PROTOCOLLO OPERATIVO PER LE MENINGITI BATTERICHE CONTAGIOSE (MENINGITE MENINGOCOCCICA E MENINGITE DA HAEMOPHILUS INFLUENZAE) INTRODUZIONE La meningite batterica, pur avendo una bassa incidenza nei Paesi ad alto livello socio-sanitario come il nostro, rappresenta una delle malattie infettive più gravi poiché ha una elevata mortalità e colpisce soprattutto lattanti, bambini ed adolescenti nei quali può causare gravi complicanze. Le forme contagiose per le quali è necessario adottare provvedimenti di profilassi sono quelle causate da neisseria meningitidis ed haemophilus influenzae. SISTEMA INFORMATIVO Il sistema informativo delle meningiti batteriche segue i flussi informativi previsti dal Decreto del Ministero della Sanità del 15.12.1990 e dalla D.G. Regione Lazio n.8216 del 27.10.1993. La meningite meningococcica pur appartenendo alla classe II delle malattie infettive per la quale è prevista la notifica entro 48 ore, ha un flusso informativo speciale che prevede la notifica al SISP della ASL entro 12 ore dalla individuazione del caso sospetto. In considerazione di ciò le meningiti a liquor torbido sono state inserite nell’elenco delle malattie infettive per le quali è previsto l’intervento durante la pronta disponibilità. Il SISP della ASL provvede a trasmettere la notifica alla ASL di residenza del paziente, ad altre AASSLL eventualmente coinvolte relativamente alle comunità frequentate dal paziente e all’ ASP. La ASL di residenza e le altre AASSLL interessate sono responsabili dei provvedimenti di profilassi e delle misure di informazione sanitaria. SISTEMA DI SORVEGLIANZA La sorveglianza istituita con la Circolare del Ministero della Sanità n. 400 2/15/5709 del 29.12.1993 prevede l’invio della scheda di sorveglianza al SISP della ASL di notifica che provvede a trasmettere la stessa alla Agenzia di Sanità Pubblica della Regione Lazio che a sua volta la invia al Ministero della Salute ed all’Istituto Superiore di Sanità. Esiste anche una sorveglianza di laboratorio istituita dalla D.G. R. n. 4620 del 4.08.1998 che prevede l’invio del ceppo batterico isolato ad uno dei tre laborati di riferimento regionali: 1) Per N. meningitidis: laboratorio di microbiologia dell’Università di Roma La Sapienza 2) Per S. pneumonite: laboratorio di microbiologia dell’Ospedale Lazzaro Spallanzani di Roma 3) Per haemophilus influenzae laboratorio di microbiologia dell’Ospedale pediatrico “Bambino Gesù” di Roma. In casi particolari è possibile avvalersi del laboratorio di batteriologia dell’Istituto Superiore di Sanità. INDAGINE EPIDEMIOLOGICA E MISURE DI PROFILASSI 1. Meningite meningococcica Lo scopo fondamentale della indagine epidemiologica è quello di individuare tempestivamente i contatti ad alto rischio del caso notificato che vengono definiti contatti stretti. I contatti stretti sono: 1) I conviventi (familiari e non) 2) I contatti scolastici (alunni della stessa classe, personale docente della classe e personale ausiliario addetto alla classe).Per l’indagine epidemiologica presso le scuole è in atto una collaborazione con il personale della Medicina Preventiva dell’età evolutiva per l’informazione e la sorveglianza sanitaria 3) Contatti stretti nell’ambito del luogo di lavoro o in altre comunità identificati in base all’indagine epidemiologica 4) Soggetti che hanno avuto una esposizione diretta alle secrezioni di un paziente affetto e soggetti che hanno soggiornato frequentemente nell’abitazione del caso indice. In base alle risultanze dell’indagine epidemiologica si potrà decidere di estendere i provvedimenti nei confronti di contatti indiretti e/o occasionali. Chemioantibioticoprofilassi Lo schema raccomandato per la Chemioantibioticoprofilassi dei contatti ad alto rischio è quello indicato nella Circolare del Ministero della Sanità n. 4 del 13.03.1998: 1) Bambini di età inferiore ad un mese: 5 mg/kg/die di rifampicina ogni 12 ore per due giorni 2) Bambini di età superiore ad un mese : 10 mg/kg/die di rifampicina ogni 12 ore per due giorni 3) Adulti 600 mg di rifampicina due volte al di per due giorni, oppure 250 mg di ceftriaxone in dose singola per via i.m. o 500 mg. di ciprofloxacina in dose singola per os. Deve essere effettuata la sorveglianza sanitaria dei conviventi e contatti stretti per i 10 giorni successivi all’ultimo contatto con il caso, tenendo sotto controllo lo stato di salute dei soggetti con inizio immediato di adeguata terapia al primo sospetto di malattia. 2 La decisione di instaurare un regime di chemioantibioticoprofilassi non deve dipendere dalla ricerca sistematica di portatori di N. meningitidis che non riveste alcuna utilità pratica ai fini della profilassi. Interventi sull’ambiente Poiché il meningococco è molto sensibile alle variazioni di temperatura e all’essiccamento non è richiesta disinfezione terminale. E’ sufficiente procedere ad un accurata pulizia degli oggetti contaminati dalle secrezioni del naso e della gola del malato e ad una prolungata aerazione dell’ambiente in cui ha soggiornato il caso. 2. Meningite da haemophilus influenzae La chemioantibioticoprofilassi è raccomandata nei seguenti casi: 1) Famiglie in cui siano presenti bambini, oltre al caso indice, di età inferiore a 6 anni 2) Famiglie con un bambino immunocompromesso, indipendentemente dal suo stato vaccinale 3) Bambini fino a 6 anni e personale di scuole materne e asili nido, indipendentemente dall’età. Il dosaggio indicato dalla Circolare del Ministero della Sanità n. 4 de 3.03.1998 è di 20 mg/kg/die di rifampicina fino ad un massimo di 600 mg, in un’unica dose giornaliera per quattro giorni. I contatti di età inferiore a 6 anni sono esclusi dalla frequenza di comunità e possono essere riammessi al termine del periodo di profilassi, salvo che non siano già stati vaccinati con un calendario appropriato per l’età. La pregressa vaccinazione non esclude il trattamento profilattico. Deve essere istituita una sorveglianza sanitaria dei conviventi e contatti stretti per un tempo ragionevole dato che il periodo di incubazione non è ben definito, indicativamente sette giorni.. Roma 16 giugno 2008 UOS Epidemiologia e Profilassi Malattie Infettve Resp.le Dr: Andreina Ercole 3