Caso clinico Titolo articolo anche lungo ] Screening oftalmologico pediatrico Tanto più tardive sono la diagnosi e la cura tanto maggiore è il rischio di danni visivi permanenti. Salvatore Sottosanti1, Dante Ferrara2 Oculista, Casa di Cura La Maddalena Palermo ([email protected] / www.sottosanti.it) 2 Pediatra di famiglia, ASP N.6 Palermo, Docente di Cure Primarie – Scuola di Specializzazione in Pediatria, Università degli Studi di Palermo 1 A lla nostra osservazione si presenta una bambina di 10 anni per occasionale riscontro di deficit visivo in occhio destro. APR: ricovero ospedaliero all’età di 5 anni con riscontro di malattia di Kawasaki; durante la degenza venivano eseguiti i PEV (Potenziali Evocati Visivi) con evidenza di ridotta ampiezza del tracciato relativamente ad occhio destro. Nel corso degli anni la bimba non è stata sottoposta ad alcuna visita oculistica. 21 s i fa AreaPediatrica | Vol. 15 | n. 1 | gennaio-marzo 2014 [ Come Come si fa Screening oftalmologico pediatrico Esame oculistico: Visus naturale 1/10 non migliorabile; ·OD OS Visus naturale 10/10 non migliorabile; ·Esame ortottico, Mezzi diottrici e Fundus Oculi nei limiti in entrambi ·gli occhi; della refrazione in cicloplegia: OD sf + 4,50 = cil + 1,50 asse ·Esame 90° (astigmatismo ipermetropico composto), OS Emmetropia. Diagnosi: All’occhio destro è presente ambliopia anisometropica; in pratica a causa della differente refrazione tra i 2 occhi (da qui il termine di anisometropia) non si è adeguatamente sviluppata la funzione visiva dell’occhio destro. Prescritta la correzione, la bimba veniva sottoposta per diversi mesi ad occlusione totale di occhio sinistro (l’occhio buono) con miglioramento del visus di occhio destro, che comunque non superava i 4/10 con la correzione. Questo caso evidenzia che se l’anisometropia fosse stata diagnosticata entro i primi 3-4 anni di età, Quest’ultima tende progressivamente a migliorare fino ad ottenere 10/10 tra 1 e 3 anni. Sebbene l’acuità visiva si sviluppi completamente in breve periodo, il sistema visivo ha una certa plasticità ed è in grado di rispondere ai cambiamenti degli stimoli visivi sino a 10–12 anni di età, rendendo così il bambino suscettibile a condizioni che possono interferire con la visione.1 L’ambliopia (la principale causa di visione monoculare) e lo strabismo rappresentano le patologie oculari più frequenti in età pediatrica con conseguente perdita della visione binoculare e anche cecità funzionale se non diagnosticate precocemente. Cataratta e glaucoma congeniti sono condizioni relativamente rare, che se non trattate possono determinare alterazioni visive significative. Tanto più tardive sono la diagnosi e la cura tanto maggiore è il rischio di danni visivi permanenti. il trattamento occlusivo avrebbe molto probabilmente permesso il recupero completo della visione nell’occhio ambliope. La terapia per la correzione dell’ambliopia è tanto più efficace quanto più precocemente inizia; una volta raggiunti i 7–8 anni di età il sistema visivo è quasi completamente sviluppato, con minimi margini di risposta al trattamento occlusivo. Lo sviluppo del sistema visivo AreaPediatrica | Vol. 15 | n. 1 | gennaio-marzo 2014 22 A lla nascita il sistema visivo è piuttosto limitato; neonati a termine sono in grado di rispondere a cambiamenti della luce ambientale e possono fissare un oggetto colorato; la capacità di seguire un oggetto in movimento si raggiunge non prima dei 2–4 mesi di vita. Attraverso studi condotti tramite i PEV (Potenziali Evocati Visivi) si presume che l’acuità visiva di un neonato sia circa 1/20. I primi sei mesi di vita sono caratterizzati da un rapido sviluppo anatomico dell’occhio e delle vie visive: intorno ai 2 mesi si ha la completa mielinizzazione del nervo ottico; tra i 3–4 mesi si sviluppa la fovea (la porzione centrale della retina ricca di fotorecettori); intorno al sesto mese la pigmentazione iridea (da cui dipende il colore degli occhi) è completa per il 90%. Contestualmente a questa rapida maturazione anatomica si hanno progressi nella percezione dei colori, sensibilità al contrasto, e miglioramento dell’acuità visiva che raggiunge circa 5/10 ai 6 mesi di età. Da questa premessa appare abbastanza chiaro come sia fondamentale eseguire test di screening già sin dai primi mesi di vita, al fine di evidenziare eventuali alterazioni del sistema visivo potenzialmente curabili, ma altrettanto causa di danni visivi permanenti in caso di diagnosi tradiva. Quindi appare fondamentale il ruolo del pediatra cui negli ultimi anni è stato anche affidato il compito di eseguire alcuni test al fine di individuare quanto più precocemente possibile quei bimbi a rischio o con sospetto di patologie oculari per poi inviarli allo specialista. Alla prima visita pediatrica particolarmente utile è l’anamnesi pre, peri e postnatale. Infezioni contratte dalla mamma durante la gravidanza possono essere causa di gravi alterazioni e/o malformazioni oculari; senza inoltrarci nei dettagli, riteniamo utile ricordare alcune gravi conseguenze bulbari in seguito ad infezione da agenti TORCH: Toxoplasma gondii: corioretinite (con frequente coinvolgimento della macula), atrofia ottica, cataratta congenita, microftalmo; Virus rosolia: cataratta, glaucoma, retinopatia, microftalmo; CMV: cataratta, opacità corneali, corio retinite; Herpes Simplex Virus: cheratocongiuntivite, cataratta, uveite, microftalmo. · · · · Tra i test che vanno effettuati dal pediatra entro i primi sei mesi di vita particolarmente importante è l’analisi del riflesso rosso pupillare, noto anche come red reflex (Test di Bruckner). Come si fa Screening oftalmologico pediatrico La retinopatia del prematuro, nota anche con la sigla ROP, rappresenta, secondo quanto evidenziato da alcuni studi epidemiologici, la principale causa di cecità infantile in Europa e Nord America. Indagini multicentriche hanno dimostrato che il 65% dei bimbi con peso alla nascita inferiore a 1250 gr risulta affetto da ROP (percentuale che sale a oltre 80% in quelli con peso alla nascita inferiore a 1000 g). Quindi i neonati con peso alla nascita inferiore a 1500 gr o con età gestazionale inferiore alle 31 settimane sono ad alto rischio di ROP e pertanto durante il ricovero nelle UTIN, dopo la nascita, debbono essere sottoposti a diversi controlli oftalmologici. È importante che il pediatra di famiglia sia a conoscenza dei possibili esiti futuri, infatti i bambini con pregressa diagnosi di ROP vanno strettamente seguiti anche durante il loro sviluppo, poiché particolarmente a rischio per l’insorgenza nel corso degli anni di lesioni retiniche, miopia, strabismo.2 Test da effettuare entro i primi 6 mesi di vita piccoli; è quindi consigliabile applicare circa 20 minuti prima un collirio midriatico (ciclopentolato, ad esempio Ciclolux coll® o tropicamide, ad esempio Visumidriatic 0,5 o 1% coll®). Tali farmaci possono in alcuni casi avere effetti collaterali (aumento della pressione arteriosa e/o della frequenza cardiaca, aritmia, dermatite, orticaria); si tratta ad ogni modo di condizioni molto rare per cui è possibile utilizzare questi farmaci con relativa sicurezza, magari spiegando prima ai genitori l’importanza del test e il basso rischio di effetti collaterali. In condizioni normali l’esaminatore vedrà una luce rossa in corrispondenza della pupilla, eguale per dimensioni e intensità in entrambi gli occhi (Fig. 1). Un’anomalia del riflesso pupillare è la conseguenza di alterazioni della cornea (per esempio nel glaucoma congenito si ha edema della cornea), del cristallino (cataratta congenita), della retina (retinoblastoma), della posizione dei bulbi oculari (strabismo). Il riscontro di macchie scure, un riflesso marcatamente ridotto o la sua totale assenza rappresentano condizioni per cui è necessario inviare con relativa urgenza il bimbo presso un oftalmologo pediatra. Talvolta possono essere presenti delle opacità transitorie nel contesto del riflesso rosso legate alla presenza di 23 Figura 1. Test di Bruckner. AreaPediatrica | Vol. 15 | n. 1 | gennaio-marzo 2014 T ra i test che vanno effettuati dal pediatra entro i primi sei mesi di vita particolarmente importante è l’analisi del riflesso rosso pupillare, noto anche come red reflex (Test di Bruckner). Con questo semplice esame è possibile diagnosticare precocemente patologie oculari che, se scoperte tardivamente, possono essere causa di gravi danni visivi permanenti: cataratta congenita, glaucoma congenito, retinoblastoma (in questo caso una diagnosi tardiva può avere gravi conseguenze non solo relativamente alla vista), anomalie retiniche e difetti di refrazione particolarmente elevati. Per effettuare questo test è necessario utilizzare un oftalmoscopio o in alternativa un buon otoscopio, escludendo durante l’osservazione la lente di ingrandimento; l’esaminatore si pone a circa 50 cm dal bimbo con l’oftalmoscopio davanti un occhio in una stanza poco illuminata; la luce dello strumento viene prima proiettata su un occhio del bimbo e successivamente nell’altro. In condizioni normali la luce proveniente dall’oftalmoscopio attraversa le parti trasparenti dell’occhio (film lacrimale, cornea, cristallino e umore acqueo); una volta raggiunto il fundus oculi (la retina), viene riflessa attraverso i mezzi trasparenti e l’apertura dell’oftalmoscopio per poi raggiungere l’occhio dell’esaminatore. È un test relativamente semplice che non richiede una particolare collaborazione da parte dei piccoli pazienti. Talvolta le dimensioni della pupilla non sono tali da poter valutare bene il riflesso rosso, evento non raro nei bimbi molto Come si fa Screening oftalmologico pediatrico Entro i primi 6 mesi di vita va prestata anche particolare attenzione all’analisi dei movimenti oculari. Ogni occhio si sposta nelle varie posizioni oculari grazie all’azione dei 6 muscoli extraoculari: retto mediale: innervato dal III nc; contraendosi Altro test da effettuare entro il sesto mese di determina uno spostamento dell’occhio verso il naso; retto laterale: innervato dal VI nc; determina uno vita è il test di Hirschberg; questo semplice esame perspostamento dell’occhio verso l’esterno; mette di valutare o sospettare l’eventuale presenza di straretto superiore: innervato dal III nc: determina un bismo. Non vanno utilizzate gocce di midriatico. L’esamimovimento prevalentemente verso l’alto; natore si pone davanti e leggermente in basso rispetto al retto inferiore: innervato dal III nc; determina un bambino che siede in braccio ad un parente e proietta su movimento prevalentemente verso il basso; entrambi gli occhi del paziente una sorgente luminosa: obliquo superiore (o Grande Obliquo): innervato quella dell’oftalmoscopio o meglio ancora di un lume alle dal IV nc; inciclorotazione; spalle del medico. Il riflesso della luce viene proiettato obliquo inferiore (o Piccolo Obliquo): innervato sulla pupilla di entrambi gli occhi. dal III nc; exciclorotazione (Tab. 1). Da questo test possiamo ottenere le seguenti risposte: in caso di occhi dritti i riflessi saranno speculari Normalmente i due occhi si muovono nelle varie direrispetto al limbus; zioni di sguardo in maniera sincrona; Figura 2. Test di Hirschberg sullo strabismo. in caso di strabismo convergenentrambi verso destra o sinistra; verte (esotropia) il riflesso dell’ocso l’alto o verso il basso. Ciò avviene chio deviato appare spostato grazie ad un movimento coniugato di temporalmente (Fig. 2-A); due muscoli cosiddetti sinergisti: per in caso di strabismo divergente esempio se gli occhi si muovono verNormal (exotropia) il riflesso sarà nasale so destra ci sarà contemporaneamenrispetto alla pupilla (Fig. 2-B); te l’azione del retto laterale di occhio riflesso in basso in caso di stradestro e del retto mediale di occhio bismo con occhio deviato verso sinistro. Quindi i muscoli extraoculari l’alto (ipertropia) (Fig. 2-C); vengono classificati anche in base alla A. Esotropia riflesso in alto in caso di strabiloro azione sinergica (Tab. 2). smo con occhio deviato verso il Nei primi mesi di vita particolare basso (ipotropia) (Fig. 2-D). attenzione va prestata ai movimenti In alcuni casi, non rari, si può orizzontali: deficit nei movimenti B. Exotropia avere presenza di strabismo con verso l’esterno si hanno in caso di alterazione del riflesso rosso (ad esotropia congenita, sindrome di esempio bimbo con cataratta conDuane o in caso di paresi del VI nc. genita); l’associazione di entrambe C. Hypertropia le alterazioni rappresenta una condizione di deprivazione visiva del Test da effettuare bimbo particolarmente grave ed tra 12 e 24 mesi esistente da diverso tempo. D. Hypotropia opo il primo anno d’età vanno ripetuti i test precedenmuco sul film lacrimale; in questi casi un semplice ammiccamento delle palpebre farà scomparire tale effetto.3 Sensibilità del test 91%, specificità 72,5%. · · · · · · · · · · AreaPediatrica | Vol. 15 | n. 1 | gennaio-marzo 2014 24 · D Altro test da effettuare entro il sesto mese di vita è il test di Hirschberg; questo semplice esame permette di valutare o sospettare l’eventuale presenza di strabismo. Come si fa Screening oftalmologico pediatrico Tabella 1. Le azioni di singoli muscoli oculomotori estrinseci Muscolo Movimento oculare (a partire dalla posizione primaria) Funzione Primario Secondario Terziario Retto mediale Adduzione –– –– Retto laterale Abduzione –– –– Retto superiore Innalzamento Inciclorotazione Adduzione Retto inferiore Abbassamento Exciclorotazione Adduzione Obliquo superiore Inciclorotazione Abbassamento Abduzione Obliquo inferiore Exciclorotazione Innalzamento Abduzione Tabella 2. Classificazione dei muscoli in base alla loro azione sinergica Coppia muscoli con azione sinergica Funzione Retto laterale occhio dx Retto mediale occhio sn Sguardo a destra Retto laterale occhio sn Retto mediale occhio dx Sguardo a sinistra Retto superiore occhio dx Obliquo inferiore occhio sn Sguardo in alto a destra Retto superiore occhio sn Obliquo inferiore occhio dx Sguardo in alto a sinistra Retto inferiore occhio dx Obliquo superiore occhio sn Sguardo in basso a destra Retto inferiore occhio sn Obliquo superiore occhio dx Sguardo in basso a sinistra Test dopo i 2 anni di età T ra i 2 e 4 anni di età (in genere dopo i 3 anni) è possibile anche valutare l’acuità visiva. È necessario avere un ottotipo; tra quelli più utilizzati in Italia quando il bimbo non sa ancora leggere vi sono: ottotipo di Pesando: sono rappresentati oggetti noti ai bimbi (gatto, fiore, barca, pesce, casa, bambino, sole). Permette di misurare l’acuità visiva già dai 2 anni di età. Il grosso limite è che · 25 Figura 3. Test di Lang. AreaPediatrica | Vol. 15 | n. 1 | gennaio-marzo 2014 temente menzionati. A questi va aggiunto il test di Lang; questo test valuta la presenza o meno della visione binoculare, ovvero la visione con entrambi gli occhi. La visione binoculare è assente in caso di ambliopia (occhio pigro) in cui il bimbo vede prevalentemente con un occhio, o di strabismo congenito in cui il bimbo utilizza per la visione un occhio per volta senza che si instauri necessariamente un’ambliopia. Il test di Lang è abbastanza semplice e contrariamente agli altri esami specifici per la valutazione della visione binoculare non prevede l’uso di alcun occhiale. Esistono 2 test di Lang: quello più diffuso è lo stereotest 2. In una cartolina rigida sono rappresentati una stella, una luna, un’automobile e un elefante. Per eseguire il test, la cartolina rigida viene presentata al bimbo in un ambiente ben illuminato alla distanza di circa 30–40 cm; il bimbo dovrà dire quali disegni vede; se non riesce ad esprimersi, gli si potrà chiedergli se vede qualcosa e di cercare di afferrarlo con le dita. La stella, non presente nello stereotest 1, è visibile anche dai soggetti senza visione binoculare: questo aumenta la specificità dell’esame, in quanto il bimbo che non mostra di vederla è inattendibile per scarsa collaborazione; se vede solo la stella è altamente indicativa di patologia. Ad ogni modo una risposta negativa nei primi 2 anni può essere legata a scarsa collaborazione; quindi è opportuno ripeterlo entro il 30o mese di vita. Sensibilità del test variabile dal 64% al 90%, specificità 90% nei bambini di età > a 3 anni.5 Come si fa Screening oftalmologico pediatrico Appare fondamentale il ruolo del pediatra, che deve individuare quanto più precocemente possibile i bimbi a rischio o con sospetto di patologie oculari per poi inviarli allo specialista. pupillari anomali o pre· riflessi senza di deficit delle afferenze non possibile avere una precisa valutazione dell’acuità visiva legata alle caratteristiche dimensionali dei disegni rappresentati; ad ogni modo è estremamente utile nei bimbi più piccoli per valutare se l’acuità visiva è eguale o diversa tra i 2 occhi. ottotipo con le E di Albini: la maggior parte dei bimbi collabora sin dai tre anni di età ed è molto utile per una corretta valutazione dell’acuità visiva. pupillari; buftalmo; nistagmo; anamnesi pre, peri e post-natale grave o familiare positiva per patologia oculare grave; anomalie all’ispezione dell’apparato oculare e della facies; riflessi corneali asimmetrici; anomalie della motilità oculare; dubbia o assente risposta allo stereo test; acuità visiva inferiore a 6/10 a 3-4 anni o a 9/10 a 6 anni e oltre; oppure quando c’è una In conclusione, dopo questa nodifferenza di più di 1/10 tra i 2 stra breve analisi, riprendendo occhi; Figura 4. Ottotipo con le ‘E’ di Albini. sintomi e/o segni riferibili a quanto descritto in letteratura6 relativamente alle linee guida per il pediatra patologia oculare (cefalea, bruciore oculare, fotofobia etc.); di famiglia nello screening oculistico, possiamo affermare sospetto di deficit visivo da parte del genitore. che un bambino va immediatamente inviato presso una In caso di test dubbio meglio propendere per la rispecialista oculista, in caso di una delle seguenti condizioni: riflesso rosso anomalo; sposta patologica · · · · · · · · · · . AreaPediatrica | Vol. 15 | n. 1 | gennaio-marzo 2014 26 · · Bibliografia 1. Robbins SL et al. Vision testing in the pediatric population; Ophthalmol Clin N Am 2003;16:253-267. 2. Lorenz B, Moore AT. Essentials in Ophthalmology: Pediatric ophthalmology, Neuro-Ophthalmology, Genetics. Springer: Berlino, 2006 3. American Academy of Pediatrics: Red Reflex Examination in Neonates, Infants, and Children. Pediatrics 2008;122(6):1401-1404. 4. 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