Costa d`Avorio Costa d`Avorio

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Costa
d’Avorio
Nome ufficiale:: Repubblica di Costa
d’Avorio
Lingua ufficiale: francese, numerosi
dialetti
Capitale: YAMOUSSOUKRO (300.000
abitanti)
Superficie: 322.460 km²
Popolazione: 17.900.000 ab.
Valuta: Franco CFA
Fuso orario: -1 ora
(arancio, bianco e verde)
DATI GENERALI
La Repubblica di Costa d'Avorio (conosciuta dal 1985 come République de Côte d'Ivoire) è uno Stato
dell'Africa occidentale -Africa
Africa subsahariana,
subsahariana, localizzata nella parte occidentale del continente a 8°00
N e 5°00 W. Il paese ha la forma di un grande quadrilatero, la frontiere sud è costituita dal Golfo di
Guinea nell’Oceano Atlantico, di cui la Costa d’Avorio possiede 515 km di linea di costa. Confina
Con
con
cinque altre nazioni africane sui restanti tre lati per un totale di 3.110 km: la Liberia a posta a sudsud
ovest con cui spartisce 716 km di confine, la Guinea è a nord-ovest
nord ovest (per 610 km), il Mali a nord-nordnord
ovest (532 km), il Burkina Faso a nord-no
nord-est,
est, e il Ghana a est (668 km). La superficie totale della
Costa d'Avorio è di 322.460 km², di cui 318.000 km² è terra emerse e 4.460 km² di superfici d’acqua.
Approssimativamente le dimensioni sono paragonabili a quelle dell’Italia e della Slovenia messe
mes assieme.
Ambiente: La Costa d'Avorio può essere generalmente descritta come un grande altopiano che si eleva
gradualmente dal livello del mare, nel sud del paese, fino a raggiungere quasi 500 m d’altezza nelle
regioni settentrionali. Le risorse naturali l’hanno resa una nazione prospera comparata
mparata alle economia
africane. La regione sud-est
est è caratterizzata da lagune costiere, che dal confine con il Ghana per 300
km caratterizzano le coste orientali del paese. La regione meridionale, in particolar modo il sud-ovest, è
coperto da una densa foresta tropicale umida. Il centro del paese si snoda da est a ovest come una zona
di transizione tra le foreste costiere e la savana dell'interno. Il Nord è un territorio prevalentemente
pianeggiante caratterizzato da pianure
nure ondulate, con basse montagne a nord-ovest.
nord ovest. La massima
elevazione raggiunta in Costa d’Avorio è il Monte Nimba a 1.752 m sul livello del mare, localizzato ad
ovest lungo il confine con Guinea e Liberia. I principali fiumi sono il Bandama che è il più lungo
l
del paese,
il fiume Cavally che costituisce parte della frontiera con la Liberia, il fiume Sassandra che sfocia
nell’oceano prossimo alla città omonima. Ad est si trova il fiume Komoé che attraversa il paese da Nord
a Sud. Un breve tratto del confine con il Ghana è delimitato infine dal corso del Volta Nero. Il Lago
Kossou è il più vasto lago della Costa d'Avorio e si trova nelle regioni centrali.
Flora e Fauna: Nella parte nord orientale, alla frontiera con il Burkina Faso, il Parco Nazionale della
Comoé
moé (1,15 milioni di ettari) è uno dei più grandi parchi
p
dell'Africa occidentale. La fauna indigena
comprende bufali, scimpanzé e altri primati, antilopi e gazzelle di vario genere, fra cui alcune delle
specie tipiche della foresta tropicale africana come il bongo e i vari cefalofi "duikers" fra cui il raro
cephalophus zebra, elefanti, bufali, antilopi, ippopotami, leoni, pantere, facoceri, e diverse specie di
rettili fra cui serpenti anche velenosi.
Clima: Il clima della Costa d'Avorio è generalmente caldo
caldo e umido. Varia dal clima equatoriale nelle
coste del sud, a tropicali nel centro del paese, per essere semiarido nell'estremo nord. Ci sono tre
stagioni: caldo-secco (da novembre a marzo), afoso e secco (da marzo a maggio), e caldo-umido (da
giugno a ottobre). La temperature media si attesta tra i 25 e i 30 °C con variazioni dai 10 ai 40 °C.
Etnie e Religioni: La popolazione odierna della Costa d'Avorio appartiene a circa 60 gruppi etnici,
raggruppabili in cinque grandi ceppi accomunati da caratteristiche socio-culturali o etno-linguistiche:
Akan, Voltaici o Gur, Kru, Mandé del Nord e Mandé del Sud. Gli Akan sono il gruppo etnico maggiore
(42,1% della popolazione) e si trovano prevalentemente nelle regioni orientali e centrali dello stato. I
gruppi principali, per quanto riguarda le regioni settentrionali, sono i Mandé del Nord (16,5% della
popolazione) ed i Voltaici (17,6%). Anche se questi gruppi etnici sono originari del Nord, molte persone
che vi appartengono vivono oggi nelle regioni meridionali della nazione; ad esempio, circa il 23% dei
Mandé del Nord vive ad Abidjan. Nelle regioni occidentali la popolazione si divide tra i gruppi etnici dei
Kru (12,7%) e dei Mandé del Sud (10%). Dagli anni quaranta, agli autoctoni del paese si aggiunsero i
lavoratori provenienti dal Burkina Faso, che si installarono nelle piantagioni di caffè e di cacao. Anche
dopo l'abolizione del lavoro forzato la Costa d'Avorio continuò ad attrarre ondate di migranti dai paesi
limitrofi. Félix Houphouët-Boigny favorì questo flusso introducendo la legge di libera proprietà della
terra, con lo slogan "the land belongs to those that develop it". Oggi gli stranieri ammontano a circa il
25% della popolazione ivoriana e appartengono principalmente al gruppo etnico dei Voltaici e dei Mandé
del Nord. Di questi, circa il 50% è nato nel paese. Inoltre nel paese riscontriamo la presenza di cittadini
di origine francese, inglese, spagnola, statunitense e canadese.
La religione predominante è il Cristianesimo (45.4%, in maggioranza cattolici), segue l'Islam (38,6%);
mentre l'11% pratica i culti animisti indigeni. Una parte della popolazione (5%) non si considera seguace
di alcuna religione.
Lingua: La lingua ufficiale di Costa d'Avorio è il francese, creole (nouchi) è la seconda.
CULTURA:
L'arte della Costa d'Avorio è fra le migliori dell'Africa occidentale ed è diversa per ogni etnia. Tre
gruppi si distinguono dagli altri - i Baoulé, i Dan (o Yacouba) e i Senoufo - conosciuti per i loro lavori di
legno intagliato. La più comune maschera dan è una faccia umana, in stile geometrico ma con fattezze
realistiche. Un'altra diffusa rappresentazione dan è un grande cucchiaio per servire il riso; tali cucchiai
solitamente hanno due gambe di forma umana che sostengono il resto della scultura. Tradizionalmente
utilizzate nelle cerimonie commemorative, le maschere facciali dei Baoulé sono molto realistiche e
intendono ritrarre individui particolari che possono essere riconosciuti da segni sul viso o dalle
acconciature. Le maschere dei Senoufo sono decisamente stilizzate: la più nota è la maschera-elmetto
dello 'sputa fuoco', che è una combinazione fra un'antilope, un facocero e una iena. Nonostante il paese
possegga due delle più grandi cattedrali cattoliche del mondo, solamente il 12% della popolazione è
cristiana e la maggior parte è protestante. Circa un quarto della popolazione è musulmana, e gran parte
di questa vive nel nord. La maggioranza però è ancora legata alle religioni tradizionali che conservano i
culti ancestrali. Essi credono che i morti vengano trasformati in spiriti e che questi rimangano in
costante contatto con i viventi; attraverso vari riti, i vivi chiedono la loro benedizione e protezione. La
magia è una pratica molto comune, ed è credenza che la magia buona scacci gli spiriti maligni. Gli
stregoni e i sacerdoti juju preparano e distribuiscono amuleti (per esempio i grisgris, collane che
tengono lontani mali specifici), predicono il futuro e danno consigli su come evitare i pericoli. I Senoufo
in particolare si tengono ben stretti alle loro credenze tradizionali. I bambini vengono istruiti per
diversi anni sulla storia e sulle usanze dei Senoufo, alle quali vengono poi segretamente iniziati.
Gastronomia: La gastronomia della Costa d’Avorio è ricca di ricette e di ingredienti semplici e
accompagnate da salse dai sapori più disparati.
Il cibo viene spesso suddiviso in piccole porzioni prima di essere cotto lentamente, e come in numerosi
altri paesi africani per mangiare non vengono usate le posate ma le mani.
Igname (grosso tubero) e plantano (simile alla banana) fritti o a purea; riso e attiéké (preparazione a
base di manioca) sono gli alimenti base. L’olio di arachidi è usato al posto del burro, e popolare è il mafe,
a base di carne in salsa di arachidi.
L'attiéké è un popolare piatto di contorno della Costa d'Avorio: a prima vista potrebbe sembrare
couscous, ma si tratta di manioca grattugiata. Potete consumarlo in un maquis, tipico ed economico
ristorante all'aria aperta, con sedie e tavoli sulla sabbia, che come piccole macchie colorano le strade
delle città, Vanto culinario della Costa d'Avorio, il maquis normalmente offre pollo alla brace e pesce
ricoperto di cipolle e pomodori, servito con l'attiéké o con il kedjenou, un piatto di pollo e verdure in
salsa dolce. Uno dei cibi più saporiti che si trovano direttamente per le strade è l'aloco, banana matura
in olio di palma, insaporita con cipolla al vapore e chili, che può essere gustata da sola o accompagnata
da pesce alla griglia. Da non perdere il vino locale: il bangui che si ricava dalla palma.
Manifestazioni: Le principali festività che compongono la scena culturale e tradizionali della Costa
d’Avorio riguardano le date religiose e gli appuntamenti legati al calendario liturgico islamico, cristiano
ed animista, con feste, preghiere collettive ed incontri che vedono le rispettive comunità impegnate in
tradizionali danze e musiche.
Il 7 agosto si festeggia il giorno dell’indipendenza mentre si segnalano kermesse ed appuntamenti
importanti a livello regionale e locale come ad esempio il festival delle maschere nella regione di Man
verso novembre e la settimana carnascialesca a Bouaké nel periodo di marzo.
STORIA:
La Costa d'Avorio, ex colonia francese, ha ottenuto l'indipendenza nel 1960.Tra il 1900 e il 1911, la
popolazione ivoriana fu vittima di genocidio, riducendosi da 1,5 milioni a 160.000, a causa della schiavitù
imposta dal colonialismo francese. Il suo presidente fondatore è stato Félix Houphouët-Boigny, in
carica fino al 1993. I suoi successori sono stati nell'ordine:
•
•
•
Henri Konan Bédié
Robert Guéï
Laurent Gbagbo.
Fra il 2002 e il 2004 in Costa d'Avorio c'è stata una guerra civile in seguito ad una rivolta nel nord
guidata da Guillaume Soro, che accusava il presidente Gbagbo di essere un dittatore. Nel novembre
2004, 2 milioni di abitanti sui 3 milioni che contano la città di Abidjan, organizzò una caccia ai bianchi.
Molti europei lasciarono il paese. Sono stati inviati 10.000 caschi blu dell'ONUCI (Forza pacifica
dell'ONU per la Costa d'Avorio), tra i quali 4.600 francesi. Il 4 marzo 2007 è stata firmata la pace tra
i due nemici. L'accordo è stato raggiunto intorno ai due punti chiave del disarmo e dell'identificazione.
Per il primo, la forza d'interposizione ONUCI dovrebbe essere sostituita da un'altra internazionale. Il
secondo riguarda il riconoscimento della cittadinanza di milioni di Ivoriani che sono considerati ribelli
espulsi e non hanno neppure i documenti. L'accordo tra i due contendenti prevede l'assunzione del ruolo
di capo del governo per Soro. Restano tuttora insoluti i dubbi sulla possibilità di tenere presto le
elezioni presidenziali previste nel 2005 e già rinviate sei volte. Nel febbraio 2010 il presidente ha
sciolto il governo e la commissione elettorale annullando le elezioni di marzo 2010, provocando disordini
e manifestazioni in tutto il paese.
IL VIAGGIO:
Quando andare: Il trattato di pace firmato nel marzo 2007 a Ouagadougou (Burkina Faso) tra il
Governo e le "Forze Nuove" ha portato ad una relativa normalizzazione della situazione interna del
Paese anche se, in generale, il clima politico rimane incerto. Permane il rischio di improvvisi disordini e
di un deterioramento della situazione dell’ordine pubblico e della sicurezza.
Ai connazionali che per motivi di effettiva necessità ritengano di doversi recare in Costa d’Avorio, si
raccomanda vivamente di contattare prima della partenza ed immediatamente all’arrivo l’Ambasciata
d’Italia ad Abidjan, attenendosi scrupolosamente durante la permanenza ai suggerimenti forniti. Si
consiglia inoltre di adottare misure di prudenza e di evitare luoghi di assembramento o manifestazioni.
Le Autorità governative hanno disposto il divieto di entrata e di uscita dai centri urbani del sud nelle
ore notturne tra le 22.00 e le 06.00. Si consiglia infine di registrare i dati relativi al viaggio che si
intende effettuare sul sito: www.dovesiamonelmondo.it
Rischi sanitari: Le strutture sanitarie private ad Abidjan sono di buon livello anche se molto costose
e richiedono il pagamento anticipato delle cure.
Le strutture pubbliche sono molto carenti e scarsamente affidabili.
Ad Abidjan, ma anche nel resto del Paese, esistono numerose farmacie provviste soprattutto di
medicinali francesi. Potrebbe tuttavia essere utile munirsi, prima della partenza, di medicinali
essenziali. È assolutamente necessario, prima di intraprendere il viaggio, stipulare un'assicurazione
sanitaria che preveda, oltre la copertura delle spese mediche, anche il rimpatrio aereo sanitario
d'emergenza o il trasferimento in altro Paese. Le malattie diffuse a livello endemico sono diverse: la
malaria è estesa su tutto il territorio e in alcuni casi è particolarmente grave e resistente al cloro
chinino. La profilassi è consigliata ma non è
efficace nella totalità dei casi. Si consiglia pertanto, prima del viaggio, di consultare un medico esperto
in medicina tropicale e di munirsi di medicine per combattere la malaria nel caso di infezioni. Sono
raccomandate, previo parere medico, le vaccinazioni contro la meningite, il colera, il tifo, il tetano, la
tubercolosi, l'epatite A e B, oltre alla profilassi antimalarica. Sono numerose le malattie endemiche,
soprattutto nelle zone rurali (colera, tifo, tubercolosi ecc.). Diffusissimo l'AIDS, specie tra la
popolazione giovanile e negli ambienti urbani.
Le Autorità sanitarie locali hanno confermato in passato casi di febbre gialla in pazienti ricoverati in
Abidjan ed altri casi sospetti.
Si consiglia di:
- disinfettarsi con mercurio cromo o altro disinfettante in caso di ferite e, qualora non si fosse
vaccinati contro il tetano, di utilizzare il siero antitetanico;
- fare uso di prodotti repellenti ed indossare abiti che coprano la maggior parte del corpo soprattutto
durante le ore serali e notturne all'aperto;
- consumare carni cotte, verdure e frutta disinfettate e ben lavate;
- bere acqua e bibite imbottigliate, senza aggiungere ghiaccio;
- adottare le misure igienico-sanitarie ed alimentari del caso data la presenza di tifo e colera a livello
endemico;
- evitare bagni in acqua dolce e/o stagnante;
- evitare di camminare a piedi nudi anche sulla spiaggia;
- evitare il contatto con i volatili e di recarsi nei mercati e negli allevamenti a causa della presenza di
casi di influenza aviaria.
In ragione del rischio di intossicazioni legate alla presenza di residui tossici di origine petrolifera in
alcune zone della città di Abidjan, si consiglia di evitare il consumo di frutta e verdura di dubbia
provenienza e di preferire prodotti importati facilmente reperibili nei normali canali di distribuzione.
Si sconsiglia in ogni caso la balneazione nelle acque lagunari.
Suggerimenti:
Documenti: Il passaporto è necessario, con validità residua di almeno sei mesi al momento dell'arrivo
nel Paese. Per le eventuali modifiche relative a tale norma, si consiglia di informarsi preventivamente
presso l’Ambasciata o il Consolato del Paese presente in Italia o presso il proprio Agente di viaggio. Si
fa presente che la normativa sui viaggi all’estero dei minori varia anche in funzione delle disposizioni
nazionali dei singoli Paesi. La recente normativa italiana (novembre 2009) prevede l’obbligatorietà del
passaporto individuale anche per i minori, la cui validità temporale è differenziata in base all’età (ferma
restando la validità dei passaporti in cui i minori risultino già iscritti). Si consiglia pertanto di assumere
informazioni aggiornate presso la propria Questura, nonché presso le Ambasciate o i Consolati del
Paese accreditati in Italia e/o il proprio agente di viaggio. E’ necessario il Visto d’ingresso, da
richiedere presso gli uffici diplomatico/consolari della Costa d'Avorio presenti in Italia. Il visto
d'ingresso non può essere ottenuto in aeroporto.
Formalità valutarie e doganali: l'Euro e il dollaro USA non sono accettati ma sono facilmente
convertibili. Solo ad Abidjan è possibile fare uso di carte di credito o di traveller cheques, ma a causa
di frequenti frodi, se ne sconsiglia l'uso.
Trasporti:
La costa d'Avorio è un vivace scalo aeroportuale, che consente di raggiungere un gran numero di capitali
dell'Africa Occidentale. Le compagnie aeree che collegano Abidjan e Paris sono numerose, ma soltanto
Air France e Air Ivoire volano non-stop e i prezzi sono abbastanza convenienti. Esistono anche voli nonstop da Brussels. Attualmente tutte le frontiere sono aperte, anche se è bene sottolineare che la
situazione è sempre incandescente e che l'unica frontiera considerata tranquilla e sicura è quella al
confine col Ghana.
Avvertenze:
Si consiglia di:
- evitare spostamenti notturni, soprattutto nei quartieri popolari;
- non girare con oggetti di valore; le rapine avvengono ovunque, quartieri centrali e residenziali inclusi.
In caso di rapina si consiglia di cercare di non opporre resistenza.
Infine, in caso di fermo da parte dell’esercito e o della polizia locale ai posti di blocco si invita a non
perdere la calma.
Luoghi da visitare:
Abidjan
Immensa, affascinante e controllata dalla criminalità, Abidjan fu una città di poca importanza fino a
quando, nel 1951, i francesi ultimarono il Canale di Vridi, che collega la laguna di Abidjan con l'oceano.
Questo diede istantaneamente alla città un porto eccellente e da quel momento la popolazione crebbe
vertiginosamente fino a raggiungere quasi i tre milioni di abitanti, sparsi in quattro penisole attorno alla
laguna. Nota come la 'Parigi dell'Africa occidentale', Abidjan ospita un gran numero di francesi ma
attira anche parecchi africani dai paesi circostanti, e si presenta come la città più cosmopolita della
regione. Molti viaggiatori ne visitano solamente la parte ricca, in particolare Le Plateau, la centrale e
lussuosa area commerciale, e Cocody, l'esclusiva zona residenziale dove si trova il maestoso Hôtel
Ivoire. I quartieri in cui vive la gente comune, come per esempio Treichville, Marcory e Adjamé, sono
comunque molto interessanti. Collegata a Le Plateau da due grandi ponti, Treichville è il posto in cui
potete trovare i quattro mercati più grandi della città e i principali locali notturni. L'Hôtel Ivoire, il più
famoso di tutta l'Africa occidentale, è l'attrattiva principale della città. Esso offre ogni lusso, la
piscina, la pista di pattinaggio sul ghiaccio, il bowling, il cinema, il casinò e infine un negozio di opere
d'arte al pian terreno. Merita una visita la moderna Cattedrale di San Paolo, superata per grandiosità
solamente dalla cattedrale di Yamoussoukro; dalla sua torre si gode il miglior panorama della città.
Grandioso progetto di un architetto italiano, venne consacrata dal Papa nel 1985. Al limite nordoccidentale della città si trova il Parc du Banco, una riserva di foresta pluviale e un luogo fresco e
piacevole per una passeggiata. Diverse centinaia di metri oltre la polverosa strada di accesso, si trova la
più grande lavanderia all'aperto di tutta l'Africa, un indimenticabile spettacolo, con centinaia di fanicos
(lavandai) stipati al centro di un corso d'acqua a lavare i vestiti. Ogni giorno vi si radunano per
strofinare energicamente gli indumenti su enormi pietre tenute ferme da un vecchio autocarro, per poi
sparpagliarli sulle rocce e sull'erba per circa mezzo chilometro, badando a non confonderli l'uno con
l'altro. Non dimentichiamo che fin dagli ultimi anni '80 Abidjan si è procurata, a causa della criminalità,
una delle peggiori reputazioni dell'Africa occidentale, e che nessuna parte della città è ritenuta
abbastanza sicura da potervi passeggiare da soli dopo il tramonto.
Yamoussoukro
Yamoussoukro è stata designata capitale ufficiale nel 1990, ma in realtà non lo è che di nome. A partire
dagli anni '60, il presidente Houphouët-Boigny iniziò a investire senza ritegno nella sua città natale. Il
risultato è un inutile e bizzarro esempio di cosa non si deve fare con una grande quantità di soldi. Vi
sono strade deserte a otto corsie affiancate da più di 10.000 lampioni, e viali che terminano nella
giungla. Non è stata lasciata neanche una casa tradizionale; Houphouët-Boigny le ha sostituite con
palazzi in cemento. D'altra parte, non esiste una città simile in tutta l'Africa, e il centro di notte è
decisamente più vivace di quanto la sua grandiosa e impersonale apparenza non farebbe pensare.
L'edificio che colpisce di più è la Basilique de Notre Dame de la Paix, che ricalca in scala gigantesca la
Basilica di San Pietro a Roma. Costruita in soli tre anni, è la più alta chiesa di tutta la cristianità - cosa
probabilmente priva di senso in un paese con pochi cattolici. Dimensioni e forma a parte, quello che più
rimane impresso sono le trentasei immense finestre di vetri piombati, tutte prodotte artigianalmente in
Francia. Niente male, in fin dei conti, se si considera che il costo è stato di US$400 milioni, una somma
equivalente alla metà del disavanzo di bilancio della nazione! Yamoussoukro si trova circa 200 km a
nord-ovest di Abidjan. I collegamenti in tutte le direzioni sono comodi per via della sua collocazione
centrale. Gli autobus sono probabilmente il mezzo di trasporto migliore, più rapido e più economico per
raggiungerla e visitarla.
Parc National de Taï
Il Parco Nazionale de Taï è una delle ultime aree di foresta pluviale incontaminata dell'Africa
occidentale. Si possono ammirare alberi di oltre 50 m di altezza, con tronchi massicci e immense radici
a sostenerli. Passeggiare all'interno della foresta primaria è un'esperienza unica: gli alberi torreggianti,
le liane sospese, i rapidi corsi d'acqua e la fauna selvatica si combinano, creando un ambiente
incantevole. I ricercatori hanno dedicato decenni per lo studio degli scimpanzé del parco, scoprendo i
loro fantasiosi sistemi di caccia. Il parco si trova in una zona decisamente umida e piovosa; per questo
motivo, il periodo migliore per visitarlo è quello più asciutto, che va da dicembre a febbraio. È
necessario e assolutamente indispensabile farsi rilasciare ad Abidjan un permesso del Ministère des
Eaux et Forêts. Non è facile arrivare al parco. Il sistema migliore consiste nel prendere un autobus,
quindi un taxi e un minibus da Man (450 km a nord-ovest di Abidjan) o da San Pédro (280 km a ovest di
Abidjan) in direzione Guiglo per raggiungere la città di Taï, e quindi cercare un passaggio per
percorrere gli ultimi 30 km che separano dalla stazione di ricerca del parco.
Man
La regione di Man, nella parte centrale della Costa d'Avorio, è un'ampia distesa di lussureggianti colline,
famosa per l'ottimo mercato (nella città di Man), per le maschere caratteristiche dei villaggi e per i
danzatori yacouba che si esibiscono sui trampoli nel corso delle annuali Fêtes des Masques (Feste delle
Maschere). Ogni villaggio della regione possiede vari tipi di maschere, che vengono utilizzate nelle
danze rituali. La città di Man non offre nulla di speciale a parte il suo mercato giornaliero, ma
costituisce una buona base per esplorare la regione, e raggiungere in particolare La Cascade, una
cascata che si butta in una foresta di bambù, 5 km a ovest della città. La base del Monte Tonkoui, la
seconda vetta della Costa d'Avorio, si trova 15 km a nord de La Cascade. Dalla sua cima si possono
vedere la Liberia e la Guinea. Molto apprezzata dagli appassionati di escursioni è poi la scoscesa
montagna La Dent de Man (Dente d'uomo) - l'angelo custode della regione. Altra principale attrattiva
della zona sono i villaggi: un interessante anello stradale di 275 km, a nord di Man, porta a Biankouma,
Gouéssésso, Sipitou e Danané. Man si trova circa 450 km a nord-ovest di Abidjan. La Air Ivoire ha voli
da Abidjan a Man due volte la settimana. Alcune compagnie di autobus e di taxi partono per questo
lungo viaggio varie volte al giorno.
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