4 Congresso Internazionale
di Medicina Biointegrata
«sviluppo delle attitudini verso la realizzazione di sé»
"Sensibilità, attitudini e competenze nella vita prenatale "
C. Marolla
M.Tajani
ginecologo UMBERTO I CORATO
psichiatra
NIGUARDA MILANO
…e ognuno è più vecchio di
quanto pensi di alcuni mesi;
perché noi viviamo, ci muoviamo,
abbiamo un essere e siamo
soggetti alle azioni degli elementi
e al maleficio delle malattie in
quell’altro mondo,l’autentico
microcosmo: l’utero di nostra
madre
Sir Thomas Browne, Religio Medici, 1642
Nello sviluppo dell’encefalo concorrono oltre ai fattori
genetici anche i fattori ambientali che possono agire
sia in modo positivo che in modo negativo.
A circa 20 settimane è acquisita la quasi totalità dei neuroni
In caso di danno cerebrale si possono
attivare circuiti cerebrali alternativi
con funzione compensatoria.
STRESS AMBIENTALE
STRESS AMBIENTALE
DANNEGGIA COORDINAMENTO
MOTORIO TONO MUSCOLARE
CERVELLO
CRH
IRRITABILITA’
IPOFISI
DURATA DELL’ATTENZIONE
ACTH
.
SURRENE
MATURAZIONE DEGLI ORGANI
CORTISOLO
CERVELLO, POLMONE
DANNEGGIA
ALLERTA
EFFETTI
CONTRARI
E
SULLA CRESCITA
ALTERAZIONI STRUTTURALI
RISPOSTA A
DI
E COMPORTAMENTALI
NUOVI
POLMONE
STIMOLI
E
CERVELLO
ORGANISMO
DANNI ALL’IPPOCAMPO
DIMINUISCE IL NUMERO DEI NEURONI E DEI RECETTORI PER I
CORTICOSTEROIDI , LIVELLI DI SEROTONINA E DENSITA’ SINAPTICA
DANNEGGIANO
MEMORIA E APPRENDIMENTO
I genitori sono importanti nella formazione
del nascituro, tanto che Bruce Lipton li definisce
“i veri ingegneri genetici”
MOVIMENTI FETALI
Molte competenze del neonato etichettate come “innate”
hanno in realtà inizio nella vita prenatale
La loro estrinsecazione è il frutto di una meticolosa
preparazione che si realizza in utero attraverso
tappe ben definite
Ultrasonographic study of fetal movements.
Semin Perinatol. 1981 Apr;5(2):175-81
E.Tajani et al.
Peculiarità dello sviluppo neurologico fetale
Presenza di funzioni transitorie, specie motorie, espressione di attività
neuronali legate a strutture e connessioni temporanee
La capacità del SNC a modificarsi non è transitoria e non viene persa
con il completarsi della gravidanza
La maturazione non è simultanea ma privilegia le aree che sovrintendono
a funzioni vitali: respiro, suzione, deglutizione, pianto, orientamento
spaziale, ritmo sonno-veglia
Tipologie funzionali dei patterns motori prenatali
Movimenti indispensabili per la sopravvivenza
ed il corretto sviluppo del feto
Movimenti che anticipano e preparano funzioni
manifeste ed utili solo in epoca postnatale
Movimenti a comparsa precoce che non persistono
sino al termine della gravidanza
Tajani E., Ianniruberto A., "The uncovering of fetal competence"; in Papini M.,
Pasquinelli A., Gidoni E.A. (Eds.), Developement Handicap and Rehabilitation:
Practice and Theory, 1990, pp. 3-8. Amsterdam: Elsevier Science Publishers.
TRANSIZIONE DAL MUSCOLO
EMBRIONALE A QUELLO FETALE
Il muscolo embrionale esprime
. proteine contrattili di tipo
lento
. enzimi metabolici con bassa
attività
Nel feto invece compaiono
proteine capaci di contrazione
veloce ed enzimi metabolici ad
alta attività
un muscolo che si contrae
lentamente come un motore in
rodaggio.
un muscolo già efficiente e
di per se più simile al
muscolo adulto.
Messina G, Biressi S, Monteverde S et al.
Nfix regulates fetal-specific transcription in developing
skeletal muscle. Cell 2010;140(4): 554-566.
FATTORE NUCLEARE UNO X ( Nfix )
I ricercatori hanno identificato un singolo gene, chiamato
Fattore Nucleare Uno X ( Nfix ) necessario e sufficiente per “spegnere” i geni
embrionali ed “accendere” quelli fetali.
Infatti, questo gene, quando espresso in cellule muscolari embrionali le trasforma in
cellule fetali.
-chiarisce il meccanismo molecolare della transizione
Questa scoperta :
embrione/feto
-ha importanti implicazioni per l’evoluzione del muscolo
scheletrico nei vertebrati
-ha possibili implicazioni per la patogenesi di alcune
malattie muscolari.
Messina G, Biressi S, Monteverde S et al.
Nfix regulates fetal-specific transcription in developing skeletal muscle. Cell 2010;140(4): 554-566.
Fattore Nucleare Uno X (Nfix)
Marolla C. Studio ecografico della
motricità e della maturazione
neurosensoriale del feto
Capire per Concepire
Mediprint 1/2010 Speciale:15-23
L’analisi quali-quantitativa dell’attività motoria fetale può
svelare disfunzioni cerebrali e probabilmente
neuromuscolari
Studi su feti anencefali (modello dell’influenza delle
strutture sopraspinali sul comportamento motorio) :
Il numero di movimenti è normale o aumentato ma la
complessità è radicalmente distorta (movimenti
stereotipati e semplificati)
Nei feti IUGR i movimenti sono più lenti e monotoni, simili a
crampi, e la loro variabilità in forza e ampiezza è ridotta .
Ciò indicherebbe la sussistenza di lesioni cerebrali e/o di uno
stato ipossico.
L’oligoamnios negli IUGR non giustifica queste variazioni in
quanto nella PROM i movimenti sono meno frequenti ma la
complessità è conservata
La motilità spontanea, senza stimolazione sensoriale,
è il miglior marker di benessere neurologico
I patterns motori spontanei fetali persistono per 5-6 mesi dopo
la nascita
Questa “continuità comportamentale” è una premessa basilare
per l’identificazione precoce di feti e neonati ad alto rischio
neurologico
General Movements
Sono il primo segno di un controllo sopraspinale dell’attività motoria
Si evidenziano a 8 sett. e persistono fino a 20 sett. postnatali
CARATTERISTICHE :
- Interessano l’intero corpo
- l’inizio e la fine sono graduali
-variano in intensità, forza e velocità dando una impressione
di complessità ed eleganza
Movimento Fetale che cessa per
ultimo nelle situazioni di IpossiaAnossia è : il movimento ManoFaccia, Mano-Testa.
Non è importante la frequenza quanto la qualità dei GM
La qualità del movimento contempla velocità, ampiezza e forza
valutati con una percezione complessiva
La valutazione dovrebbe essere basata su video registrazioni
e procedure standardizzate (Gestalt evaluation)
New scoring system for fetal neurobehavior assessed
by three- and four-dimensional sonography
J. Perinat. Med. 36 (2008) 73–81
Asim Kurjak, Claudine Amiel-Tison
Patterns motori: valutazione 4D
Vasto repertorio di espressioni facciali che richiamano la mimica e l’emozionalità dell’adulto.
Incidenza movimenti faciali
La visualizzazione di questa fine attività allarga notevolmente il campo di indagine.
Età gestazionale
12
16
20
24
28
32
36
40
Resta da stabilire il grado di correlazione tra
i patterns motori facciali e l’integrità del SNC
È certo che
a) i fattori induttivi che determinano la crescita e
l’organizzazione del tubo neurale sono gli stessi
che influenzano lo sviluppo delle strutture facciali
b) molti disordini genetici inerenti il SNC
contemplano anche dismorfismi e disfunzioni facciali
STATI FETALI E NEONATALI
Fetal homologue of infant crying
J L Gingras, E A Mitchell, K E Grattan
Arch Dis Child Fetal Neonatal Ed 2005
STATI FETALI E NEONATALI
Fetal homologue of infant crying
J L Gingras, E A Mitchell, K E Grattan
Arch Dis Child Fetal Neonatal Ed 2005
SINGHIOZZO RIPETUTO
Più di tre episodi al giorno di singhiozzo possono indicare una interruzione
del flusso di sangue nel cordone ombelicale. La localizzazione posteriore
della placenta aumenta ulteriormente il rischio.
Silent Risk: Untangling the Mystery of Umbilical Cord Accidents
Jason H. Collins, M. D. Umbilical Cord Anomalies: Fetal Hiccup as a Barometer,
Amsterdam, 5-12/15-1992, III European Congress of Perinatal Medicine.
SBADIGLIO RIPETUTO
La frequenza dello sbadiglio sale tra 15 e 24w,
presenta un plateau tra 24 e 26w e un lieve
decremento verso il termine
Tale frequenza età gestazionale-correlata potrebbe essere il risultato della
maturazione del tronco cerebrale e probabilmente del progressivo controllo da
parte di strutture più craniali.
Se la frequenza diventa molto alta: è patognomonica di Rhesus immunizzazione,
eritroblastosi fetale, severa anemia.
Fetal yawning assessed by 3D and 4D sonography The Ultrasound Review of Obstetrics and
Gynecology, September 2005 . OLIVIER WALUSINSKI, ASIM KURJAK et al.
Classification of Facial Movement Patterns
1. Yawning
YAWNING : LO SBADIGLIO
Lo sbadiglio, a differenza di altre espressioni del
viso, suscita EMPATIA e SIMPATIA.
E’ osservato con particolare interesse perché
collegato con lo studio dei neuroni specchio e
dell’ autismo .
Jean Piaget osservò che i bambini iniziano a
sbadigliare come risposta allo sbadiglio della
madre solo durante il 2 anno di vita.
Provine, Anderson e Meno dimostrarono
sperimentalmente che la contagiosità dello
sbadiglio non inizia in modo certo prima dei 6
anni.
YAWNING : LO SBADIGLIO
•
Dal momento che i neonati sono in
grado di riconoscere ed imitare molte
espressioni facciali dell’adulto, ci si
chiede perché ciò non accada per lo
sbadiglio.
•
Comunque, lo sbadiglio spontaneo è
uno strumento importante per orientare
sulla giusta strada l’azione della madre
o di chi si prende cura del neonato.
•
Per questo motivo lo sbadiglio in utero
sarebbe la visualizzazione della
preparazione ed anticipazione di una
funzione che servirà ad esprimere
bisogni vitali come il sonno e la fame.
Classification of Facial Movement Patterns
2. Swallowing
SWALLOWING: INGHIOTTIRE
Questa funzione è visibile già dalla 14a - 15a
settimana.
Infatti, lo stomaco si evidenzia,
ecograficamente, nettamente in anticipo
rispetto alla vescica.
Classification of Facial Movement Patterns
3. Sucking
SUCKING : SUCCHIARE
SUCKING : SUCCHIARE
Comunque, il succhiarsi il pollice è un passatempo fetale che inizia circa alla 9a settimana di
gravidanza. È probabilmente un passatempo gradevole. Sentimenti possono anche essere
osservati nelle documentazioni che mostrano il succhiarsi il pollice in connessione con
erezioni del pene fin dalla 16a settimana di gravidanza. Le osservazioni con ecografia di
bimbi vicini al termine della gravidanza rivelano che le erezioni avvengono con un ritmo
frequente: tipicamente una volta o due ogni ora con una durata di 5-15 minuti (SHIROZU,
ET AL., 1995). Queste erezioni furono osservate molto più frequentemente nello stadio
REM del sonno. I ricercatori hanno anche misurato l'incremento nell'attività fetale e battiti
cardiaci che variano violentemente in occasione degli orgasmi dei genitori nel terzo
trimestre (CHAYEN, ET AL., 1986).
Classification of Facial Movement Patterns
4. Smiling
Anatomicamente parlando il sorriso è
l’espressione più semplice.
Nella sua forma più elementare
richiede la contrazione di un solo
muscolo facciale, lo zigomatico
maggiore, innervato dal VII nervo
cranico e dalle sue diramazioni.
SMILING : IL SORRISO
Occasionalmente il sorriso puo’ essere notato intorno alla 16 a settimana .
Tra la 18 a e la 20 a settimana il feto mostra con maggiore frequenza un accenno di
sorriso, prevalentemente durante le fasi di riposo.
Fino alla 25 a settimana gli occhi non partecipano all’espressione. E’ limitato il
coinvolgimento della parte inferiore del volto e della fronte.
Dopo la 25 a settimana si possono osservare grandi sorrisi che interessano tutto il
volto.
Classification of Facial Movement Patterns
5. Tongue expulsion
TONGUE : PROTRUSIONE della LINGUA
La protrusione della lingua
inizia ad osservarsi tra la 18 a
e la 20 a settimana.
Inizia come una estroflessione
diritta della lingua, poi evolve
in movimenti più complessi di
tipo laterale.
Classification of Facial Movement Patterns
6. Grimacing
GRIMACING : LA SMORFIA
Tra la 20a e la 25a settimana compaiono
espressioni facciali complesse come “ le
emozioni negative “ che richiedono il
coinvolgimento e la coordinazione di più
muscoli.
Compaiono particolarmente nelle fasi di
riposo.
Classification of Facial Movement Patterns
7. Mouthing
MOUTHING : MOVIMENTO DELLA BOCCA
Alcuni movimenti di
apertura della bocca, non
classificabili come
espressioni facciali,
cominciano ad affiorare tra
la 18 a e la 20 a settimana.
Spesso la somiglianza con i
movimenti di vocalizzazione
dei neonati è sorprendente!
Classification of Facial Movement Patterns
8. Isolated eye blinking
ESPRESSIONI FACCIALI
L’introduzione dell’ ultrasonografia
3D e 4D ha consentito lo studio dello
sviluppo delle espressioni facciali in
utero.
La FISIOGNOMICA è la scienza che
cerca di interpretare i caratteri di un
individuo dall’ aspetto esteriore, in
modo particolare dal volto.
MORPHING
Il morphing è uno dei primi effetti digitali che siano stati sviluppati dall'industria
cinematografica e consiste nella trasformazione fluida, graduale e senza soluzione
di continuità tra due immagini di forma diversa, che possono essere oggetti,
persone, volti, paesaggi.
L’aspetto faciale può rappresentare un importante indizio nella iniziale
identificazione di patologie genetiche, ma la loro scarsa incidenza ne
limita l’esposizione durante il training ed inibisce le competenze e
l’abilità nel riconoscimento della "gestalt" faciale caratteristica di molte
forme dismorfiche. Sono descritti i modelli , computer–based, di
morfologie faciali tri-dimensionali (3D) per aiutare nel trainig in
dismorfologia, nella diagnosi clinica e negli studi multidisciplinari delle
correlazioni genotipo-fenotipo.
The use of 3D face shape modelling in dysmorphology
BMJ Publishing Group Ltd & Royal College of Paediatrics and Child Health
Archives of Disease in Childhood 2007;92:1120-1126
3D MORPHING
The use of 3D face shape modelling in dysmorphology
BMJ Publishing Group Ltd & Royal College of Paediatrics and Child Health
Archives of Disease in Childhood 2007;92:1120-1126
3D MORPHING
The use of 3D face shape modelling in dysmorphology
BMJ Publishing Group Ltd & Royal College of Paediatrics and Child Health
Archives of Disease in Childhood 2007;92:1120-1126
ESPRESSIONI FACCIALI
ESPRESSIONI FACCIALI
ARISTOTELE per primo
scrisse un trattato di
fisiognomica in cui paragonò
i tratti fisionomici di vari
popoli con quelli degli
animali.
I suoi studi
verranno
ripercorsi ed
ampliati nel 1586
da GIAMBATTISTA
DELLA PORTA nel
suo De humana
physiognomonia
ESPRESSIONI FACCIALI
IPPOCRATE e GALENO
usarono la fisiognomica
come strumento
investigativo per la
diagnosi di patologie.
ESPRESSIONI FACCIALI
Il neurologo
GUILLAUME – DUCHENNE de BOULOGNE
si occupò in modo sistematico della
lettura delle emozioni dall’espressione del
volto.
ESPRESSIONI FACCIALI
Egli infatti, attingendo agli studi di Galvani sulle contrazioni
muscolari provocate applicando una scossa elettrica alle gambe di
rana, applicò piccole scosse elettriche ai muscoli facciali dei suoi
pazienti per comprendere e dimostrare il funzionamento delle
espressioni facciali.
ESPRESSIONI FACCIALI
Importante la dimostrazione da lui
operata tra il vero ed il falso sorriso,
che ha dato l’input per numerose
ricerche e vivaci obiettivi.
“ Il vero sorriso non
obbedisce al comando e la
sua assenza smaschera i falsi
amici “
GUILLAUME – DUCHENNE de BOULOGNE
ESPRESSIONI FACCIALI
Cesare Lombroso, giurista e medico
italiano, fondatore dell’
ANTROPOLOGIA CRIMINALE, ha
utilizzato la FISIOGNOMICA per
individuare tendenze criminali nei
soggetti esaminati.
ESPRESSIONI FACCIALI
Charles Darwin scrisse che le
espressioni facciali sono
universali, non si imparano, ma
sono biologicamente
determinate e sono il prodotto
della evoluzione dell’ uomo.
ESPRESSIONI FACCIALI
Dato che:
1)
Il talamo funziona prima della corteccia cerebrale
2)
Le connessioni tra talamo e corteccia non si osservano
prima della 22a settimana , e, nello specifico, tra talamo e
corteccia frontale non sono presenti prima della 26a
settimana ,
diventa difficile ipotizzare che il feto prima di questa epoca
possa avere consapevolezza e possa recepire stimoli
provenienti dall’ esterno, capaci di influenzare la sua mimica
facciale.
CONCLUSIONI
Parlando di espressioni facciali ,
dovremmo considerarle:
- INNATE
- UNIVERSALI
- LA “ fisiologica “
PREPARAZIONE AD UNA
FUNZIONE COMUNICATIVA
- MUTEVOLI CON L’ESPERIENZA
SOLTANTO DOPO LA 26 a
SETTIMANA.