IL RICONOSCIMENTO PRECOCE DELLO SCOMPENSO CARDIACO CONGESTIZIO: Casi clinici La valorizzazione delle competenze infermieristiche Lecco, 12 Novembre 2016 Relatore: Cecilia Elli Perché parlare di scompenso cardiaco? In Italia soffrono di scompenso cardiaco circa 600.000 persone (dati Ministero della Salute, 2013) Oltre i 65 anni rappresenta la prima causa di ricovero ospedaliero Patologia in aumento per: Allungamento della vita media Aumento della popolazione anziana Aumento della sopravvivenza e miglioramento del trattamento dell’infarto miocardico Scompenso Cardiaco: enorme problema di sanità pubblica Perché il riconoscimento precoce? Un riconoscimento precoce di Scompenso Cardiaco permette la messa in atto di un trattamento tempestivo di cui le evidenze disponibili in letteratura ne confermano l’efficacia nel ridurre la mortalità e le ospedalizzazioni. EVIDENZE SCIENTIFICHE National Institute for Health and Clinical Excellence,2014. Acute heart failure: diagnosis and management. European Society of Cardiology, 2016. Guidelines for the diagnosis and treatment of acute and chronic heart failure Lo Scompenso Cardiaco (SC) o Insufficienza Cardiaca (IC) è una sindrome clinica complessa, in cui un’anomalia della struttura e/o della funzione del cuore porta ad un deficit della funzione di pompa cardiaca nel fornire il sangue in quantità adeguata ad organi e tessuti in rapporto alle loro esigenze metaboliche. RACCOLTA DATI 1. OSSERVAZIONE DI SEGNI E SINTOMI 2. INDIVIDUAZIONE DEI FATTORI DI RISCHIO e COMORBILITA’: -ipertensione (studio sprint) -diabete mellito -obesità -fumo -assunzione di alcool -dislipidemia Studio SPRINT ha dimostrato che mantenere la PAs <120 mmHg rispetto a <140 mmHg nelle persone >75aa o con altro rischio ipertensivo riduce la mortalità, l'ospedalizzazione e la comparsa di patologia cardiaca SPRINT Research Group. A randomized trial of intensive versus standard blood-pressure control. N Engl J Med 2015;373:2103-16. 3. CONSIDERAZIONE DEI DATI ANAMNESTICI Categorie a rischio di Scompenso Cardiaco (Conferenza di Consenso Italiana, 2013): -assunzione di chemioterapia antiblastica o radioterapia -familiarità per cardiomiopatia -insufficienza renale -infarto del miocardio recente -valvulopatia significativa 4. CLASSIFICAZIONE SEGNI E SINTOMI European Society of Cardiology,2016. Guidelines for the diagnosis and treatment of acute and chronic heart failure SEGNI E SINTOMI Sintomi e segni fondamentali: Dispnea: ortopnea e dispnea parossistica notturna astenia (ipoperfusione muscolare) edemi periferici e parenchimali A questi si associano: Contrazione della diuresi (oliguria, anuria) Aumento del peso Irregolarità del ritmo cardiaco Alterazioni della pressione arteriosa Alterazioni del ritmo cardiaco Nausea e vomito Confusione immotivata nell’anziano (ipoperfusione cerebrale) SEGNI E SINTOMI: Urgenza clinica European Society of Cardiology,2008. Guidelines for the diagnosis and treatment of acute and chronic heart failure SEGNI E SINTOMI: Alterazioni elettrocardiografiche European Society of Cardiology,2008. Guidelines for the diagnosis and treatment of acute and chronic heart failure CLASSIFICAZIONE Classificazione NYHA: Basata sulla sintomatologia e capacità di esercizio Utile dal punto di vista clinico Più diffusa in Italia Utilizzata nella maggior parte degli RCT DIAGNOSI I PEPTIDI NATRIURETICI (BNP o NT-proBNP) sono i markers di rischio cardiovascolare utili per valutare il rischio di SCC. Vengono secreti soprattutto dai ventricoli del cuore in risposta ad un eccessivo allungamento delle loro cellule muscolari cardiache, spia di un aumento del volume ventricolare o della pressione di fine diastole all'interno del ventricolo stesso Ecocardiografia: gold standard nelle prime 48h European Society of Cardiology,2016. Guidelines for the diagnosis and treatment of acute and chronic heart failure TERAPIA Consiglio Sanitario Regione Toscana, 2012, Linea guida: Diagnosi e cura dello scompenso cardiaco EDUCAZIONE SANITARIA: self-care skills and professional behaviours European Society of Cardiology,2016. Guidelines for the diagnosis and treatment of acute and chronic heart failure EDUCAZIONE SANITARIA: self-care skills and professional behaviours European Society of Cardiology,2016. Guidelines for the diagnosis and treatment of acute and chronic heart failure TERAPIA DI RISINCRONIZZAZIONE CARDIACA (CRT) Principali criteri per scelta dell’impianto: SCC avanzato (NYHA III, IV) FE<35% dissincronia ventricolare Esistono due tipi di dispositivi impiantabili per il trattamento dell’insufficienza cardiaca: pacemaker CRT pacemaker CRT combinato a terapia di defibrillazione (CRT/D) Obiettivo terapeutico: ristabilire un adeguato sincronismo contrattile interventricolare e intraventricolare, stimolando per mezzo di un pacemaker bicamerale programmato in modalità atrio-sincronizzata, simultaneamente, l’apice del ventricolo destro e il sito più ritardato del ventricolo sinistro OptiVol Fluid Status Monitoring: misura le variazioni di impedenza intratoracica, che costituiscono un’indicazione delle variazioni di volume ematico nel paziente (monitoraggio automatico dello stato dei liquidi) Telemedicina: controllo remoto del dispositivo e eventuali manifestazioni cliniche CASO CLINICO 1 Signor AR di 77 anni, ricoverato il giorno 25/10/2016 nella struttura di pneumologia per dispnea e febbre con diagnosi di broncopolmonite ANAMNESI • familiarità per cardiopatia ischemica • ipertensione arteriosa, • diabete • scompenso cardiaco refrattario in cardiopatia ipocinetica ad eziologia ischemica • 2005 Infarto miocardico acuto con evoluzione in cardiomiopatia dilatativa ipocinetica con disfunzione ventricolare sinistra severa, sottoposta ad intervento cardiochirurgico di rivascolarizzazione miocardica mediante duplice By-pass Aorto-coronarico • 2011 progressivo peggioramento della funzione sistolica ventricolare sinistra impianto di CRT/D (F.E. 32%, classe NYHA II) • Fibrillazione atriale parossistica • Insufficienza renale cronica PARAMETRI ANTROPOMETRICI Peso 85 Kg Altezza 175 cm BMI 27 (sovrappeso) CASO CLINICO 1: RACCOLTA DATI ALL’INGRESSO P.A. 120/70 mmHg F.R. 16 Glicemia 170 mg/dl F.C. 65 battiti/minuto, ritmica Sat. O2 91% in aria Dolore NRS 0 T.C. 37,5°C (auricolare) Indice di Borg 4 BRADEN 21 CONLEY 2 Diuresi : Riferita circa 1000 ml/die Dieta Alimentazione per diabetici Coscienza cosciente, lucida, collaborante, orientata spazio-temporalmente Cute/mucose rosee, idratate Edemi declivi arti inferiori + Igiene/movimento Autonomo PRESIDI IN SEDE: Catetere Vescicale 16 ch a permanenza posizionato il 20/10/2016 BISOGNO DI ASSISTENZA INFERMIERISTICA PRIORITARIO: RESPIRARE CASO CLINICO 1 Signor AR di 77 anni, ricoverato il giorno 25/10/2016 nella struttura di pneumologia per dispnea e febbre con diagnosi di broncopolmonite PRINCIPIO ATTIVO h8 BISOPROLOLO 1,25 mg 1 cpr PANTOPRAZOLO 20 mg 1 cpr ACIDOACETILSALICIDICO 100 mg h 12 h 16 h 18 h 20 1 cpr 1 cpr SIMVASTATINA 20 mg 1cpr WARFARIN 5 mg ½ cpr RAMIPRIL 2,5 mg 1 cpr CANRENONE 50 mg INSULINA LISPRO sc 1 cpr 5 U.I CETRIAXONE 1gr LEVOFLOXACINA 500mg h 22 8 U.I. 8 U.I. 2 fl 1+½ fl CASO CLINICO 1: RACCOLTA DATI CONTINUA Il giorno 30/10 durante il turno l’infermiera osserva un peggioramento delle condizioni cliniche-assistenziali P.A. 90/60 mmHg F.R. 18 Glicemia post prandiale 230 mg/dl F.C. 85 battiti/minuto, aritmica Sat. O2 95% in aria Dolore NRS 0 T.C. 36,2°C (auricolare) Indice di Borg 3 BRADEN 16 CONLEY 2 Diuresi : oliguria 70 ml in 2h Mobilizzazione limitata, persona astenica Coscienza cosciente, lucida, collaborante, orientata spazio-temporalmente Cute/mucose rosee, idratate Edemi declivi arti inferiori +++ PRESIDI IN SEDE: Catetere venoso periferico 18G arto superiore destro O2 terapia con occhialini 4 l/min Catetere Vescicale 16 ch a permanenza posizionato il 20/10/2016 CASO CLINICO 1: BAI di procedure diagnostiche terapeutiche CASO CLINICO 1: BAI di procedure diagnostiche terapeutiche ESAMI EMATICI URGENTI ESITO NT-pro BNP 11935 Creatinina 3,2 mg/dl K+ 5,1 mEq/l Na+ 134 mEq/l VARIAZIONE DI TERAPIA PRINCIPIO ATTIVO FUROSEMIDE 20 mg 2 fl statim FUORSEMIDE 20mg 1 fl h 8, 16, 22 DOPAMINA 200 mg : 100 ml di Fisiologica 3µg/Kg/min 5,58 ml/h CASO CLINICO 1: PIANIFICAZIONE ASSISTENZIALE CASO CLINICO 1: PIANIFICAZIONE ASSISTENZIALE RACCOLTA DATI CONTINUA: La persona presenta segni e sintomi di riacutizzazione di scompenso cardiaco BAI PRIORITARIO: MANTENERE LA FUNZIONE CARDIOCIRCOLATORIA • Altri bisogni di assistenza infermieristica coinvolti: Respirare, Igiene,P. Diagnostiche,Alimentarsi/Idratarsi, Movimento, Ambiente Sicuro, P. Terapeutiche, Eliminazione U./I. Riposo/Sonno, Interazione nella Comunicazione RISULTATO ATTESO: Prevenire complicanze cardiocircolatorie durante tutta la degenza CASO CLINICO 1:PIANIFICAZIONE ASSISTENZIALE AZIONI 30/10/2016 31/10/2016 01/11/2016 02/11/2016 03/11/2016 M P N M P N M P N M P N M P N MONITORARE PA,FC e sat. O2 1 volta/turno MONITORARE DIURESI 24 H VALUTARE EDEMI DECLIVI 1/die MONITORARE TC 1/die MONITORARE PERSO CORPOREO 1/die GUIDARE IN MERITO ALLA RESTRIZIONE IDRICA FORNIRE DIETA spm APPLICARE PROTOCOLLO GESTIONE CV MA MA MA MA MA MA MA MA CF CF / / / / / CF BD BD BD / BD BD BD BD MC MC MC MC / MC MC MC LM LM / / / / / LM APPLICARE PROTOCOLLO"CATETERI VASCOLARI"PSGCIO-DP-005 MA CF BD MC LM AB NS VP RF GC FF PG SB FAVORIRE LA MOBILIZZARE SPM AIUTARE AD ASSUMERE/MANTENERE POSIZIONE ORTOPNOICA SOSTENERE NELLE CURE IGIENICHE SOMMINISTRARE O2 tp con occhialini spm MA / PG SB SOMMINISTRARE TERAPIA spm MA CF BD MC LM AB NS VP RF GC FF PG SB FAVORIRE L'ESPRESSIONE DI STATI D'ANSIA EDUCARE LA PERSONA SU FATTORI DI RISCHIO E ABITUDINI ESEGUIRE ECG spm FAVORIRE IL RIPOSO ED IL SONNO MONITORARE IL RIPOSO ED IL SONNO RILEVARE INDICE DI CONLEY OGNI 48H RILEVARE INDICE DI BRADEN OGNI 48H MA CF BD MC LM AB NS VP RF GC FF PG SB / MA / / / / PG / / / / / BD MC / AB AB AB / AB AB AB AB NS NS NS NS / NS NS NS VP VP / / / / / VP AB NS / RF RF RF / RF RF RF RF BD / / / / / MC / / / / / / / LM LM LM LM AB / / / / / NS / / / / / / / VP VP / / FF FF / / / / / FF RF GC / MA CF BD MC LM AB NS VP / / / BD / / AB / / / MA CF BD MC LM AB NS VP / / / CF CF / / GC GC GC GC / GC GC GC RF / / / / / / / / GC / / / / / FF / / / / FF FF / / PG PG PG / PG PG PG PG / / / SB SB SB SB / SB SB SB / / / SB / / / / / CASO CLINICO 1: PIANIFICAZIONE ASSISTENZIALE data 30/10 ora 16.00 firma MA Indicazioni integrative Risposta diuretica alla somm.zione di furosemide 40 mg ev: 150 ml 30/10 16.30 MA La persona non presenta miglioramento della sintomatologia. Valutati EE Spm inizia dopamina ev (dose) 30/10 17.40 MA In corso dopamina ev. PA 100/60 mmHg FC 90 batt/min MA In considerazione delle condizioni cliniche-assistenziali, BRADEN 16 si richiede materassino antidecubito CF Miglioramento della sintomatologia e graduale ripresa della diuresi (100 ml/h) 30/10 30/10 18.00 22.00 31/10 6.00 CF Durante la notte la persona ha riposato parzialmente, aiutata più volte dal personale a trovare una posizione confortevole per favorire la respirazione con due cuscini sotto le spalle 31/10 8.00 BD Eseguite cure igieniche a letto con parziale aiuto AE Miglioramento dell’astenia, la persona si mobilizza in poltrona senza complicanze 1/11 16.00 CASO CLINICO 1: VALUTAZIONE INFERMIERISTICA RISULTATO RAGGIUNTO x Sì NO OSSERVAZIONI La persona viene dimessa al domicilio, attualmente asintomatica, appare compliante alla terapia domiciliare, si forniscono informazioni per favorire il self-care e il mantenimento di uno stato di benessere Data 3/11/2016 Ore 16 Firma SB DIMISSIONE INFERMIERISTICA • Educazione alla persona rispetto ad abitudini e stili di vita che favoriscono un mantenimento dello stato di benessere e la prevenzione di insorgenza di complicanze dello SCC • Educazione alla persona sul monitorare il proprio stato di salute e sul riconoscimento precoce di segni e sintomi dello scompenso cardiaco ( controllo del peso, osservazione della diuresi, comparsa di cardiopalmo, misurazione PA) • Informare la persona sulla corretta assunzione della terapia (rispetto degli orari, evitare le sospensioni autonome) • Favorire la continuità assistenziale sul territorio ( day hsopital scompenso cardiaco, ambulatori infermieristici, telemedicina, infermiere di famiglia…) CASO CLINICO 2 Sig.ra D.V. di 58 anni viene ricoverata il giorno 20/09/2016 nella struttura di chirurgia generale per neoplasia del colon. ANAMNESI • • • • • Nel 2013 riscontro di neoplasia ovarica e successive isterectomia e annessiectomia Recente chemioterapia ipertensione arteriosa Dislipidemia ex fumo PARAMETRI ANTROPOMETRICI Peso 78 Kg Altezza 160 cm BMI (obesità I livello) P.A. 130/70 mmHg F.R. 15 BRADEN 23 CONLEY 0 F.C. 74 battiti/minuto, ritmica Sat. O2 98% in aria Dolore NRS 4 in sede addominale T.C. 36 °C (auricolare) Indice di Borg 0 Igiene/movimento Autonoma Cute/mucose rosee, idratate Eliminazione intestinale Alvo diarroico con presenza di sangue Coscienza cosciente, lucida, collaborante, orientata spazio-temporalmente Alimentazione Digiuno BISOGNO DI ASSISTENZA INFERMIERISTICA PRIORITARIO: ELIMINAZIONE URINARIA E INTESTINALE CASO CLINICO 2 Il giorno 23/09, la sig.ra D.V. è in seconda giornata di intervento di emicolectomia con posizionamento di colonstomia. Durante il turno notturno alle h 4 la signora D.V. chiama il personale infermieristico. L’infermiera osserva: P.A. 200/90 mmHg F.R. 30 Cute/mucose rosee, idratate, cianosi periferica F.C. 120 battiti/minuto, ritmica Sat. O2 89% in aria Dolore NRS 0 T.C. 36,2°C (auricolare) Indice di Borg 5 BRADEN 16 CONLEY 2 Coscienza cosciente, lucida, collaborante, orientata spazio-temporalmente, agitata Respiro Dispnea ingravescente con respiro addominale, non riesce a stare supina e si posiziona seduta nel letto per respirare meglio PRESIDI IN SEDE: Catetere venoso periferico 20 G (posizionato il 21/09/2016) Colonstomia BISOGNI DI ASSISTENZA INFERMIERISTICA PRIORITARI: RESPIRARE E MANTENERE LA FUNZIONE CARDIOCIRCOLATORIA CASO CLINICO 2 OBIETTIVI ASSITENZIALI: MANTENERE IL BUON COMPENSO EMODINAMICO GARANTIRE LA RESPIRAZIONE GARANTIRE LA DIURESI AZIONI/ATTI -applicare accesso venoso di grosso calibro -applicare Catetere Vescicale -eseguire tracciato ECG e applicare monitoraggio ECG -eseguire EmoGasAanalisi arteriosa Bai di interazione nella comunicazione -informare la persona sulle procedure svolte e tranquillizzarla Bai procedure diagnostiche/terapeutiche -fornire O2 terapia ad alti flussi: si posiziona C PAP (Continous Positive Airway Pressure) -sospensione idratazione ev -furosemide 2fl ev -venitrin 10 mg in 90 ml di fisiologica a 6ml/h TRASFERIMENTO URGENTE IN TERAPIA INTENSIVA CONCLUSIONI SAPERE, SAPER FARE, SAPER ESSERE Grazie! La valorizzazione delle competenze infermieristiche Lecco, 12 Novembre 2016