Efficacia e sicurezza di Ciclosporina in pazienti sovrappeso o obesi affetti da psoriasi: studio comparativo del dosaggio tradizionale vs dosaggio basato sul peso ideale Maria Esposito, Sergio Chimenti. Clinica Dermatologica, Università degli studi di Roma “Tor Vergata” Introduzione. La Ciclosporina A (Cs) è un farmaco ad azione immunomodulante che viene impiegato nella terapia sistemica della psoriasi moderato-severa con risultati soddisfacenti da oltre 20 anni. Al momento della sua introduzione nella terapia della psoriasi a placche grave, il farmaco è stato impiegato per via orale alla dose di 3-5 mg/kg/die, con schema terapeutico di tipo continuativo per una durata variabile a seconda dell’indicazione terapeutica e la gravità del quadro clinico. A partire dal 1995, è stato approvato l’impiego anche nelle forme palmo-plantari resistenti alla terapia e nelle forme più localizzate ma che possano essere causa di gravi problemi di ordine psicologico, occupazionale e di relazione. Lo schema terapeutico da allora approvato, e tuttora impiegato, prevede la somministrazione di tipo breve-intermittente di Cs per una durata di 3-6 mesi e dosaggio compreso tra 3-5 mg/kg/die. 1,2 Gli effetti collaterali nel regime di trattamento con Cs di tipo breve-intermittente sono in genere lievi o moderati, strettamente dipendenti dalla dose e responsivi alla riduzione della dose. Quelli osservati più frequentemente includono modificazione dei valori dei lipidi ematici, ipertricosi, rialzo della pressione arteriosa, disturbi gastrointestinali, parestesie, cefalea e ipertrofia gengivale. L’impiego di questo farmaco ha suscitato, inizialmente, alcune perplessità legate alla possibile insorgenza di effetti collaterali, attualmente, però gli esperti sono concordi nel giudicare la Cs un farmaco sicuro e maneggevole nel trattamento della psoriasi volgare, da considerare come approccio terapeutico di prima linea.3 Studi recenti sulla psoriasi hanno dimostrato come esista una prevalenza significativa di comorbidità, quali obesità, malattie cardiovascolari, diabete e sindrome metabolica, che complicano il trattamento della patologia nel lungo termine, soprattutto per le problematiche legate alla sicurezza dei farmaci.4,5 L’obesità in particolare si associa con elevata frequenza alla psoriasi e nella pratica clinica ciò comporta particolari problematiche anche in considerazione della necessità di impiego di elevati dosaggi di farmaco. Obiettivo dello studio. Confrontare l’efficacia terapeutica, la tollerabilità, le variazioni del peso corporeo, del BMI, e dell’assetto glicemico e lipidico in pazienti psoriasici con valori di BMI al di sopra della norma (soggetti sovrappeso ed obesi) in seguito alla somministrazione di Cs alla dose di 4 mg/kg/die rispetto ad un gruppo di pazienti con le stesse caratteristiche e dosaggio effettuato in base al peso ideale. Il principale obiettivo dello studio è stato quello di identificare l’esistenza di un differente profilo di tollerabilità nei pazienti psoriasici sovrappeso ed obesi, che rappresentano un gruppo di pazienti con aumentato rischio di comorbidità e sviluppo di effetti collaterali in corso di terapia con Cs. Secondariamente abbiamo valutato il possibile ruolo di Cs nell’ influenzare il metabolismo glicemico e lipidico e il BMI di tali pazienti. Risultati Sono stati sottoposti a valutazione 24 pazienti in trattamento con regime tradizionale (Gruppo 1) e 16 pazienti in terapia con Cs a dosaggio stabilito in base al calcolo del peso ideale (Gruppo 2). L’efficacia clinica è stata misurata attraverso l’indice PASI (Psoriasis Area and Severity Index) e la proporzione di pazienti con miglioramento dell’indice PASI superiore al 75% (PASI75) ad inizio trattamento ed ogni 6 settimane, fino ad un massimo di 24 settimane; la tollerabilità è stata valutata attraverso l’esame clinico e l’analisi dei risultati degli esami ematochimici di routine. Il peso corporeo, il BMI e l’assetto glicemico e lipidico dei pazienti sono stati valutati ogni 6 settimane. Un risultato clinico soddisfacente, rappresentato dalla remissione parziale e/o sub-totale è stato osservato nella maggioranza dei pazienti già dopo 12 settimane di trattamento in entrambi i gruppi. Su 24 pazienti appartenenti al gruppo 1, 18 (18/24) hanno raggiunto la 12 a settimana (T12) di trattamento contro i 15/16 pazienti appartenenti al gruppo 2. La 24a settimana (T24) di trattamento è stata raggiunta da 8/24 e 9/16 pazienti appartenenti rispettivamente ai gruppi 1 e 2. Il profilo di efficacia è risultato soddisfacente in entrambi i gruppi, in particolare per il gruppo 1 il PASI75 a T12 è stato ottenuto dal 74% dei pazienti, mentre per il gruppo 2 dal 65% dei pazienti. Con il proseguimento della terapia si è osservato in entrambi i gruppi di pazienti un miglioramento delle condizioni cliniche con il raggiungimento a T24 del PASI 75 nell’80% dei pazienti del gruppo 1 e nel 78,5% dei pazienti del gruppo 2. (Figura 1) Il risultato terapeutico espresso in termini di riduzione del PASI medio è stato tale per cui nel gruppo 1 il PASI medio si è ridotto da 12.3 ad inizio trattamento (T0) a 4.2 a T12 a 3.7 a T24, mentre nel gruppo 2 il PASI medio ha subito una variazione da 14.2 a T0 a 5.3 T12 a 4.5 a T24. Il trattamento è stato ben accettato dai pazienti ed ha presentato un livello di compliance elevato. Nessun paziente ha abbandonato lo studio in corso di osservazione. Gli eventi avversi tali da condurre a sospensione del trattamento e riconducibili alla terapia con Cs sono stati rari, 8 casi nel gruppo 1 (6 avvenuti prima della 12a settimana, 2 tra la 12a e la 24a), in particolare: 3 casi di rialzo pressorio ed ipertensione, 3 casi di ipertrigliceridemia, 1 caso di infezione vie urinarie, 1 caso di disturbi gastro-intestinali; mentre nel gruppo 2 solo in 1 caso la comparsa di effetto collaterale (ipertrigliceridemia) ha condotto a sospensione del trattamento. Negli altri casi in cui sono stati osservati eventi avversi correlabili all’assunzione di Cs questi sono stati di lieve entità non hanno richiesto interruzione del trattamento e si sono dimostrati reversibili al termine del trattamento. Il confronto della tollerabilità del farmaco nei 2 gruppi ha mostrato un profilo differente con netta riduzione della prevalenza di problematiche relative agli effetti collaterali nel gruppo di dosaggio in base al peso ideale (Gruppo 2). (Figura 2) La variabilità del peso corporeo e del BMI in corso di trattamento è risultata non significativa, mentre le variazioni del profilo lipidico e glicemico si sono dimostrate frequenti con differenze riscontrabili tra i 2 gruppi. (Tabella 1) Conclusioni La nostra esperienza consente di confermare che la Cs nel trattamento della psoriasi di grado moderato-severo presenta un profilo di efficacia ottimale, consentendo di ottenere risultati clinici evidenti in tempi brevi, con una buona tollerabilità e maneggevolezza. In generale nel trattamento della psoriasi moderato-severa con farmaci sistemici la gestione del paziente sovrappeso ed obeso può comportare problematiche relative al rischio di effetti collaterali dovuti alla possibile presenza di comorbidità di tipo metabolico o più semplicemente alla necessità di impiego di dosi pro-chilogrammo di peso elevate. Nella nostra esperienza abbiamo osservato come nei pazienti sottoposti a trattamento con Cs con dose calcolata in base al peso ideale (Gruppo 2), l’efficacia clinica calcolata dopo 24 settimane di trattamento è stata paragonabile a quella osservata nei pazienti sottoposti a trattamento con dosaggio tradizionale a fronte di un migliore profilo di sicurezza; abbiamo infatti osservato come la prevalenza di comparsa di effetti collaterali è stata inferiore nel gruppo 2. In conclusione un regime terapeutico con Cs basato sul peso ideale potrebbe consentire una gestione più sicura nel breve e medio termine nei pazienti sovrappeso ed obesi senza modificare significativamente il profilo di efficacia ottimale e consolidato del farmaco nel trattamento della psoriasi. Ulteriori studi su casistiche più ampie e controllate saranno necessari per confermare i risultati di questo studio preliminare. Bibliografia: 1. Berth-Jones J, Voorhees JJ. Consensus conference on cyclosporine A microemulsion for psoriasis, june 1996. Br J Dermatol 1996;135:775-777. 2. Berth-Jones J, Henderson CA, Munro CS et al. Treatment of psoriasis with intermittent short-course cyclosporine (Neoral). A multicentre study. Br J Dermatol 1997;136:527-530. 3. Griffiths CEM, Dubertret L, Ellis CN et al. Ciclosporin in psoriasis clinical practice: an international consensus statement. Br J Dermatol 2004;150 (S67):11-23. 4. Altobelli E, Petrocelli R, Maccarone M, Altomare G, Argenziano G, Giannetti A, Peserico A, Vena GA, Tiberti S, Chimenti S, Peris K. Risk factors of hypertension, diabetes and obesity in Italian psoriasis patients: a survey on socio-demographic characteristics, smoking habits and alcohol consumption. Eur J Dermatol. 2009 May 1;19(3):252-256. 5. Girolomoni G, Gisondi P. Psoriasis and metabolic comorbidities: the importance of welldesigned prospective studies. Commentary. Dermatology. 2008;217(3):222-4. Figura 1. Efficacia clinica del trattamento espressa attraverso il PASI 75 dopo 12 (T12) e 24 (T24) settimane di terapia nei 2 gruppi di pazienti (Gruppo 1=peso reale, Gruppo 2=peso ideale) Figura 2. Prevalenza relativa dei principali effetti collaterali riscontrati in corso di terapia con Cs nei due gruppi di pazienti. (Gruppo 1=peso reale, Gruppo 2=peso ideale) Gruppo 1 – Peso reale Gruppo 2 – Peso ideale Colesterolo tot (mg/dl) Trigliceridi (mg/dl) Glicemia (mg/dl) Colesterolo tot (mg/dl) Trigliceridi (mg/dl) Glicemia (mg/dl) T0 T12 T24 185 192 204 180 240 258 128 132 130 181 185 190 190 205 218 131 130 133 Tabella 1. Valori medi ematochimici di Colesterolo totale, Triglieridi e Glicemia ad inizio trattamento (T0), dopo 12 (T12) e 24 (T24) settimane di trattamento nei due gruppi di pazienti esaminati.