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Facciamo il punto sulle neoplasie del pancreas.
Quando si parla di neoplasie pancreatiche ci si accorge che sopravvivono conoscenze superate e spesso confuse. In effetti la letteratura fino a non molti anni fa
era povera di articoli e le linee guida come gli algoritmi decisionali diagnostici imprecisi e spesso contradditori.
I recenti dati epidemiologici che mostrano un notevole incremento dell’incidenza delle neoplasie pancreatiche hanno riportato l’interesse dei clinici e dei
ricercatori sull’argomento.
Questo articolo, che è il primo sul tema delle neoplasie pancreatiche, si prefigge lo scopo di contribuire a chiarire la storia naturale della malattia, aspetto che
fino a poco tempo fa rimaneva oscuro e la cui mancanza di conoscenza obbligava ad una triste rassegnazione sia il clinico sia il medico curante sia la persona
assistita affetta da neoplasia.
Come è noto l’avvento di nuovi farmaci chemioterapici e delle tecniche chirurgiche ha spostato la curva di sopravvivenza solo di pochi mesi. Il dato più
contraddittorio nasce dall’osservazione che se impieghiamo in vitro il chemioterapico contro le cellule neoplastiche del pancreas l’efficacia è sbalorditiva. In
vivo il farmaco non funziona o funziona poco. E’ spontaneo allora chiedersi quali siano i fattori che impediscono l’azione del farmaco.
Per dare una risposta a questa domanda dobbiamo partire da lontano, dall’origine della neoplasia pancreatica, e dall’origine della cellula pancreatica. In questo
primo articolo parleremo soprattutto di questo aspetto. Noi tutti sappiamo come a volte conoscere la sequenza aminoacidica di una proteina non significa
affatto sapere come funziona e soprattutto perché funziona. Un esempio è rappresentato dal folding delle proteine [avvolgimento]. Sappiamo che il folding
delle proteine e il suo studio sta diventando una branca specialistica della biologia e sta attualmente assumendo un significato sempre più rilevante nella
tecnologia farmaceutica applicata e delle nano tecnologie. Ma lasciando questa digressione e tornando al pancreas e all’origine della cellula neoplastica non è
possibile non accennare all’embriologia. Numerose sono infatti le pubblicazioni a questo riguardo e particolarmente attenti sono gli autori giapponesi che
hanno rivisto tutta l’embriogenesi perché ci sono cellule all’interno del tessuto pancreatico che hanno un ruolo ancora tutto da capire: le cellule stellate; queste
cellule oltre a comporre lo stroma pancreatico hanno molti altri ruoli, che nel corso della malattia neoplastica diventano interscambiabili. Soprattutto quando
entrano in gioco le pancreatiti. La comprensione cellulare delle trasformazioni, modificazioni che subisce la “popolazione” ci rende ragione anche del razionale
riguardo al comportamento da tenere nei confronti delle formazioni cistiche e degli IPMT [Indraduttal Pancreatic Mucinous Tumor].
Torniamo all’embriologia. Il pancreas deriva da due abbozzi del duodeno dorsale e ventrale; di questi quello dorsale subisce una rotazione e si pone al di sotto
di quello ventrale, fondendosi con esso. Già quando abbiamo un’alterazione di questo processo si verificano poi nell’età adulta una serie di fenomeni
patologici. Ma questa è un’altra storia. Torniamo alla cellula pancreatica progenitrice che a sua volta deriva dalla cellula intestinale progenitrice. Da questa
cellula derivano tre linee cellulari, una programmata per dare origine alle cellule Acinari, una programmata per dare origine alle cellule del dotto, e la terza per
la linea endocrina. Cominciando da quest’ultima prendono origine le cellule PP (produzione di Glucagone), le cellule che producono somatostatina e le cellule
che producono insulina. Da queste cellule origineranno i tumori neuroendocrini.
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Le cellule Acinari, quelle che daranno luogo al carcinoma duttale, il più comune, sono quelle che esprimeranno le proteine mutate che vanno sotto il nome di K
RAS, p16, p53, SMA D4.
Da queste cellule inoltre deriveranno altre alterazioni, come le neoplasie maligne o rimanere in uno stato di alterazione quiescente senza degenerare: ad
esempio gli Intraduttali Papillary Mucinos Tumor o Tumori Mucinosi.
Dalle cellule Acinari invece possono derivare neoplasie pseudopapillari che producono B Catenine e tutti gli Adenomi sierosi. A questo punto si propone uno
schema grafico riassuntivo che è bene tenere presente per capire nelle prossime puntate il significato degli indirizzi terapeutici, delle determinazioni
immunoistochimiche e quindi del significato prognostico che possono avere alcune neoplasie. Il criterio di malignità si sposta infatti in relazione a molti fattori,
come l’indice mitotico e l’espressione proteine.
ORIGIN OF PANCREATIC NEOPLASMS
B Catenine
ACINAR
CELL
ACINAR CELL
CARCINOMA
PROGRAMMED
FOR CELL
ACINAR LINEAGE
VHL
SEROUS
ADENOMA
Duct/ductal cell
DUCTAL
CELL
INTESTINAL
PROGENITOR
CELL
PANCREAS
PROGENITOR
CELL
NEURO
ENDOCRINE
CARCINOMA
TP53
PROGRAMMED
FOR DUCT C ELL
LINEAGE
PROGRAMMED
FOR
ENDOCRINE
CELL LINEAGE
SOLID
PSEUDOPAPILLARY
NEOPLASM
IPMN
Duct/
Ductal cell
Carcinoma
MCN
KRAS, p16, p53,
SMA D4
PP cell Gluca gon cell
Soma tos tatin cell
Insulin cell
NEUROENDOCRINE
TUMOR
MEN I
DAXX
ATRX
VHL
TSCZ
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KLOPPEL, ESPOSITO [TECHNICAL UNIVERSITY MUNICH GERMANY]
In press
Eugenio Mora ndi
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