ALLA SCOPERTA DEL MONDO DENTRO E FUORI DI ME Classi 5°A-5°B Scuola elementare “MORRO REATINO” 162° C.D. Roma Alla scoperta del mondo fuori e dentro di me IL MONDO FUORI DI ME Per capire IL MONDO DENTRO DI ME Per capire IL MONDO IL MONDO DENTRO DI ME COME LO IMMAGINO OSSERVO E SCOPRO COME SONO FATTI DENTRO SASSI,LEGNO E VEGETALI FUORI DI ME FUORI DENTRO Osservo e disegno Immagino e disegno SBRICIOLO OTTENGO TANTE PARTICELLE ENTRA: •SISTEMA NERVOSO •APPARATO RESPIRATORIO GRATTUGIO MESCOLO IMPASTO OTTENGO SOSTANZE DIVERSE •APPARATO DIGERENTE •APPARATO ESCRETORE •APPARATO RIPRODUTTORE DIVIDO SEPARO COSA SUCCEDE DENTRO DI ME CONE MI IMMAGINO ROMPO •APPARATO CIRCOLATORIO PROVO AD UNIRE LE PARTI COME SONO FATTO DENTRO FILTRO FACCIO ASSORBIRE PER PRENDERE O “LASCIARE” SOSTANZE, SAPORI ODORI. Tutto ciò che sta fuori di me è composto da piccole parti che stanno •APPARATO LOCOMOTORE cibo, acqua, aria, microbi, suoni, luce, paure DOVE VA? Nella pancia, in tutto il corpo nel sangue, in tutte le cellule. COSA ENTRA, DOVE VA, COSA ESCE DAL MIO CORPO ESCE: urina, liquidi, sudore, lacrime, escrementi, aria consumata, idee, batteri, pensieri, risate,sentimenti. Tutto ciò che è dentro di me è come: un gioco di squadra dove ogni organo ha un ruolo preciso per farmi vivere bene. insieme in modo intelligente. Una fabbrica composta da tanti operai che lavorano insieme e producono la vita. IL MONDO FUORI DI ME COME IMMAGINO FUORI E DENTRO SASSI E VETRO INTERNO DI… SASSI ESTERNO INTERNO Terra Sassi INTERNO VETRO Unione capsula INTERNO OSSERVO E SCOPRO COME SONO FATTI DENTRO SASSI LEGNO E VEGETALI ROMPO SBRICIOLO GRATTUGIO RELAZIONIAMO LA NOSTRA ESPERIENZA La patata, secondo me, si spappola perché è formata da tanti pezzettini. Se la grattugio esce del liquido e si trasforma in pappa. La carota, anche lei contiene acqua, ma essendo più dura dentro, non si è trasformata in pappa. Per diventare una pappa ci vuole di più. I biscotti invece sono tutto il contrario perché il biscotto è privo di acqua e quindi invece di spappolarsi si sbriciola. La candela si gratta soltanto e non si può spappolare , forse però si può sbriciolare. biscotti e patate Penso che i biscotti si sbriciolano meglio delle patate perché sono secchi cioè gli manca l’acqua. Invece la patata essendo un bulbo per vivere ha bisogno di acqua e quindi internamente è bagnata perciò non si sbriciola ma si spappola. RELAZIONIAMO LA NOSTRA ESPERIENZA RELAZIONIAMO LA NOSTRA ESPERIENZA ALLA FINE DI OGNI ESPERIENZA OTTENGO… TANTE “PARTICELLE” PARTICELLE PROVO AD UNIRE LE PARTI MESCOLO IMPASTO RELAZIONIAMO LA NOSTRA ESPERIENZA I MISCUGLI RELAZIONIAMO LA NOSTRA ESPERIENZA L’IMPASTO “I liquidi si trasformano in solidi e viceversa. Altri corpi rimangono liquidi ed altri rimangono solidi” ALLA FINE DI OGNI ESPERIENZA OTTENGO…SOSTANZE DIVERSE “Il bicchiere era pieno ed è diventato nero perché il caffè si è esteso in tutto il bicchiere” “Il bicchiere è diventato giallino perché l’olio ha assorbito la farina e lo zucchero” DIVIDO SEPARO FILTRO FACCIO ASSORBIRE RELAZIONIAMO LA NOSTRA ESPERIENZA FILTRARE Tutto ciò che abbiamo sminuzzato lo abbiamo strizzato e lo abbiamo messo in un fazzoletto. La mela e la pera una volta strizzate una volta strizzate nel fazzoletto fanno passare il succo. Passa solo il materiale liquido che è giallino. Nel fazzoletto rimane solo il materiale solido che si ricompone e diventa una polpetta. Il fazzoletto è come un filtro che fa passare i liquidi ed emargina i solidi. RELAZIONIAMO LA NOSTRA ESPERIENZA ASSORBIRE Abbiamo messo una zolletta di zucchero dentro l’inchiostro ed è diventata azzurra. Il sedano verde messo nel colorante delle piante è diventato azzurro. Abbiamo messo un pezzo di carta tutto bianco nella tempera rossa , dopo un po’ è cominciato a diventare rosso. L’assorbimento è avvenuto molto lentamente DOPO AVER ROTTO, SBRICIOLATO, GRATTUGIATO, MESCOLATO, IMPASTATO, FILTRATO, ASSORBITO ABBIAMO SCOPERTO CHE… TUTTO CIO’ CHE STA FUORI DI ME E’ COMPOSTO DA PICCOLE PARTI CHE STANNO INSIEME IN MODO INTELLIGENTE!! IL MONDO DENTRO DI ME COME SONO FATTO FUORI E COME MI IMMAGINO DENTRO? Disegno la mia sagoma … FUORI DENTRO COSA SUCCEDE DENTRO DI ME? Non conoscendo bene cosa c’è nel mio corpo e come funziona, quando mangio e quando bevo…io penso e disegno così. MANGIO BEVO COSA ENTRA, DOVE VA, COSA ESCE DAL MIO CORPO? ENTRA: CIBO-ACQUA-ARIA-MICROBI-SUONI-LUCE-PAURE. DOVE VA? NELLA PANCIA- IN TUTTO IL CORPO- NEL SANGUE – IN TUTTE LE CELLULE. ESCE: URINA- LIQUIDI- SUDORE- ESCREMENTI ARIA CONSUMATA- BATTERI- LACRIMEIDEE- PENSIERI- RISATE- SENTIMENTI. ILLUSTRIAMO ATTRAVERSO IL DISEGNO APPARATO DIGERENTE ESPERIENZA CON UN POLLO ABBIAMO SIMULATO: •Cosa succede in bocca. •Nello stomaco. •Nell’intestino. COSTRUIAMO DUE SCHEMI DI SINTESI Inventiamo storie fantastiche GINO IL BOCCONCINO DI POLLO Un giorno un signore andò dal macellaio e comprò un pollo da portare a casa. Venne la sera, e la famiglia del signore tornò a casa, la mamma prese il pollo e lo cucinò alla diavola. Quando fu cotto, tutti si riunirono a tavola per mangiare il pollo. Ognuno ne prese un pezzo, la mamma prese la coscia e la mangiò. L’ultimo bocconcino si chiamava Gino, e anche lui venne ingoiato dalla mamma dopo essere stato masticato. Passò attraverso l’esofago e lo ringraziò: -Grazie per avermi portato fino allo stomaco. Ora Gino era giunto (sotto forma di poltiglia) nello stomaco dove fece amicizia con i succhi gastrici che furono molto bravi a digerirlo fino a farlo diventare chimo. Gino fece di nuovo i complimenti ai succhi gastrici: -Grazie, ora mi sento molto più leggero, bravi! Il chimo-Gino attraversò il piloro e disse allo stomaco: -Grazie per avermi digerito. E lo stomaco rispose: -Non c’è di che, è il mio mestiere, ma ora vai perché ho altre visite. La poltiglia Gino passò nell’intestino e vide una galleria lunga e buia, allora pensò: -Che paura, speriamo che questa galleria finisca presto! Mentre passava tremante nell’intestino, si sentì dividere in tante parti e alcune vennero assorbite dalle pareti della galleria (intestino) che gli disse: -Abbi coraggio! Sei quasi arrivato! Il chilo-Gino rispose:-Magari avessi questo coraggio, e poi non sono ancora a metà! Dopo venne portato nell’intestino crasso e la parte non assorbita del chilo fu espulsa facilmente. Anche questa avventura piacque molto a Gino. (Matteo, David e Chiara) Inventiamo storie fantastiche LA MISSIONE DEL WURSTEL Adesso vi recconterò il lungo ed appassionante viaggio di un wurstel di nome Gustavino. Un giorno un wurstel al supermercato stava con i suoi amici wurstel ad aspettare di essere comprato; uno dei wurstel , Luigi, disse: - Gustavino, scommettiamo i grassi che compreranno prima me? - e Gustavino gli rispose: -Ok, però speriamo che ci comprino prima della scadenza! Dall'altra parte del bancone Gustavino vide un signore che chiedeva dei wurstel, allora disse a Luigi: -Ho tanta paura di essere mangiato, comunque ricordati che sei il mio migliore amico, speriamo che ci rivedremo presto! Il signore scelse Gustavino perché scadeva un giorno dopo di Luigi e lo portò a casa per cucinarlo alla piastra e così fece, ci aggiunse anche un po' di ketchup e patatine fritte. Gustavino durante i suoi ultimi istanti da wurstel fece amicizia con il ketchup e con le patatine. Il signore aveva già preparato la tavola e dopo aver mangiato le patatine con il ketchup prese in mano Gustavino e... " pum " Gustavino si ritrovò in luogo buio ( la bocca), venne masticato e si ritrovò nell'esofago, si era trasformato in bolo, poi venne bagnato ed appiccicato dalla saliva che le ghiandole salivari avevano emanato. Gustavino si ritrovò sotto altri boli alimentari, cioè le patatine e il ketchup. Dopo un po' di divertimento nell'esofago, che sembrava lo scivolo del Luna - park, avvistò lo stomaco e ci cascò dentro. Lo stomaco era molto morbido e largo. Gustavino non si aspettava i succhi gastrici, vide un liquido che era stato emanato dallo stomaco e da bolo si trasformò chimo, che è una poltiglia ancora più fina del bolo. Gustavino venne spinto dentro il piloro, che ha la funzione di una porta automatica, che lo portò nell'intestino dove vengono mandati altri succhi, cioè la bile prodotta dal fegato, il succo pancreatico prodotto dal pancreas e il succo enterico prodotto dalle ghiandole intestinali, e con tutti questi succhi si trasformò in chilo. Dentro l'intestino tenue c'erano dei villi che assorbivano parte di Gustavino, cioè le sostanze nutritive e altre cose che fanno bene al corpo, invece l'altra parte venne trasportata dall' intestino crasso e venne espulsa dall'ano ( fuori dal corpo) e fuori si trasformò in escremento, poi scaricato dall'uomo finì nelle fogne e poi nel fiume. Quello che rimaneva di Gustavino era molto triste perché non poteva rivedere Luigi ma ad un tratto Luigi gli apparve davanti agli occhi e nuotando insieme si raccontarono le loro avventure. (Daniele-Fabio) APPARATO RESPIRATORIO ESPERIENZA MASSIMILIANO HA PORTATO A SCUOLA PARTE DEGLI ORGANI DI UN POLLO: IL CUORE, L’APPARATO DIGERENTE E QUELLO RESPIRATORIO. ABBIAMO TOCCATO I POLMONI E ABBIAMO VISTO CHE SONO: MOLLI, SPUGNOSI, PIENI DI FORI E SANGUE INSPIRAZIONE: l’aria entra nella trachea per portare l’ossigeno ai polmoni. INSPIRAZIONE: l’ossigeno viene immesso negli alveoli polmonari tramite i bronchioli. ESPIRAZIONE: l’ossigeno viene riversato nelle vene polmonari e l’anidride carbonica viene espulsa. ESPIRAZIONE: l’aria esce dalla trachea per portare l’anidride carbonica fuori dai polmoni. SEZIONE DI UN ALVEOLO COSTRUIAMO UNO SCHEMA APPARATO CIRCOLATORIO COME LO IMMAGINO ESPERIENZA N°1 Suddivisi in gruppi, abbiamo cercato di simulare la circolazione del sangue usando: 2 palloncini:uno rappresenta la parte del cuore che riceve il sangue dalle vene, l’altro la parte che spinge il sangue nelle arterie Altri 2 palloncini rappresentavano i polmoni. Alcune cannucce: una rappresenta le vene e l’altra le arterie. E l’acqua: che rappresenta il sangue. ESPERIENZA N°2 “ Il sangue viaggia intorno al corpo” Suddivisi in gruppi, abbiamo cercato di simulare il PERCORSO del SANGUE DAL CUORE ALLA CELLULA E VICEVERSA “ Il sangue è un liquido che circola in una fitta rete di tubi”. Il palloncino rosso: rappresenta il cuore. Il palloncino rosa: rappresenta la cellula. Alcune cannucce: rappresentano le vene e poi le arterie. L’acqua: rappresenta il sangue. COSA SCOPRO Il sangue arterioso è ricco di sostanze nutritive e di ossigeno. Il sangue venoso è pieno di sostanze non buone. Il cuore pompa il sangue nelle arterie e nelle vene. E ALLA FINE ABBIAMO… RAPPRESENTATO LA CIRCOLAZIONE NELLO SPETTACOLO DI FINE ANNO CHE ERA UN’EDIZIONE STRAORDINARIA DI “SUPER QUARK” COSTRUIAMO UNO SCHEMA APPARATO ESCRETORE ESPERIENZA CON I RENI DI CONIGLIO E DI ABBACCHIO 1 3 1) Rene di abbacchio. 2) Ureteri. 3) Reni di coniglio. 2 2 COSTRUIAMO UNO SCHEMA APPARATO RIPRODUTTORE Le attività volte ad una prima conoscenza di questo apparato si sono svolte con l’ausilio di due psicologi nell’ambito del Progetto di educazione sessuale “Le parole per dirlo”… LA NASCITA COSTRUIAMO UNO SCHEMA Inventiamo storie fantastiche L’AVVENTURA DI GIGI LO SPERMATOZOO Gigi era uno spermatozoo molto avventuroso, ora vi racconteremo la sua storia. Gigi si trovava nella sua caverna e stava schiacciando un pisolino. Ad un certo punto udì una campanella suonare, era l’allarme che avverte quando c’è bisogno degli spermatozoi. Gigi era molto spaventato, ma anche molto emozionato. All’inizio fu travolto dagli altri spermatozoi, ma alla fine trovò un cartello a freccia che indicava la strada per arrivare all’ovulo. Povero Gigi, la strada per arrivare all’ovulo era davvero trafficata e faticosa! Gigi, che prima di fare questo lungo viaggio aveva schiacciato un pisolino, ora era molto riposato e aveva tutte le energie per superare tutti gli spermatozoi ed arrivare alla meta. Ormai senza forze, cominciò a bucare la corazza che protegge l’ovulo e, come per miracolo, riuscì ad entrare. “Ma che roba è questa? Fratelli dove siete? Che mi sta succedendo?” Gigi si faceva tantissime domande. Un giorno gli fecero visita due DNA che gli dissero:”Tu sarai biondo, con i capelli ricci, gli occhi azzurri, sarai magro e abbastanza alto.” Dopo alcuni giorni Gigi vide che gli era cresciuta la spina dorsale. Passarono nove settimane e si verificarono nuovi rumori all’interno dell’amnio, era il cordone ombelicale che trasportava le sostanze nutritive a Gigi “ Gnam..gnam..” A tre mesi si accorse di essere cresciuto. Era molto orgoglioso delle sue manine, dei suoi teneri piedini e soprattutto della sua testa. A sei mesi Gigi era un bambino molto vivace e ormai quasi completamente formato; non riusciva più a distendersi perché era cresciuto di molto. A nove mesi, finalmente, arrivò l’ora del parto. La mamma iniziò ad agitarsi e a gridare “Portatemi all’ospedale!” All’ospedale la mamma fu molto brava a seguire le indicazioni del dottore. Intanto Gigi, più spaventato che mai, doveva fare molta attenzione. Un paio d ore dopo il parto si concluse. Andò tutto bene, ma Gigi era molto infreddolito e piangeva, anche perché quella era la prima volta che metteva in funzione i polmoni. Adesso Gigi si chiama Tommaso. Tutto è bene quel che finisce bene! (Silvia, Ibj e Vanessa). LA MISSIONE DI JACK LO SPERMATOZOO Mi alzai e dopo un po’ venni travolto da una valanga di spermatozoi. Si dirigevano tutti sull’autostrada del seme per arrivare nella vagina. “È vero, devo andare anch’io!” Così mi incamminai per entrare nella vagina. Quando entrai vidi che era tutto buio, ma non ebbi paura perché volevo raggiungere l’ovulo. La vagina era piena di spermatozoi che cercavano di entrare nell’ovulo. “L’ho trovato!” pensai. Mentre correvo a razzo verso l’ovulo, fui fermato da un vigile che mi disse: “Per entrare bisogna aspettare un giorno, intanto può passare il tempo o all’hotel o in giro per la vagina.“Grazie!” risposi deluso. Si fece notte, ma non riuscii a dormire. All’alba ero già fuori dell’hotel. Mi attaccai all’ovulo insieme con gli altri spermatozoi che aumentavano man mano che il tempo passava. “È più difficile di quanto pensassi!” A un certo punto caddi nell’ovulo: era tutto bianco, sembrava che avesse nevicato! “Sono riuscito a entrare!!! Tra un po’ di tempo nascerà un bambino!” ( Gabriele, Ciro e Giacomo ) DNA ♂ vs ♀ Entrato nella vagina, lo spermatozoo Giovannin detto “Senza paura” cominciava a cercare un ovulo libero da fecondare. “Trallallà, trallallà,..uffa! Arrivo sempre in ritardo, di questo passo non troverò nessun ovulo da fecondare…….ah! Eccolo! Corri, corri, corri, corri, corri,…..e vai! L’ho trovato, via dentro!” Appena seppero la notizia, cioè che Giovannin aveva fecondato un ovulo e così creato uno zigote, sia il DNA ♂ sia quello ♀ vollero che il nascituro prendesse solo le proprie caratteristiche. “Deve prendere i miei capelli biondi, i miei occhi azzurri e la mia magrezza” disse il DNA ♀. “Sciocchezze, prenderà i miei occhi marroni, i miei capelli castani ed il mio fisico da campione!” rispose il DNA ♂. Così andò avanti finchè non decisero che il bambino avrebbe preso un po’ e un po’. Il DNA♀ disse:” Ok! Prenderà i miei occhi azzurri, la mia magrezza e un po’ dei tuoi muscoli.” “Va bene, ma sarà maschio e con i capelli castani…..ah!Non dovrà essere troppo alto sennò lo prenderanno in giro” disse il DNA ♂. “Allora, affare fatto!”conclusero insieme. Così quando il bimbo nacque lo chiamarono Francesco e divenne il bambino più bello del mondo. (Manuele) E ALLA FINE CI SIAMO ISPIRATI AI NOSTRI RACCONTI … PER REALIZZARE UNA SECONDA COREOGRAFIA PER LO SPETTACOLO DI FINE ANNO APPARATO LOCOMOTORE ESPERIENZA CON LE ZAMPE DI GALLINA ESPERIENZA CON LA COSCIA DI POLLO ESPERIENZA CON LE ALI DI POLLO SISTEMA NERVOSO ESPERIENZA CON IL CERVELLO DI ABBACCHIO Abbiamo osservato e toccato esternamente il cervello dell’abbacchio questo era: -MOLLE E LISCIO. -AVEVA TANTE PIEGATURE ed era CONTORTO. -SI DIVIDEVA IN DUE PARTI,UNA DESTRA E UNA SINISTRA. Dopo abbiamo tagliato la parte superiore e abbiamo visto che: -aveva all’interno una striscia bianca che era la continuazione del midollo. IL CERVELLO COSTRUIAMO UNO SCHEMA “IL CERVELLO COMANDA TUTTI I NOSTRI MOVIMENTI” DOPO AVER OSSERVATO ABBIAMO SCOPERTO CHE… Tutto ciò che è dentro di me è come: un gioco di squadra dove ogni organo ha un ruolo preciso per farmi vivere bene. Tutto ciò che è dentro di me è come: Una fabbrica composta da tanti operai che lavorano insieme e producono la vita. Per tornare all’ HOME page clicca qui