
2C
3 H
H
4 OH
H
5 OH
6 CH2OH
1,3(S),4(R),5(R),6-pentaidrossi-esan-2-one
D-fruttosio
chetoso
-
Monosaccaridi
La loro formula bruta
è Cn(H2O)n dove n è
uguale o maggiore di 3
Lo
scheletro
carbonioso
non
è
ramificato e ciascun
atomo di C, eccetto
uno
contiene,
un
gruppo OH
6
5
1
1
4
3
2
3
2
4
5
13
MONOSACCARIDI
aldoesosi = 24 = 16 stereoisomeri
MONOSACCARIDI
O
O
I
monosaccaridi
più
||
||
importanti sono il glucosio (il  aldosi -C--H  chetosi -Ccomune zucchero da tavola,
lo stesso che circola nel
nostro sangue) e il fruttosio.
o Triosi -C-C-Co Tetrosi –C-C-CCo Pentosi –C-C-CC-Co Esosi -C-C-CC-C-C-
 Forme D e forme L
 Forme alfa e forme beta
MONOSACCARIDI
PENTOSI
Ribosio (e desossiribosio): acidi nucleici – ATP - coenzimi
Chetopentoso – anello a 5 atomi
ESOSI
Glucosio: piante (fotosintesi) – sangue – carburante cellule
Aldoesoso – anello a 6 atomi
Fruttosio: miele - frutta - presente nel saccarosio
Chetoesoso – anello a 5 atomi
Galattosio: strutture nervose – presente nel lattosio
Aldoesoso – anello a 6 atomi
Mannosio: frassino della manna – presente in polisaccaridi
Aldoesoso – anello a 6 atomi
Come si formano i disaccaridi?
Reazione di
condensazione
Glucosio
OH
HO
O
Fruttosio
H2O
Reazione di
condensazione
Glucosio
OH
HO
Saccarosio
O
Glucosio
H2O
Maltosio
Reazione di
condensazione
Glucosio
OH
HO
O
Galattosio
H2O
Lattosio
17
- Disaccaridi
-Saccarosio – Maltosio - Lattosio
Sono la classe più semplice, ma più importanti degli
oligosaccaridi.
Un disaccaride si forma quando due monosaccaridi
reagiscono tra loro, il primo con l'ossidrile della sua
struttura emiacetalica ed il secondo con uno qualsiasi dei
suoi ossidrili eliminando una molecola d'acqua.
Chimicamente un disaccaride è un acetale ed il legame
formatosi un legame acetalico; comunemente il legame
acetalico fra due o più monosaccaridi viene chiamato
legame glicosidico.
Disaccaridi
CARBOIDRATI
I più importanti sono saccarosio, maltosio, lattosio
cellobioso: dalla loro idrolisi si ottengono due esosi.
e
Saccarosio = glucosio + fruttosio: molto rappresentato in
bietola e canna da zucchero (attaccato da invertasi o
saccarasi);
Lattosio = galattosio+glucosio, zucchero del latte attaccato da
lattasi;
Maltosio (amilasi) si forma nella germinazione dell’orzo; usato
per birra o whisky (formato da 2 glucosi con legame (14).
Cellobiosio = della cellulosa (formato da 2 glucosi con legame
(14); scisso da cellulasi = no mammiferi, sì microorganismi
(rumine, cieco).
Lo zucchero che usiamo normalmente per dolcificare il
caffè,il latte, il tè..., è un DISACCARIDE che si
chiama SACCAROSIO ed è formato da una molecola di
glucosio e una di fruttosio
Legame
glicosidico
Il MALTOSIO è un disaccaride formato da due molecole
di glucosio. In natura è molto difficile trovarlo, ad
esempio si trova nei semi nella loro fase di germinazione
Il LATTOSIO è un disaccaride formato da una molecola
di glucosio e una di galattosio.
Si trova nel latte umano, 6% e nel latte di mucca , 4,5%.
Legame
glicosidico
-D-glucopiranosil-(1
4)--D-glucopiranosio
 e  MALTOSIO
I polisaccaridi di interesse biologico
L’amido e il glicogeno immagazzinano zuccheri di riserva
La cellulosa si trova nelle pareti delle cellule vegetali
Granuli di amido in
cellule di tubero di
patata
Amido
Monomeri di
glucosio
Granuli di glicogeno nel
tessuto muscolare
Glicogeno
Fibre di cellulosa nella parete di
una cellula vegetale
Cellulosa
Molecole
di cellulosa
23
POLISACCARIDI
Amido: tuberi, semi, frutti, piante
(carboidrato di riserva vegetale)
Funzione di riserva
Glucosio
legami alfa 1,4 – 1,6
amilosio
amilopectina
Glicogeno: fegato, muscoli
(tipico carboidrato di riserva animale)
Cellulosa: piante
(funzione strutturale, glucosio – legami beta 1,4)
PERCENTUALE DI AMIDO CONTENUTA IN
ALCUNI ALIMENTI
granuli intracellulari altamente idratati (---> colloidi)
tuberi, semi di cereali
amido = amilosio (20%) + amilopectina (80%)
- Amido
-Amilosio – Amilopectina- Amido resistente
- Glicogeno
È un polisaccaride di deposito delle cellule animali
Particolarmente abbondante nel fegato e meno nel muscolo
scheletrico
- Altri polisaccaridi di deposito
DESTRANI nei batteri e lieviti
FRUTTANI – INULINA – MANNANI presenti soprattutto
nelle piante
Cellulosa
• Molecole con legame (1-4).
CH2OH
H
OH
CH2OH
O
H
OH
H
H
OH
H
O
H
CH2OH
O
H
OH
H
H
OH
H
H
O
CH2OH
O
H
OH
H
H
OH
H
O
H
CH2OH
O
H
OH
H
H
OH
H
H
O
CH2OH
O
H
OH
H
H
OH
H
O
H
n
O
H
OH
H
H
OH
• Fino a un massimo di 15000 glucosi
• Questo determina una struttura lineare, e non ad elica
come l’amido.
• Fibre insolubili in acqua
• Composto non riducente e non presenta mutarotazione
• È il componente principale della parete cellulare di tutte le
cellule vegetali e costituisce circa il 50% del legno, a cui
conferisce rigidità e sostegno
H
OH
Assume una conformazione estesa di microfibrille che si associano con
legami idrogeno
CHITINA
Composto tipico dell’esoscheletro degli artropodi, al quale conferisce
grande
resistenza meccanica.
Dal punto di vista chimico si tratta di un polisaccaride, costituito da più
unità di acetilglucosammina AGA (N-acetil--D-glucos-2-ammina) legate
tra di loro con un legame di tipo β-1,4, lo stesso delle unità di glucosio
che formano la cellulosa.
La chitina è inoltre un componente della parete cellulare di muffe e
lieviti
I legami idrogeno tra polimeri adiacenti garantiscono alla sostanza una
notevole durezza.
- Fibra alimentare
Solubile - Non solubile
TIPO DI FIBRA
PRINCIPALE FONTE ALIMENTARE
Cellulosa
Prodotti integrali a base di
cereali
Crusca
Grano intero
Non digeribile
Insolubile in acqua
Assorbe acqua
Emicellulosa
Prodotti integrali a base di
cereali
Frutta e verdura
Grano intero
Parzialmente digeribile
Insolubile in acqua
Assorbe acqua
Lignina
Verdura
Non digeribile
Insolubile in acqua
Assorbe sostanze
organiche
Pectina
Frutta (mele e agrumi)
Non digeribile
Solubile in acqua
Legumi
Digeribile
Mucillaginose
Crusca di avena
Solubile in acqua
Mucillaginose
Gomme
PROPRIETA' CHIMICHE
POTERE DOLCIFICANTE
I dolcificanti sono sostanze naturali o
di sintesi, capaci di conferire un sapore
dolce agli alimenti a cui vengono
aggiunte. Il loro impiego, non si limita
al solo settore alimentare, ma si
estende anche a quello medico e
sanitario; dolcificanti naturali e di
sintesi vengono ad esempio utilizzati
per impartire un sapore gradevole alle
preparazioni medicinali o fitoterapiche
introdotte per via orale (sciroppi,
tisane, infusi), ma anche e soprattutto
in sostituzione dello zucchero nei
prodotti per diabetici e in quelli
dietetici.
Neotame
Sucralosio
Saccarina
Acesulfame-K
Aspartame
Fruttosio
SACCAROSIO
Glucosio
Maltosio
Galattosio
Lattosio
8000
600
300
200
200
1,5
1
0,75
0,32
0,22
0,20
Potere dolcificante di alcuni edulcoranti naturali
POTERE
DOLCIFICAN
EDULCORANTE (in
TE
peso)
ORIGINE E NOTE
Fruttosio
1,5
Carboidrato: non innalza significativamente la glicemia, ma dev'essere comunque consumato con
moderazione.
Saccarosio
1
Carboidrato: elevato indice glicemico, sconsigliato ai diabetici.
Miele
>1
Per l'abbondante presenza di fruttosio, il miele un potere dolcificante leggermente superiore allo zucchero
raffinato; è comunque sconsigliato ai diabetici, che lo devono consumare con moderazione.
Glicirizzina
50
Terpene estratto dalla liquirizia (Glycyrrhiza glabra); il gusto dolce viene percepito più tardi ma rimane più a
lungo in bocca. Può causare ipertensione ed edemi se consumata in grandi quantità.
Xilitolo
1.0
Polialcol: potere calorico inferiore del 40% rispetto allo zucchero; acariogeno, utile per diabetici, può avere
effetti lassativi.
Sorbitolo
0.6
Polialcol: potere calorico inferiore del 36% rispetto allo zucchero; può avere effetti lassativi.
Mannitolo
0.5
Polialcol: potere calorico inferiore del 60% rispetto allo zucchero; acariogeno, utile per diabetici, può avere
effetti lassativi.
Tagatosio
0.9
Isomero del fruttosio con potere calorico inferiore del 45% rispetto allo zucchero; utile per diabetici,
acariogeno.
Monellina
3000
Proteina estratta dal frutto di Dioscoreophyllum cumminsii, vitigno tropicale tipico della foresta pluviale. Si
denatura alle alte temperature.
Miraculina
2000
Proteina estratta dal frutto di Synsepalum dulcificum or Richadella dulcifica, arbusto nativo dell'Africa
orientale. Modifica la percezione del gusto, convertendo l'acido in dolce.
Taumatina
2000-3000
Proteina isolata dal frutto africano del Thaumatococcus daniellii, la cui azione dolcificante è molto lenta ma
persistente. Regolarmente ammessa nel commercio europeo (E 957).
Osladina Polipodoside
A
500-600
Steroide (saponine steroidee) isolato dal rizoma di Polypodium vulgare, detta felce dolce o falsa liquirizia,
diffusa nei climi temperati.
Pentadina
500
Proteina isolata dal frutto di Pentadiplandra brazzeana, arbusto rampicante tropicale.
Luo han guo
300
Estratti del frutto di Siraitia grosvenorii, rampicante erbaceo perenne originario del Sud est asiatico.
Stevoside
300
Terpene: foglie di Stevia rebuidiana, utilizzate dalle popolazioni autoctone centro e sudamericane per
addolcire il matè.
LIPIDI
Caratteristiche: sono costituiti da lunghe catene di atomi di carbonio,
idrogeno e ossigeno
sono comunemente chiamati grassi
sono untuosi al tatto
sono insolubili in acqua (idrofobi = “paura dell’acqua”)
Funzioni:
riserva energetica (molecole ad alto contenuto energetico;
si accumulano nel tessuto adiposo, ad esempio nel derma)
protezione meccanica per alcuni organi (cuore, fegato, reni....)
isolante termico (es. grasso animale)
impermeabilizzante (es. cere sulle penne degli uccelli)
funzione strutturale (nelle membrane cellulari  fosfolipidi)
precursori di importanti molecole biologiche (ormoni, vitamine)
36
I trigliceridi (detti anche grassi)
Sono costituiti da una molecola di glicerolo + 3 catene di acidi grassi
Sono rappresentati dai comuni grassi ed olii.
Rappresentano una fonte energetica superiore rispetto ai carboidrati
Si accumulano nel tessuto adiposo (grasso sottocuteneo).
Svolgono anche la funzione di isolante termico.
Grassi di origine vegetale
liquidi a temperatura ambiente
(es. olio di oliva, olio di semi)
Grassi di origine animale
solidi a temperatura ambiente
(es. burro, lardo, grasso animale)
Ac. oleico
Acido butirrico
37
I fosfolipidi
Prodotti nel fegato.
Costituiti da:
testa idrofila (fosfato, glicerolo)
code idrofobe (2 catene degli acidi grassi)
Principali
costituenti
delle
membrane plasmatiche cellulari
(doppio strato lipidico) insieme
alle proteine di membrana
38
Il colesterolo e gli steroidi
Il colesterolo svolge funzioni essenziali al metabolismo:
• costituente delle membrane cellulari delle cellule animali
• precursore della vitamina D (importante per la crescita ossea e dei denti)
• composto di partenza per la sintesi degli acidi biliari (prodotti da fegato)
Può essere sintetizzato dalle cellule
(origine endogena) o introdotto con la
l’alimentazione (origine esogena)
• costituisce gli ormoni sessuali prodotti dalle ghiandole surrenali
(testosterone, aldosterone, estradiolo) ed altri ormoni steroidei (es.
cortisone)
39
I livelli di colesterolo nel sangue vanno tenuti sotto
controllo: perchè?
Il colesterolo in eccesso nel
sangue si accumula sulle
pareti interne delle arterie
provocando la formazione di
placche che causano
arteriosclerosi.
Il colesterolo in eccesso
nel fegato si accumula
dando origine ai calcoli
biliari
40
Le cere
1) Essendo insolubili in acqua, le cere svolgono un’importante funzione di
rivestimento protettivo ed impermeabilizzante
Le penne degli uccelli
2) Conferiscono lucentezza ai frutti
(mele, pere, ciliegie)
La cuticola sulle foglie
3) Le api le usano per costruire le
pareti degli alveari
41
ACIDI NUCLEICI (DNA e RNA)
Catene lineari (polimeri)
costituiti da una sequenza di
nucleotidi.
I nucleotidi sono le unità
fondamentali degli acidi
nucleici e sono costituiti da:
1) zucchero a 5 atomi C
(ribosio o desossiribosio)
2) gruppo fosfato
3) base azotata
Le basi azotate sono 4:
adenina (A)
purine
guanina (G)
timina (T)
uracile (U)
citosina (C)
pirimidine
42
Struttura del DNA
Deoxyribonucleic Acid (acido deossiribonucleico).
La struttura del DNA fu scoperta da Watson e Crick
che ricevettero il Premio Nobel nel 1953.
E’ importante per la trasmissione ereditaria dei
caratteri tra genitori e figli.
E’ una doppia elica formata da 2 catene
polinucleotidiche, cioè composte da una successione di
nucleotidi, tenute insieme da legami idrogeno.
I nucleotidi sono legati tra loro tramite un legame
fosfodiesterico tra il fosfato di un nucleotide ed il
gruppo -OH del nucleotide successivo.
Le sequenze due filamenti sono complementari:
- ad una A su un filamento corrisponde sempre e solo
una T sul filamento complementare e viceversa; 2
legami idrogeno.
- ad una C su un filamento corrisponde sempre e solo
una G sul filamento complementare e viceversa; 3
legami idrogeno.
43
1) Replicazione o sintesi del DNA
La doppia elica di DNA è “srotolata” da un’elicasi e
ognuno dei due filamenti funge da stampo per la
sintesi di un filamento complementare.
La DNA polimerasi “legge” la sequenza del filamento
stampo e ne sintetizza uno complementare
impiegando i nucleotidi con base azotata
complementare (per es. se trova A sul filamento
“stampo”,
incorpora
T
nel
filamento
“complementare”).
Alla fine si ottengono 2 molecole di DNA identiche
a quella originale (parentale).
E’ un processo semiconservativo: ognuna delle 2
molecole ottenute è formata da un filamento
parentale ed un neosintetizzato.
44
2) Trascrizione e traduzione del DNA
Dogma centrale della biologia molecolare:
DNA
trascrizione
RNA
proteina
traduzione
L’informazione genetica per la sintesi proteica è conservata nel DNA sotto
forma di un codice (il codice genetico) in cui la sequenza delle basi determina la
sequenza degli aminoacidi nella proteina codificata.
Si parla quindi di traduzione del codice genetico.
45
2a) Trascrizione
Nel processo di trascrizione, la RNA polimerasi II
usa uno dei 2 filamenti di DNA come stampo per la
sintesi di RNA messaggero (mRNA).
Nel mRNA la timina è sostituita dall’uracile.
Il processo di trascrizione avviene nel nucleo.
2b) Traduzione
mRNA viene trasferito nel citoplasma nel reticolo endoplasmatico rugoso in
corrispondenza di strutture specializzate dette ribosomi. La sequenza di mRNA
viene decodificata o “tradotta”.
Ogni tripletta di nucleotidi (codone) è
riconosciuta da un tRNA che possiede una
tripletta complementare (anticodone)
ed un aminoacido (AA).
La concatenazione di AA
dà origine ad una
catena polipeptidica.
46
Le differenze tra DNA e RNA
DNA
RNA
E’ FORMATO DA
Doppio filamento
Singolo filamento
ZUCCHERO
Desossiribosio
Ribosio
BASI AZOTATE
A, T, C, G
A, U, C, G
NELLE CELLULE
EUCARIOTE SI
TROVA
Nel nucleo
Nel nucleo e nel
citoplasma
47
PROTEINE
Caratteristiche:
sono catene (polimeri) di amminoacidi
sono il più abbondante materiale biologico negli organismi animali
sono essenziali per la struttura e le funzioni degli esseri viventi
Le informazioni per la costruzione delle proteine sono contenute
nei geni, cioè nelle sequenze di DNA
Funzioni:
Strutturale Es. tubulina e actina sono proteine del citscheletro
cheratina  forma i capelli
collagene  componente di pelle, tendini, legamenti
proteine della seta  ragnatela
Contrazione Es. actina e miosina  contrazione muscolare
Riserva  ovalbumina, nell’uovo, ha funzione di riserva per l’embrione
Recettoriale  recepiscono i segnali inviati dalle cellule
Enzimatica Es. enzimi digestivi  facilitano la digestione degli alimenti
Trasporto Es. emoglobina  trasporta ossigeno ed anidride carbonica
nei globuli rossi del sangue
Segnale di comunicazione tra le cellule  ormoni, fattori di crescita
48
Difesa immunitaria Es. anticorpi combattono le infezioni
Gli amminoacidi e la formazione del legame peptidico
Un aminoacido è un composto
chimico caratterizzato da un
gruppo amminico (NH2), un
gruppo carbossilico (COOH) ed
un gruppo R specifico per ogni
aminoacido.
In natura, esistono 20
amminoacidi diversi.
Gli amminoacidi sono tenuti
insieme mediante un legame
peptidico: esso si forma tra il
gruppo
carbossilico
di
un
amminoacido
ed
il
gruppo
amminico
dell’amminoacido
successivo accompagnato dalla
perdita di una molecola di acqua
(H2O).
49
La struttura delle proteine
La forma della proteina è importante per svolgere la sua funzione.
Il riscaldamento provoca la perdita della forma (denaturazione) e la perdita
della funzione delle proteine.
Struttura
primaria:
sequenza
di
amminoacidi che forma una catena
polipeptidica.
Struttura secondaria: catena polipetidica si
ripiega a formare struttura ad -elica o
struttura a foglietti  .
Struttura terziaria: catena polipetidica può
essere lineare (proteina fibrosa) o
avvolgersi su se stessa assumendo una
forma quasi sferica (proteina globulare)
Struttura quaternaria: associazione di più
catene
polipetidiche.
Es.
emoglobina
(proteina presente nei globuli rossi, con
funzione di trasporto dell’ossigeno
nel
50
sangue)
Le informazioni per la sintesi delle proteine sono
contenute nel DNA
DNA
trascrizione in mRNA
traslocazione del
mRNA nel citoplasma
traduzione nei ribosomi
presenti nel reticolo
endoplasmatico rugoso
Sintesi delle proteine
51
VITAMINE
Le vitamine sono un insieme molto eterogeneo
di sostanze chimiche.
Sono assunte attraverso l’alimentazione.
Sono divise in 2 gruppi:
•
Vitamine che devono essere assunte
quotidianamente (Complesso vit B; Vit C)
•
Vitamine che possono accumularsi (nel fegato)
(vit A, vit K, vit D, vit H)
1) Vitamine A: es retinolo -> svolge importante ruolo nella vista
2) Vitamine B
3) Vitamine C: es. acido ascorbico -> partecipa a numerose reazioni metaboliche
( biosintesi di collagene, di alcuni aminoacidi e ormoni), è anti ossidante,
interviene in reazioni allergiche, neutralizza i radicali liberi
4) Vitamina D: regola metabolismo del calcio ed il processo di
mineralizzazione ossea
5) Vitamine H: es. biotina importante nella sintesi di glucosio e acidi grassi
6) Vitamina K: importante nella coagulazione del sangue
La carenza di vitamine ha sintomi specifici a seconda del tipo di vitamina e può
52
causare diversi disturbi o malattie.
I COMPOSTI INORGANICI
53
L’ACQUA
54
I SALI MINERALI
L’acqua, nel processo di erosione, scioglie i minerali di cui sono
costituite le rocce che si trovano, ad esempio, nell’alveo dei fiumi.
I sali minerali disciolti in acqua, rappresentano il residuo fisso che si
trova indicato sulle etichette delle bottiglie di acqua minerali.
Quando beviamo l’acqua, introduciamo nel nostro corpo anche i sali
minerali. Alcuni di questi sono molto importanti per il nostro organismo:
Il sodio 
Il potassio 
Il calcio  molto importante per la ossa e per la contrazione muscolare
Il ferro  si trova in molte proteine; es nell’emoglobina serve per
legare l’ossigeno
Il magnesio  si trova nella clorofilla
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