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I virus
I virus sono unità biologiche piccolissime (le loro dimensioni variano da 0,01 a 0,3 μm) con una struttura semplice:
sono formati da un involucro proteico esterno (capside),
che contiene materiale genetico (DNA o RNA).
Fino al 1892 si ignorava l’esistenza dei virus. Solo in quell’anno infatti, lo scienziato sovietico Ivanowskij, studiando il
mosaico, una malattia che colpisce la pianta del tabacco,
scoprì che era trasmessa da agenti patogeni più piccoli dei
batteri, che passavano attraverso anche ai più fini
filtri di porcellana. Si dovette però attendere lo
sviluppo del microscopio
elettronico, prima di poterli osservare e studiare
direttamente.
CICLO LITICO DI UN FAGO
l virus del mosaico del tabacco fu il primo ad essere
isolato nel 1924.
Il ciclo litico dei virus
Quando un virus attacca una cellula, eucariote o procariote
(ci sono virus, come i fagi, che attaccano anche i batteri), il
capside prende contatto con alcuni punti specifici della
membrana cellulare dell’ospite e si fissa a essi. La sequenza
di figure illustra il ciclo di infezione (ciclo litico) di un fago
T4, che infetta un batterio.
Il virus, una volta che ha preso contatto con la parete esterna
del batterio in un punto ben preciso, inietta come una siringa
il proprio materiale genetico all’interno della cellula colpita,
mentre il capside rimane all’esterno della membrana cellulare. Dentro la cellula ospite, il materiale genetico del virus utilizza gli organuli e le altre strutture della cellula per riprodursi
e formare nuove copie di se stesso; analogamente vengono
prodotte altrettante copie del capside proteico.
A questo punto la cellula si ritrova piena di particelle virali;
la membrana cellulare e la parete cellulare si rompono e la
cellula muore: i nuovi virus possono così andare a infettare
nuove cellule.
Il ciclo d’infezione virale può avvenire molto rapidamente:
dal momento dell’attacco del virus, sino al momento della
rottura della cellula con fuoriuscita di centinaia di nuovi virus, può passare meno di un’ora.
In molti casi, invece, il materiale genetico del virus non si
riproduce subito, ma si inserisce nel nucleo della cellula rimanendo “in silenzio” anche per molto tempo e a volte per
tutta la vita dell’ospite; basta però qualche stimolo o qualche segnale cellulare (che la scienza non è stata ancora in
grado di chiarire del tutto) per far riprodurre il virus e far
scatenare l’infezione.
La lotta contro i virus
I virus, dunque, sono parassiti obbligati: infatti, quando si
trovano fuori delle cellule, non sono in grado di svolgere
alcuna funzione vitale e possono essere considerati semplici ammassi di proteine e di acidi nucleici. Ecco perché le
moderne classificazioni dei viventi non contemplano i virus
in nessuno dei cinque regni.
Gli studi sui virus, sulla loro struttura e sui loro modi di infettare e propagarsi, procedono a ritmo intenso e senza sosta.
Gli antibiotici non sono capaci di neutralizzare i virus e sono
allo studio farmaci antivirali in grado di bloccare qualche
fase del ciclo riproduttivo senza però danneggiare le cellule
ospiti. Alcuni farmaci antivirali sono già in produzione, ma
hanno ancora effetti nocivi per le cellule e vanno perciò utilizzati con cautela e sotto stretto controllo medico.
Sino a oggi la pratica più efficace per prevenire le infezioni virali
rimane la vaccinazione, che permette all’organismo di produrre anticorpi specifici contro un determinato virus. È grazie alla
vaccinazione che sono state debellate malattie come il vaiolo e
sono stati ridotti notevolmente la poliomielite e il morbillo.
Il nostro organismo possiede comunque un buon “archivio
dati” per riconoscere i virus e preparare gli anticorpi specifici; si tratta tuttavia di una guerra continua, in quanto molti
virus possono mutare continuamente dando origine a nuovi ceppi che “aggirano” il nostro sistema immunitario: un
caso tipico di questo fenomeno sono i virus dell’influenza o
del raffreddore, che ogni stagione invernale si ripresentano
puntuali con nuove forme e varianti e costringono perciò a
produrre ogni anno nuovi vaccini.
Vero o falso?
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I virus sono in grado di riprodursi solo all’interno di una cellula ospite.
Appena un virus è entrato in una cellula, si riproduce sempre uccidendo la cellula.
Gli antibiotici sono sempre in grado di sconfiggere i virus.
I virus devono parassitare le cellule solo per potersi riprodurre.
Unità 7 ❚ NAUTILUS ❚ Corsi-Costagli, © SEI 2011