IL SANGUE APPROFONDIMENTO Il sangue è un tessuto connettivo che svolge varie funzioni: trasporta alle cellule ossigeno, nutrienti e altre sostanze; allontana dalle cellule secrezioni (tra cui ormoni) e sostanze di rifiuto; concorre a mantenere stabile il pH interno; trasporta cellule capaci di difendere l’organismo da corpi estranei; contribuisce a rendere uniforme la temperatura in tutto l’organismo. Volume e composizione del sangue Il volume di sangue in un uomo adulto di peso medio è di 5-6 litri. È un tessuto connettivo a sostanza intercellulare liquida. sangue è costituito da Elementi figurati (cellule o derivati): globuli rossi, globuli bianchi e piastrine - Costituisce il 50-60% del volume totale di sangue – È di colore paglierino Sostanza intercellulare liquida e abbondante: il plasma È costituito da: acqua (90% circa), ioni (i principali Na+ , Cl- , HCO3 - ), glucosio e altri zuccheri semplici, lipidi, amminoacidi, vitamine, ormoni, gas disciolti (O2, CO2), sostanze di rifiuto, proteine Tra le proteine si distinguono l’albumina (coinvolta nell’equilibrio osmotico), le globuline, il fibrinogeno. Funzioni delle proteine plasmatiche: - essendo le pareti dei capillari sanguigni impermeabili alle proteine plasmatiche, esse esercitano una pressione osmotica che tende a richiamare acqua nel sangue; ciò è importante per regolare gli scambi fra sangue e tessuti a livello dei capillari; - difesa dell’organismo (alle gamma globuline appartengono gli anticorpi); - coagulazione del sangue (fibrinogeno); - mantenimento del pH ematico a valori costanti; - trasporto di lipidi e vitamine liposolubili. Sono lipoproteine i chilomicroni, LDL ( lipoproteine a bassa densità), HDL (lipoproteine ad alta densità) Globuli rossi o eritrociti o emazie - Si trovano nel sangue in numero di 4 500 000/ mm3 nella donna e 5 000 000 / mm3 nell’uomo. – Sono cellule anucleate in quanto perdono il loro nucleo durante la maturazione. – Hanno forma di dischi biconcavi proprio a causa del riassorbimento del nucleo; ciò permette loro di offrire allo scambio gassoso il massimo di superficie rispetto al volume. - Hanno una vita breve (120 giorni), poi vengono distrutti dalla milza e dal fegato. – Nell’adulto sono prodotti nel tessuto ematopoietico del midollo osseo rosso delle ossa piatte (costole, sterno, ecc.) e delle estremità (epifisi) delle ossa lunghe. Si originano da una cellula indifferenziata, progenitore di tutti gli elementi figurati del sangue, detta emocitoblasto; la differenziazione avviene attraverso vari stadi intermedi fino alla forma definitiva detta eritrocito. Durante questo processo il nucleo progressivamente scompare. EMOCITOBLASTO ERITROBLASTO (globulo rosso immaturo con il nucleo) ERITROCITO (globulo rosso maturo senza il nucleo) Il globulo rosso risulta di una parte incolore detta stroma e di una parte colorata di rosso detta emoglobina. L’emoglobina è una proteina coniugata costituita da una parte proteica, la globina, e da un gruppo prostetico detto eme contenente ferro. La parte proteica è formata da 4 catene polipeptidiche (due α e due β) contenenti, ciascuna, un gruppo eme. L’emoglobina si lega alle molecole di ossigeno tramite il ferro contenuto nei gruppi eme e, precisamente, ogni gruppo eme lega una molecola di ossigeno; in questo modo ogni molecola di emoglobina trasporta 4 molecole di ossigeno formando l’ossiemoglobina di colore rosso vivo. L’ossigeno viene poi facilmente liberato dall’emoglobina e ceduto ai tessuti dove la pressione di ossigeno è bassa. Nei tessuti vi è un’alta pressione di CO2; questo gas diffonde dai tessuti al plasma, in parte si lega all’emoglobina e viene così trasportato fino ai polmoni. L’emoglobina ha un’affinità per il monossido di carbonio (CO) duecento volte maggiore che per l’ossigeno, per cui può assorbire con molta facilità il monossido di carbonio formando un composto stabile detto carbossiemoglobina; perciò l’emoglobina non è più disponibile a legarsi con l’ossigeno e le cellule muoiono. La funzione dei globuli rossi è pertanto quella di trasportare l’ossigeno alle cellule e prelevare parte dell’anidride carbonica prodotta. Globuli bianchi o leucociti - Costituiscono l’apparato di difesa dell’organismo contro le infezioni. - Nel sangue si trovano in numero di 6000 - 8000 / mm3 . - Sono cellule incolori, più grandi dei globuli rossi e provvisti di nucleo. - Si differenziano a partire dall’emocitoblasto. - Si distinguono in tre gruppi: granulociti, linfociti, monociti. I GRANULOCITI sono polimorfonucleati (per la forma variabile del loro nucleo) ed hanno il citoplasma ricco di granuli. Secondo la colorabilità dei granuli si dividono in neutrofili (con granuli fini senza una spiccata colorabilità), acidofili o eosinofili (con grossi granuli colorabili con coloranti acidi come l’eosina, che conferiscono colore giallorossastro), basofili (con grossi granuli colorabili con coloranti basici che conferiscono colore viola). – I granulociti neutrofili hanno nucleo con 2-5 lobature e costituiscono oltre il 60% dei leucociti. Sono i primi ad accorrere in caso di infezione ed hanno capacità fagocitaria. Mediante l’emissione di prolungamenti citoplasmatici (pseudopodi) si muovono e possono attraversare le pareti dei capillari sanguigni passando nei tessuti (diapedesi). Migrano dove vi è una ferita penetrando nei tessuti infetti dove fagocitano microrganismi e altre particelle estranee. – I granulociti acidofili o eosinofili hanno nucleo bilobato. Aumentano di numero in caso di allergie ed infezioni parassitarie e rilasciano sostanze antinfiammatorie durante le reazioni allergiche. – I granulociti basofili hanno nucleo a trifoglio con i lobi ravvicinati e grossi granuli nel citoplasma che si rompono e rilasciano sostanza chimiche che stimolano la risposta dell’organismo alle infezioni. Hanno un ruolo fondamentale nelle reazioni allergiche. I LINFOCITI sono i leucociti più piccoli, con nucleo tondeggiante che occupa quasi per intero la cellula. Nel citoplasma sono presenti rarissimi granuli. Vengono prodotti dalle cellule staminali del midollo osseo. Alcune di queste cellule continuano la loro maturazione all’interno del midollo, dando origine ai linfociti B, altre migrano nel timo, differenziandosi in linfociti T. – I linfociti B producono le plasmacellule (che producono anticorpi, proteine che circolano nel sangue in grado di legare un particolare antigene) e le cellule della memoria (cellule che rimangono nell’organismo e permettono una risposta immunitaria più rapida ad ogni contatto successivo con l’antigene). L’ antigene è una proteina o, talvolta, un polisaccaride , che nell’organismo induce la formazione di un anticorpo, che va a legarsi con quell’antigene. Gli antigeni sono sostanze estranee all’organismo come alcune molecole sulla superficie di virus, batteri, muffe, sui pollini o sulle cellule di tessuti trapiantati da altri organismi. - I linfociti T hanno un ruolo centrale nell’immunità cellulo-mediata; attaccano le cellule infettate da patogeni (come i virus) o tumorali. I MONOCITI sono i leucociti più grossi con un nucleo a forma di fagiolo. Raggiungono il tessuto infetto e qui diventano macrofagi inglobando microrganismi e particelle estranee per fagocitosi. PIASTRINE O TROMBOCITI - Sono in numero di 250 000 – 300 000 /mm3 . – Sono frammenti di cellule emessi da cellule particolari, i megacariociti che si trovano nel midollo osseo. – Hanno un ruolo importante nella coagulazione del sangue. Il processo di coagulazione scatta con la rottura del vaso sanguigno ; le piastrine e i tessuti lesi liberano un fattore, la tromboplastina. In presenza di tromboplastina e di ioni calcio, la protrombina (una proteina del sangue), viene trasformata in trombina. La trombina, a sua volta, converte il fibrinogeno, una proteina solubile nel plasma, in fibrina, proteina insolubile, che forma una maglia filamentosa, sulle cui maglie rimangono impigliati globuli rossi e piastrine formando il coagulo (la cosiddetta “crosta”), il tappo che limita la perdita di sangue. Protrombina + Ca++ + tromboplastina Trombina + fibrinogeno fibrina fibrina