Carissimi tutti,
Vi allego la lettera inviata da Juan Bustillos e gli operatori della Casa campesina, che ho
provveduto a tradurre in italiano. Spero sia per tutti voi un modo per "riaccendere" l'interesse e
sentirvi vicini a questo piccolo progetto che continua a camminare.
Tra qualche settimana io stessa raggiungerò di nuovo la Bolivia.
Colgo l'occasione anche per avvisarvi del nuovo numero di Conto Corrente intestato alla "Missione
Casa Campesina" che è stato modificato in questi ultimi giorni, pur rimanendo nello stesso
istituto di credito:
"Missione Casa Campesina" sul "Credito Cooperativo Banca di Pescia" C/c 757648.
Per i bonifici va utilizzato però nel contesto del codice IBAN che è il seguente:
IT53X0835824901000000757648.
Un saluto affettuoso a tutti voi.
Mariella
LETTERA CIRCOLARE DALLA BOLIVIA
“ CASA CAMPESINA “ - Gennaio 2011
Carissimi Amici.
siamo già al nuovo anno, anzi a metà gennaio; il tempo corre ed anche la vita, che speriamo sia
migliore per tutti. Abbiamo lasciato il 2010. Alla Casa Campesina ci rimangono da completare i
bilanci e la verifica sulle persone accolte: al di là dei numeri, come le loro storie hanno “risuonato”
dentro di noi lasciandoci un segno ed in che modo abbiamo potuto farcene carico, in quest'opera
che ci prende totalmente.
Per noi è stato un anno carico di emozioni parecchio dure, con molti ammalati dalle problematiche
più svariate. Tra questi, diversi bambini come ad esempio Abigail Uayhua: una piccolina di 3 anni
con la diagnosi di “atrofia celebrale”. Dopo essere intervenuti a sostegno per gli accertamenti
diagnostici, alla fine con l'aiuto di Dio siamo riusciti ad inserirla in un Centro sanitario che si
occupa di questi casi qui nella città di El Alto: si chiama “S:Maria degli Angeli”. Non sempre però
accettano di ricoverare minori se c'è la presenza dei genitori. Nel nostro caso c'era la mamma, ma
che poteva fare? E' una ragazza sola, di 18 anni. Ne aveva 15 quando ha partorito e la sua vita è
stata subito “in salita”, visto che il danno alla bambina è stato prodotto proprio nell'aiutarla a
nascere.
Altri due bambini piccoli hanno avuto il labbro leporino con la “palatoschisi” ( palato non formato),
orribile a vedersi ma con un miglior risultato dopo gli interventi chirurgici. Attualmente vengono
per i loro controlli.
Un caso indubbiamente complesso è stato quello di Evelin Saavedra di 10 anni, proveniente dalla
città di Potosì con una diagnosi di calcoli all'intestino. All'ospedale di Potosì non vollero o non si
arrischiarono ad operarla cosicchè fu inviata al Pediatrico di La Paz. Attraverso l'interessamento di
una volontaria svizzera, che lavora nei quartieri poveri di quella città e che ha poi pagato tutti i costi
ospedalieri, Evelin e la sua mamma “approdarono” alla Casa Campesina. Abbiamo seguito passo
passo lo svolgersi dell'intervento chirurgico, il lottare della bimba tra la vita e la morte in terapia
intensiva per 15 giorni,...e poi ancora in fase di recupero con un andamento oscillante.
Finalmente la convalescenza in Casa Campesina...e qui un episodio che quasi la porta di nuovo “al
lumicino”. Di domenica, durante le elezioni municipali dove è proibito circolare con automezzi, si
dovette ricoverarla d'urgenza dopo peripezie “funambolesche” per la riapertura della ferita con
fuoriuscita di pus. Lo spavento e l'angoscia della mamma, la preoccupazione seria di tutti noi
operatori. Alla fine Evelin ce l'ha fatta; ritornata a Potosì sappiamo che adesso gode di buona salute.
La nostra relazione sarebbe interminabile se volessimo descrivere tutti i casi assistiti e sicuramente
potremmo annoiarvi; così, brevemente, indichiamo le principali patologie riscontrate anche in
persone molto giovani: versamento pleurico, sindrome di Guillen Barrè ( colpisce le terminazioni
nervose), calcolosi biliare e renale ( vari casi), pancreatite acuta. Vari casi di infezioni postabortive, un trauma oculare, un “emoangioma” (tumore benigno, trattabile). Alcuni casi di Tbc., un
caso di edema celebrale, con un buon risultato di recupero funzionale. Vari casi di “Lehismaniosi”,
un caso di carcinoma delle vie biliari ( la donna vive ancora nonostante l'impossibilità di
trattamento) ed un caso molto triste di leucemia in un giovane campesino, padre di 4 bambini,
originario di Potosì deceduto dopo un apparente miglioramento che aveva fatto ben sperare nel
trattamento chemioterapico somministratogli.
La maggior incidenza di ammalati si registra però nell'area della traumatologia-ortopedia con
fratture multiple o complicate...a volte dovute a cadute accidentali durante il lavoro nei campi, o per
stato di ubriachezza soprattutto durante le feste nei villaggi. Le situazioni più gravi le abbiamo
avute purtroppo per incidenti stradali con ribaltamento dei mezzi ( camion, autobus, jeep che
viaggiano su strade molto accidentate).
Alcuni di questi incidenti hanno coinvolto mortalmente varie persone, tutte giovani, provenienti da
uno stesso villaggio ( Mollo Grande) da dove parte una forte migrazione verso le zone sub-tropicali
di La Paz in cerca di migliori prospettive di vita. Un giovane, sopravvissuto quasi per miracolo, è
rimasto per più di 2 mesi un convalescenza da noi dopo un'operazione al femore e clavicola..
In un altro incidente, su un veicolo dove viaggiavano anche Autorità Municipali della regione, sono
rimasti coinvolti due fratelli entrambi con danni alla colonna vertebrale. Per uno non c'è stato niente
da fare; l'altro, Tomas Otoya sta recuperando poco a poco con molta fisioterapia dopo un intervento
operatorio alla cervicale.
Per un giovane di 30 anni, anche lui padre di 4 bambini, la Casa Campesina è diventata quasi la sua
seconda casa: è ancora con noi, convalescente, dopo due interventi chirurgici alla testa per una
“malformazione endovenosa”. Segue un programma di fisioterapia in day-hospital e probabilmente
dovrà sottoporsi ad un terzo intervento per una protesi dove il tessuto osseo è stato compromesso.
Nella maggior parte dei casi di malattia la Casa Campesina, oltre all'accoglienza delle persone, è
intervenuta economicamente nel ricovero e degenza ospedaliera, nelle chirurgie e protesi... così
come nelle pratiche burocratiche per conseguire medicinali, esami diagnostici e di laboratorio a
prezzi scontati, sempre mantenendo costante il rapporto interpersonale con gli ammalati. In altre
situazioni, come gli incidenti stradali, appoggiamo solo a livello logistico e di accoglienza perchè i
costi vengono coperti dalle assicurazioni automobilistiche. Così pure per i bambini al di sotto dei 5
anni e per gli anziani oltre i 65, dove interviene lo Stato attraverso un'assistenza mutualistica per
Maternità ed Infanzia ( SUMI) e per la terza età ( SSPAM).
Le strutture ospedaliere a cui ci rivolgiamo nel 99% dei casi sono quelle statali, facendo riferimento
al Servizio Sociale che opera all'interno e che ci agevola con tariffe speciali soprattutto per esami
diagnostici e di laboratorio, degenze, ect.. In situazioni molto particolari o complesse facciamo
riferimento ad ospedali privati dotati di programmi terapeutici specifici o di apparecchiature più
rispondenti.
A proposito delle relazioni con gli Enti, non possiamo non sottolineare come la Casa Campesina
faccia ormai parte del tessuto territoriale di riferimento tant'è che in occasione del 95o.aniversario di
fondazione dell'Ospedale Generale siamo stati oggetto di un riconoscimento per il compito che
svolgiamo verso la popolazione in difficoltà. Questo certificato invece di inorgoglirci ci
compromette ancora di più a continuare a dare il meglio di noi convinti che l'esempio, unito al buon
funzionamento, è ancora il “lasciapassare” che ci permette di continuare a chiedere allo stesso
ospedale appoggio per le nostre attività.
Con il Governo attuale si sono avuti incrementi nelle politiche sociali, soprattutto nella Sanità. Si è
ampliata e migliorata l'assistenza nel settore materno-infantile ed in quello della terza età. Questo
non vuol dire che sia cambiata, per ora, la mentalità di tanti impiegati pubblici che continuano a
pensare in termini di “beneficenza” e non di servizi e di diritto alla salute.
D'altra parte se da un lato non si possono negare alcuni successi politici tesi a favorire la
popolazione carente di risorse economiche, dall' altro vi è perplessità e sconcerto di fronte a certe
misure adottate ultimamente dal governo che sembrano invece contraddirsi. Infatti proprio sotto
Natale vi è stato un improvviso decreto, poi ritirato dopo una settimana di scioperi e proteste, che
cessando di erogare gli incentivi governativi, innalzava il prezzo dei carburanti a un picco dell' 80%
trascinando ovviamente con sé i prezzi del calmiere.
Nonostante l'annullamento del provvedimento, i prezzi anche quelli di prima necessità come pane,
carne, trasporti, sono rimasti alti ripercuotendosi sulle fasce più deboli della popolazione con
possibili ricadute anche sul settore della salute per il ridotto potere d'acquisto in cui già versano.
Le opere ed istituzioni sociali dovranno continuare ad operare sia in ambito dell'accoglienza che del
sostegno alla popolazione, nonostante una corrente d'opinione che vorrebbe “tagliar corto” con
ogni forma di aiuto solidale.
Sempre in tema di sanità, rimane ancora tra parentesi la risoluzione per l'entrata in vigore del
Sistema Sanitario Nazionale, molto promesso ma non attuato. Apparentemente è forse solo un
sogno....speriamo che un giorno diventi realtà.
Amici, terminando, non posso dire altro che l'opera che appoggiate continua con vita, ancor meglio
con vigore, energia...e così desidera proseguire portando a compimento il suo proposito.
Durante il 2010 la Casa Campesina ha dato accoglienza ad un totale di 743 persone. Verso tutti
indistintamente abbiamo perseguito l'obbiettivo di una sempre migliore e variata alimentazione,
senza “discriminare” ( termine che va ora di moda ) tra chi è malato e chi no. E' una piccola cosa,
ma ci teniamo.
Come sempre, grazie per il vostro appoggio e fiducia....forse abusiamo di un silenzio epistolare ma
non vi dimentichiamo mai.
Un abbraccio sincero e ancora i migliori auguri per un buon anno 2011.
Juan e gli operatori della Casa Campesina
La Paz gennaio 2011